5. LA NORMATIVA SULLE BARRIERE ARCHITETTONICHE
5.4 La proposta di legge sull’abbattimento delle barriere architettoniche
sull’abbattimento delle
architettoniche
La proposta di legge in oggetto costituisce parte dell’impegno che l’Italia ha preso, nel contesto europeo, nel mettere in atto la Strategia Europea sulla disabilità 2010 2020 che è destinata a rinforzare la posizione delle persone con disabilità così che possano esercitare i loro diritti fondamentali, partecipare alla società e all'economia su una base di uguaglianza con gli altri. La presente strategia individua otto settori per azioni congiunte tra l'Unione Europea (UE) e i paes
parte:
Accessibilità : garantisce che le
persone con disabilità abbiano accesso a beni, servizi e dispositivi di assistenza;
Partecipazione: garantisce che le
persone con disabilità possano esercitare tutti i loro diritti fondamentali derivanti dalla cittadinanza europea;
Uguaglianza: garantisce l'attuazione
di politiche che promuovano l'uguaglianza a livello UE e nazionale;
Occupazione: garantisce un
aumento del numero di lavoratori disabili nel mercato del lavoro e una migliore accessibilità ai posti di lavoro;
costituissero pregiudizio per il
proposta
di
legge
sull’abbattimento delle barriere
La proposta di legge in oggetto costituisce parte dell’impegno che l’Italia ha preso, nel contesto europeo, nel mettere in atto la Strategia Europea sulla disabilità 2010- è destinata a rinforzare la e con disabilità così he possano esercitare i loro diritti partecipare alla società e all'economia su una base di uguaglianza . La presente strategia individua otto settori per azioni congiunte tra l'Unione Europea (UE) e i paesi che ne fanno
: garantisce che le con disabilità abbiano a beni, servizi e dispositivi
: garantisce che le persone con disabilità possano esercitare tutti i loro diritti derivanti dalla
: garantisce l'attuazione di politiche che promuovano l'uguaglianza a livello UE e
: garantisce un aumento del numero di lavoratori disabili nel mercato del lavoro e una ibilità ai posti di
Istruzione e formazione
che gli allievi disabili possano beneficiare di un sistema di istruzione accessibile e dei programmi di apprendimento permanente.
Protezione sociale
problematiche sociali diffuse sofferte dalle persone con disabilità, quali la disuguaglianza di reddito, il rischio di povertà e l'esclusione sociale.
Salute: garantisce che le persone
con disabilità possano accedere in modo equo e sostenibile ai servizi sanitari e alle relative strutture
Azioni esterne
delle persone con disabilità a livello internazionale.
Il 3 ottobre 2017 è stata approvata dalla Camera dei deputati la proposta di legge sull’abbattimento delle barriere architettoniche. Essa è volta a creare un regolamento che canalizzi al suo interno, coordini ed aggiorni le vigenti prescrizioni tecniche per gli edifici pubblici e privati e per gli spazi e i servizi pubblici o aperti al pubblico o di pubblica utilità. L’unico articolo della proposta ha
obiettivi:
- Assicurare l’omogeneità e l’unitarietà della normativa tecnica specifica;
- Promuovere l’adozione e la diffusione dell’Universal Design (Progettazione Universale per l’utenza allargata)
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Istruzione e formazione: garantisce che gli allievi disabili possano beneficiare di un sistema di istruzione accessibile e dei programmi di apprendimentoProtezione sociale: affronta
problematiche sociali diffuse ferte dalle persone con disabilità, quali la disuguaglianza di reddito, il rischio di povertà e l'esclusione
: garantisce che le persone con disabilità possano accedere in modo equo e sostenibile ai servizi sanitari e alle relative strutture; Azioni esterne: promuove i diritti delle persone con disabilità a livello internazionale.
Il 3 ottobre 2017 è stata approvata dalla Camera dei deputati la proposta di legge sull’abbattimento delle barriere architettoniche. Essa è volta a creare un mento che canalizzi al suo interno, coordini ed aggiorni le vigenti prescrizioni tecniche per gli edifici pubblici e privati e per gli spazi e i servizi pubblici o aperti al pubblico o di pubblica utilità. L’unico osta ha i seguenti
Assicurare l’omogeneità e l’unitarietà della normativa tecnica
Promuovere l’adozione e la diffusione dell’Universal Design (Progettazione Universale per l’utenza allargata) .
Nel comma 1 si disciplinano le modalità di adozione della legge, nel comma 2 si prevede l’abrogazione delle norme tecniche D.M. 503/96 e D.M. 236/89 mentre n comma 3 si prevede la ricostituzione della commissione permanente, affidandole i seguenti compiti:
- Elaborare proposte di modifica e aggiornamento;
- Adottare linee guida tecniche basate sull’Universal Design;
- Monitoraggio dell’attività della pubblica amministrazione
- Semplificare la realizzazione di proposte tecnologiche innovative - Migliorare la fruibilità deg
aperti basandosi sui principi dell’ergonomia urbana
5.5 Riferimenti normativi specifici
per i luoghi di interesse culturale
Visto che l’oggetto di questa tesi diriguarda l’accessibilità di un edificio storico di interesse culturale ad indirizzo prevalentemente museale
menzionare i riferimenti normativi in materia. La norma prevede
competenti del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC) possono
l’autorizzazione all’esecuzione degli interventi se costituiscono un
pregiudizio, inteso come minaccia alla bellezza storico architettonica,
tutelato ma insiste affinché si provveda alla soluzione del problema almeno con opere provvisionali, eseguite con buon materiale e a regola d’arte, oppure obbliga
espressa motivazione della
Nel comma 1 si disciplinano le modalità di adozione della legge, nel comma 2 si l’abrogazione delle norme tecniche D.M. 503/96 e D.M. 236/89 mentre nel comma 3 si prevede la ricostituzione della commissione permanente, affidandole i
Elaborare proposte di modifica e
Adottare linee guida tecniche basate
Monitoraggio dell’attività della pubblica amministrazione;
Semplificare la realizzazione di proposte tecnologiche innovative;
ilità degli spazi aperti basandosi sui principi dell’ergonomia urbana.
Riferimenti normativi specifici
per i luoghi di interesse culturale
di questa tesi di laurea un edificio storico culturale ad indirizzo è utile menzionare i riferimenti normativi in che gli organi competenti del Ministero per i Beni e le possono negare l’autorizzazione all’esecuzione degli nterventi se costituiscono un serio , inteso come minaccia alla bellezza storico architettonica, per il bene insiste affinché si provveda alla del problema almeno con opere eseguite con buon materiale e obbliga a fornire espressa motivazione della mancata
realizzazione delle opere. normativi al riguardo, forniti delle Linee guida per il barriere architettoniche interesse culturale emanate sono:
Legge 9 gennaio 1989, n. 13 art.
e art. 5 e Cir. Min. LL. PP. 22 giugno 1989, n. 1669, par.
Se l’immobile è dichiarato di interesse culturale, l’autorizzazione all’esecuzione dei
negata solo ove
realizzare le opere senza serio pregiudizio del bene tutelato. Il diniego deve essere motivato con la specificazione
serietà del pregiudizio,
rilevanza in rapporto al complesso cui l’opera si colloca e co riferimento a
eventualmente dall’interessato
Legge 5 febbraio 1992, n. 104 art.
24
Per gli edifici pubblici e privati aperti al pubblico dichiarati di interesse culturale, qualora le autorizzazioni previste agli art.
13/89 non possano per il mancato rilascio da parte delle autorità alla tutela del vincolo, la
alle norme vigenti in materia accessibilità e di superamento delle barriere architettoniche
realizzata con opere provvisionali, come definite dall’art. 7 del D.P.R.
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realizzazione delle opere. I riferimenti normativi al riguardo, forniti anche nel testo delle Linee guida per il superamento delle barriere architettoniche negli edifici di e culturale emanate dal MiBACT,
Legge 9 gennaio 1989, n. 13 art. 4 Cir. Min. LL. PP. 22 giugno 1669, par.3.8
e l’immobile è dichiarato di culturale, l’autorizzazione all’esecuzione dei lavori può essere negata solo ove non sia possibile realizzare le opere senza serio pregiudizio del bene tutelato. Il deve essere motivato con la della natura e della serietà del pregiudizio, della sua rilevanza in rapporto al complesso in cui l’opera si colloca e con tutte le alternative prospettate dall’interessato;
Legge 5 febbraio 1992, n. 104 art.
er gli edifici pubblici e privati aperti pubblico dichiarati di interesse qualora le autorizzazioni previste agli art. 4 e 5 della legge 13/89 non possano venire concesse per il mancato rilascio del nulla osta da parte delle autorità competenti alla tutela del vincolo, la conformità alle norme vigenti in materia di accessibilità e di superamento delle barriere architettoniche può essere realizzata con opere provvisionali, definite dall’art. 7 del D.P.R.
164/5621, nei limiti della compatibilità suggerita dai
stessi;
Decreto del Presidente della
Repubblica 24 luglio 1996, n. 503 art. 19
Negli edifici esistenti sono
deroghe in caso di dimostrata impossibilità tecnica connessa agli elementi strutturali e impiantistici mentre per gli edifici
culturale, la deroga è consentita nel caso in cui le opere di adeguamento costituiscano una minaccia storico architettonica del bene tutelato. I quest’ultimo caso il soddisfacimento del requisito di accessibilità è realizzato attraverso opere provvisionali ovvero con
d’ausilio e apparecchiature
non stabilmente ancorate alle strutture edilizie. La mancata applicazione delle presenti norme deve essere motivata con la specificazione della natura e della serietà del pregiudizio
Decreto del Presidente della
Repubblica 6 giugno 2001, n. 380 art. 82
Per gli edifici pubblici e privati aperti al pubblico soggetti alle norme di tutela, nonché ai vincoli previsti da leggi speciali aventi le medesime finalità, qualora le autorizzazioni di legge non possano venire
per il mancato rilascio del nulla da parte delle autorità competenti alla tutela del vincolo, la conformità alle norme vigenti in materia di nei limiti della compatibilità suggerita dai vincoli
Decreto del Presidente della
Repubblica 24 luglio 1996, n. 503
egli edifici esistenti sono ammesse deroghe in caso di dimostrata impossibilità tecnica connessa agli i strutturali e impiantistici edifici di interesse deroga è consentita nel opere di adeguamento una minaccia storico architettonica del bene tutelato. In soddisfacimento accessibilità è realizzato attraverso opere con attrezzature d’ausilio e apparecchiature mobili non stabilmente ancorate alle . La mancata applicazione delle presenti norme essere motivata con la della natura e della pregiudizio;
Decreto del Presidente della
Repubblica 6 giugno 2001, n. 380
er gli edifici pubblici e privati aperti pubblico soggetti alle norme di nonché ai vincoli previsti da aventi le medesime autorizzazioni di legge non possano venire concesse per il mancato rilascio del nulla osta da parte delle autorità competenti tutela del vincolo, la conformità vigenti in materia di
accessibilità e di
barriere architettoniche realizzata con opere
come definite dall’art. 7 del
164/5610, sulle quali sia stata acquisita l’approvazione delle predette autorità.
5.6 Analisi del vincolo storico
architettonico
gravante
sul
complesso
trecentesco
della
Certosa di Calci
Veniamo adesso ad analizzare il vincolo storico-architettonico presente sulla
di Calci. Essendo ricon
immobile di interesse culturale e paesaggistico è inserito nella lista
tutelati e disciplinati da
culturali e del paesaggio, ai sensi dell'articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137”, D.Lgs. 22 gennaio 2004
modifiche e integrazioni 2008, n. 63). Con il architettonico monumentale
il Museo di Storia Naturale con una ricca collezione di beni archeologici, naturalistici, mineralogici, anch’essi sogget
una vasta collezione bibliotecaria.
Analizzando il D.Lgs. 42/2004:
Parte I
Disposizioni generali Articolo 6
Valorizzazione del patrimonio
culturale
La valorizzazione consiste nell'esercizio delle funzioni e nella disciplina delle
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accessibilità e di superamento delle barriere architettoniche può essere realizzata con opere provvisionali, come definite dall’art. 7 del D.P.R. 164/5610, sulle quali sia stata l’approvazione delle autorità.
Analisi del vincolo storico-
architettonico
gravante
sul
complesso
trecentesco
della
Veniamo adesso ad analizzare il vincolo architettonico presente sulla Certosa riconosciuto come bene di interesse culturale e è inserito nella lista dei beni e disciplinati dal “Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. . 22 gennaio 2004 n. 42 e sue modifiche e integrazioni (D.Lgs. 26 marzo Con il complesso monumentale coesiste anche Museo di Storia Naturale con una ricca collezione di beni archeologici, naturalistici, essi soggetti a tutela e una vasta collezione archivistica e
. 42/2004:
generali
Valorizzazione del patrimonio
La valorizzazione consiste nell'esercizio delle funzioni e nella disciplina delle
attività dirette a promuovere la conoscenza del patrimonio culturale e ad assicurare le migliori condizioni di utilizzazione e fruizione pubblica del patrimonio stesso, anche da parte delle persone diversamente abili,
promuovere lo sviluppo dell
Essa comprende anche la promozione ed il sostegno degli
conservazione del patrimonio
In riferimento al paesaggio, la valorizzazione comprende altresì la riqualificazione degli immobili e delle aree sottoposti a tutela co
degradati, ovvero la realizzazione di nuovi valori paesaggistici coerenti ed integrati;
- La valorizzazione è attuata in forme compatibili con la tutela e tali da non pregiudicarne le esigenze;
- La Repubblica favorisce e sostiene la partecipazione dei soggetti privati, singoli o associati, alla valorizzazione del patrimonio culturale.
Per quanto riguarda gli interventi di qualsiasi genere, da operare in Certosa, occorre tenere in considerazione le seguenti parti del D.Lgs. 42:
Parte II, Beni culturali
Titolo I Tutela
Capo I
Oggetto della tutela Articolo 10
Beni culturali
dirette a promuovere la patrimonio culturale e migliori condizioni di fruizione pubblica del anche da parte delle diversamente abili, al fine di lo sviluppo della cultura. anche la promozione interventi di conservazione del patrimonio culturale. In riferimento al paesaggio, la valorizzazione comprende altresì la riqualificazione degli immobili e delle sottoposti a tutela compromessi o degradati, ovvero la realizzazione di valori paesaggistici coerenti ed
La valorizzazione è attuata in forme compatibili con la tutela e tali da
pregiudicarne le esigenze; La Repubblica favorisce e sostiene la
dei soggetti privati, associati, alla valorizzazione del patrimonio
gli interventi di rare in Certosa, considerazione le
42:
- Sono beni culturali le cose immobili e mobili appartenenti allo Stato, alle regioni, agli altri enti pubblici territoriali, nonché ad ogni altro ente ed istituto pubblico e
giuridiche private senza fine di lucro, ivi compresi gli enti ecclesiastici civilmente
che presentano interesse
storico, archeologico o etnoantropologico.
- Sono inoltre beni culturali: a) le raccolte di musei, pinacoteche gallerie e altri luoghi espositivi dello Stato, delle regioni, degli altri enti pubblici territoriali, nonché di ogni altro ente ed istituto pubblico; b) gli archivi e i singoli documenti dello Stato, delle regioni, degli altri enti pubblici territoriali
altro ente ed istituto pubblico.
Capo III Protezione e conservazione Sezione I Misure di protezione Articolo 20 Interventi vietati
1. I beni culturali non possono essere distrutti, deteriorati, danneggiati o adibiti
compatibili
storico o artistico oppure tali da recare pregiudizio alla loro conservazione.
2. Gli archivi pubblici e gli archivi privati per
la dichiarazione ai
54
Sono beni culturali le cose immobili mobili appartenenti allo Stato, alle regioni, agli altri enti pubblici territoriali, nonché ad ogni altro ente ed istituto pubblico e a persone giuridiche private senza fine di compresi gli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti, che presentano interesse artistico, storico, archeologico o etnoantropologico.
Sono inoltre beni culturali: a) le raccolte di musei, pinacoteche, e altri luoghi espositivi dello delle regioni, degli altri enti territoriali, nonché di ogni istituto pubblico; b) gli singoli documenti dello regioni, degli altri enti territoriali, nonché di ogni
istituto pubblico.
Protezione e conservazione
Misure di protezione
Interventi vietati
I beni culturali non possono distrutti, deteriorati, danneggiati o adibiti ad usi non compatibili con il loro carattere storico o artistico oppure tali da pregiudizio alla loro conservazione.
Gli archivi pubblici e gli archivi i quali sia intervenuta la dichiarazione ai sensi
dell'articolo 13 non possono essere smembrati.
Parte III - beni paesaggistici
Capo II
Individuazione dei beni P Articolo 136
Immobili ed aree di notevole interesse pubblico
Sono soggetti alle disposizioni di Titolo per il loro notevole pubblico:
c) i complessi di cose immobili che compongono un caratteristico aspetto avente valore estetico e tradizionale, inclusi i centri ed i nuclei storici;
d) le bellezze panoramiche e così pure quei punti di vista o di be
accessibili al pubblico, dai quali si goda lo spettacolo di quelle bellezze.
Per avere un’idea più chiara del vincolo in questione nei documenti che fanno
del Regolamento Urbanistico del C
Calci si può trovare la carta delle aree vincolate che riporta al suo interno un breve relazione dell’area soggetta a riportata di seguito:
D.M. 14/11/1962 – G.U. 310/62:
CIRCOSTANTE LA MONUMENTALE
CERTOSA DI CALCI (PISA) (Tipologia: art. 136 comma 1 lett. c) e d) Dlgs 42/04) Motivazione: […] la zona predetta ha
notevole interesse pubblico perché, unitamente alla monumentale certosa, forma un complesso di cose immobili di valore estetico-tradizionale, costituendo
dell'articolo 13 non possono
beni paesaggistici
Paesaggistici
Immobili ed aree di notevole interesse
Sono soggetti alle disposizioni di questo Titolo per il loro notevole interesse
c) i complessi di cose immobili che compongono un caratteristico aspetto avente valore estetico e tradizionale,
i centri ed i nuclei storici;
d) le bellezze panoramiche e così pure punti di vista o di belvedere, pubblico, dai quali si goda
bellezze.
iara del vincolo in questione nei documenti che fanno parte Regolamento Urbanistico del Comune di si può trovare la carta delle aree che riporta al suo interno una zione dell’area soggetta a vincolo
G.U. 310/62: ZONA
TANTE LA MONUMENTALE
(Tipologia: art. 136 comma 1 lett. c) e d) Dlgs 42/04)
: […] la zona predetta ha notevole interesse pubblico perché, unitamente alla monumentale certosa, forma un complesso di cose immobili di tradizionale, costituendo
altresì un quadro naturale di particolare bellezza, nel quale l'opera della
quella dell'uomo si fondono in spontanea concordanza e fusione. Identificazione dell’area vincolata La zona sita nel territorio del comune di Calci, circostante la monumentale certosa, delimitata secondo i seguenti confini: a sud
dall'incrocio della via Rezzanese con la via per Montemagno, il confine raggiunge il Rio delle Valli, corre poi lungo questo fino al ruscello che scende dal Monte Termine e raggiunge quindi, dirigendosi verso nord e poi verso nord-est, la cima di quest'ultimo segue poi il sentiero che porta a quota 194 e prosegue lungo il ruscello senza nome fino a raggiungere la strada di Santo Pietro; segue quindi la medesima e attraversando la via per la Certosa percorre verso sud ovest la Viaccia fino al punto in cui pieg sud-est; da questo punto prosegue in linea retta fino al quadrivio della via Vecchia di Santo Pietro presso l'abitato di Cappetta, donde, sempre correndo in linea retta in direzione est, raggiunge, il punto di partenza verso Rezzano
PIT- Piano di Indirizzo Territoriale con valenza di Piano Paesaggistico della Regione Toscana
Nell’allegato 1 si trova l’elenco dei vincoli relativi a immobili ed aree di notevole interesse pubblico, art.
beni culturali, e la Certosa vi rientra con le seguenti caratteristiche:
- Codice regionale
- Codice ministeriale
- Data: 14/11/1962
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altresì un quadro naturale di particolare bellezza, nel quale l'opera della natura e quella dell'uomo si fondono in spontanea concordanza e fusione. Identificazione dell’area vincolata La zona sita nel territorio del comune di Calci, circostante la monumentale certosa, delimitata secondo i seguenti confini: a sud-est, partendo l'incrocio della via Rezzanese con la via per Montemagno, il confine raggiunge il Rio delle Valli, corre poi lungo questo fino al ruscello che scende dal Monte Termine e raggiunge quindi, dirigendosi verso nord e est, la cima di quest'ultimo; segue poi il sentiero che porta a quota 194 e prosegue lungo il ruscello senza nome fino a raggiungere la strada di Santo Pietro; segue quindi la medesima e attraversando la via per la Certosa percorre verso sud- ovest la Viaccia fino al punto in cui piega aest; da questo punto prosegue in linea retta fino al quadrivio della via Vecchia di Santo Pietro presso l'abitato di Cappetta, donde, sempre correndo in linea retta in direzione est, raggiunge, il punto di partenza verso Rezzano.
rizzo Territoriale con valenza di Piano Paesaggistico della
Nell’allegato 1 si trova l’elenco dei vincoli relativi a immobili ed aree di notevole lico, art. 136 del codice dei , e la Certosa vi rientra con le guenti caratteristiche:
odice regionale: 9050222 Codice ministeriale: 90391
- Denominazione:
CIRCOSTANTE LA CERTOSA DI CALCI