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Il reporting per settori operativi e l’IFRS 8

2.4 L’informativa settoriale

2.4.2 IFRS 8: “Segment reporting”

2.4.2.3 Il reporting per settori operativi e l’IFRS 8

Il segmental reporting è nato come strumento adottabile nei processi di pianificazione e controllo di gestione, ma nel tempo il suo utilizzo è stato esteso anche ai fini della comunicazione esterna, soprattutto in seguito all’introduzione delle nuove disposizioni

59 Domenico Nicolò, Il reporting per segmenti e l’informativa settoriale secondo l’IFRS 8, Milano, Giuffrè

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normative internazionali. Questa necessità è emersa a causa delle difficoltà mostrate dal bilancio nel presentare l’informativa di imprese diversificate o multibusiness: infatti l’informativa non evidenziava i contributi delle singole unità elementari, bensì quelli del sistema nel suo complesso, rivelandosi non conforme agli obiettivi fissati dalla strategia di diversificazione. L’analisi dei risultati per settore operativo rende possibile la verifica delle condizioni di equilibrio economico-finanziario dell’impresa e quini anche il funzionamento della complessità aziendale. Come già sottolineato precedentemente, a contribuire all’accrescimento della rilevanza del reporting per segmenti sono state la crescente internazionalizzazione e diversificazione. Sono i vari stakeholder, che nell’espletare gli obiettivi più disparati, hanno avanzato continue richieste che hanno reso necessario disporre di informazioni nell’ambito della comunicazione esterna: dagli analisti finanziaria, agli azionisti, ai finanziatori fino ad arrivare ai clienti, al personale

dipendente ed ai fornitori. Inoltre grazie a questo tipo di comunicazione, ogni stakeholder può effettuare tre

tipologie di valutazione:

1) Spaziale: è possibile effettuare un’analisi comparativa, confrontando le

performance economico-finanziarie nei diversi settori di operatività di più realtà per un solo esercizio;

2) Temporale: analisi evolutiva delle performance economico-finanziarie nei diversi settori operativi di una singola entità per esercizi differenti; 3) Spazio-temporale: ovvero incrociando i dati delle due precedenti analisi è

possibile comparare l’evoluzione delle performance economico-finanziarie nei diversi settori di operatività per più esercizi (analisi esecutivo-comparativa)60. Oltre agli aspetti positivi derivanti dall’informativa settoriale, è necessario considerare anche quelli negativi riferibili alle informazioni di cui possono entrare in possesso i competitors: la pubblicazione di informazioni sull’andamento dei segmenti operativi o geografici può favorire i concorrenti, in quanto potrebbero essere attratti dall’andamento positivo di alcuni business, inoltre potrebbero venire a conoscenza dei diversi punti di debolezza dell’azienda ed attuare, di conseguenza, mirate strategie competitive. Questo

60 Cane M. “L’evoluzione dell’informativa settoriale nei bilanci dei gruppi quotati italiani”, Torino, Giuffrè

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giustifica la mancanza di dettagli nelle informative settoriali delle imprese maggiormente esposte nel sistema competitivo.

Definita l’importanza della disponibilità delle informazioni settoriali per le decisioni strategiche è necessario tornare al principio IFRS 8, il quale definisce la modalità con cui un’impresa deve presentare l’informativa riguardante i propri settori operativi nei bilanci annuali e, come conseguente modifica allo IAS 34 “Bilanci intermedi”, stabilisce che le informazioni salienti relative ai settori operativi debbano essere

presentate anche nei bilanci intermedi. Sono tenuti all’applicazione al bilancio di questo principio i gruppi aventi una capogruppo i cui titoli di debito o strumenti rappresentativi di capitale sono negoziati in un mercato pubblico o che deposita il proprio bilancio (o a deposito in corso) presso una Commissione per la Borsa valori o presso altro organismo di regolamentazione per emettere una qualunque categoria di strumenti finanziari in un mercato pubblico. Tutte le altre realtà aziendali non sono tenute obbligatoriamente alla presentazione delle informazioni settoriali, ma se dovessero decidere di farlo sono obbligate a rispettare le disposizioni dell’IFRS 8, in caso contrario tali informazioni non

sono definibili “informativa di settore”. L’identificazione dei settori operativi rappresenta il primo passo da compiere, per

determinare quali sono i settori oggetto di informativa. Secondo l’IFRS 8, il settore operativo è una componente di un’entità61

:

- Che intraprende attività imprenditoriali generatrici di ricavi e costi (compresi i ricavi ed i costi riguardanti operazioni con altre componenti della medesima entità);

- I cui risultati operativi sono rivisti periodicamente al più alto livello decisionale operativo ai fini dell’adozione di decisioni in merito alle risorse da allocare al settore e della valutazione dei risultati;

- E per la quale sono disponibili informazioni di bilancio separate.

Un settore operativo quindi può intraprendere attività imprenditoriali dalle quali non ha ancora ottenuto ricavi: le attività in fase di avviamento (start-up) possono essere, ad esempio, settori operativi prima della generazione di ricavi. Ciascuna parte di un'entità non necessariamente rappresenta un settore operativo o parte di un settore operativo. Ad

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esempio, la direzione di una società o alcune divisioni funzionali possono non conseguire ricavi o possono conseguire ricavi che sono solo accessori rispetto alle

attività dell'entità e non sarebbero settori operativi. La definizione di settore operativo prevede anche che siano disponibili informazioni di

bilancio separate: solitamente le informazioni di bilancio sono presentate in base allo stesso criterio utilizzato internamente per la valutazione dei risultati dei settori operativi e per decidere riguardo alle modalità di allocazione delle risorse tra i settori operativi, se l’alta direzione rivede le informazioni riferite ai ricavi solo di una determinata area di attività spesso non si riesce a rientrare nella definizione; la disposizione del principio può essere soddisfatta anche evidenziando i soli risultati operativi, ad esempio

attraverso il margine lordo per linea di produzione. L'espressione «più alto livello decisionale operativo» identifica una funzione, non

necessariamente un manager con un titolo specifico. Tale funzione consiste nell'allocare le risorse ai settori operativi di un'entità e valutarne i risultati. Spesso essa compete all'amministratore delegato, ma potrebbe spettare, ad esempio, ad un gruppo di

amministratori esecutivi o ad altri. Per molte entità, le tre caratteristiche dei settori operativi, descritte precedentemente,

identificano chiaramente i loro settori operativi. Tuttavia, un'entità può presentare dei rendiconti interni nei quali le sue attività imprenditoriali sono descritte in una varietà di modi. Se il più alto livello decisionale operativo utilizza più di un set di informativa di settore, altri fattori possono identificare un unico gruppo di componenti come

rappresentativo dei settori operativi di un'entità, tra cui la natura delle attività

imprenditoriali di ciascuna componente, l'esistenza di manager per esse responsabili e le

informazioni presentate al consiglio di amministrazione. Generalmente un settore operativo ha un manager di settore che risponde direttamente

al più alto livello decisionale operativo e mantiene contatti periodici con esso per discutere le attività operative, i risultati di bilancio, le previsioni o i piani per il settore. Il termine «manager di settore» identifica una funzione, non necessariamente un manager con un titolo specifico. Il più alto livello decisionale operativo può essere altresì il manager di settore per taluni settori operativi. Un unico manager può essere il manager di settore di più settori operativi. Se le caratteristiche per l’identificazione dei settori operativi portano ad identificare più di un gruppo di componenti di

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considerati responsabili, quest'ultimo gruppo di componenti costituisce il settore

operativo. Le tre caratteristiche, elencate in precedenza, possono essere riconducibili a due o più

gruppi di componenti coincidenti, la cui responsabilità spetta a manager di settore. Tale struttura viene talvolta definita come forma di organizzazione a matrice. Ad esempio, in determinate realtà alcuni manager di settore possono essere responsabili di diverse linee di prodotto e di servizi a livello mondiale, mentre altri sono responsabili per determinate

aree geografiche. Il più alto livello decisionale operativo rivede periodicamente i risultati operativi di

entrambi i gruppi di componenti e per entrambi sono disponibili informazioni

economico-finanziarie. In tal caso, facendo riferimento al principio base, l'entità deve

determinare quale gruppo di componenti individua i vari settori operativi. Una volta identificati i settori operativi bisogna individuare per quali di essi è necessario

dare informazioni nelle note al bilancio: si potrebbe trattare di singoli settori operativi o di un aggregato di settore; tale distinzione viene fatta utilizzando come criterio il

superamento di alcune soglie quantitative stabilite nello standard. La determinazione dei settori oggetto di informativa prevede dunque un processo

formato da cinque fasi:

1) Identificazione dei settori operativi;

2) Soddisfazione dei criteri di aggregazione da parte dei settori operativi e conseguenti aggregazioni: i settori operativi presentano spesso risultati economici similari nel lungo periodo se hanno caratteristiche economiche similari. Per esempio, da due settori operativi con caratteristiche economiche similari ci si dovrebbero attendere dei margini lordi medi di lungo termine analoghi. Due o più settori operativi possono essere aggregati in un unico settore operativo se l'aggregazione è coerente con il principio base del presente IFRS, se i settori hanno caratteristiche economiche similari e se i settori sono similari per quanto riguarda ciascuno dei seguenti aspetti:

a) natura dei prodotti e dei servizi; b) natura dei processi produttivi;

c) tipologia o classe di clientela per i loro prodotti e servizi;

70 e) natura del contesto normativo, se applicabile, per esempio bancario,

assicurativo o dei servizi pubblici.

3) Rivedere i settori operativi identificati ed aggregare i vari gruppi per verificare il superamento delle soglie quantitative previste:

un'entità deve fornire informazioni separate in merito ad un settore operativo che soddisfi una qualsiasi delle seguenti soglie quantitative:

a) i ricavi oggetto di informativa, comprese sia le vendite a clienti terzi sia le vendite o i trasferimenti tra settori, sono almeno il 10% dei ricavi complessivi, interni ed esterni, di tutti i settori operativi;

b) l'ammontare in valore assoluto del relativo utile o perdita è almeno il 10% del maggiore, in valore assoluto, tra i seguenti importi: i) l'utile complessivo relativo a tutti i settori operativi in utile e ii) la perdita complessiva relativa a tutti i settori operativi in perdita;

c) le attività patrimoniali del segmento sono almeno il 10% delle attività

complessive di tutti i settori operativi.

4) Per i restanti si verifica se un qualsiasi settore operativo od un aggregato di settori soddisfa la maggioranza dei criteri di aggregazione. In caso positivo si aggrega tali settori a quelli oggetto di informativa già individuati, o si crea nuovi settori oggetto di informativa qualora siano state superate le soglie quantitative; 5) L’ultima fase prevede l’accertamento che i ricavi consolidati dei settori oggetto di informativa corrispondano almeno al 75% del totale dei ricavi consolidati. Si costituirà la voce “altri settori” per i rimanenti esclusi. In caso contrario è necessario identificare altri settori operativi, anche se non soddisfano le soglie, fino a quando non venga fornita l’informativa settoriale per almeno il 75% dei ricavi consolidati62.

L’IFRS 8 a differenza dello IAS 14, quindi, lascia ampi margini di discrezionalità al redattore del bilancio, che individua la tipologia di settori che assume maggiore importanza informativa.

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Nello schema63 seguente è proposta una sintesi di quanto detto:

NO NO NO SI NO NO 63

Domenico Nicolò, L’evoluzione dell’informativa settoriale nei bilanci dei gruppi quotati italiani, 2009 Identificare i settori operativi

in base al sistema informativo direzionale

Alcuni settori operativi soddisfano tutti i criteri di aggregazione?

Aggregare i settori operativi se opportuno

Altri settori operativi soddisfano le soglie quantitative?

SI

Altri settori operativi residui soddisfano la maggior parte dei criteri di aggregazione?

Alcuni settori operativi di rendicontazione rappresentato il 75% dei ricavi dell’entità?

Presentare in bilancio un settore operativo aggiunto se i ricavi esterni di tutti i settori sono inferiori al 75% dei ricavi dell’entità

Aggregare i settori operativi residui sotto la categoria “Altri settori”

Questi sono i settori oggetto di informativa da esporre in bilancio

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