8. RELAZIONE SULLO STATO DI PROGETTO
8.1 Decreto ministeriale del 14 giugno 1989 n 236
8.1.6 Percorsi orizzontali (art 4.1.6)
Si prevede la realizzazione di una rampa con cui vengono superati i due scalini presenti nel corridoio della Certosa Monumentale permettendo un accesso agli ambienti successivi da parte di un’utenza allargata.
È previsto l’inserimento di una pavimentazione tattile in metallo che parta da entrambi i parcheggi, sterrato e riservato, e conduca all’ingresso dell’edificio.
È previsto inoltre l’inserimento di una pavimentazione tattile LOGES
EVOLUTION(LVE) nel solo Museo di Storia Naturale così da permettere anche ai disabili visivi di visitare in comp autonomia questa parte del complesso. È bene precisare che la scelta di escludere il Museo della Certosa Monumentale deriva dal fatto che questa zona è accessibile ai visitatori solo tramite visite guidate accompagnatori nel caso di presenza di persone disabili, e non in autonomia.
8.1.7 Scale (art. 4.1.9)
L’unica soluzione progettuale sviluppata è stata quella per l’accesso dal parcheggio realizzare, oltre agli interventi appena descritti, anche una rampa di accesso per
(art. 4.1.6)
realizzazione di una rampa vengono superati i due scalini presenti nel corridoio della Certosa Monumentale permettendo un accesso agli ambienti successivi da parte di un’utenza
previsto l’inserimento di una pavimentazione tattile in metallo che parta heggi, sterrato e riservato, e conduca all’ingresso
inserimento di una LOGES – VET – Museo di Storia così da permettere anche ai disabili visivi di visitare in completa autonomia questa parte del complesso. È bene precisare che la scelta di escludere il Museo della Certosa Monumentale deriva è accessibile ai visite guidate, ed accompagnatori nel caso di presenza di
e non in autonomia.
L’unica soluzione progettuale sviluppata è stata quella per l’accesso dal parcheggio
sterrato davanti al complesso al laboratorio didattico ed in particolare è stata prevista una rampa mentre i tutti gli altri casi n è elaborata una vera e propria soluzione progettuale ma in generale il principio è stato quello di creare
che permettessero di bypassare
scale, anche confidando nell’uso degli ascensori di progetto
4.1.12). Dove non è stato possibile, come per il raggiungimento della vasca delle carpe koi nella zona acquario a piano terra, si è ricorso alla previsione di un servoscala
8.1.8 Rampe (art. 4.1.11)
È prevista la realizzazione di altre
alcune poggiate su quelle esistenti oppure la sostituzione di quest’ultime
pendenza a norma di legge, corrimano, aderenza e contrasto cromatico
riguarda quelle esistenti in muratura si sono mantenute poggiandovi
composte di doghe in con finitura antiscivolo
in alluminio. Le rampe già presenti in doghe di legno con finitura antiscivolo fissate su un telaio in alluminio sono state sostituite con altre rampe idonee alla nor
tutti questi casi il contrasto cromatico è garantito dalla pavimentazione tattile per non vedenti e ipovedenti che ha una colorazione nettamente evidente.
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sterrato davanti al complesso al laboratorio didattico ed in particolare è stata prevista tutti gli altri casi non si è elaborata una vera e propria soluzione generale il principio è creare percorsi alternativi che permettessero di bypassare l’uso delle confidando nell’uso degli tto (vedi paragrafo . Dove non è stato possibile, come ngimento della vasca delle acquario a piano terra, a previsione di un servoscala.
(art. 4.1.11)
la realizzazione di altre rampe, alcune poggiate su quelle esistenti oppure la sostituzione di quest’ultime, con pendenza a norma di legge, corrimano, aderenza e contrasto cromatico. Per quanto esistenti in muratura si sono mantenute poggiandovi sopra altre rampe in legno o lastre di vetro con finitura antiscivolo fissate su un telaio . Le rampe già presenti in doghe di legno con finitura antiscivolo fissate su un telaio in alluminio sono state sostituite con altre rampe idonee alla normativa. In tutti questi casi il contrasto cromatico è dalla pavimentazione tattile per non vedenti e ipovedenti che ha una colorazione nettamente evidente.
Fig.107 Esempio di rampa progettata in dogheEsempio di rampa progettata in doghe di legno su telaio in alluminio
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di legno su telaio in alluminio8.1.9 Ascensori (art. 4.1.12)
Nello stato di progetto, dopo un’attenta analisi sia per quanto riguarda la compatibilità storica che la localizzazione ottimale, si conclude che in Certosa è necessaria l’installazione di quattro
di sollevamento. Tra quest’ultimi uno è stato progettato per conto della Soprintendenza mentre gli altri tre sono stati oggetto di tesi e tutti hanno peculiarità di essere piattaforme elevatrici che in questo caso sono più convenienti rispetto agli ascensori tradizionali
Nel particolare:
Piattaforma_1: è l’impianto
importante perché conducendo a due piani riesce a servire
area tra la totalità delle piattaforme previste e quindi sarà utile
visitatori del Museo di S Naturale che per quelli del museo della Certosa Monumentale
accederà al piano terra
esterno, passando attraverso la sala “galleria storica” e ai piani superiori ci sarà lo sbarco in prossimità del corridoio. Il corpo di fabbrica che ospiterà l’impianto sarà una nuova costruzione annessa
con struttura portante tamponatura a secco.
demolite alcune volte a botte che non riportano affreschi o
caratteristiche pregevoli e
l’aiuola esterna per realizzare un camminamento di accesso alla piattaforma elevatrice;
(art. 4.1.12)
Nello stato di progetto, dopo un’attenta analisi sia per quanto riguarda la compatibilità storica che la localizzazione ottimale, si conclude che in Certosa è necessaria l’installazione di quattro impianti di sollevamento. Tra quest’ultimi uno è ettato per conto della Soprintendenza mentre gli altri tre sono stati oggetto di tesi e tutti hanno la piattaforme elevatrici che in questo caso sono più convenienti
tradizionali.
è l’impianto più importante perché conducendo a riesce a servire la maggior lle piattaforme e quindi sarà utile sia per i visitatori del Museo di Storia quelli del museo Monumentale. Vi si accederà al piano terra, dal giardino passando attraverso la sala e ai piani superiori ci sarà lo sbarco in prossimità del corridoio. Il corpo di fabbrica che ospiterà l’impianto sarà una nuova costruzione annessa all’esistente con struttura portante in acciaio e a secco. Verranno demolite alcune volte a botte che affreschi o particolari pregevoli e modificata ola esterna per realizzare un camminamento di accesso alla
iattaforma elevatrice;
Fig.108 Giardino esterno in cui verrà realizzata la piattaforma 1
Piattaforma_2:
al piano secondo ci sono due zone divise di netto dai doppi volumi di chiesa e cappelle quindi
la piattaforma_ all’attuale galleria
riuscendo a raggiungere la zona degli studi riservata ai ricercatori e curatori dell’università di Pisa. Questo impianto verrà installato nella parte della Certosa Monumentale all’
che al piano primo e secondo è un vano scala mentre al piano terra è un ambiente per ora
Per quest’ultimo è necessaria un’indagine che attesti se, al di sotto del vano del piano primo,
terreno vegetale
in ogni caso dovrà essere
un’apertura nel muro verso la sala “acquario” per accedervi.
sia possibile realizzarvi il vano per la piattaforma andranno fatte opere di scavo/demolizione a seconda del risultato dell’indagine
una parte di sol al piano secondo;
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Giardino esterno in cui verrà realizzata: è necessaria perché piano secondo ci sono due zone divise di netto dai doppi volumi di chiesa e cappelle quindi utilizzando la piattaforma_1 si arriva fino all’attuale galleria ornitologica non raggiungere la zona degli studi riservata ai ricercatori e curatori dell’università di Pisa. Questo impianto verrà installato nella parte della Certosa Monumentale all’interno di un locale l piano primo e secondo è un vano scala mentre al piano terra è per ora inaccessibile. Per quest’ultimo è necessaria indagine che attesti se, al di sotto del vano del piano primo, è presente terreno vegetale oppure un vuoto e so dovrà essere praticata un’apertura nel muro verso la sala per accedervi. Nel caso sia possibile realizzarvi il vano per la piattaforma andranno fatte opere di scavo/demolizione a seconda del risultato dell’indagine e demolita una parte di solaio del piano primo e
Piattaforma_3: servirà raggiungimento più
galleria dei minerali che si trova al piano primo della casa bassa evitando l’uso del servoscala presente che non è idoneo per un’utenza allargata
utilizzare solo persone su sedia a ruote. Viene realizzato in un locale attualmente adibito a deposito situato nella casa bassa e sarà necessaria la demolizione de sottoscala voltato a botte
affrescato e lo spostamento del centralina di rilevazione fumi nell’attuale magazzino a fianco al vano scale;
Fig.110 Locale dove è prevista la piattaforma 3 attualmente adibito a deposito
Piattaforma_4: sarà istallata nel
fabbricato isolato sul lato nord est della Certosa per raggiungere due sale al piano primo a
allestimento evitando un utilizzo esclusivo in futuro del
servirà per il più agevole della minerali che si trova al piano primo della casa bassa evitando l’uso del servoscala presente che non è idoneo per un’utenza allargata potendolo utilizzare solo persone su sedia a Viene realizzato in un locale attualmente adibito a deposito situato nella casa bassa e sarà necessaria la demolizione del sottoscala voltato a botte e non affrescato e lo spostamento della rilevazione fumi nell’attuale magazzino a fianco al
Locale dove è prevista la piattaforma 3
sarà istallata nel fabbricato isolato sul lato nord est Certosa per raggiungere due al piano primo attualmente in allestimento evitando un utilizzo l servoscala già
installato. Il prenderà il posto
disabili che sarà spostato nel servizio igienico a fianco
l’installazione dell’impian
necessaria la demolizione di un solaio in legno e laterizio.
Fig.111 Locale dove è prevista la piattaforma 4 attualmente adibito a bagno per disabili
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installato. Il vano ascensore prenderà il posto del bagno per disabili che sarà spostato nel servizio igienico a fianco e per l’installazione dell’impianto sarà necessaria la demolizione di un
in legno e laterizio.
Locale dove è prevista la piattaforma 4 attualmente adibito a bagno per disabili
Di seguito si riportano le piante dei vari piani con l’individuazione della varie
Fig.112
Di seguito si riportano le piante dei vari piani con l’individuazione della varie
piattaforme
Fig.112 Individuazione ascensori a piano terra
Fig.113
Fig.113 Individuazione ascensori al piano primo
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Fig.114
Caratteristiche delle piattaforme elevatrici di progetto
In questo paragrafo è stata esclusa la trattazione della piattaforma_1 progettata per conto della Soprintendenza della
Fig.114 Individuazione ascensori al piano secondo
piattaforme
è stata esclusa la trattazione della piattaforma_1 progettata per conto della Soprintendenza della
Certosa, quindi non oggetto di questa tesi. Intanto la scelta di realizzare piattaforme elevatrici e non ascensori è nata da esigenze costruttive oltre che economiche, vista la quantità di impianti da realizzare, perché i locali a disposizione per inserire
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Certosa, quindi non oggetto di questa tesi. Intanto la scelta di realizzare piattaforme elevatrici e non ascensori è nata da costruttive oltre che economiche, vista la quantità di impianti da realizzare, a disposizione per inserire
quest’ultimi sono disposti perimetralmente all’edificio e quindi realizzare la fossa
necessità un ascensore tradizionale, pari a 130cm minimo, vorrebbe dire scavare in aderenza alle pareti perimetrali stesse causandone un possibile collasso
Fig.115
sono disposti perimetralmente quindi realizzare la fossa di cui scensore tradizionale, pari a m minimo, vorrebbe dire scavare in aderenza alle pareti perimetrali stesse causandone un possibile collasso vista
l’epoca di realizzazione
puntellamento tramite elementi appositi essendo locali interni.
Le piattaforme di progetto seguenti caratteristiche:
Fig.115 Schema di piattaforma elevatrice di progetto
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’epoca di realizzazione e la difficoltà di puntellamento tramite elementi appositi
Le piattaforme di progetto presentano le seguenti caratteristiche:
Impianto di sollevamento idraulico per le motivazioni indicate precedentemente;
Cabina semiautomatica
manovra universale (vedi paragrafo precedente): la scelta di questo tipo di cabina nasce da un’esigenz pratica e di ingomb
aspetto è dovuto alla manovra per la salita e la discesa del
“uomo presente”
scomoda, soprattutto per un disabile, mentre la motivazione sullo spazio è legata al fatto che quella a “manovra universale”
telescopiche di cabina, di piano o di entrambi e richiedono un ingombro maggiore rispetto a quelle della semiautomaica che in questo caso saranno virtuali di cabina e ad apertura automatica di piano rendere più semplice l’ disabili;
Vano in calcestruzzo
armato/castelletto metallico porte di piano EI120 ad apertura automatica: la scelta del tipo di vano dovrà essere preceduta da un’attenta analisi di fattibilità dell’opera e nella fattispecie dovranno essere fatte analisi di vario tipo tra cui:
- indagine geotecnica per determinare tipo e caratteristiche del terreno su cui realizzare la fondazione del vano ascensore; - studio dell’effettiva possibilità di
realizzazione della fond stessa;
Impianto di sollevamento idraulico per le motivazioni indicate
Cabina semiautomatica o a
manovra universale (vedi paragrafo precedente): la scelta di questo tipo di cabina nasce da un’esigenza ngombro. Il primo dovuto alla manovra per la salita e la discesa della cabina a che risulta scomoda, soprattutto per un tre la motivazione sullo è legata al fatto che quella a prevede porte telescopiche di cabina, di piano o di entrambi e richiedono un ingombro maggiore rispetto a quelle della semiautomaica che in questo caso saranno virtuali di cabina e ad apertura automatica di piano, per rendere più semplice l’apertura ai
Vano in calcestruzzo
/castelletto metallico con di piano EI120 ad apertura : la scelta del tipo di vano dovrà essere preceduta da un’attenta analisi di fattibilità nella fattispecie dovranno essere fatte analisi di vario
indagine geotecnica per determinare tipo e caratteristiche del terreno su cui realizzare la fondazione del vano ascensore; studio dell’effettiva possibilità di realizzazione della fondazione
- studio sulla profondità e tipologia di fondazioni dell’edificio per evitare un collasso delle pareti esistenti in fase di realizzazione dell’opera; - analisi sismica dell’edificio e di
entrambe le tipologie di vani per valutare l’inserimento
ancoraggi con l’edificio esistente;
- studio di fattibilità degli ancoraggi stessi.
In entrambi i casi è prevista una porta EI120 così da impedire il propagarsi di fiamme e fumi ai piani superiori e inferiori in caso di incendio.
Osservando
stabilisce le dimensioni minime gli ascensori in caso di adeguamento e in base alla posi
alla cabina si sono previste seguenti dimensioni - Piattaforma_2: 120cmx80cm con porta su 1 lato; - Piattaforma_3: 120cmx80cm con porta su 1 lato; - Piattaforma_4: 120cmx120cm con porta su 2 lati.
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studio sulla profondità e tipologia di fondazioni dell’edificio per evitare un collasso delle pareti esistenti in fase di realizzazione dell’opera; analisi sismica dell’edificio e di entrambe le tipologie di vani per valutare l’inserimento di ancoraggi con l’edificio
studio di fattibilità degli ancoraggi stessi.
In entrambi i casi è prevista una porta EI120 così da impedire il propagarsi di fiamme e fumi ai piani superiori e inferiori in caso
.
sservando l’art.8.1.12 che dimensioni minime per gli ascensori in caso di adeguamento alla posizione degli accessi alla cabina si sono previste le seguenti dimensioni: Piattaforma_2: dimensioni 120cmx80cm con porta su 1 Piattaforma_3: dimensioni 120cmx80cm con porta su 1 Piattaforma_4: dimensioni 120cmx120cm con porta su 2
Un esempio di piattaforma può essere la seguente: Marca/modello Conformità Versione da Portata Corsa utile Velocità Alimentazione Circuito ausiliario Fossa Cabina Pulsanti di cabina Porte di piano Porte di cabina Segnalazione di emergenza Manovra di emergenza Sicurezze meccaniche Assorbimenti
8.1.10 Servoscala (art. 4.1.13)
Per i servoscala di progetto
l’installazione di due montascale e tre minielevatori. Riguardo ai montascale u andrà posto nella casa bassa per l’accesso dal piano terra al piano primo dove si trova la galleria dei minerali per rendere più accessibile questa sala e l’altro
accesso alla sala delle carpe koi
acquari che altrimenti risulta impossibile raggiungere ai visitatori su sedia a ruot
ttaforma può essere la
ALBATROSSNET
®EV
Direttiva 2006/42/CE, EN81-41D.M.236 del 14.6.89 Interno o esterno Max 450kg Max 18,5m 0,15m/s 230v-50Hz ca. 24 VDC Da 110mm a 150mm
Cabina in lamiera verniciata RAL; fondo
illuminazione faretti LED ad accensione temporizzata; corrimano tubolare; colonna comandi centrale a finitura inox spechio
In rilievo con sistema Braille
A unica anta in versione cieca, panoramica, tutta porte scorrevoli automatiche su due ante
Virtuale, soffietto, scorrevoli
Sistema di allarme sonoro azionabile dalla cabina; sistema di comunicazione bidirezionale telefonico
Discesa automatica: da interno cabina per mezzo di batterie tampone o dall’esterno su centralina idraulica; salita di emergenza tramite pompa a mano
Pulsante stop cabina; finecorsa di piano di sicurezza; finecorsa di extracorsa riarmabile
interruttore di sicurezza controllo allentamento/rottura catene; serrature ad azionamento elettromeccanico; paracadute azionamento istantaneo
Da 1,5kW a 2,2kW; alimentazione elettrica 230V
(art. 4.1.13)
Per i servoscala di progetto si prevede due montascale e tre Riguardo ai montascale uno nella casa bassa per l’accesso dal piano terra al piano primo dove si trova per rendere più altro sulla scala di alla sala delle carpe koi nella zona risulta impossibile da visitatori su sedia a ruote. In
quest’ultimo caso è bene precisare che il passaggio libero in prossimità dell’impianto è 98cm, perché la larghezza della scala è 144cm e l’ingombro del servoscala è 42 quindi non risulterebbe utilizzabi
via di esodo, perché dovrebbe essere minimo 120cm ossia due
avendo previsto un’uscita di sicurezza nella sala stessa delle carpe koi questo è accettabile perché non sarà indicata come via da percorrere in caso di emergenza. quanto riguarda i minielevatori
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41D.M.236 del 14.6.89
Cabina in lamiera verniciata RAL; fondo antiscivolo; illuminazione faretti LED ad accensione temporizzata; corrimano tubolare; colonna comandi centrale a finitura
A unica anta in versione cieca, panoramica, tutta vetro; porte scorrevoli automatiche su due ante
Sistema di allarme sonoro azionabile dalla cabina; sistema di comunicazione bidirezionale telefonico
automatica: da interno cabina per mezzo di batterie tampone o dall’esterno su centralina idraulica; salita di Pulsante stop cabina; finecorsa di piano di sicurezza; finecorsa di extracorsa riarmabile manuale; micro interruttore di sicurezza controllo allentamento/rottura catene; serrature ad azionamento elettromeccanico;
a 1,5kW a 2,2kW; alimentazione elettrica 230V-50Hz
quest’ultimo caso è bene precisare che il n prossimità dell’impianto cm, perché la larghezza della scala è e l’ingombro del servoscala è 42cm , quindi non risulterebbe utilizzabile come via di esodo, perché dovrebbe essere minimo 120cm ossia due moduli, ma avendo previsto un’uscita di sicurezza nella sala stessa delle carpe koi questo è accettabile perché non sarà indicata come via da percorrere in caso di emergenza. Per minielevatori di progetto
uno andrà installato nella sala attualmente destinata a magazzino/archivio sul retro della sala convegni per raggiungere meglio quest’ultima e gli ultimi due
visitabile per accedere ai locali
cortile in modo da rendere totale. In
MONTASCALE Marca/modello Conformità Garanzia Versione da Portata standard Velocità di traslazione Alimentazione Persone trasportate Gruppo di trazione Dimensione pedana Alimentazione Ribaltamento pedana Maniglione Sicurezza antischiacciamento Fissaggio guida
Chiave blocca comandi Paracadute di sicurezza Sistema anti black out Stop emergenza
Comandi del trasportato
MINIELEVATORE Marca/modello Conformità Versione da Portata Corsa utile
nella sala attualmente destinata a magazzino/archivio sul retro della sala convegni per raggiungere meglio ultima e gli ultimi due nella cella per accedere ai locali interni e nel in modo da rendere totale. In
particolare per queste zone di elevato valore storico va controllata l’invasività dell’intervento, in termini di colorazioni, di lavorazioni e di ingombri finali.
Un esempio di questi impianti seguente:
ALBATROSSNET
®
SRC(montascale a pedana rettilineo) SSC(montascale a pedana curvilineo) Direttiva 2006/42/CE, EN81-40 2 anni
Interno o esterno* (*obbligo di telo protettivo) 200kg
0,07m/s
230v-50Hz, 0,5kW-484VDC Max 1 alla volta
Funzionamento 48V da rete
840mmx650mm standard (misure variabili dimensioni della scala)
230V-50Hz ca.
Di serie con ribalatamento manuale verso l’alto Di serie
Sicurezza antischiacciamento Di serie
Alle pedate/a muro Di serie
Di serie
Optional con quadretto aggiuntivo Di serie sul corpo macchina
Di serie con manipolatore (chiamate e rimando ai piani per mezzo di radiocomando)
ALBATROSSNET
®
Minielevatore SL 100Direttiva 2006/42/CE, Direttiva 2004/108/CE Interno o esterno* (*obbligo di telo protettivo) 210kg
Fino a 1m
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particolare per queste zone di elevato valore va controllata l’invasività dell’intervento, in termini di colorazioni, di lavorazioni e di ingombri finali.
esempio di questi impianti può essere il
telo protettivo)
840mmx650mm standard (misure variabili in base alle
Di serie con ribalatamento manuale verso l’alto
Di serie con manipolatore (chiamate e rimando ai piani per
2006/42/CE, Direttiva 2004/108/CE