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Le proposte di riforma dell’AB presentate dall’UE al Consiglio Generale della WTO

L’INIZIATIVA DELL’UE PER UNA RIFORMA DELLA WTO

2.2 Le proposte di riforma dell’AB presentate dall’UE al Consiglio Generale della WTO

Gli impegni enunciati nel Concept paper di Settembre si sono poi concretizzati in due parallele proposte di riforma dell’AB presentate dall’UE insieme ad altri Membri della stessa opinione al Consiglio generale della WTO tra il 12 e 13 Dicembre 2018.228

La prima proposta è stata presentata dall’UE insieme a Cina, Canada, India, Norvegia, Nuova Zelanda, Svizzera, Australia, Corea, Islanda, Singapore, e

226 Ibidem. p. 15 227Ibidem.

228PIIE, EU Proposals to Resolve the WTO Appellate Body Crisis Represent Partial Progress, December 10, 2018. Available at:

https://www.piie.com/blogs/trade-investment-policy-watch/eu-proposals-resolve-wto-appellate-body-crisis- represent-partial

Messico. Sulla scia del concept paper in essa si sono proposti diversi emendamenti del DSU al fine di potenziare l’Organo di risoluzione delle controversie e di affrontare le critiche sollevate su di esso dagli Stati Uniti in particolare. Per quanto riguarda la continuazione dell’attività di giudice all’AB da parte di figure che avevano ormai concluso tale mandato si è proposta l’applicazione di una regola transitoria che permetta a un giudice in uscita di concludere le disposizioni riguardo ad appelli pendenti nel caso in cui tali appelli abbiano avuto inizio durante il loro mandato. Sul limite di 90 giorni si è valutata la possibilità per le parti di una disputa di accordarsi preventivamente su un’eventuale proroga della scadenza prescritta.229 Risulterebbero invece più restrittivi gli emendamenti in relazione agli obiter dicta dell’AB e alle sue interpretazioni sulle normative nazionali. Sono stati infatti proposti una limitazione della possibilità per l’AB di interpretare il significato di leggi nazionali contestate230 e un emendamento all’articolo 17.12 del DSU in base al quale l’AB dovrebbe affrontare ogni questione sollevata nell’appello dalle parti in una disputa solo nella misura necessaria alla risoluzione della disputa. Per quanto riguarda infine le critiche al fatto che l’AB tratti i suoi report come precedenti da seguire in assenza di “ragioni convincenti” si sono proposti degli incontri annuali tra i Membri WTO e l’AB, in cui i Membri possano esprimere il proprio punto di vista sugli approcci dell’AB, questioni sistemiche e le tendenze nella sua giurisprudenza. In merito a questa proposta si è sostenuto che non sia riuscita ad affrontare a pieno le critiche statunitensi. Soprattutto riguardo alla questione degli obiter dicta e dell’interpretazione delle legislazioni nazionali le proposte dell’UE sembrerebbero insufficienti a prevenire quelle che gli Stati uniti hanno definito interpretazioni pervasive (overreaching) nei casi in cui il diritto WTO presenti “ambiguità costruttive”, cioè aree dove gli Stati membri si sarebbero

229WTO, Communication from the European union, China, Canada, India, Norway, New Zealand, Switzerland, Australia, Republic of Korea, Iceland, Singapore and Mexico to the general council, November 26, 2018, pp. 2-3 Available at: http://trade.ec.europa.eu/doclib/docs/2018/november/tradoc_157514.pdf

accordati per lasciare norme volutamente ambigue. Inoltre, gli incontri annuali proposti come canale di comunicazione con l’AB per esprimere le riserve sul suo operato costituirebbero al massimo una versione soft del “rimando legislativo” e non sarebbero capaci di scaturire negoziazioni per risolvere le incertezze legali.231

La seconda proposta di riforma dell’AB lanciata da UE, Cina e India si è focalizzata sul rafforzamento dell’indipendenza e dell’imparzialità dell’Organo d’Appello, sull’incremento della sua efficienza affinché sia capace di osservare le scadenze prescritte e sull’assicurare procedure di transizione e selezione ordinate. Rispetto alla prima proposta risulta quindi più limitata nei suoi obiettivi e non ha affrontato nessuna delle problematiche sollevate dagli Stati Uniti. Per aumentare l’indipendenza dell’Organo d’Appello si è suggerito per i suoi membri la sostituzione dell’attuale mandato rinnovabile di quattro anni con un mandato singolo non rinnovabile ma di durata più ampia (dai sei agli otto anni). Per incrementare invece l’efficienza dell’AB si è proposto di aumentare il numero di giudici da sette a nove e di trasformare il loro lavoro da un part time a un full time maggiormente remunerato. Riguardo alla regola transitoria definita nella prima proposta si è ulteriormente specificato che un giudice in uscita può continuare il suo operato finché non viene nominato un sostituto entro un massimo di due anni. Si è chiarito infine che il processo di selezione per un nuovo giudice deve essere automaticamente lanciato non oltre i sei mesi dopo la scadenza del mandato del giudice in uscita.232

Al Consiglio Generale del 12 Dicembre gli Stati Uniti hanno prontamente rigettato le proposte dell’UE. L’ambasciatore americano alla WTO Dennis Shea ha dichiarato al riguardo che è difficile capire come gli emendamenti del DSU

231PIIE, EU Proposals to Resolve the WTO Appellate Body Crisis Represent Partial Progress, December 10, 2018. Available at:

https://www.piie.com/blogs/trade-investment-policy-watch/eu-proposals-resolve-wto-appellate-body-crisis- represent-partial

232WTO, Communication from the European union, China, Canada, India, Norway, New Zealand, Switzerland, Australia, Republic of Korea, Iceland, Singapore and Mexico to the general council, November 26, 2018, pp. 5-6 Available at: http://trade.ec.europa.eu/doclib/docs/2018/november/tradoc_157514.pdf

avanzati dall’UE affrontino le critiche americane all’AB. Anziché risolvere le problematiche sollevate dagli Stati Uniti, tali proposte sembrerebbero anzi confermare la validità dell’operato dell’AB. L’ambasciatore Dennis Shea ha quindi suggerito che invece di emendare il DSU per rendere possibile ciò che attualmente è proibito i membri WTO dovrebbero formalmente discutere le questioni sollevate dagli USA per assicurare che il sistema di risoluzione delle controversie aderisca pienamente alle regole della WTO. Ma al di là di questa opposizione gli Stati Uniti non hanno avanzato alcun suggerimento concreto su come migliorare l’attuale sistema.233

SEZIONE III

LA CINA NEL RUOLO DI “RILUTTANTE

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