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L’ultimo paragrafo del presente lavoro intende elaborare un’analisi comparativa delle tre imprese oggetto di esame, in particolar modo per quanto riguarda le aree strategiche d’affari che caratterizzano le loro attività nel campo editoriale. Nella tabella che segue vengono riportate le quote di mercato di Mondadori, Giunti e De Agostini per quanto concerne il segmento libri: vi è un dominio incontrastato di Mondadori con una quota di mercato pari al 24%, aumentata di circa 10 punti percentuali nel 2016 in seguito al già citato acquisto del secondo gruppo nel mercato editoriale, RCS Libri; Giunti ha una quota del 7,1% scesa di 0,2 punti percentuali rispetto al 2014; mentre la De Agostini, nata come casa editrice, ha una quota di mercato bassa, che si aggira intorno al 2,2%.

LIBRI - QUOTE DI MERCATO

2015 2014

MONDADORI 24% 26,5%

GIUNTI 7,1% 7,3%

DE AGOSTINI 2,2% 2,3%

Tab. 3 Le quote di mercato nel segmento Libri

Nella presente analisi verranno verificati i dati forniti da ciascuna azienda ed il dettaglio con cui vengono forniti; in particolare si andrà ad analizzare alcune delle grandezze gestionali tipicamente più utilizzate dal management aziendale: il valore dei ricavi netti, se fornito a livello di singola business unit o con un grado di consolidamento maggiore, il quale rappresenta l’indicatore del volume d’affari dei singoli settori di attività, nonché dell’impresa nel suo complesso, misurato attraverso i ricavi delle vendite e delle

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rappresenta il risultato della gestione operativa, prima delle imposte, del saldo proventi/oneri finanziari, del saldo proventi/oneri non ricorrenti, dei risultati delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto, nonché degli ammortamenti e delle altre partite non monetarie (quali impairment e plusvalenze / minusvalenze da cessione di attività materiali e immateriali); l’ORDINARY EBIT (o risultato operativo) che è determinato partendo dall’EBITDA ed includendo i risultati delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto e gli ammortamenti e le altre partite non monetarie di natura ordinaria; la POSIZIONE FINANZIARIA NETTA (PFN) che rappresenta la differenza tra le (+) disponibilità liquide e mezzi equivalenti, nonché finanziamenti, crediti ed alcune attività finanziarie disponibili per la vendita o con fair value rilevato a conto economico e (-) le passività finanziarie.

Ricavi Netti, EBITDA, ORDINARY EBIT e PFN sono considerati indicatori alternativi di performance, non definiti in base agli IAS/IFRS; tali indicatori sono riportati in quanto si ritiene che contribuiscano ad evidenziare l’andamento della performance, nonché a fornire informazioni utili sulla capacità di gestire l’indebitamento e per le stime di valutazione delle attività dei Gruppi.

L’analisi ha l’obiettivo anche di verificare il livello di informativa settoriale fornito dalle imprese, ovvero se le tre società adempiono o meno ai principi contabili

internazionali, in particolare all’IFRS 8- Segmenti Operativi. Come già spiegato nella seconda parte del presente elaborato, lo IFRS 8 è un principio, che si applica a partire dal 1° gennaio 2009 e che stabilisce i requisiti per la pubblicazione di informazioni riguardanti i settori operativi di un’entità, sostituendo lo IAS 14 Informativa di settore: tale principio richiede di evidenziare due set di segmenti, l’operativo ed il geografico.

Nella relazione finanziaria annuale di Mondadori tale principio risulta rispettato, in quanto viene fornita l’informativa richiesta, tenendo conto dell’assetto organizzativo del Gruppo, in base al quale viene predisposta la reportistica periodica aziendale, utilizzata dalla Direzione per definire interventi e strategie, e valutare opportunità di investimento e l’allocazione di risorse. Anche il Gruppo De Agostini fornisce i dati per ognuno dei settori operativi in cui

risulta impegnato, ma non viene fornito un dettaglio a livello di area geografica. Al contrario il Gruppo Giunti redige il bilancio secondo quanto previsto dal codice

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civile (articolo 2423 e seguenti) ma non fornisce un dettaglio dei segmenti operativi in cui il Gruppo è impegnato, limitandosi a fornire nella Reazione sulla Gestione una riclassificazione di Conto Economico e Stato Patrimoniale che permette di evidenziare la situazione economica e finanziaria grazie al calcolo di diversi indicatori.

Per quanto riguarda i ricavi netti, come mostra la tabella sottostante:

- MONDADORI fornisce il valore per tutti i business in cui è impegnata e si può notare che i ricavi maggiori derivano dal business francese dei periodici, seguito dal business dei libri e poi da quello dei periodici italiani. I ricavi dell’area libri sono riconducibili a due business units, trade ed educational, le quali a loro volta comprendono diversi segmenti. Per quanto riguardi i periodici (sia in Italia che in Francia) si distinguono tre fonti di ricavi principali: diffusionali (edicola, abbonamenti), vendite congiunte (DVD, CD, oggettistica e libri venduti in allegato ai periodici) e pubblicità. Nell’area retail le fonti dei ricavi derivano dai diversi canali di vendita adottati dalla società: megastore, bookstore diretti, bookstore franchising, on-line e dai bookclub. Inoltre la composizione dei ricavi degli store è analizzabile anche per tipologia di prodotto ed il Gruppo distingue tra “Libro” e “Non Libro”, quest’ultima comprende diverse categorie di prodotto tra cui Consumer Electronics/Media.

- Nella sua relazione sulla gestione GIUNTI non fornisce un dettaglio della ripartizione dei ricavi, ma si limita a fare una riclassificazione del conto

economico; però viene specificato che la crescita dei ricavi, che sfiora il 10%, è trainata dai prodotti a marchio Disney78, il cui apporto supera di gran lunga la riduzione subita nel volume d’affari dei comparti tradizionali di Giunti Editore.

- Il Gruppo DE AGOSTINI non fornisce i ricavi per ognuna delle business units che compongono i suoi settori di attività, ma si limita a fornire il valore dei ricavi netti per segmento di attività: dalla relazione sulla gestione del Gruppo si

78 Giunti Editore, a seguito di un accordo con Disney Italia per l’acquisizione del ramo di azienda Book

Publishing in Italia, a partire dal 1° ottobre 2014 è editore dell’ampio parco di libri cartacei e digitali oggi pubblicati con il marchio Disney Libri e di quelli cartacei a marchio Marvel e Lucasfilm. (Fonte:

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apprende che il decremento dei ricavi netti relativi alle Attività Editoriali ha interessato principalmente le business units Partworks (-93 milioni di Euro) e Direct Marketing (-16 milioni di Euro).

RICAVI (Euro/milione) 2015 2014 Delta % MONDADORI Libri (trade, educational) 320,8 340,1 (5,7%) Periodici Ita 296,3 302,7 (2,1%) Periodici Fra 334,6 340,9 (1,9%) Retail 196,0 211,2 (7,2%) Altri Business 35,8 29,0 23,2% Tot. Ricavi aggregati 1.183,5 1.223,9 (3,3%) Ricavi intersettoriali (60,6) (54,4) 11,5% Tot. Ricavi consolidati* 1.122,8 1.169,5 (4,0%) GIUNTI

Tot. Ricavi netti 84,9 77,8 9,1%

DE AGOSTINI

Attività Editoriali 676,0 781,0 (13,5%) Totale Gruppo 5060,0 3938,0 28,49%

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Dopo aver analizzato i ricavi conseguiti dalle tre aziende, si va ad evidenziare i valori dell’EBITDA, anche detto Margine Operativo Lordo, indicatore di redditività che evidenzia il reddito di un'azienda basato solo sulla sua gestione operativa, permettendo di comparare i risultati di diverse imprese che operano nello stesso settore attraverso la comparazione dei multipli.

- MONDADORI presenta un margine operativo lordo consolidato in significativo miglioramento nell’esercizio 2015, pari al 14%, anche per effetto del contributo positivo di elementi non ricorrenti quali le plusvalenze registrate dalle cessioni di un immobile sito a Roma e del 50% della joint venture Harlequin Mondadori. Anche al netto degli elementi non ricorrenti, il margine operativo lordo ha evidenziato una crescita del 7,5%, passando da 67,9 milioni di Euro del 2014 a 73,0 milioni di Euro nell’esercizio in esame, con un’incidenza percentuale che è

cresciuta dal 5,8% al 6,5% dei ricavi. Il gruppo, rispettando l’IFRS 8, fornisce anche per questo indicatore i valori per

ognuna delle aree d’affari in cui opera: a dare il maggior contributo al MOL consolidato è l’area libri, seguita dall’area dei periodici francesi; ma in questo esercizio tutti i business del Gruppo risultano con un EBITDA positivo, a

differenza degli ultimi due esercizi in cui periodici Italia (inclusa la pubblicità) e retail (solo nel 2013) presentavano un MOL negativo. Tali risultati confermano, trimestre dopo trimestre, la maggiore efficienza del Gruppo, conseguita

nonostante il difficile contesto dei mercati di riferimento, derivante dalle azioni di revisione industriale ed organizzativa avviate ed implementate negli ultimi due anni, pur mantenendo costante e prioritario l’impegno sul miglioramento della qualità editoriale dei propri brand.

- Nel 2015 il Gruppo GIUNTI ha subito una variazione negativa del MOL pari a 703.719 Euro, il quale è sceso da 4.205.796 a 3.502.077 Euro: la causa è da ricercarsi nel costo del personale, aumentato sia in seguito al, già citato, acquisto del ramo d’azienda Walt Disney nell’ultimo trimestre del 2014, sia per il

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- Nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 il Gruppo De Agostini ha registrato un EBITDA pari a 1.574 milioni di Euro, in crescita rispetto all’esercizio

precedente, con un contributo delle Attività Editoriali risultato pari a 18 milioni di Euro, in miglioramento di 13 milioni di Euro rispetto al 2014: tale crescita, in un contesto di ulteriore flessione dei ricavi, riflette la significativa riduzione dei costi ottenuta a seguito di piani di efficientamento implementati e alla selettiva riduzione dei livelli di attività in settori / mercati non più profittevoli.

EBITDA (Euro/milione) 2015 2014 Delta MONDADORI Libri 45,9 45,1 0,8 Periodici Ita 2,6 (1,0) 3,6 Periodici Fra 32,4 35,0 (2,6) Retail 1,8 8,9 (7,1) Altri Business (1,3) (16,5) 15,3 Tot. MOL 81,6 71,5 15,3 GIUNTI Tot. MOL 3,5 4,2 (0,7) DE AGOSTINI Attività Editoriali 18,0 5,0 13,0 Totale Gruppo 1.574,0 1.087,0 487,0

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A questo punto dell’analisi si procede riportando i valori dell’EBIT forniti dalle tre aziende: l’EBIT è espressione del risultato aziendale prima delle imposte e degli oneri finanziari, e deriva dall’acronimo dell’espressione inglese Earnings Before Interests and Taxes. In italiano può essere indicato come Risultato ante oneri

finanziari oppure Reddito operativo aziendale”. La funzione informativa dell’EBIT si esplica prevalentemente nell’esprimere il reddito che l’azienda è in grado di generare prima della remunerazione del capitale, comprendendo con questo termine sia il capitale di terzi (indebitamento) sia il capitale proprio (patrimonio netto).

- Il risultato operativo consolidato dell’anno di MONDADORI è pari a 54,5 milioni di Euro, in miglioramento rispetto ai 48,2 milioni del 2014 di circa il 13% per effetto del citato incremento del margine operativo lordo, nonostante l’incremento della voce ammortamenti e svalutazioni per 3 milioni di Euro. Gli ammortamenti delle attività materiali (6,9 milioni di Euro vs 9,8 milioni nel 2014) e immateriali (13,1 milioni di Euro vs 13,5 milioni di Euro nel 2014) proseguono il trend di contrazione derivante dal contenimento degli

investimenti. Comunque solo le aree d’affari libri e periodici francesi presentano un EBIT positivo, mentre quello degli altri business risulta negativo.

- Si registra una diminuzione del reddito operativo del Gruppo GIUNTI, di oltre 700.000 Euro, che non sembra dovuta all’aumento della voce “ammortamenti, svalutazioni, altri accantonamenti” pari a circa 39.000 Euro; è imputabile, piuttosto, alla riduzione del margine operativo lordo.

- L’ EBIT del Gruppo De Agostini si è attestato a 749 milioni di Euro, dopo ammortamenti e altre partite non monetarie di natura ordinaria per complessivi 848 milioni di Euro e risultati positivi da partecipazioni valutate ad equity per 23 milioni di Euro; il suo miglioramento rispetto al 2014, per +157 milioni di Euro, ha riflesso l’incremento registrato a livello di EBITDA per +487 milioni di Euro, maggiori ammortamenti ed altre partite non monetarie per 356 milioni di Euro e il miglior risultato delle partecipazioni valutate ad equity per +26 milioni di Euro.

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REDDITO OPERATIVO (EBIT) (Euro/milione) 2015 2014 Delta MONDADORI Libri 42,5 42,2 0,3 Periodici Ita (3,7) (1,8) (1,9) Periodici Fra 21,0 23,7 (2,7) Retail (1,2) 3,6 (4,7) Altri Business (4,2) (19,5) 15,3 Tot. RO 54,5 48,2 6,3 GIUNTI EBIT 0,6 1,4 (0,8) DE AGOSTINI Attività Editoriali (4) - - Totale Gruppo 749 592 157

Nella tabella che segue viene mostrato il risultato netto relativo all’esercizio 2015 per ognuna delle società:

- Il risultato netto di Gruppo della MONDADORI al 31 dicembre 2015, dopo il risultato delle attività dismesse, è positivo per 6,4 milioni di Euro, in

miglioramento di 5,8 milioni di Euro rispetto ai 0,6 milioni di Euro

dell’esercizio 2014, pur includendo la svalutazione delle attività di Monradio. Deriva dal valore positivo risultato nelle aree libri e periodi Francia, il quale viene “corroso” dalle perdite della altre aree, soprattutto l’area che comprende “Altri Business, Corporate e Digital Innovation”, che registra una perdita di oltre 40 milioni di Euro.

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- Per il Gruppo GIUNTI si rileva un miglioramento del risultato netto, di circa 871.396 Euro

- Il Risultato Netto di pertinenza del Gruppo DE AGOSTINI si è attestato ad un valore negativo di 127 milioni di Euro, rispetto ad un valore negativo pari a 102 milioni di Euro nel 2014. Dall’informativa di settore fornita risulta che il risultato netto delle Attività Editoriali è negativo (-27 Milioni Euro), così come quello dell’Attività Media & Communication (-110 Milioni Euro) e dell’Attività Giochi & Servizi (-65 Milioni di Euro); l’unico che risulta positivo riguarda il settore delle attività finanziarie (+46 Milioni di Euro) svolte dal Gruppo.

RISULTATO NETTO (Euro/Milioni) 2015 2014 Delta MONDADORI Libri 42,5 42,2 0,3 Periodici Ita (3,6) (1,7) (1,9) Periodici Fra 18,0 20,4 (2,4) Retail (1,1) 3,5 (4,6) Altri (41,1) (59,1) 18 Totale consolidato 6,4 0,6 5,8 GIUNTI Risultato Netto 2,3 1,4 0,9 DE AGOSTINI Attività editoriali (27) - - RN consolidato di pertinenza del Gruppo (127) (102) (25)

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Un ulteriore margine, utilizzato nelle analisi finanziarie è costituito dalla Posizione finanziaria netta (PFN). Essa, (conosciuta anche come Indebitamento finanziario netto) individua l’indebitamento netto delle imprese in esame ed esprime, in maniera sintetica, il saldo tra fonti ed investimenti di natura finanziaria. Questo margine può risultare positivo, nel caso in cui le disponibilità liquide ed i crediti finanziari a breve termine sono maggiori delle passività finanziarie a breve, medio e lungo termine e pertanto l’impresa ha una disponibilità finanziaria pari al valore ottenuto, oppure può risultare negativo, andando a parlare in questo caso di indebitamento finanziario, che evidenza l’esposizione netta dell’azienda nei confronti dei terzi finanziatori (istituti di credito, società finanziarie, obbligazionisti, società di leasing e di factoring, ecc…) per l’ammontare indicato dalla formula.

- La posizione finanziaria netta del Gruppo MONDADORI al 31 dicembre 2015 risulta negativa ma in sensibile miglioramento rispetto al 31 dicembre 2014, per effetto del flusso di cassa complessivo pari a 92,4 milioni di Euro: il capitale investito netto del Gruppo ha mostrato una contrazione, pari a 86 milioni di Euro, che, combinata con l’incremento del patrimonio netto di 6,5 milioni di Euro, ha consentito il miglioramento della posizione finanziaria netta appena citato.

- La PFN di GIUNTI Editore è negativa ed aumentata, ma nella relazione sulla gestione si può vedere che, a fronte di questo aumento, c’è stata una

rimodulazione delle scadenze dell’indebitamento bancario, con lo spostamento verso finanziamenti di medio/lungo termine ed un miglioramento dei saldi debitori a breve, nell’ottica di una maggiore stabilità delle fonti di

finanziamento. Inoltre dalla relazione si apprende che la crescita

dell’indebitamento complessivo, oltre che dagli investimenti effettuati per l’acquisizione di partecipazioni strategiche per lo sviluppo futuro, è motivata dall’aumento del capitale circolante netto79

, ed in particolare dalla maggior produzione nelle aree più promettenti, ragazzi e narrativa, con importanti azioni

79CCN è un indicatore che riassume la quantità delle risorse disponibili per il finanziamento dell’attività

operativa di una azienda. Permette di definire la situazione finanziaria di un’impresa nel breve termine (un periodo non superiore ai 12 mesi) e quindi la sua capacità di fare fronte agli impegni presi con le attività che intende portare avanti nel periodo di riferimento.

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commerciali volte ad aumentare le penetrazione dei prodotti in tutti i canali ed a sostenere la crescita dei ricavi.

- Nella relazione sulla gestione della DE AGOSTINI, relativamente alla posizione finanziaria netta, il Gruppo precisa che di quei 7.717 milioni di Euro, 7.135 sono imputabili all’Attività Giochi e Servizi.

Per questo indicatore l’unico a fornire i valori in modo più dettagliato è il Gruppo De Agostini, il quale rende noti i valori della PFN per ogni settore di attività.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA (Euro/Milioni)

2015 2014 Delta MONDADORI (199,4) (291,8) 92,4 GIUNTI (35,1) (28,1) (7) DE AGOSTINI Attività Editoriali (111) (110) (1) Totale Gruppo (7.717) (3.260) (4.457)

L’analisi viene conclusa con il calcolo di alcuni indici di redditività, reso possibile dalla riclassificazione dei principali documenti che compongono il bilancio, Conto

Economico e Stato Patrimoniale. Tali indicatori, calcolati per condurre l’analisi della redditività, confrontano una determinata configurazione di reddito con il capitale che ha prodotto il reddito stesso; risulta così necessaria la coerenza tra numeratore e

denominatore, raggiunta grazie alla già citata riclassificazione dei prospetti che è possibile trovare nella Relazione sulla Gestione. In questo caso, ad esempio, il Gruppo Giunti fornisce già il valore degli indicatori, mentre per le altre due società è stato necessario calcolarlo. In particolare si andrà ad analizzare i seguenti indicatori:

- Il ROE (Return On Equity), indicatore esprimente la redditività del capitale di rischio investito nella gestione. “È un indice sintetico dell’economicità della gestione e fornisce anche una prima indicazione del tasso di sviluppo

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distribuiscono utili, senza aumentare il tasso di indebitamento80”. Grazie allo studio di tale indicatore la società può verificare il grado di soddisfacimento del capitale di rischio. Il ROE risulta essere soddisfacente se è superiore agli altri investimenti alternativi (tenuto conto del loro grado di rischio) e non inferiore ai rendimenti attesi dagli investitori. È dato dal rapporto tra il reddito netto di esercizio e il capitale di rischio investito nell’esercizio stesso.

La formula è: ROE = Rn/Pn

Dove l’abbreviazione Rn indica il Reddito netto dell’esercizio e Pn sta per Patrimonio Netto.

Il ROE, calcolato come rapporto tra reddito netto e capitale proprio, risente dei risultati delle varie aree di gestione. Questo indicatore è criticato molto spesso, in quanto non risulta immune dalle distorsioni che derivano dai diversi criteri di valutazione impiegati nella redazione del bilancio e perché è ritenuto sensibile ai cambiamenti nella combinazione tra capitale di rischio e capitale di terzi e nel tasso di interesse pagato sul debito. Resta comunque molto impiegato nella prassi aziendale.

- Il ROI (Return On Investment) esprime il rendimento del capitale investito nella gestione caratteristica: comprende tutto il capitale investito, sia quello conferito

dai soci che prestato da terzi. In linea generale la formula è: ROI = Ro/Ci

Con Ro che indica il Reddito operativo e Ci che sta per Capitale investito nell’area caratteristica.

- L’ultimo indicatore analizzato, che contribuisce a valutare la profittabilità delle aziende, è il ROS (Return on Sales); tale indicatore mette in relazione la

redditività operativa ed i ricavi. Quindi non esprime altro che la profittabilità operativa dell’azienda in relazione alle vendite effettuate in un lasso di tempo predefinito. In sostanza, il ROS esprime la quantità di ricavo netto conseguito per ogni Euro di fatturato.

80

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L’indice ROS quindi valuta l’efficienza della società analizzata nel generare profitti rispetto al fatturato conseguito. Valori elevati di ROS indicano

ovviamente un buono stato di salute dell’azienda mentre valori in declino stanno

ad indicare che c’è qualcosa che non va. La formula è: ROS= RO/ Rv

Con RO che indica il Reddito Operativo e Rv che sta per Ricavi di Vendita.

Come sottolineato in precedenza per Mondadori e De Agostini è stato necessario calcolare questi tre indicatori, mentre il Gruppo Giunti nella sua Relazione

sull’andamento gestionale ha fornito una tabella in cui ne indicava il valore. Inoltre risulta doveroso precisare che i valori utilizzati per il loro calcolo sono a livello di consolidato e non distinguono né per business né per settore di attività.

MONDADORI GIUNTI DE AGOSTINI

2015 2014 2015 2014 2015 2014

ROE 2,2% 0,2% 3% 2% (4,2%) (2,2%)

ROI 11,0% 8,3% 0 1% 5,6% 7,2%

ROS 4,8% 4,1% 1% 2% 14,8% 15,0%

Dall’analisi è emerso che, nel biennio considerato, il Gruppo Mondadori ha ottenuto un miglioramento di tutti e tre gli indicatori, confermando il positivo esito del percorso avviato negli esercizi precedenti che, grazie al costante impegno sul contenimento dei costi operativi e di struttura, ha comportato un significativo miglioramento del risultato economico nonché della capacità di Mondadori di generare risorse finanziarie.; mentre per Giunti si segnala un miglioramento della redditività del capitale di rischio investito nella gestione (ROE) di 1 punto percentuale, ma un peggioramento per quanto riguarda ROI e ROS. Del gruppo De Agostini si segnala un peggioramento di tutti e tre gli

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indicatori, soprattutto il ROE, il quale, già negativo l’anno precedente, è peggiorato in conseguenza dell’aumento della perdita di esercizio riscontrata dal Gruppo.

Trattandosi di imprese multibusiness, non bisogna mai dimenticare che eccezion fatta per l’impresa monoprodotto, specie ormai in via di estinzione totale, il risultato

aziendale è sempre una media ponderata dei differenti risultati che si ottengono a livello di singoli prodotti o, in realtà più complesse, di singole aeree strategiche. In queste imprese sapere che la redditività del capitale investito (Return on investment ROI) per l’impresa nel suo complesso (livello corporate) è migliorata o peggiorata non offre grossi spunti ai fini di una proficua attività di analisi e di riflessione sulle azioni da intraprendere. Risulta più utile, quando possibile, calcolare gli stessi indicatori per ognuna delle aree d’affari in cui l’azienda è impegnata.

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CONCLUSIONI

Il presente elaborato è incentrato sul concetto di “area strategica d’affari”.