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I IN334 PROGETTO DELlE CARROZZERIE (semestrale) Prof.Alberto MORELLI

Corso di laurea in INGEGNERIA MECCANICA -

IV e V Anno

"Is t i t u t o della MOTORIZZAZIONE

NOTIZIE GENERALI

Il PERIODO DIDATTICO

Fornire gli elementi essenz ial i nec essari alla progettazione delle carrozzerie d'automobile. Non sono trattati tem i ine re nt i allo stile.

PROGRAMMA

Parttl1 - GENERALITÀ

- Definiz ionedi autoveicolo: automobil i.veicol i commerci a li e industriali.

- Configuraz ion i.meccan icheI degli autove ico l i. Influen z a delle confi gu ra zi o ni m eccani -che sulla forma e sulla strutturadelle carrozzer ie.

Pertet! - PROGErrAZIONE

- Studi e analisi prelim inar ieffettuat i dal Market inge dalla Programmaz ione prodotto sul mercato e relat i ve in f l ue n z e sul prodotto.

Tipi di vetture. classe. immagine.volume di produzione . co s ti e prezzi.

- Elementi caratterizzanti l'impostazionedella progettazionedella carrozze~ia.

Dimens ion i esterne. dimensioni interne. abitabil ità. vis ibilità ,conforto peso. aerodinam i-ca" sicurezza.

- Diverse fasi della progettazionee sper imentaz lon e della vettura.

Progettazione modelli per costruzione prototipi. prototipi. prove e collaudi. messe a pulto.

Comportemento aarodinamico det veicolo.

a)Aarodinam ica.

esteme»,

Natura del le resiste nze aer o di nami c h e del veicolo. Effetti ae-rodinam icisul comportamento direz ionale. Effetti del vento la t er a l e sulla resistenza e sul comportamento direzionale. Corpi di base. Modifiche necessarie aicorpi di base ed elementi aggiuntiv i••Damsse.Sp oi ler st. La resistenza per•troncaturat della parte posteriore.Zone aerodi nam icamentecritiche.Comportame ntoaerodinam i co del le ruote in rotolame ntoee spos tet e carenate. Ordini di grandezza ed esempi pratic i.Elementi di progettazione.

b) Aarodinamica •intern at. Sistemadi raffreddamento del motore. Elementi di proqe ttazio -ne. Sistemadi ventl le zlo ne dell'abitacolo. Element idi progettazione.

c) Cenni·. ull e gallerie del vento automobilistiche. . -·Si curaz z a.

a) Princ ipali orpa'nismi nazionali e internazion el i che emettono norme concernent i la s i-curezza dell auto.

b)Norme costruttive concernent i la sicurezza attiva. inparticolare con rifer imentoa:

- comandi della vettura.snrlname nto,disappannamento.aree deterse dal parabrezza.

campi di visione del conducente (sia anteriori che posteriori). ins t a ll a zi one deld i-spositivi di segnalazio ne eill umina zi o ne ecc . . . c) Norme costruttive concerne n t i la sic urezza passiva. in particolareconrif eri ment o a:

- sporgenze presenti sia all'internodel la vettura che su!la sua super.fic ie e.sterna~

sistem i di ritenuta. collassibi l itàdello sterzo. paraurn , strutture di protezionedel passeggeri. protezione in caso di r i ba l tamerrto , prevenzione.possibilitàdiincendio.

- Strutture.

I) Struttura contelaio separabl le daIla scocca.

Il) Strutture con telaioint e gr at o nella scocca.

III) Struttura portante con e senza telarini ausiliari.

• Esame criticodei tre tipi di struttura e loro preferenzia le applicaz ione•

• Carichi esterni' fattore di carico a torsione e a fless ionein condizioni stati che e a fatica.

o Caratteristiche meccaniche delle lamiereSOttoposte a deformazione profonda.

o Caratteristiche di deformazione di elementi scarotan in lamiera. Collassi s tatici e dinamic i.

o Effetti di asole. bugne e diaframmi.

o Cenni sull'evoluzionedi mezzi di calco lostrutturale. Elementi finiti.

o Metodi Mercedes e Budd System. Situaz ioneattuale. Importan z a sulla attendib il ità deirisultati della simu laz ione geometrica .dellecaratteristichedei material i.de l-la distribuz ionedei car ic hi e dellostato di pretensione dellastruttura.

o Rumor•.

- Rumorosità dell'abita colo'mezzi di calcolo bidimens ionali e tridimensionali. Meto' di di Jannequ in. Petit• Lea • Koopman. Confronto COn risuttatlsperimentai i.

o Abitabilità. .

• Sollecitilz ioni alle quali SOnO sottoposti passeggeri e merci.

o Influenza della posizionedall'uomo sul conforto di marcia.

o Diagrammi di is o c o n f ort o per scuoti ment i traslatori erotatorf .

o Schematizzazionedel corpo umano. Manich in i bidimens ionalie tridimens ionali. As-se H e sua lndtv ld u a zìo ne . Elissoid i"per la determ inaz ionedelle visibil ità.

o Access ib i litàdei comandi e dei serviz i.

o Schemi pratici.

• Esame delle soluzioni costruttive maggiormente adottate per:

longheroni • traverseo nodio giunzioni' ancoraggi 'tenute' meccanismi (tergi cr i-sra llì, al z ave tri etc-)o terminologia.

• Selleria e rivestimenti.

o"Finiz loni ,

o Protezionedagli agenti atmosferici e stradali.

Impegno didattico.

Circa 40 ore comprendenti vis ite a laboratori. officinee centri di calcolo.

IN337 PROGETTO DII APPARECCHIATURE CHIMICHE

Prof. Ugo FASOLI

Corso di laurea in CHIMICA - IV Anno Istituto di CHIMICA INDUSTRIALE

NOTIZIE GENERALI

,I PERIODO DIDATTICO

Il corso si propone di esemplificare la applicazione di nozioni di ba senella progettazione delle principali apparecchiature chimiche.

Per progettare una apparecchiatura chimica occorre infatti applicare i principi di ingegneria in modo rapido e preciso. il che richiede averne fatto una riformula-z ionesìnt et ìc a . Ciò che nello stadio di apprendimento dei principi

è

lo scopo cul-turale o della conoscenza. nella successiva fase di finalizzazione profess ionale deve diventare

il

mezzo o lo strumento da utilizzare nella progettazione.

Il

corso coinvolge nella progettazione anche considerazioni di management. di economia e di gestione.

Ricopiando schemi già sperimentati con successo in altre università il corso non si svolge solo con lezioni cattedratiche ma anche attraverso esercitazioni che facendo I eva sulla partec ipazionedi retta e attiva degl i a Ilievi ne diventano parte integrante.

Nozioni propedeutiche.

Principi di ingegneria. Macchine. Reologia.,

PROGRAMMA

Parte Prima:

concetti generali di progettazione; processo progetto e gestione. Tecnologia dei fabbri-cati. organizzaz ionedella progettazione. opere civili e montaggio.

PerteSeconde:

Economia e costi. Determinazione dei costi.costo del denaro e ammortamento. Uso dei grafi nella programmazi one; ottimazione lineare e non,

P arte Terza:

Unitàoperative :trasporto dei fluidi; s cambia torl. evaporatori e condensatori; rettifica e assorbimento; es s iccamento ; crts ta Illzza zio ne

-'tmo eçno didattico.

6 +8 ore settimanali.

TESTI CONSIGLIA TI Dispense del Corso.

IN341 PROPAGAZIONE DI ONDE ELETTROMAGNETICHE

dellapropagazi onedelle onde elettromagnetiche; l'utili z z azione della pro p a g a z i o-ne st e s s a per la tra smissione e il reperimento di informazi oni (p on ti radi o . radi o-diffusioni.radar. remote sen s i n g ) e i vi n co l i imposti dall a propagaz ion e del le ra -dioonde sul l e spec i f i c h e tecn i c h e deg l i appa ra t i e dei sistem i usati .

-Nozioni propedeutiche.

È

richiesta la conoscenza delle nozioni di elettromagn et ismo inse g nate nel cor-so di Campi Ele ttromagn et ici e Ci rcuiti.

PROGRAMMA

1) La primaparte del cor s o èpre v a le nt eme nt e descrittiva e comprende i seguenti arlP"6nti : al bande di frequenza e loro utilizza zi one : gl i usi delle varie bande di frequenzaei fe -nomeni fis ic i che ne inf l uen z a n o la propagaz ion e sono esaminatia pa rt i r e dafreque n-ze di qualche Hz fino a frequenze ottiche;

b)elementi sulle antenne: in breveed in formasempl ice sonode s critti vari tipi di an -tenne. loro caratterizzaz ioneed uso.circui ti equivalent i.guadagno. are a equivalen te.

2)La sec o nd a parte del corsoapp r o f o n disc e alcuni aspetti della propagazione dell e ond e elettromagneti chee ne descr ive I'uriI izzaz ione:

a)propagaz ione troposferica (ind icedi rif r azi o ne nella atmosfera terrestre. eq u a z i o n i

Du ra nt e i I corso pot rann oessere effettuate esercitazioni ab bastanza complesse di ana -lisi di sis t em i spe c if i c i (ponti radi o. radar). Per t an t o vi sar an no in media 6+4 ore di

IN349 REATTORI NUCLEARI

Prof. Piero RAVETTO

Corso di laurea in

INGEGNERIA NUCLEARE - V Anno

Istituto di

FISICA TECNICA E IMPIANTI NUCLEARI NOTIZIE GENERALI

I PERIODO DIDATTICO

Il corso

è

destinato agli allievi del

anno. che si prefiggono di approfondire gli-aspetti neutronici della Ingegneria Nucleare, sia in ordine ai metodi di proget-tazione dei noccioli, che per la soluzione dei problemi di statica e dinamica che sorgono nell'esercizio delle centrali di potenza.

Rappresenta un approfondimento di argomenti tipici di-Fisica dei reattori nu-cleari e ha lo scopo di mettere in contatto gli allievi con alcuni metodi matemati-ci più avanzati e rigorosi di formulazione teorica della neutronica, su cui si basa-no attualmente i codici di progettazione per calcolatore.

Il corso si prefigge inoltre di avviare gli allievi ad affrontare problemi origina-li di ricerca scientifica, in neutronica apporigina-licata, specie nel campo della dinamica.

Nozioni propedeutiche.

Fisica del reattore nucleare.

PROGRAMMA

1. Teoria del trasporto dei neutroni -Diverse forme della equazionedi Boltzmann linea-rizzata per i neutroni e la loro mutua equivalenza. Sviluppo in armoniche sferiche del-la densità in fase. Approssimaz ioni PL e 8L• Spettro neutronico in rallentamento.

2. Teoria dell'assorbimento in risonanza

-3. Teoremi fondamentali della Fisica dei reattori nucfeari • Loro dimostrazione rigorosa nell'ambitodelle teor ie asintot iche.Calcolo delle sezioni d'urto a molti gruppo ener-getic i. Transitorispettrali di int erf acci a nelle strutture moltiplica nt inon omogenee.

4. Metodi analitici e numericinella soluzione di problemi di dinamica spazialedal pun-. to di vista neutronico •Transitori da espulsione dibarre di controllo. Teoremi di equi-valenza tra strutture moltiplicanti divergenti e stazionarie. Teoria rigorosa della «Fun-zionedi impo rt an zal, anche in regime non stazionar io.Metodi perturbativi in

neutro-nica.

-5. Cennisulle particolari tà della fis ica dei reattori velociautofertilizzanti.

Esercitazion i.

È

previstol' us o di codici numeric i per lo svolgimento di alcunicalcol itip ic inella neu·

tronica dei reattori di potenza.

TESTI CONSIGLIA TI

Bell, Glasstone -«N uc lea r Reactor The orva. Van Nostrand Reinh.. 1970.

B. Davison -«Ne ut r on Transport Theory " Oxford U.P.. 195B.

Z. Akcasu - «MathematicalMethods in nuclear reactor dynamics" Academic Presso 1971.

V. Boffi -«F i s i c a del reattore nucleare" Patron,1975.2 voli.

Appunti del docente.