6. GLI STRUMENTI PER IL SUPERAMENTO DELLE BARRIERE
6.4 Impianti di sollevamento
6.4.1 Piattaforme elevatrici e
ascensori
Questi elementi nascono con la specifica funzione di superamento delle barriere architettoniche proponendosi come complementare o alternativo agli ascensori in caso di applicazioni specifiche. Le differenze rispetto agli ascensori sono la velocità che non può superare gli 0,15 quindi necessitano di minor potenza impiegata (è sufficiente una linea elettrica di 230V monofase e richiedono un impieg potenza limitato a 1,5/2,2
basta allacciarsi ad una comunissima presa elettrica di casa), minor costo di investimento e di gestione/manutenzi consumo energetico molto basso, spazi e tempi di installazione ridotti, l'assen
fossa e della testata, portata massima di 450kg e se installate in edifici unifamiliari non vi è l'obbligo di linea telefonica dedicata in cabina ma come gli elevatori sono soggette a collaudo, a comunicazione al comune della loro installazione per il rilascio del numero di matricola (una sigla che ne attesta la conformità in base alla normativa vigente), all’obbligo di affidare la manutenzione ad una ditta abilitata e all'obbligo di controllo periodico biennale da parte di un ente o di un organismo notificato.
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calpestarli, provocando quindi diverse situazioni che sono fonte di disagio e di pericolo, avendo comunque come risultato un danneggiamento degli stessi, anche seImpianti di sollevamento
Piattaforme elevatrici e
Questi elementi nascono con la specifica funzione di superamento delle barriere architettoniche proponendosi come omplementare o alternativo agli ascensori in caso di applicazioni specifiche. Le differenze rispetto agli ascensori sono la à che non può superare gli 0,15m/s e quindi necessitano di minor potenza ente una linea elettrica di monofase e richiedono un impiego di potenza limitato a 1,5/2,2kW tanto che basta allacciarsi ad una comunissima presa elettrica di casa), minor costo di investimento e di gestione/manutenzione, molto basso, spazi e e ridotti, l'assenza della fossa e della testata, portata massima di se installate in edifici unifamiliari non vi è l'obbligo di linea telefonica dedicata in cabina ma come gli elevatori sono soggette a collaudo, a comunicazione o installazione per il rilascio del numero di matricola (una sigla che ne attesta la conformità in base alla normativa vigente), all’obbligo di affidare la manutenzione ad una ditta abilitata e all'obbligo di controllo periodico biennale e o di un organismo
Norme di riferimento
Le piattaforme elevatrici rispondono essenzialmente alle seguenti norme:
Direttiva macchine 2006/42/CE
8(EN81-41): definisce i requisiti essenziali in materia di sicurezza e di salute pubblica ai quali d rispondere le macchine (come per esempio gli accessori di sollevamento) in occasione della loro progettazione, fabbricazione e del loro funzionamento prima della loro immissione sul mercato. In particolare le piattaforme elevatrici con corsa superiore a 3 m rientrano nell’Allegato IV della stessa Direttiva che prescrive di verificarne la conformità tramite un apposito ente. Per la suddetta verifica si fa riferimento alla norma prEN81
PrEN81-41: indica i requisiti di
sicurezza per la fabbricazione, installazione, manutenzione e smantellamento di piattaforme elevatrici verticali azionate elettricamente o idraulicamente previste per l'uso da parte di persone con mobilità ridotta;
Circolare MICA del 14/04/1997
n.157296: stabilisce per il cliente pubblico o privato della piattaforma elevatrice con corsa superiore a 2 m l’obbligo di manutenzione, di un’ispezione periodica annuale e di una verifica periodica biennale realizzate da un organismo notificato;
Le piattaforme elevatrici rispondono essenzialmente alle seguenti norme:
Direttiva macchine 2006/42/CE : definisce i requisiti essenziali in materia di sicurezza e di salute pubblica ai quali devono rispondere le macchine (come per esempio gli accessori di sollevamento) in occasione della loro progettazione, fabbricazione e del loro funzionamento prima della loro immissione sul mercato. In particolare le piattaforme elevatrici e a 3 m rientrano nell’Allegato IV della stessa Direttiva che prescrive di verificarne la conformità tramite un apposito ente. Per la suddetta verifica si fa riferimento alla norma prEN81-41;
: indica i requisiti di sicurezza per la fabbricazione, installazione, manutenzione e smantellamento di piattaforme elevatrici verticali azionate elettricamente o idraulicamente previste per l'uso da parte di persone con mobilità ridotta;
Circolare MICA del 14/04/1997 : stabilisce per il cliente co o privato della piattaforma elevatrice con corsa superiore a 2 m l’obbligo di manutenzione, di un’ispezione periodica annuale e di una verifica periodica biennale realizzate da un organismo
Legge del 9/01/1989 n.13
“Disposizioni per
superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati”;
Decreto Ministeriale del 14
giugno 1989 n.236
tecniche necessarie a garantire l'accessibilità, l'adattabilità e la visitabilità degli edifici
edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell'eliminazione delle barriere architettoniche."
Definizioni
Vano corsa: è il volume vuoto in cui
scorre la macchina, un parallelepipedo a sezione rettangolare avente larghezza e profondità in funzione della cabina e altezza totale pari alla somma di fossa, corsa e testata;
Cabina: spazio chiuso posto
all’interno del vano che scorre su guide verticali e adibito al t
di persone o cose. Può essere realizzata con tre tipologie di accessi: singolo, doppio contrapposto, doppio adiacente;
Fossa: volume del vano di corsa
compreso tra il fondo e il livello del piano più basso servito. La sua profondità per non avere gradini all'imbarco e 110mm per una portata di 250kg o 150
portata di450 kg massima;
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Legge del 9/01/1989 n.13:
“Disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici
Decreto Ministeriale del 14 giugno 1989 n.236: "Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l'accessibilità, l'adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell'eliminazione delle barriere architettoniche."
: è il volume vuoto in cui scorre la macchina, un parallelepipedo a sezione re avente larghezza e profondità in funzione della cabina e altezza totale pari alla somma di fossa, corsa e testata;
: spazio chiuso posto all’interno del vano che scorre su guide verticali e adibito al trasporto di persone o cose. Può essere zata con tre tipologie di accessi: singolo, doppio contrapposto, doppio adiacente;
: volume del vano di corsa compreso tra il fondo e il livello del piano più basso servito. La sua profondità per non avere gradini e 110mm per una i 250kg o 150mm per una 450 kg, che è quella
Corsa: dislivello totale tra il piano più basso è il più alto servit
valore massimo di 18,5
Testata: volume del vano di corsa
compreso tra il livello dell' ultimo piano servito e la sommit
e pari a minimo 2300mm. Tipologie
Le piattaforme elevatrici si suddividono in varie tipologie sia per quanto riguarda il funzionamento dell’impianto di sollevamento che le caratteristiche della cabina. Per quanto riguarda il tipo di impianto di sollevamento si ha:
Impianto idraulico o oleodinamico
Impianto elettrico
Per spiegare la differenza di seguito vengono indicati i principali pregi e difetti di quello idraulico che corrispondono rispettivamente ai difetti e pregi di quell elettrico. I punti di forza sono:
- Economicità di acquisto dell’insieme dei materiali degli impianti oleodinamici che ha solitamente un costo inferiore rispetto agli equivalenti elettrici in quanto sono composti da un numero inferiore di componenti;
- Facilità di montaggio per la possibilità di montare tutti gli organi meccanici al piano più basso (senza necessità di posizionare grandi masse sospese nella sommità del vano corsa) e di collegare agevolmente centralina e pistone mediante tubo flessibile i
: dislivello totale tra il piano più basso è il più alto serviti per un valore massimo di 18,5m;
: volume del vano di corsa compreso tra il livello dell' ultimo sommità del vano
mm.
Le piattaforme elevatrici si suddividono in ogie sia per quanto riguarda il funzionamento dell’impianto di sollevamento che le caratteristiche della cabina. Per quanto riguarda il tipo di
to di sollevamento si ha:
o oleodinamico
Per spiegare la differenza di seguito vengono indicati i principali pregi e difetti di quello idraulico che corrispondono rispettivamente ai difetti e pregi di quello
sono:
Economicità di acquisto dell’insieme dei materiali degli impianti oleodinamici che ha solitamente un costo inferiore rispetto agli equivalenti elettrici in quanto sono composti da un numero inferiore di
Facilità di montaggio per la possibilità di montare tutti gli organi meccanici al piano più basso (senza necessità di posizionare grandi masse sospese nella sommità del vano corsa) e di collegare agevolmente centralina e pistone mediante tubo flessibile i tempi di
installazione sono decisamente ridotti rispetto ad un impianto elettrico e dunque i relativi costi di manodopera per il cliente finale; - Minori costi di manutenzione
ordinaria rispetto ad un elettrico (in ragione del tipo di progetto). Per esempio il giro di funi sulle pulegge dei motori elettrici riduce la vita delle stesse a circa la metà della durata delle funi su impianti oleodinamici ed il cambio funi è abbastanza costoso in quanto tecnicamente complesso. A questo possiamo aggiungere che, speci del prodotto Albatrossnet, utilizzando catene da trazione anziché funi il cambio di questo componente è totalmente non previsto per l’intera vita del prodotto;
- Realizzazione di impianti di qualsiasi portata;
- Precisione di azionamento e di fermata/livellamento con un buon comfort di marcia;
- Flessibilità nella scelta della configurazione dell’impianto visto il ridotto ingombro degli organi meccanici ed assenza di contrappeso;
- Si possono realizzare anche tre diversi accessi sui tre diversi lati del vano non occupati dalla parte meccanica;
- Il gruppo “centralina idraulica quadro elettrico”, che rappresenta il sistema di comando e controllo, viene installato in un armadietto con
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installazione sono decisamente ridotti rispetto ad un impianto elettrico e dunque i relativi costi di manodopera per il cliente finale; Minori costi di manutenzione ordinaria rispetto ad un elettrico (in ragione del tipo di progetto). Per il giro di funi sulle pulegge dei motori elettrici riduce la vita delle stesse a circa la metà della durata delle funi su impianti oleodinamici ed il cambio funi è abbastanza costoso in quanto tecnicamente complesso. A questo possiamo aggiungere che, specificità del prodotto Albatrossnet, utilizzando catene da trazione anziché funi il cambio di questo componente è totalmente non previsto per l’intera vita del
Realizzazione di impianti di qualsiasi
Precisione di azionamento e di vellamento con un buon comfort di marcia;
Flessibilità nella scelta della configurazione dell’impianto visto il ridotto ingombro degli organi meccanici ed assenza di
Si possono realizzare anche tre diversi accessi sui tre diversi lati del non occupati dalla parte
Il gruppo “centralina idraulica- quadro elettrico”, che rappresenta il sistema di comando e controllo, viene installato in un armadietto con
ingombro assai ridotto, non necessariamente a contatto col vano corsa o in posizione completamente indipendente da esso (a lato, a qualunque piano servito, ecc) e comunque ad una distanza non superiore a 8 m dalla parete guida del vano;
- Il fabbricato oggetto dell’intervento è poco sollecitato in quanto tutto il peso dell’impianto si
base e questo fa si che l’idraulico si presti bene all’installazione in edifici esistenti originariamente sprovvisti di elevatore e quindi non calcolati per sopportarlo;
- Presenta consumi energetici ridotti nella fase di stand-by per assenza del variatore di frequenza (inverter) e nel caso di palazzina residenziale di pochi livelli fuori terra lo stand rappresenta la maggior parte del tempo;
- In caso di mancanza di corrente il sistema di ritorno al piano più basso avviene per gravità. L’impian elettrico al contrario necessità di un sistema di batterie che fornisce alimentazione ausiliaria al motore, dunque in tal caso il sistema di ritorno al piano automatico è “optional”;
- Vulnerabilità inferiore in caso di sisma per l’assenza di carichi sospesi che rendono l’idraulico più sicuro e meno vulnerabile in caso di sisma per i problemi che può creare il deragliamento del contrappeso ingombro assai ridotto, non necessariamente a contatto col vano zione completamente indipendente da esso (a lato, a qualunque piano servito, ecc) e comunque ad una distanza non superiore a 8 m dalla parete guida
Il fabbricato oggetto dell’intervento è poco sollecitato in quanto tutto il peso dell’impianto si scarica alla base e questo fa si che l’idraulico si presti bene all’installazione in edifici esistenti originariamente sprovvisti di elevatore e quindi non calcolati
Presenta consumi energetici ridotti by per assenza l variatore di frequenza (inverter) e nel caso di palazzina residenziale di pochi livelli fuori terra lo stand-by rappresenta la maggior parte del
In caso di mancanza di corrente il sistema di ritorno al piano più basso avviene per gravità. L’impianto elettrico al contrario necessità di un sistema di batterie che fornisce alimentazione ausiliaria al motore, dunque in tal caso il sistema di ritorno al piano automatico è
Vulnerabilità inferiore in caso di sisma per l’assenza di carichi esi che rendono l’idraulico più sicuro e meno vulnerabile in caso di sisma per i problemi che può creare il deragliamento del contrappeso
dell’elettrico il quale scorre su guide metalliche piuttosto esili.
I punti deboli possono essere così riassunti:
- Impossibilità per motivi tecnico economici di raggiungere corse e velocità elevate (fattispecie inesistente nelle piattaforme);
- L’assenza del contrappeso determina una corrente di spunto elevata, dunque l’idraulico richiede una potenza installata più alta (anche se il consumo effettivo di corrente su un ciclo completo viene ridotto dal fatto che la discesa avviene per gravità in maniera indipendente dal carico in cabina); - Sono un po’ più rumorosi rispetto
agli elettromeccanici contrappesati e nei pressi del lo
possono esser cattivi odori per la presenza del fluido idraulico;
- Il comfort di marcia, pur alto, è comunque leggermente inferiore a quello di un impianto elettrico; - L’olio idraulico utilizzato è sensibile
alle variazioni di temperatura e
presenta un degrado
esponenzialmente crescente con l’aumento della temperatura stessa. L’impianto idraulico è dunque inadatto nella gestione di un traffico intenso con molti avviamenti orari dati gli effetti negativi del conseguente riscaldamento del fluido pertanto si sconsiglia di superare le 30-
all’ora;
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dell’elettrico il quale scorre su guide metalliche piuttosto esili.
possono essere così
ssibilità per motivi tecnico economici di raggiungere corse e velocità elevate (fattispecie inesistente nelle piattaforme);
L’assenza del contrappeso determina una corrente di spunto elevata, dunque l’idraulico richiede una potenza installata più alta he se il consumo effettivo di corrente su un ciclo completo viene ridotto dal fatto che la discesa avviene per gravità in maniera indipendente dal carico in cabina); Sono un po’ più rumorosi rispetto agli elettromeccanici contrappesati e nei pressi del locale macchine ci possono esser cattivi odori per la presenza del fluido idraulico;
Il comfort di marcia, pur alto, è comunque leggermente inferiore a quello di un impianto elettrico; L’olio idraulico utilizzato è sensibile alle variazioni di temperatura e
presenta un degrado
esponenzialmente crescente con l’aumento della temperatura stessa. L’impianto idraulico è dunque inadatto nella gestione di un traffico intenso con molti avviamenti orari dati gli effetti negativi del conseguente riscaldamento del pertanto si sconsiglia di -40 corse della cabina
- Se la centralina e il quadro elettrico vengono posizionati in scantinati/garage che possono essere soggetti ad allagamenti si pone il rischio conseguente di danneggiamento e sversam
ambiente dell’olio idraulico che inquinante;
- È necessario prestare una certa attenzione nell’utilizzo e nello smaltimento dell’olio idraulico che è da considerarsi prodotto nocivo per l’ambiente.
Si deduce che la piattaforma elevatrice idraulica sia la più vantaggiosa ed è per questi motivi che è stata scelta come soluzione progettuale.
Per quanto riguarda le caratteristiche della cabina si hanno piattaforme elevatrici:
Manuali: cosiddette a "uomo
presente", con porte di piano a battente e porte di cabina assenti;
Fig.47 Cabina manuale
Se la centralina e il quadro elettrico vengono posizionati in scantinati/garage che possono essere soggetti ad allagamenti si pone il rischio conseguente di danneggiamento e sversamento in biente dell’olio idraulico che è
È necessario prestare una certa attenzione nell’utilizzo e nello smaltimento dell’olio idraulico che è da considerarsi prodotto nocivo per
Si deduce che la piattaforma elevatrice sia la più vantaggiosa ed è per questi motivi che è stata scelta come
Per quanto riguarda le caratteristiche della cabina si hanno piattaforme elevatrici:
: cosiddette a "uomo presente", con porte di piano a battente e porte di cabina assenti;
Totalmente
cosiddette a "manovra universale", come gli ascensori quindi con porte di piano e di cabina telescopiche accoppiate ed automatiche;
Fig.48 Cabina totalmente
Semiautomatiche
"manovra universale", con porte di piano a battente e porte di cabina ad apertura automatica o manuale (porta virtuale, antine battenti tipo bus, soffietto).
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Totalmente automatiche:
cosiddette a "manovra universale", come gli ascensori quindi con porte di piano e di cabina telescopiche
automatiche;
totalmente automatica
Semiautomatiche: anche a
"manovra universale", con porte di piano a battente e porte di cabina ad apertura automatica o manuale (porta virtuale, antine battenti tipo
Fig.49 Cabina semiautomatica
Nelle piattaforme manuali
chiusa solamente sul lato della meccanica e la manovra deve essere obbligatoriamente a uomo presente per comandare la salita e la discesa ovvero che per muoversi stando all'interno della piattaforma occorre premere e tenere premuto il pulsante del piano che si desidera raggiungere. La piattaforma si muove fino a che si fa pressione sul pulsante o si ferma automaticamente al raggiungimento del piano selezionato garantendo in entrambi i casi un dislivello di pochi millimetri e naturalmente i comandi interni hanno la priorità sui comandi posti ai piani quindi in caso di chiamata al piano mentre la piattaforma si sta ancora muovendo quest’ultima continuerà lo stesso a muoversi. La manovra a “uomo prese
abbinamento alla velocità ridotta e fotocellule laser garantisce le misure di sicurezza proteggendo i passeggeri dalle conseguenze di un eventuale contatto accidentale con il vano o da eventuali rischi
Cabina semiautomatica
la cabina è chiusa solamente sul lato della meccanica e la manovra deve essere obbligatoriamente a uomo presente per comandare la salita e la discesa ovvero che per muoversi stando rma occorre premere e tenere premuto il pulsante del piano che si desidera raggiungere. La piattaforma si muove fino a che si fa pressione sul pulsante o si ferma automaticamente al raggiungimento del piano selezionato garantendo in entrambi i ivello di pochi millimetri e naturalmente i comandi interni hanno la priorità sui comandi posti ai piani quindi in caso di chiamata al piano mentre la piattaforma si sta ancora muovendo quest’ultima continuerà lo stesso a muoversi. La manovra a “uomo presente”, in abbinamento alla velocità ridotta e fotocellule laser garantisce le misure di sicurezza proteggendo i passeggeri dalle conseguenze di un eventuale contatto accidentale con il vano o da eventuali rischi
di cesoiamento e schiacciamento. Essendo presenti porte di piano a battente, quindi ad apertura manuale, non sono presenti gli automatismi necessaria per l'apertura e la chiusura di quest’ultime quindi tali tipologie di piattaforme possono essere installate in spazi davvero limitati con riduzione di testata a 2,3 m circa. In sostanza questa è davvero la soluzione più economica che massimizza lo spazio in cabina ma è tuttavia la più scomoda, per la necessità della manovra a uomo presente, e la meno gradevole esteticamente, per la presenza della cabina non chiusa quindi l'utente vedrà la parete del vano che scorre.
Nelle piattaforme automatiche
una fisionomia coincidente a quella di un ascensore con cabina completamente chiusa e porte di piano e cabina telescopiche accoppiate ed automatiche. L’utilizzo di queste tipologie di porte fa aumentare l’ingombro del vano e di conseguenza anche lo spazio necessario in testata, che risulta pari a 2,7 m circa, nonché il costo complessivo dell’impianto ma con questa soluzione si avranno massimo comfort e gradevolezza estetica ad un prezzo leggermente superiore rispetto alla soluzione precedente. Ovviamente per ciò che non riguarda l’aspetto puramente estetico vale quanto detto precedentemente sulle differenze tra piattaforma elevatrice ed ascensore.
La piattaforma
intermedia tra le due precedenti perché non è presente la manovra a “uomo presente”, le porte di cabina possono essere automatiche e la cabina è chiusa su tre o quattro lati
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di cesoiamento e schiacciamento. Essendo enti porte di piano a battente, quindi ad apertura manuale, non sono presenti gli automatismi necessaria per l'apertura e la chiusura di quest’ultime quindi tali tipologie di piattaforme possono essere installate in spazi davvero limitati con riduzione di testata a 2,3 m circa. In sostanza questa è davvero la soluzione più economica che