4 CAPITOLO QUARTO: IL PROGETTO DI RICERCA
4.5 Il Test TMA (Valutazione multidimensionale dell’autostima)
Presupposto di questo test elaborato da Bracken (1993) è quello che l’autostima si sviluppi in modo strutturato secondo i principi dell’apprendimento: essa è uno stile di risposta appresa che riflette la valutazione effettuata dall’individuo delle sue esperienze. L’autostima si evolve in numerosi contesti, che presentano un notevole grado di sovrapponibilità e sono interrelati; l’autore considera quelli più vicini ai ragazzi e valuta le seguenti componenti dell’autostima:
• Relazioni interpersonali: i familiari, gli insegnanti e i compagni sono il gruppo di persone
con cui il ragazzo interagisce con regolarità. L’autostima interpersonale è influenzata dalla positività delle relazioni sociali.
• Competenza di controllo dell’ambiente: i soggetti riescono o falliscono nei loro tentativi
di funzionare efficacemente nel loro ambiente, risolvendo problemi e raggiungendo obiettivi.
• Emotività: le reazioni emotive si manifestano in base al rinforzo o alla punizione dei
comportamenti. Maturando, i ragazzi imparano a riconoscere, valutare, descrivere e controllare le proprie emozioni.
• Successo scolastico: in questo contesto il ragazzo valuta i suoi successi e le sue
esperienze in tutte le situazioni connesse con la scuola.
• Vita familiare: si riferisce ad ogni individuo dal quale il ragazzo dipende per l’assistenza,
la sicurezza e l’educazione.
• Vissuto corporeo: le persone ricevono continui feedback diretti e indiretti sulla loro
situazione corporea. Le reazioni altrui e le convinzioni del ragazzo sulle sue caratteristiche fisiche contribuiscono a formare la sua autostima corporea.
Queste dimensioni specifiche sono intercorrelate e sovrapponendosi rappresentano l’autostima globale, al centro del modello. Poiché l’autostima è uno stile di risposta appreso nel tempo, essa viene ritenuta relativamente stabile e modificabile solo gradualmente.
Il test, di facile somministrazione e interpretazione, è adatto per bambini e adolescenti di età compresa tra i 9 e i 19 anni ed è possibile somministrarlo individualmente o a gruppi.
Il modello TMA presuppone che le persone valutino le loro azioni e i risultati dei loro comportamenti nella continua interazione con il proprio ambiente. Questo processo di valutazione si basa su informazioni provenienti da due prospettive (quella personale e quella degli altri) e da quattro standard (oggettivo, intraindividuale, sociale ed ideale).
• La prospettiva personale è il processo attraverso il quale le informazioni vengono percepite dall’interazione diretta dell’individuo con il suo ambiente. La persona, che influenza direttamente il proprio ambiente, talvolta ha successo e talvolta fallisce nel raggiungere gli obiettivi prefissati. Le esperienze e le osservazioni dirette sulle conseguenze delle proprie azioni costituiscono le basi della prospettiva personale.
• La prospettiva degli altri è il processo per il quale la valutazione del proprio comportamento è elaborata attraverso l’assimilazione della valutazione fatta da un’altra persona.
• Lo standard oggettivo corrisponde all’applicazione del criterio minimo: il ragazzo valuta se il suo livello attuale di comportamento sia minimamente accettabile o adeguato. La propria prestazione viene valutata confrontandola con quello che normalmente viene considerato il livello minimo di accettabilità. Bisogna tener naturalmente conto che un comportamento considerato minimamente accettabile in un certo campo e ad una determinata età potrebbe risultare inaccettabile in un ambito o ad un’età diversi.
• Lo standard intraindividuale corrisponde alla valutazione delle proprie aree specifiche di funzionamento rispetto alla capacità generale. Il ragazzo valuta la sua performance in un’area particolare secondo il suo livello di abilità e secondo il grado di importanza che attribuisce al successo in quel campo specifico. Ad esempio, un ragazzo che possieda un talento musicale vedrà aumentare la propria autostima se le persone che lo circondano terranno in considerazione le sue capacità musicali.
• Lo standard sociale corrisponde al confronto che il ragazzo fa tra il proprio livello di prestazione e l’osservazione della performance di altri individui.
• Lo standard ideale è la valutazione ideale basata sulla prestazione che il ragazzo ritiene di dover essere capace di eseguire. Questo standard va a di là del livello attuale e può riflettere una valutazione personale o imposta direttamente o indirettamente dagli altri.
Applicazioni del Test
Il test TMA consente di esaminare la relazione tra autostima multidimensionale e altri costrutti psicologici (ad esempio il concetto di sé, l’autoefficacia, ecc.).
È uno strumento di screening per individuare problemi di autostima, per conoscere le tendenze e le caratteristiche della popolazione giovanile, per dare indicazioni a insegnanti e
I risultati del TMA, combinati con ulteriori informazioni ricavate da altri strumenti o fonti, possono essere utili per orientare gli interventi educativi e psicologici.
Attribuzione dei punteggi
Gli item, semplici e coincisi, prevedono per risposta la scelta tra le alternative:
• assolutamente vero = 4 punti
• vero = 3 punti
• non è vero = 2 punti
• non è assolutamente vero = 1 punto
Poiché le scale comprendono sia item positivi che item negativi, sono necessarie procedure opposte per la determinazione dei punteggi.
Una volta determinato il punteggio di ogni item, sono stati sommati i punteggi di ciascuna scala. La somma dei punteggi permette di definire i punteggi grezzi di ogni singola scala, che mediante la determinazione dei ranghi percentili, vengono convertiti in punteggi standard.
Per determinare quindi i punteggi standard in ciascuna delle sei scale del TMA e nella scala totale, è stata utilizzata l’Appendice 1 (Bracken, 1993, pag. 101) in cui vi sono tutti i punteggi grezzi e il loro equivalente in punteggi standard. Una volta completata la conversione nei punteggi standard, la distribuzione di questi punteggi è stata adeguata per ridurre gli effetti della variabilità dovuta al caso. La distribuzione finale dei punteggi standard è stata basata sull’unità di misura del QI e cioè con una media di 100 e una deviazione standard di 15. I punteggi standard del TMA vanno da un punteggio basso di 45 a un punteggio alto di 145. Dal momento che l’autostima è un costrutto asimmetrico in negativo, c’è un ventaglio più ampio di possibilità nella parte negativa della distribuzione dei punteggi standard, che si traduce in una gamma più vasta di punteggi bassi che di punteggi alti (da 45 a 100).
L’attribuzione di punteggi per le scale non interamente completate
Nel caso in cui un ragazzo non abbia risposto a tutti gli item di una scala, il punteggio da attribuire alla scala totale è stato calcolato con il metodo proporzionale.
Il calcolo proporzionale è stato eseguito sommando i punteggi di tutti gli item ai quali è stato risposto, dividendo la somma per il numero di item completati e moltiplicando il valore ottenuto
per 25 (il numero totale degli item dell’intera scala). In tal modo, il risultato rappresenta una stima del concetto di sé del soggetto come sarebbe emersa se egli avesse risposto a tutti gli item.
Se il ragazzo ha omesso la compilazione di più di cinque item in qualunque delle sei scale (più del 20% del numero degli item di una scala), quel risultato è stato considerato come una rappresentazione non valida dell’autostima in quell’ambito.
Gli intervalli di fiducia
Per valutare la significatività del punteggio standard ottenuto si è tenuto conto anche della quantità di errore insita in tale punteggio: le gamme di fiducia dei punteggi sono state elaborate ad un livello di fiducia del 99% e l’intervallo di fiducia è stato calcolato sommando o sottraendo l’Errore Standard di misurazione (più o meno 7).
Determinazione dei ranghi percentili
Sono stati individuati anche i ranghi percentili per ogni punteggio standard (Bracken, 1993, Appendice 3): per esempio, un punteggio standard di 88 corrisponde al 21° percentile, il che significa che l’autostima del ragazzo, così come è stata valutata, è migliore di quella del 21% degli individui del campione di standardizzazione e, per inferenza, della popolazione in generale.
Interpretazione dei punteggi
I dati ottenuti dalla compilazione del questionario possono essere interpretati significativamente sia in termini normativi che intraindividuali.
L’interpretazione basata sulle norme permette di considerare la situazione del soggetto in relazione al campione di standardizzazione, mentre l’interpretazione intraindividuale confronta il risultato del soggetto in ciascuna scala individuale con i risultato globale del test, per determinare se esistono aree specifiche che deviano significativamente dal livello globale di funzionamento ed evidenziare i punti di forza e i lati deboli. La classificazione dell’autostima corrispondente a fasce di punteggi standard è:
• > 135 Estremamente positiva
• 126-135 Molto positiva
• 116-125 Lievemente positiva
• 76-85 Lievemente negativa
• 66-75 Molto negativa
• < 66 Estremamente negativa
Da ogni punteggio standard delle sei scale viene sottratto il punteggio medio e si ottiene un "valore di differenza". La differenza viene poi confrontata con i valori presenti nella tabella 3.4 (Bracken, 1993, pag 63) per determinare se la scala devia significativamente dalla media. Tutte le deviazioni della scala vengono classificate “nella media”, (nessuna variazione dal punteggio medio), “punto di forza” (significativamente al di sopra de punteggio medio della scala) o “punto debole” (al di sotto del punteggio medio della scala).
Per quanto riguarda il mutamento dell’autostima in relazione all’età, dai dati del TMA emerge che l’autostima globale non registra grandi o sistematiche differenze di punteggio medio dovute all’età. In accordo con le conclusioni di Wylie (1979) l’autostima appare quindi un costrutto costante durante le diverse età.