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L’implementazione del ruolo della WTO nella governance economica globale

Dopo aver appoggiato l’UE nelle sue proposte di riforma dell’AB a Dicembre del 2018, la Cina ha adottato un approccio più consistente e

3.4 L’implementazione del ruolo della WTO nella governance economica globale

L'obiettivo di implementare il ruolo della WTO nella governance economica mondiale è stato oggetto di una più approfondita trattazione all’interno della proposta di riforma cinese.

Si è attaccata in primo luogo l'iniquità delle norme sull'agricoltura, tema al centro dell’agenda Doha su cui ancora oggi non si è raggiunto un vero

238Ibidem 239Ibidem p. 4

compromesso tra paesi sviluppati e in via di sviluppo. In particolare per quanto riguarda le norme sulle misure aggregate di sostegno, (Aggregate

measurement of support (AMS)) si è denunciato il fatto che mentre diversi

paesi sviluppati godono di alti livelli di AMS, essendo così capaci di garantire maggiore supporto a specifici prodotti e creando quindi effetti distorsivi nel mercato agricolo globale, al contrario la maggior parte dei paesi in via di sviluppo non ha alcun diritto all’AMS e gli è inoltre interdetta la possibilità di realizzare programmi di stoccaggio pubblico a fini di sicurezza alimentare. Per raggiungere una maggiore equità nelle norme sull'agricoltura la Cina punta quindi a una graduale eliminazione del diritto all’AMS per i paesi sviluppati e al raggiungimento di un accordo che risolva in maniera definitiva la questione dello stoccaggio pubblico ai fini di sicurezza alimentare. 240

Si è affermata in secondo luogo la necessità di migliorare le regole sui rimedi commerciali le quali presentano attualmente numerose lacune e ambiguità e sono state spesso abusate favorendo pratiche discriminatorie per determinati paesi d'origine e tipologie di imprese. La Cina sostiene che sul tema dei rimedi commerciali non è stato dato il dovuto peso alla situazione dei paesi in via di sviluppo, delle piccole e medie imprese così come alla questione del pubblico interesse facendo così in modo che le regole su tali rimedi non abbiano dato il dovuto contributo allo sviluppo del sistema multilaterale commerciale. I rimedi e le regole che non a caso sono oggetto di critica da parte della Cina sono le varie misure di antidumping e di compensazione e le regole sulle sovvenzioni, sulle quali verte infatti il grosso delle controversie iniziate dalla Cina in seno alla WTO. Si chiede in primo luogo che le disposizioni sulle sovvenzioni incontestabili vengano reintegrate e il loro spettro ampliato. Uno sforzo è poi richiesto affinché vengano chiarite e migliorate le tecniche di comparazione dei prezzi in relazione ai procedimenti antidumping, affinché si migliorino le regole sul riesame in previsione della scadenza delle disposizioni e si esplorino possibilità di armonizzazione delle regole sulla antielusione. Inoltre le regole sulle sovvenzioni e di compensazione riguardanti

l’identificazione delle sovvenzioni, il calcolo dei benefici conferiti e l'applicazione dei fatti disponibili dovrebbero essere chiarite e migliorate per mitigare applicazioni abusive delle misure di compensazione. Si insiste infine sui temi della trasparenza, dell'obbligo di implementazione e in particolare sulla necessità di dare maggiore importanza alla situazione speciale dei paesi in via di sviluppo e delle piccole medie imprese così come degli interessi pubblici.241

Un’altra importante necessità è per la Cina quella di lanciare un'iniziativa congiunta sugli aspetti commerciali del e-commerce. Ė stato fatto notare come nonostante l’e-commerce abbia raggiunto un ruolo cruciale nell'economia globale portando alla ribalta questioni spinose come la Cyber Security e la Data security, negli ultimi 20 anni la WTO non ha ancora lanciato un processo per la creazione di norme sugli aspetti commerciali del e-commerce. La Cina insieme ad altri 75 membri della WTO ha lanciato una dichiarazione congiunta sull'e-commerce con l'intenzione di iniziare negoziazioni sugli aspetti commerciali dell'e-commerce attenendosi alle basi degli attuali accordi nel contesto della WTO. Anche in questo caso rimane centrale la cura nella dimensione dello sviluppo per focalizzarsi sull'implementazione del commercio di beni transfrontaliero tramite internet così come di servizi logistici e di pagamento, per stabilire regole sulla facilitazione del e-commerce transfrontaliero, della firma elettronica, dell'autenticazione elettronica e della protezione del consumatore on-line.242L'ultima questione ritenuta rilevante da parte della Cina per quanto riguarda il rafforzamento del ruolo della WTO nella governance economica globale è la promozione delle discussioni multilaterali sugli investimenti internazionali. Anche in questo caso la Cina sembrerebbe smentire le sopracitate tendenze conservatrici che le accollano gli Stati Uniti. Già nell'introduzione alla sua proposta di riforma della WTO la Cina ha considerato che le opportunità e le sfide introdotte dalla nuova rivoluzione scientifico tecnologica e dalla potenza trasformativa dell'economia digitale

241Ibidem. p.5 242Ibidem.

impongono di esplorare un nuovo set di norme sugli investimenti internazionali che risponda agli sviluppi dei nostri tempi e ai bisogni delle comunità impresariali. Più nello specifico la Cina ha affermato che misure di facilitazione degli investimenti giocano un ruolo di crescente importanza nel potenziamento degli ambienti impresariali, nell’attrarre investimenti transfrontalieri in entrata e nel promuovere il commercio e lo sviluppo sostenibile. Tuttavia gli investimenti transfrontalieri sono ancora fortemente ostacolati da politiche opache e inefficienze governative. Mini, piccole e medie imprese che offrono un contributo significativo alla creazione di lavoro e all'innovazione tecnologica si trovano ad affrontare diverse sfide nel connettersi alla catena globale del valore, come un accesso limitato alle informazioni e un alto costo del finanziamento del commercio. Per quanto riguarda la facilitazione degli investimenti la Cina punta quindi a stabilire un meccanismo ad hoc che permette ai membri di coordinare efficacemente le proprie politiche e di esplorare l'istituzione di un contesto multilaterale. Si ha quindi uno slancio iniziale davvero ambizioso se si considera poi che il focus del processo è sulla trasparenza, la cooperazione internazionale e lo snellimento delle procedure amministrative. La rigidità cinese sembra però riapparire quando si afferma che rimane doveroso pagare il dovuto rispetto al diritto dei membri alla regolamentazione. Obiettivo centrale della facilitazione agli investimenti è infatti che i membri in via di sviluppo possano beneficiare di assistenza tecnica e capacity building. Un altro gruppo che infine potrà fortemente beneficiare da tale processo e quello delle mini, piccole e medie imprese MSMEs, che potranno partecipare più agevolmente al commercio internazionale tramite un maggiore accesso alle informazioni, un più facile finanziamento d’impresa e ridotti costi commerciali.243

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