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notizie utili ad individuare finalità e sviluppo del corso.

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(1)

POLITECNICO DI TORINO

PROGRAMMI

TRIENNIO 1980-81

TORI NO 1980

(2)

notizie utili ad individuare finalità e sviluppo del corso.

Il volume è distribuito, come la Guida dello studente (nella quale sono riportati i piani di studio ufficiali per i vari corsi di laurea), a tutti gli iscritti ed è indispensabile per la formulazione di coerenti piani di studio individuali.

I dati forniti si riferiscono all'anno accademico 1980-81; è possibile qualche modificazione relativa a spostamenti di docenti.

L'indicazione dell'anno di frequenza di ciascun insegnamento, nell'am- bito dei Corsi di laurea di cui fa parte, si riferisce ai piani di studio ufficiali.

Ne tengano conto il più possibile anche gli studenti che presentano un piano

di studio individuale, poichè tali indicazioni vengono recepite nella compila-

zione degli orari delle lezioni: e ciò al fine di evitare incompatibilità con la

frequenza dei corsi prescelti.

(3)

Pagina Pagina

ANTONELLI Enrico ARCIDIACONO Alfio BARBERO Diego BAUDUCCO Giovanni BECCARI Alberto BOFFA Cesare BONA Basilio BUTERA Luigi CAMPANARO Paolo CAPOSIO Guido CARIDI Antonino CHIOCCHI A Gianfranco DAGNINO Catterina DELLEPIANE Nicola DEMICHELIS Francesca DE SALVE Mario DESOCIO Luciano ELIA Michele FASOLI Ugo FERRERO Franco FERRO Vincenzo FILIPPI Federico GOLA Muzio

GOZZELINO Giuseppe GUERRA Gianni JACAZIO Giovanni JAMIOLKOWSKI Michele LAUSETTI Attilio LEVI Franco

61 20 43 35 39 26,33 68

13

41 62

17

44 4

17

48

15

1

69

54 7 24 42

6 51

16 45

29

46 58

LOCATI Luigi LOMBARDI Carla MALANDRONE Mario MAROCCHI Dante MARSAN Marco Ajmone MINETTI Bruno MONTE Armando MORELLI Alberto MORELLI Piero MORTARINO Carlo MUSSINO Franco OMINI Marco PASQUALINI Erio PELIZZA Sebastiano PERONA Giovanni Emilio PICCININI Norberto PICCOLO Elio PIGLIONE Luigi PRIOLA Aldo QUAGLIOTTI Fulvia RA VETTO Piero REVIGLIO Giuseppe RICCI Giuseppe SAGGESE Giovanni SCHIARA Marcello VALLAURI Maurizio VILLA Agostino ZAROTTI G. Luca ZITO Giacinto

64

27

70

9

67

23 34

12,52

Il,14 3l

19

22 30 2 55 65 63

lO

66 28 56

60

44 37 36

21

57

50

19

(4)
(5)

Corso di laurea in

INGEGNERIA AERONAUTlCA-V Anno

Istituto di

MECCANICA APPLICATA ALLE MACCHINE, AERODINAMICA E GASDINAMICA I PERIODO DIDATTICO

NOTIZiE GENERALI

Scopo del corso

è

l'approfondimento di alcuni argomenti di aerodinamica che non sono sviluppati completamente in altri insegnamenti. Si .i nt rodurr anno inoltre alcuni degli sviluppi più moderni dell'aerodinamica. Per seguire il corso sono ne- cessarie le nozioni di base della fluidodinamica. Il programma potrà variare di an- no in anno.

PROGRAMMA

1) Equazioni di Stoke s-Navler ;soluzioniesatte ed approssimate.

2) La turbolenza:probternaticne , modelli.

3) Stabilitàdel moto dei fluidi.

4) Sviluppi sperimentali dell'aerodinamica.

5) Aerodinamica numerica .

6) La trasmissione del calore: convezione libera e forzata.

TESTI CONSIGLIA TI

Numerosi testi Sono consultabili presso la Biblioteca dell'Istituto. Tra SOno:

Schlichting- • Boundary Layer Theory ••

Eckerr-Drake - s Ana lv si s of Heat and Mass Transfer».

Bachelor - .Introduction to Flui ddvnami cs••

principali

(6)

INO~

ARTE MINERARIA

Prof. Sebastiano PELIZZA

Corso di laurea in

INGEGNERIA MINERARIA - IV Anno

Istituto di

ARTE MINERARIA

NOTIZIE GENERALI

Il PERIODO DIDATTICO

Il corso ha lo scopo di fornire agli allievi ingegneri minerari le conoscenze tec- niche necessarie alla razionale programmazione, progettazione e conduzione de i singoli lavori di scavo e della globale coltivazione di cave e miniere.

Nozioni propedeutiche.

Principi di geomeccanica. Tecnica degli scavi e dei sondaggi.

PROGRAMMA

- Caratteri generalidell'industriamineraria. notizie sulla sua evoluzionestorica, suoirap- porti con le a Itre attività industria li, con l'economia mondiale e naz ionala, con il territorio.

oRicerca mineraria:metodi di ricerca, programmazione dei la v o r i di ricerca. cu ba t u ra eva- lu t a zi o ne dei giac imenti.

o Stabil ità delle frontidi scavo e delle cavitàsotterranee:criteri di progettazionedi ope- re disostegno (armature e rivestimenti }tempora neee definit ive.e relative modal ità di realizzazione.

- Problemi connessi con la presenza nel sottosuolo di acqua. gas. anormali stati di solle- citazione delle rocce. e relative soluzioni.

o"Richiamisulle conseguenze dei lavori sotterranei sul s opra s s uo lo , previsionedella loro entità. provvedimenti atti ad eliminarne o ridurne le conseguenze dannose.

- Condizion i ambiental i nei cantier isotterranei :verifica della loro sa lubrità, e provvedi- menti attia migl iorarla.

- Organizzazione dello scavo di gallerie, pozzi ed altre vie sotterranee. con esplos ivi e con altri mezzi, e con eventuale consolidamento preventivodelle rocce o terreni.

- Metodi di coltivazione ordinari e relativi criteri di scelta; progettazione di coltivazion i sotterranee secondo i metod i tradiz io na I i, com p ort a n ti ildiretto accesso de Il'uomo. e di coltivazioni a giorno.

- Impatto con l' a mbi e n t e ; criteri e tecniche di recupero ambientale.

- Coltivazionedi minerali fluidi e coltivazion ispecial i.

- Programmaz ione genera le dello sfruttamentodei giacimenti.

o Grandi scavi sotterranei per usi civilidiversi, non minerari.

Esercitazioni.

- Programmazione di lavori di ric e rc a ; cubatura e valutazione di giacimenti.

- Problemi geometrici e topografic i connessi COn la progettazionedi opere minerarie (arrra- vers~mentodi faglie. traduzione in planimetrie e sezion i dei risultati dicampagne di s on- daggI ecc.I,

- Progettazionedi armature e rivestimenti (quadri in legno ed in metallo. centine metalli- ch~.armat,"!re sosp.es!,. ~ivest.imenti in mura tura e metallici. butte , castelle ecc.] per gal- lene, pOZZI e can n ero dI co l tivaz ione ,

- Scel!a ':

p.ro.gettazion~

dei metodi di coltivazione a giorno ed in sotterraneo per varie si- tuaz rorutìpìche,

Inoltre gli allieviSOnO tenut ia svolgere un tirocin io prati coestivo in miniera

Adin t e g razi o n e delle esercitaz ion i scritte e graf ichepossonoesserepredisp~stevisi- te a cantieri minerari ed a Itri lavori di scavo.

(7)

TESTI CONSIGLIA TI

Stante la varietàdegl i argomenti trattati l'insegnamentonon si basa su di un unicote- sto.di studio.Volta a voltavengono seljnalati agli allievi i testi e le pubblicazioni cui at- tingere per integrare se del caso le nozioni impartite durante il corso e per perfezionare la propria preparazione. Tali testi e pubblicazioni SOnO consultabili presso la biblioteca del- l' I s t i t u t o di Arte Mi nerar ia.

(8)

IN041 CALCOLO NUMERICO E PROGRAMMAZIONE (2° corso)

Prof. Catterina DAGNINO

,II PERIODO DIDATTICO

Corso di laurea in

.I N G EG N ERIA ELETTRONICA. ELETTROTECNICA - IV Anno

Istituto

MA TEMA TlCO

NOTIZIE GENERALI

Il corso ha lo scopo di fornire agli allievi le conoscenze di base necessarie per poter realizzare l'analisi di un problema numerico e la relativa implementazio- ne in FORTRAN.

L'esame comprende una prova scritta ed una prova orale.

PROGRAMMA

" Rappresentazionedei numeri reali ed operazion i aritmetiche in un calcolatore; arrotonda- menti ; cancellazione numer ica; instabilità inerente e algoritmica;analisi dell'errore. - Vettori e matrici: operazioni su vettori e su matrici; norme.

- Approssimaz ione di funzion i :criteri di base; interpolazione (d i Lagrange. di Newton alle differenzedivise.di Newtonalle differenze fi n ite. algoritmo di Aitken); ce nni sull'inter- polazionedi fu nz i o ni in pi ùvariabili ;approssimaz ionepol inom ia le ai minimi quadrati (equazion i-normali. approssima zione con i polinom i ortogonali).

- Approssimazionedi funzionali lineari: co nc e tt i di base; differenziaz ione numerica; in t e- grazione numerica (formule di Newton-Cètes , gaussiane. composte. integrazione di Rom- berg;problema di Chebvshe

t:

schema adattivo. cenni sull'integrazione numerica in più dimensioni ).

" Soluzio ne numer ica di equazioni no n lineari: it er a zi o n e tunzlo na ta: metodo delle secan- ti; formule di iterazionead un punto; ìt e ra zìo ne funzionale nel caso di radici multiple;

sistemi di equazioni non lineari; zeri di un polinom io(algoritmo di divisione sintetica.

metodo di Bairstow, metodo di Laguerre).

"Soluzione di sistem i di equazioni lineari: metodi diretti (eliminazione di Gauss. forme compatte di elim inaz ione di Gauss. algoritmi di Crout e Cho le skv , pivoting ); analisidel- l'errore; rnatodr ìt e ra rtv ìstazionari IJacobi.Gauss-Seide l ) ; in v e r s i o ne di matrici.

- Calcolo di autovalori e autovettori di matrici: concetti di base; metodo delle potenze;

accelerazione di co n v e r g e n za ; metodo di Jacobi;cenni almetodo di Givens;metodo di Householder; cenni sugl i algoritmi LR e OR.

- Soluzione numerica di equazioni differenziali ordinarie :concetti di base;metodi di inte- grazione numer ica (m e t o d o dei co e ffi ci e nt i inc o g n iti ) e relativo errore di troncamento;

convergenza e stabi l ità; metodi predi ctor-corrector: val ore di partenza per la soluzione e cambio dell'intervallo;metodi di Runge-Kutta; cenni sui problem i al contorno e sug li

autova lori. .

- Ottimizzazione: concetti di base;metodo del simplesso; cenni ai problemi di o trlmi z za- zione non lineare.

Esercitazioni.

- Programmazione in linguaggioFORTRAN;

- implementazione in FORTRAN degli algoritmi relativi ai metodi numerici presentati nelle lezioni;

"analis i e implementazionein FORTRAN di algor itmi numerici di diverso tipo.

(9)

TESTI CONSIGLIA TI

A. Hals ton -P. Rabinowitz - ,A first course in numerical analysis»- Second edition. Mc Graw-Hìlt Kogakusha. 1978.

C.E. Froberg - eIrrtrocìuction to Numer ical Analysisl. Addison-Wesley.

A.Abete Scarafiotti-A .Palamara Orsi - sProqrammare in FORTRANl. Levrono & Bella.

Torino l !.l79.

(10)

IN042 CALCOLO STRUTTURALE 0.1 COMPONENlll NUCLEARI

Prof. Muzio GOLA

Corso di laurea in

ING EG N ERIA NU C L EA RE - V Anno

"Is ti tuto di

FISICA TECN I CA EIMPIA N TI NUCLEARI

NO TIZIE GENERA LI

Il PERIODO DIDATTICO

Preparare strutturisti e progettisti di componenti meccanici per l'industria nu- cleare al calcolo e aHa costruzione. con riferimento sia ai metodi delle normative sia ai moderni procedimenti di calcolo su elaboratore.

Nozioni propedeutiche.

Sc ienzadelle Costruzion i. Meccan ica Razionale.Disegno Meccanico.

PROGRAMMA

Richiami di meccanicadel continuo ; in t e g raz i o ne numerica. soluzione dei sistem i li- neari (cenni). ca l c o l o sistemat ic odelle st ru ttu r e ; caratter izzaz i oneper integrazionediret- ta e mediant&princip iode i la vo ri vi r t ua l i ; scritture di rig ide z z a.deformabil ità. trasfer i- mento; sp o sta m e nti assegnati ; si stem i tu bi erl ,tra v atur e. ciIindri in parete spessa. pi astre in fless ionedebol e .gusci in ca mp o mem branal ee fl e s sional e; flang e . normati v e amer i ca- na e tedes c a; effe tti lo cali nei vessel;elem e nt i fin i ti pi a n ie solidi;creep ; meccani c a del- la frattura; problemi dina mic i.frequenzeproprie.ana l is i mod ale;rispos t e alle eccitazion i sism icheed inte g razio n e al passo.

Impegno didattico.

Lezione 52 ore. eser citaz ione32 ore.

TESTI CONSIGLIATI

M.M. Gola e A.Gug liotta - • Ca l co loStrutt ura le Sis t e ma tic ol. ed. Levrotto& Be lla.Tori- no 19BO.

(11)

I IN058 CH tlMllCA TESSIILE

Prof. Franco FERRERO

Corso di laurea VI.I N G EG N ERIA CHIMICA - V Anno Istituto di CHIMICA INDUSTRIALE

NOTIZIE GENERALI

Il PERIODO DIDATTICO

Il corso

è

inteso come sviluppo di parti specifiche della chimica industriale organica. pertanto tende a fornire un inquadramento logico delle diverse tecnolo- gie della chimica tessile in una visione unitaria più che jnformazioni di tipo pra- tico-descri ttivo ,

Nozioni propedeutiche.

Chimica analitica. Chimica organica. Chimica fisica. Chimica industriale.

PROGRAMMA

1. Chimica delle fibre tessili.

1.1 - Generalità:classificazione - struttura polimeri • proprietà morfologiche. fisiche e chimiche.

1.2 - Fibre naturali proteiche (lana. seta) e cellulosiche (cotone. lino. ecc-): origine. mor- fologia. struttura e proprietà.

1.3 - Tecnofibre organiche da polimero naturale: cellulosiche (raion viscosa. cupro- ace- tato e triacerato] - alginiche - protei che , Processi produzione. fi latura , proprietà ed usi.

1.4 - Tecnofibre organiche da polimero sintetico:poliammidi - poli estere - acriliche e modacriliche - c1oroviniliche - poliolefiniche - pollu r e tanlcne . Preparazione poli me- ri.filatura.proprietà ed usi.

1.5 - Fibre inorganiche: amianto. vetro. metalliche. ecc.

2. 'Trattamentipretintorieli,

2.1 - Generalità -.Classificazione.proprietà ed usi dei tenstoarrlvt, 2.2 - Lavaggio e sbianca della lana.

2·3-Sgommatura. sbianca e ca-rica della seta.

2.4 - Digrezzatura. s boz z ima tura , sbianca e mercerizzazione delle fibre cellulosiche.

2.5- Trattamenti pretintoriali delle tecnofibre.

3.Processi ttntoriett,

3.1 - Principi della colorimetri a industriale: sistema tristimolo - misura del colore - Ri- cettazione strumentale.

3.2 - Coloranti: relazioni tra colore e costituzione chimica·proprietà tintoriali (so ìubt- Iità. sosranttvìrà, solidità) • classificazionetintoriale e chimica.

3.3 - Chimica-fisicadei processi tintoriali : fattori idrodinamico. cinetico e terrnodi narn i- co nei processi ad esaurimento - influenza di solvente. temperatura. affinità. p H, . elettroliti. ausiliari. rapporto bagno. concentrazione - uqua lizz az ione ,

3.4 - Tintura della lana con coloranti acidi. al cromo e preme ta l l l z z ati-

3.5 - Tintura delle fibre cellulosiche con coloranti diretti. basici. tino. zolfo e azoici a sviluppo.

3.6 - Coloranti reantvì,

3.7 - Coloranti dispersi nellatinturarìe l le fibre sintetiche.

3.8 - Apparecchi per la tintura in fiocco. filato e tessuto - sistemi di tintura in continuo.

3.9 - Coloranti d'ossidazione - Pigmenti-- Processi in solvente.

(12)

4. Processi di'stampa(dir etta . pe rcorro s i o n e. perri se r v a . tra ns ter}.

5· Trattamenti di fin i ssaggiochimi co.

5.1 - lana: fi s sag gi o- foll atura - i rre strinq ltiilirà,

5.2 - Cellulos i c he : antipie ga - ignifugazione- impe rmea b ilizzazione. 5.3 - Altr i tra ttamen ti: antistatici - in solvente- spa l m at ur a e acc o p p ia me nto.

Impegnodidattico.

6 ore sett im an al i.comprens ivedi al c une ese r ci ta zioni sperime ntal i sull'anal isi delle fib r e e su ll a ti ntura.

TESTI CONSIGLIA TI

R.W.Mo n c r ieff -•Man-made fibres•• Heywood&Co. Londra.

P. L. Tazzetti -. 1coloranti di sintes i per la tintura dei tess il i natura l i. artific iali e sin - teti ci•• levrotto &Bella. Tori no .

P.L.Tazzetti ·.le zioni di chimica ti ntoria•• t.e vro rto & Bel l a . Tor i no. G. Prelin i- .Sbia nca . Tintur a . Sta mp a. Fi nitura deite s s il i•• Ho ep l

ì.

Mi lano.

(13)

I IN075 COMPLEMENTI DI TECNICA ED ECONOMIA DEI TRASPORti Prof.

Dan te

MAOOCCHI

Cors i di teuree in

ING EGN ERIA CIVI L E. MECCANICA - V Anno

Istitu to di

TRASPORTI ED ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE

.11

PERIODO DIDATTICO

Nozioni propedeutiche.

Tecnica ed economia dei trasp ort i .

PROGRAMMA

1) Gl i impianti a fun e.

Tipolo \li a . cara tteris t i ch e e norme costruttive . Le funi metalli c he : cl a s s i f ic a z io ne ed impie g o. Co nfigura zio ne de ll e funi in opera •

.Fun icolari terrestri.

Funicolar iaeree per trasporto merci e passellgeri.

Ascensori.montacari ch i ed impia nt i specf ali. I motori perimpi a nti a fune.

Isi s t e m i di trazione .

Le apparecchi aturedi al i me nt az i o ne.

I dispositivi di se g na l a z i on e . te l eCom an do esic u re zza . I dispos itivi di fre natura .

Cost ied eserc i z i odelli i impianti afune .

La programma z i onedei trasport i nell e zone montan e.

2) Trasporti per via d'acqua.

Trasp o rt i mari ttimie id ro via r i: cenni storic i. situ a z ione attual e etend enze ev ol utive . Registri navali.

El eme nti di teoria della nave.

Sta b ilit àdell a nave.

Re s ist e nza al moto. App arat i moto ri .

Si stem i di trazi o ne: eli ca e getto.

I po rti e la pianif icazione portuale.

Le attrez z a t u r e e g Ii imp i a n t i port uaIi.

Le inf ra s tru t t ur e ' i d ro vi a r i e (fiumi e canal i) (i porti fluviali ).

Costi di eserci z io.

3) Tra sporti aerei .

Ge n er a l ità su ltr a sp o rt oae reo mer ci e passe g ge ri.

L'im p iegodel mez z o aereonei traspo rti mon tani.

Gli aero mo bili: caratte r i s t i ch e epre sta z ion i.

Le inf rastruttu re ae roport uali. Co st i di eserciz i o.

4)'Si s temi non convenzionaliperiltr a sp or t o passeggeri.

Nuov i me zzi di tra s p orto urba noed int er ur bano .

Impegno didattico.

4 or e settim an aii piùeserc ita z i o ni da concorda re.

TESTI CONSIGLIA TI

Dispense di Trasporti aereie nav a l i .

D. Marocchi •• Funicola ri aeree e sciov ie•• ed.Levrotto & Bella. Torino.

(14)

IN082 CONTROLLI AUTOMATICI

Prof.

'l u i gi PIGllONE

Corso di laurea in

INGEGNERIA ELETTROTECNICA -

IV Anno Istituto di

ELETTROTECNICA GENERALE

NOTIZIE GENERALI

I PERIODO DIDA TTi C O

Il corso di Controlli automatici è rivolto all'analisi dei sistemi fisici. con lo scopo principale di detenninare le condizion

i

di funzionamento dinamiche e di ren- dere possibile il comando di al cune loro grandezze (ad esemp io la velocitè per un motore, la tens

ione

per un generatore, ecc.) in

.mo do automati co .

Di tutte le possibili eventualità che si incontrano nelle pratiche applicaz

ion i, .

il corso de

limita

il suo campo di interesse ai sistemi lineari a una sola grandezza di comando cioè quelle applicazioni. che se pure più semplici sono però di mag- giore diffusione e impiego; esso rimanda ai corsi seguenti di Automazione e Tecni- ca della Regolazione lo studio di sistemi più complessi o con sp ecifiche più strin- genti.

'A nc he sotto l'aspetto del futuro sviluppo nell'automatica, i

l corso rappre- senta uno studio essenziale di base e di fonnazione che pone i principi fondamen- tal i per l'approfondimento ulteriore.

Indipendentemente da uno sv

iluppo

di interesse nel campo

def

Pautorna tica

;

il corso accentua l'attenzione sull'analisi degl

i

apparati fisici (siano essi di limita- te dimens

ioni

quali: ad esempio un transistore oppure di complessità maggiori qua- li ad esempio un intero impianto elettrico) sotto l

'aspetto

di sistema. Questo pun- to di vista tende a illustrare il comportamento e le caratteristiche di un apparato in base alle relazioni esistenti tra le grandezze fisiche che agiscono sull'appara- to stesso e le grandezze che da questo sono originate, in certo modo prescindendo dalla costituzione di esso. Ciò permette di costituire sistemi più complessi aventi componenti fisici di diversa natura (elettronici. elettromeccanici. fluidici, tennici ecc.) e renderli operativi in base alle loro conoscenze come sistema e non in base alla conoscenza specifica di ciascun elemento, quest'ultimo destinato ai vari spe- cial

isti

dei singoli rami.

Nozioni propedeutiche.

Per segui re proficuamente i I corso di Contrali i automatici, sono uti I i gl i argo- menti trattati nei corsi di Elettrotecnica. Complementi di matematica .

Esercitaz ion i.

Il corso proponeapplica z ion i numeriche inte gra te co n lo svolg imento deg li argom ent i;

sono facoltative esercitaz ion i in laboratori oe di ca l c o lo automa tico .

TESTI CONSIGLIA TI

sCorrtro l li automatici •• ed. CLUT (s ede in t e rn a ) .

D'Azzo and Honpis -sLirte ar Control SystemAnalysi s an d De s ign•• McGraw-Hill.N.Y.

(15)

IN101 COSTRUZIONI AERONAUTICHE

Prof. Piero

MORELLI

Corso di laurea in

IN GEGN ERI A AERONAUTICA -

IV

Ann o

'Scuola di

INGEGNERIA AEROS PA ZIAL E -

I

Anno

Istituto di

PROGETTO DI AEROMOBILI

NOTIZI E GENE RALI

Il PERIODO DIDATT ICO

Il corso inten de dare agl i all i ev i: al no zio ni ge n eral i su di ve rs i tip i di aero- mobi l i (inpart icolare . dei vel ivoli ) con rif erim e n t o alle lo r o caratter istiche d'im- piego e conseguenti scelte architettoniche; b) nozion i di calcolo strutturale ele- mentare del velivolo nel suo complesso e dell e su e part i ; c) descr izionedeliestrut- ture dei vel ivol i. dei loro im pi anti e dell e loro ins t all a zi o ni.

Per una partec ipaz ione proficua

è

necessar iopossedere un a preparazione nel- la Sc ienzadel le cos t ruz ion i. e al cun e nozion i basilar i di aerodina m ica tec nica (ca- ratter isti cheaerodinamiche dei profi li alari. delle ali e delle eliche) e di mecca- n ica del volo (prestazioni del veli volo, stabi I ità e manovrabi I ità).

PROGRAMMA a)Part e in trod ut tiva:

1 - Ra s seg na di velivoli tipici (aeroplani. idrovolanti,anfibi , al ia n t i .STOl. VTO l . ve- livoli speri menta li) .

b)Parte strutturete:

2 - Cond izioni di caric o in volo e al suo lo . pos t ea base del cal c olo st ru tt u ra le.

3 - Ma t e ria l i aero nauti cie loro caratteristi c he rilevanti ai fini delcalco lo str uttura le.

4 - Com ple me nt idiSc i e n zadelle Costruzi oni sulla fle ssione . torsi one e ta gliodistr ut- turea parete sottile (a guscioe a se miguscio).

5 -Insta b ilità el ast i c a generale. locale e torsionaledelle aste compresse.

6 -Instabilit àela sti c adei pannelli sogge ttia com pre ssi one e a ta glio.

7 - Ve r if i c h e struttura li de gliatta cc hia sforzi concentrati .

c)Parte descrit tive:

8 - Ala -alettoni. i pers osteritato ri,aerofre ni - impiantiantighiac ci o . 9 -Fusoli er a -collegamenti ala-fus oliera .

10 - Impe nna g gi ·compens azione aerodinamica . eq u i libramentostatico e dinamico de I- le supe rfic i di gov e rn o .

11 - Org a n i di comando -alette.

12 - tnsta Ilazio ne dei grup pi motopropulsori.

13· Organi per l'inv ol oe "a rr i v o : ca rrelli - sca f i ega ll egg ia nt i.

14 -Im pi an ti oleod in am icoed ele tt r ico .

15 - Impi ant idi co ndiz i o na me nto e pressu rizz azione del le ca bi ne .

Esercita z i on i.

Il corsoè int eg ra to da una seri edi esercitaz ionididis egno di'parti strutturali di un veliv o l o edi calcolostruttur ale.

Impegno didettico,

90 oredi lezione . 60 ore di eserc i tazioni.

TESTI CO N S IGLIATI

la us e tt i - Aer op la n i . loro strutture e installazion i -levrotto & Be lla.

Rive Ilo - The or y and Ana Iysis of F lightStructures •McGraw- H i Il.

Bruhn •Analy s i s and De s ig n of FlightVe h i c l e Stru ctur e s • Tr i-State Of f setCo.

Valla t • Ré s is tancedes Ma t e ri a u x Appliqu ée à l' Aviat i o n -Berange r.

Sechl e r & Dunn - Airplan e Str uct ur a lAnalys i s and De s ign - Dove r .

(16)

IIN104

COSTRU~IONIA

UTOMOBIUISTI CHE

Prof. AI berta MORELLI

Corso di laurea in

INGEGNERIA MECCANICA -

III

Anno

Istituto

DELLA MOTORIZZAZIONE

NOTIZIE GENERALI

,I PERIODO DIDATTICO

Introduzione alla conoscenza dei principali temi di tecnica automobilistica.

Nozioni propedeutiche.

Meccanica razionale. Disegno meccanico.

PROGRAMMA

- Definizionedi autoveicolo e sue categor ie.

Organi essenzia li e loro. int e r f a c c e», Sistemi di rife r imento.

• La ruota con pneumatico. Sue caratteristichedi deformazione. deriva e scorrimento. Ef- fetti della campanatura e della convergenza. Adererenza ruota-suolo. Coefficienti di ade- renza globale. locale e,elementare. Distribuzione delle pressioni nell'orma di contatto.

Resistenza del roto lamerrto,Cerchi e mozzi. , '

• Sospensioni; a centri virtualie non; a ruote dipendenti e non. Comportamento cinematico trasversale e longitudinale. Comportamento dinamico. Snodi di strisciamento e di defor- mazione.Ammortizzatori.

- Sterzo.Sterzatura cinematica e dinamica. Cinematismi di accoppiamento delle ruote e di comandoce nt ra l i z za t o . Scatole guida.

• Carrozzeria. Forma del veicolo. Comportamentoaerodinamico. Resistenza aerodinamica;

effetti del vento laterale; flussi interni. imbra tta me n t o delle superfici trasparenti. Corpi ideali. Coda tronca •• spoillers»e sdams»,Tipi di struttura portante. a telaio separabile e non. Carichi esterni. fattori di caricoa'r e sis t e n z a e a fatica.

- Trasmissione del moto alle ruote. Campoid ea le di potenza disponibile.Schemi ditrasmis- sione. Frizione;camb lovs incronl z zatore , rinviofisso. differenziale.

- Freni a disco e a ganasce. Servotreno , Correttore di frenata;

- Configurazioni più diffuse nelle automobili e néi velc o ll industriali e commerciali.

• Cenni sul comportamento di marcia e sulla stabilità direzionale.

"Imp e gn o didattico.

56 ore di lezione. 28 ore di esercitazione.

TESTI CONSIGLIA TI

A.Morelli - .Costruzioni Automobilistiche»cap.XIVdel III vol. dell'Enciclopedia della Ingegneria. ISEDI Mondadori.

C.Deutsch •• Dynamique des véhiculesroutiers». Données de base. ed. ONSER. 1970.

(17)

IN109 COSTRUZIONI IDRAULICHE

Prof.Lu i gi BUTERA

Corso di laurea in

ING EGN ERIA CI VILE - V Anno

Istituto di

IDRAULICA E COSTRUZIONIIORAULICHE

NOTIZIE GENERALI

I PERIODO DIDATTICO

Il corso si propone di fornire adegu ate basi peripiù importanti problemi riguar- danti l'util izzaz io ne de l l e risor se idriche .

Nozioni propedeutiche.

Oltre a quell i de l bi enni o , sono da conside rar si proped eut i c i corsi di Idrauli - ca, Id rol o g i a tecn ica eSci enza de ll e costruzion i.

PROGRAMMA

Op ereper la regol az ion e delle po rtat e de i corsid'a cq u a natura li.

Gen er al ità- Laghi artific iali - Sba rr am en ti di rite n u t a -Sbarra me nti murari - Dig h e a gravità massiccee alleg ge ri te - Digh e a volta - Dighe a volte multi pl e ed a la stre - Sba r- ramen ti in materiali sciolti; dighe in muratura a secco - Di gh e in pietrame alla rinfusa - Digh e in te rr a - Opere peril funzionamento di un lagoartificiale - Ope re di presa.scarica - tor i di supe rficie. scari ca tori in pressione.

Opereper la de riv az ion edelle ac que.

Generali tà - Trav e rs e di deri vazionedi tipofisso- Tra v e rs e di derivazione di tipo rno- bil e - Ti p i dive rsi di paratoie- Opere complementari per la de riva zion e delle acque a mez - zodi traverse fisse o mobil i. .

Opere peril traspo rto el'util i zzaz ion e delleacque.

Gen er a l ità- Ope re di adduzion ea pelo li be r o ed inpre s s i on e - Ba cin i di caric o - Po z- zi piezometri ci - Con d o tt e for z a t e- Ma cc hin e idraul iche- Centrali.

Esercitazion i.

4Ore settimanali a squad re .

TESTI CONSIGLIA TI

F.C onte s s ini -eDjqh e e traverse. - Libreria Edit rice Po l itecn ica- C.Tambur i n i, Mil an o.

G. Evangel is ti -«I m p i a n ti idroelettrici ••

(18)

IN113 DINAMICA Del VOLO

Prof. °Pi e ro MORELLI

Corso di laurea in

INGEGNERIA AERONAUTICA - V Anno I

stituto di

PROGETTO DI AEROMOBILI

NOTIZIE GENERALI

I PERIODO DIDATTICO

Il corso intende int rodurr e l'allievo alla trattazione dei problemi della dinami- ca del volo. con particolare riferimento ai vèlivoli, allo scopo di determinarne e valutarne le cosiddette«q ual it à di volo»e la loro dipendenza da fattori aerodina- mici ed inerz iali ,°

Per una partecipazione proficua

è

raccomandabile aver già seguito i corsi di Aerodinamica e di Aeronautica generale, oltre che possedere una buona prepara- zione nell'anoaliosi matematica e nella meccanica razionale.

PROGRAMMA

- Richiami e complementi di nozioni sull'equilibrio. la stabilità statica e la manovrabilità longitudinale e latero-direzionale.

- Dinamicadel moto longitudinale:

Equazioni del moto a comandi I iberi e bloccati;

Derivate di stabilità;

Risposta a manovre dell'equilibratore;

Risposta alla turbolenza atmosferica.

- Dinamica del volo latera-direzionale:

Equazioni del moto a comandi liberi e bloccati;

Derivate di s tab i lità:

Risposta alla manovra dell'alettone e del timone.

- Stabilità e manovrabilità automatiche.

- Simulatori di volo.

tmo eçno didattico.

55 ore di lezione. 28 ore di esercitazioni.

TESTI CONSIGLIA TI

Etkin - ,Dynamics of atmospheric flight»- Wiley.

Babi ater - ,A i r c ra ft stabiliti and control»- Pergamon Presso

(19)

ilNl 14 DINAMICA E CONTROLLO DEGlJl : IMPIIANTI NUCLEARi Praf.

Mario DE SALVE

Corso di laurea in

.I N G EG N ERIA NUCLEARE - VAnno

Istituto di

FISICA TECNICA ED IMPIANTI NUCLEARI

NO TIZIE GENERALI

.1.1PERIODO DIDATTICO

Il

corso si propone di fornire all'allievo le metodologie per l'analisi della di- namica delle centrali nucleo-termoelettriche e per il controllo automatico delle stesse.

Nozioni propedeutiche.

Fisica del reattore nucleare. impianti nucleari.

Esami consigliati: complementi di impianti nucleari. reattori nucleari. control- lo automatici.

PROGRAMMA Parte '/

- Analis i delle caratter istichefunzionali delle centrali nuc leo-termoe lettrtche, - Requi s it ie ca ra tte ri s t i c h e,d ei sistemi di regolazione e protez lone ,

- Pro g r ammi di re g o l a z i o ne ed inserzionein rete delle centrali nucleotermoelettriche. Cen- ni su i problem i connessi alla gestionedi una rete elettrica.

Pertel!

- Cenni di teori a dei sistemie della regolazione.

- Regolatori; funzioni di trasferimento; sistemi a retroaz lone , - Metodi per lo st ud i o della stabilità dei sistemi a re troaz i one-

Parte"III

- Cenni di Cinetica puntiforme; inserzione agradino; a rampa; sinusoidale della reattlvità.

- Funzionedi trasferimentodi un reattore a potenza zero Senza effetti di retroaz ione, - Coeffi cienti di temperatura della re atrività :coefficiente dei vuoti. della pressione; coef-

ficienti comp o s i t i . Difetto di temperatura; difetto di potenza; margini di spegnimento.

- Funz ion i di trasferimento di un reattore con retroazioni della temperatura del combusti- bile e del moderatore. Analisi delle condizion idi stabilità. Instabilità da Xeno , Barre di co ntr ol l o .

Parte IV

- Srrumenraz ione nucleare in core ed ex core.Misure di flussi neurrcnlcì, periodo. effica- cia delle barre di controllo.

- Misu re termichee fluidodinam iche.

Parte V

- Regolazione dei circuiti primari e secondari di una centra le. Comportamento dincmico dei BWR. Instabilitàtermofluidodinamiche. Mappa di re~olazionedi un BWR. Cenni sui ,com- portamenti dinamici di componenti tradizionali dell impianto. Procedure di avviamento e spegnimento. Cenni sulla simulazione analogica.

Impegno didattico.

6 ore settimana I i

TESTI CONSIGLIA TI Appunti del docente.

L.E. Weaver - èReactor Dinamics and Contro l».

(20)

IN124 ECONOMIA DEL TRASPORTO AEREO (Sistemi Aerospaziali)

Prof. Gianni GUERRA

Corso di laurea in ING EGN ERIA AERONAUTICA - V Anno

'I s tit u t o di PROGETTO DI AEROMOBILI

NOTIZIE GENERALI

,I I PERIODO DIDATtiCO

Mettere in grado i partecipant i di comprendere i fondamenti economici dell'In- gegneria dei sistemi.

Utif

lz zaretall fondamenti per programmare e controllare la validità economica e la fattibilità finanziaria di soluzioni tecniche-gestiona li.in fase di progetto.produzione. esercizio dei sistem i aerospazial i .

PROGRAMMA

- Il sis t ema economicodell'ind us tr ia aerospaz ia le de i beni e dei serviz i :evoluzionee pro- spettive.'

- Fondamenti di economia e finanzaaziendale.

- Metodologie e tecn i che di ide nt i fic a z i on e . programmaz ione.ana lisieco ntro ll o dei costi.

- Anal is i della domanda e aree di opportunit à : ana l is i costi-benefic i .Tecn ichediprevi s io·

ne:metodi quantltativl , anal is i delle serie temporali.analisi causa li.

- Economia dell'industr ia delle costruzioni aerospaziali:analisi comparate delle capacità tecniche.produttive. commerc iali.finanziarie in relaz ionealla classe di prodotti. Politi-

oche di prodottoeloro imp atto sulfTnnov e zio ne -

- Economia del l' industr ia del trasporto e lavoro aereo:analis i delle capacità tecnichepro' duttive commerciali in relazione alla classe di servizi. Infrastrutture di servizio.

- Vinco l i operat iv iambientali dei mezzi.

- Sicurezza di esercizio dei mez zi .

- Aspetti gestionalidel settore aerospaz iale•

• Il mantenimentoin eff icienzadeimezzi: caratteristiche dei mezzi e supporto logistico integr at o .

Impegno didattico.

60 ore.

TESTI CONSIGLIA TI Dispense in preparazione.

(21)

IN127 ECONOMIA E TECNICA AZIENDALE

Prot. Nicola DELLEPIANE (1° corso) Pro t . Antonino CARID I (2°cor so)

Corso di laurea in INGEGNERIA CHIMICA-I V o V Anno

Corso di laurea in INGEGNERIA ELETTROTECNICAE MECCANICAo V Anno

I stituto

di TRASPORTI ED ORGANIZZAZIONEINDUSTRIALE Il PERIODO DIDATTICO

NOTIZIE GENERALI

Il

Corso presenta i prin cipi e le applicazi oni dell'eco nom i a azi enda l e e delle tecniche

az iend~ 1i

nel quad ro dell e decisi oni relati ve sia all a gesti one opera t i va che all ' evo luz io ne ed allo svil up po dell ' i mp resa. '

L'orar io del Corso prevede 4 ore di·lez io ne e'4ore di eserc itaz ion e alla setti- mana .

L'e sam ecomprende una pro va scritta ed una prova oral e.

PROGRAMMA

Parte la

- L'i mp resa ; le strategie e gli obiettivi.

o Le de c i s i o n i azienda li e la loro integrazione sia nell'ottica ge st i o n a l e ch e in que ll a di evoluzione e svi luppo dell'impre sa.

o Indirizzi nell'organizzazione az i e nd a l e.

o Ele me n t i dimacroeconomia e di micoeconomia.

- Pr i n c ip i di economia aziendale.

-Me t odi di analisi econom ica per la scelta fra alternative.

Par t e 2a:La pianif icaz ionee programmazioné della gestionedell' impresa . - Principi e tecnichedi analisi previs ionale.

-Pianif icazionee programmazionedelle vendite . del la produz ione.degl i approvvigionamen- ti. dei trasporti.delle risorse finanziarie correnti. e loro integrazi o ne nel piano di gestio- ne aziendale.

In particolareper quanto riguarda la «p ro duzio ne» si presentano:

oLa programmazioneper prodotto e per proces so . La programmaz ione del l aqualità.

- Metodidi programmazioneoperativa:schedu li ng.routing, dispatching. contro llo avanza- - mento; il diagramma di Ga n t t: il Pert.

-Metodidi programmazione del le gi a c e n zee di calcolo dei lo tt i economi c i.

- Lo studio del ciclodi lavorazione,dei metodi e dei tempi di la v o ra z i o n e e le tecniche sta- tistiche di campionamentodel lavoro.

-Lenuove forme di organizzazione del lavoro.

- I sistemi di retribuzione .

Parte3a:Il controllo di gestione.

- Il controllo statist ico della qualità; le ca rt e di controllo per variabi li. per attributi ;i pia- n; di cam p i oname n t o.

-Il cont ro ll oquannta nvo: l'adeg ua me nto del piano di gestion e ; meto di di cont rol l o de Il e giacenzeanche conmodelli proba bìl is tlc i, ,

- Il contro lloeconomico;me to d i di co nta bi li tà industri a le; il cos to di fabbricazione a costi re al i e a costi sta n da rd : l'an a lisi del va l or e ; i bud get.

-Sistem i di informazioni pe r la prog ramm az i o ne ed il controllo dell a ge sti on e. Sistem i di elaboraz i on e dei da ti.

2.

(22)

P8rte 48: La pianif icazione dell'evoluzione e dello sviluppodell'impresa.

- Si esaminano le decisioni dell'impresa relativeall'evoluzioneed allo sviluppo dei pro- pri prodottie mercati.delle proprie strutture distributivee di vendita.di produzione. di approvvigionamento e finanziarie.

Questa parte tratta in particolare dell'ind ividuazione. valutazione e scelta degli investi- menti in relazione ai pianidi evoluzionee di sviluppo.

Parte 58

- Sintesi della posizione economico-finanzia ria dell'impresa e prospettive.

- Il bilancio:gli in di c i caratterist ic i.

Note, Si ricorda che nel corso sono trattate in fase propedeutica nozioni di matematica fi- nanziaria. distatisticae di ricerca operativa (programmazione lineare. tecniche re- ttcolart, teoria delle code. metodi di simulazione).

Esercitazioni.

• Analisi previsionale.

- Programmazione lineare applicata ai pia n i in t e g ra ti di gestioneed alla programmazione della produzione.

• Applicazioni del Pert (tempi. costi).

- Gestionedelle scorte.

• Dimens ionamentodi servizi con metodi di simu lazione.

- Tempi e metodi di lavorazione: abbinamentomacchine; campionamento statistico del la-

voro. .

- Controllo statisticodi qua I Ità,

- Scelta fra alternative. anche di in v e s t i m e n t o : il flussodicassa scontato.

• Il bilancio: lo statopatr irnonia le , il conto economico. il flusso dei fondi. gli indici ca- ratteristici.

ed altre. anche in alternativa alle precedenti. in relazione ai temi esposti nel programma.

TESTI CONSIGLIA TI

A.Caridi • eD i s p en s e relative ai temi trattati nel corso».

A.Caridi - eEs e r ci t a z i o ni di economia e tecnica aziendale» - CLUT -Torin o;

N. Dellepiane - eMetodi di analisi economica per la preparazione del piano in t e g ra t o di gestione aziendale»- G. Giappichelli - Torino.

N. Dellepiane - cDocumenti economico finanziari di sintesi della gestione aziendale» - Seconda edizioneriveduta - G. Giapp ichel li - Torino.

A.Russo Frattasi - eMa n ua l e di organizzazionedella produzione»• Vol. I e 11- EtasKom- pass - Milano.

(23)

IN140 ELETTRONICA APPLICATA

Prof, Gi ac i nto ZITO (1 0corso ) Pro f. Fra nco MU SSIN O (20corso)

Corso di laurea in

INGEGNE RIA EL ETTRONIC A - III Anno

Istituto di

ELETTRON IC A E TELECOMUN IC A ZION I

NOTIZIE GENERA LI

I PERIODO DID A TTICO

Insegnamento delle nozion i fondamental i sul funzion amento dei circ uiti elet- troni ci di tipo analogico.

L'i.nsegnam entopresuppone una partepreliminare sul l a fi sica dei tubi e sulla fis ica dello stato solido che

è

svolta'nel corso di «Mat eri3l i perl'è l ett roni c a&.

Per la comprensionedi alcuniargom enti relativi alla risposta in freq uenz a de- gli amplificato ri e dei circuiti con reazione

è

necessario avere seguito la prima pa rt e del programma del corso parallelo di Teoria delle reti elettriche.

Alcune tecn ich e pratiche riguardanti la sol u zi one dei circuiti.vengono svilup- pate esclusivamentenel corso delle ese rc i ta zi oni.

Nozioni propedeutiche.

Elettrotecnica .Materialiper l' elettron i ca.

PRO GRAMMA

- Ca ratt e ri s t i c he de itu b i e deitra ns i s t o r i.

- Circu it i ele men ta ri contubi nel cas o di segnali di piccola ampiezza.

- Pola r i z z a zion e e stabi lizzazi one termicade i tra nsis tori .

- Mod ellidel tran s is t or e nel casodi piccoli seg nali a ba s s a frequenza.

- Circ u it i di am p l if ic a z i o ne diba as a freq ue nza. con più sta di in casca ta.

- Cara tterizzazionedei tran si s t ori allealtefreq uenze. parametri ibridi .rispo sta degI i am plifica to ri allealtefreque nze .

-Ampl i fic a t or i non accorda ti . ri s posta alle ba s s e e al le alte frequenze . -Amplific atori con re a zione. oscil latori.

o Had dr iz za tori,ali men tatori .alimentat o ristabilizzati . -Circu i t i perseg nali digra nd e ampiezza.

- Circuiti co n transistor i FET.

o Jlmp lif icator i per grandi segnali .

Impegnodidattico.

50+60 Ore di le z i o n i. 80+ 90 oredi esercitazioni.

TESTI CONSIGLIA TI

Millman. Ha l k ia s -eEle ctro nic Dev ices and Circuits ••

Grav , Searl e- ePr in ci p idi El e ttron i c a».

An ge lo- •ElectronicCirc uits».

Mil lma n. Ha l ki a s o sInte qrated El e ctro nic s».

(24)

IN143 B..ETTRONICA APPLICATA ALL'AERONAUTICA Pro f. Alfio ARCIDIACO NO

Corso di laurea in IN GE GNE RIA AERON A U TI C A -

V Anno

Scuo l a di INGEGNERIA AEROSPAZIALE -

Il Anno I sti tuto

di PRO GETTO DI AEROMO BILI

PROGRAMMA

Il PERIODO DID A TTICO

1. El e me r,t idi elettronica.

1.1 Te o r i a delle reti elettriche: grandezze fondamentali.elementi circuitali. meto di di analisi . funzioni di trasferimento. trasformate di Laplace.se ri e di Four ie r, analisi

di reti semplici in regime transitorio.

1.2 Elettronica dei di spos i t iv i a stato solido: giunzioni . diodi.transisto ri . ra d d riz z a t o-

ri con t rol l a ti. . •

1. 3 Ci rc u i t i applicativi: alimentatori.amplifi catori. us o della reaz ione. multlvibratorl , mo duli funzionali. circuiti logici.

2. L'el e ttron i c a nei sistemi avionici.

2.1 Metodi moderni per lo sviluppo dei sistemiavionic i: fattibil ità. sviluppo. in t e g ra - zione. qualifica .

2.2 Requ isitige ne ra li: affi da bil i t à. si cu re z z a . compatibilità. manutenibilità .

2.3 Tra s miss ion e dati: trasmissioneanalogica. trasmissionedigitale. conversione dei dati .

2.4 Eka bo ra zione dei dati :elaborazione analogica.elaborazionedig itale.

2.5 Present a z i o ne dei dat i: di sp l ay s elettro nici . de f l e s s i o n e. scansìone,conve rti t ori di sc anstone, format ori di simboli.displayselettroottici •

•2.6 Ap parati di guida edi navigazione:req u i si t i generali. tip i di navigazion e . si s te mi di navi gaz ion e radio pr i n cipa li attualmente usati. radar Do p p l e r. radar di naviga- zione. appl icaz io n i speci a li delra da r al la gui d a. radaraltimetro .pilota automatico. sistemi di atte rragg i o strume ntale . sistemi anticollisi one .

Esercita z ion i.

Le esercitaz ioni saranno int e g ra t e con le lezion i nel sensoche noncisa r à una dist i n- zion e cale nd a r ial e fra or edi lez i o ne ed Ore di eserc ita z ion e . Per la prima parte del COr s o (el eme n ti di elettronica) si tratteranno esempi di applicaz ion e pra t i c a dei lim i ti e delle te c- niche ill u s t ra ti ne lco rso delle lezi o ni.Pe rla secondaparte (l ' el e ttro ni canei sistem iavio- nici) le esercitazioni saranno dedicateall ' e s a m e criti codellespe cif i c he e de lla normativa gene r ale rela ti ve ag liapparati avionici.

TES TI CONSIGLIA TI

L'acqu istodi libri di testo dapar t e degli allie vi comporte rebbeuna spesa notevole e d'a l t r apa r te pe r alcun i degli argomenti trattat i no n esis tono libr i di testo adeguati.Si sup- plir à3 dettacaren za fornendo agli all iev i gli appunt i dellelezi on i ed esercitaz ion i.

(25)

IN145 aETTRONICA NUCLEARE

Prot . Maurizio VALLAURI

Corso di laureain INGEGN ERIA NUCLEARE- V Anno I

stituto

di ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI

NO TIZIE GENERALI

PERIO DO DIDATTICO

Il corso

è

organizzato comeinsegnamento di Elettronica applicata per non e let- tron ic i : in quanto inseri t o nel Corso di lau rea in Ingegneria Nucleare esso ha lo scopo di pre sentar ei prin cipi del la El ettroni ca con accento sull e appl icaz ion i che inte re ssanoprecipu ament e la tecnica nuc l ea re .

Nozioni propedeutiche.

Elettro t ecni c a. Compl ementi di mat emati c a.

PROGRAMMA

- Fondamenti.

Circuitie sistem i. Reti linea r i resistive .So rg e n ti dipendenti. Amplifi cato ri operazionali,

Capaci t à e indutta nza,

2 • Elettronica lineare .

Pro c e s s i di cond uzi o ne elettrica. Circuitia diodi e applicazion i.

El ett ron i c a fisica dei 1ransistor i:bipolari . FET. MO S. Ci r c u i t iCOn tra n s i s tor i per gran- di segnali. Modelli e cir cuiti pe rpi c c oli segna l i.

Reazione neisistemi fisici. reazione e stabi lità ne gl i amp l i ficato ri.

Risp ost a in frequenza de g l i amplificator i .

3- El e ttro ni ca non line are.

Circu it i a componenti discreti:mul tivibratori, contatori.

Circuit i dig ita l i :algebra binaria. re a l i z z azi o n i circuita li integratedi funzioni lo gi che.

Appli c az ion i della tecnic adigitale:multivibratori bistab il i e rnonos tablli,conta t o ri .re- gistr i.

Conversioneana logico-digi ta le e dig itale-a na logica.

4 - Elettronica della te cni ca nuclea re.

Elem en t i base di una catena di con teggi o: amplif icatore per impulsi. circ u it i di coinc j- denza e antico incidenz a. di scr im inatore in t e g ra lee di ffere n z ia le. mtsura ro re di caden- za di cont eggio.

Sis t emi di elaborazion edat i: ana l izzato r i multi-canali.analizz ator i mcltl-pareme tr i,cal- cola t o ri in linea.

Si stemidi regol a z ion e au t oma ti ca di un reattoree suoi com po ne n ti.

Esercita zioni.

Le esercitaz ion i comprendonoap p li ca zi o ni di calcolo. prog e ttoe verifica di ma s sima . relativeai principal i argo menti del Co rs o . e a Icunedi m o s t ra z i oni pratiche .

TESTI CONSIGLIA TI

S.D.Se n t uria. B.D .We d l o c k - eEl e ctronic Circuitsand Applic ations••J.Wil e y & Son s.

New Yorketc .. 197 5.

R.J.Smit h- .Circ u i ts.Devi cesandSy s t e m s•• 3rd Editi on,J. Wil e y & so ns , New York etc.

197 6 .

HvTaub, D.Schiliing- .Dig i tal Integrated Electroni c s•• McGraw-Hill KogakushaLtd..

Tokyo etc.. 1977 .

(26)

IN167 fiSICA ATOM :ICA

Prof. Marco OMINI

Corso di laurea in

IN G EGN ERIA NUCLEARE -

III

Anno

Istituto di

FISICA-SPERI MEN TA L E .Il PERIODO DIDAITICO

PROGRAMMA

Effetto fotoelettrico- Effetto Compton - Ipo t e si di De Brog l i e- Dua l ismo particella-on- da - Princ ip io di indeterminazione di Heisenberg - Equazione diSchròdìnqer - Interpreta- zione statisticadella funzione

.p -

Stati stazionar i- Trasmiss ione a ttr averao

v una

barriera - Effetto tunnel- Buca di potenz ialea pareti ritde- Osci llatore lin ea r e armonico- La teo- ria delle matrici e la meccanica quantistic~- quazione del motodi Heise nberg - Momen- to angolare:autovalor ie autofunzio n i di L • L Z - Composizione di momenti ango lari - Espe- rimento di Stern e Gerlach - Spin dell'elettrone - Matric idi Paul i - Livell i di Bahrper l'ato- mo di idrogeno - Interazione sptn-orbìra - Effetto Zeeman - Ouantizzazionedel campo elet- tromagnetico - Emissionee assorbimento di luce-da pane di un atomo - Regole di selezio- ne - P-olar izzazio ne della radiazioneemessa - Atomo di el io:stati di singoletto e di trl- pletto - Modellodi un atomo a particelle indip e nd e n ti - Accoppiamento di Russel e Sauri- ders - Modello di Thornas-Ferrni - Fattore di forma atomico - Sezio ne d'urto Thomson - Mo- lecola di idrogeno: forze di scambio e legame covalente - Scattering di particelle alfa da nuclei: sezioned'urto di Hutherford ,

Relatività -Elementi di cinematica e di dinam ica re l a t i vi s ti c a - Cenn i all'elettromagneti- smo re la rivis tlco ,

TESTI CONSIGLIATI

R. Resnich- • Introduzione a Ila relativi tà ristretta»- Ed. C.E.A•• Mila no . 1969•

•La-Fisicadi Fevmans- vol. I. cap. 15. 16. 17 - Ed. Addison-Wesley (bi lingue ).

E. Persico- •Introduzioneallafis ica matematicaI - Ed. Zanichel li.1941.

D. Barbero. R. Malvano - • Introd u z i o n e alla fisi c a atomica e molecolareI - Ed. C. E.A ..

Milano. 1975. -

Alonso-Ftnn - • Fundamental University Physics»·Addison-Wesley - Vol. III.

cFe y ma n lectures on PhysicsI- Vol. III - Addison-Wesley.

E. Persico- .Fondamenti della meccanic aatomica1- Zanichell i. 1945.

(27)

IN173 FI SI C A NU CLEARE

Prof, Bruno MINETTI

Corso di laurea in INGEGNERIA NUCLEARE - IV Anno I

stituto

di FISICA SPERIMENTALE

NOTIZIE GENERALI

I PERIODO DIDATTICO

Il corso di Fisica Nucleare

è

indirizzato a fornire una informazione di base sia sperimentale che teorica sul nucleo ei fenomeninucleari. in particolare in vista delle applicazioni di queste conoscenze nell'ambito di corsi successi vi s p ec i fici dell'indirizzo di Ingegneria Nucleare.

Nozioni propedeutiche.

Fisica I e Il, Analisi I e Il, Meccanica razionale, Geometria, Complementi di matematica, Fisica atomica.

PROGRAMMA

AI Fondamenti di Fis icaNucleare Sperimentale:

Radioattività e dosimetria, Fluttuaz ion i statistiche,Passaggio di particelle e radiaz io- ni nella materia, Metodi di rivelazionee misu ra in Fis ica Nucleare, Tecnichedi simulazio- ne e metodi di Montecarlo.

BI Elementi di Struttura eDinam ica Nucleare:

Deutone e natura delleForze Nucleari, Sistematicadei nuclei, modelli nucleari, decav

diment i alfa, beta e gamma, Reazion i nucleari COn specialeattenzionea quelle indotte da neutroni di bassa energia, Fiss ione nucleare.

Esercitazioni.

Riguardano sia la determinazione di alcune caratteristiche essenziali dei rivelatori di particelle sia alcuni casi tipici di impiego dei medesimi in problemi di Fisica Nucleare.

TES TI CONSIGLIA 11

Enge:· Int rod u c ti on to Nuclear Physics . Segrè - Nucleie particelle.

Evans - The AtomicNucleus. Burcham - Nuclear Physi cs.

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IN174 FISICA TECNICA

Prof.Vincenzo FERRO

Corsi di laurea in

INGEGNERIA CHIMICA. MINERARIA - III Anno

Istituto di

FISICA TECNICA E IMPIANTI NUCLEARI I PERIODO DIDATTICO

NOTIZIE GENERALI

Studio delle varie modalità della conversione energetica. in particolare-da e- nergia termica ad energia meccanica e viceversa. e dei processi di trasmissione termica. Il corso si articola pertanto in tre parti:

- Termodinamica - riguardante lo studio dei cicli della conversione termodinami- ca diretta (macchine termiche a vapore ed a gas) ed inversa (macchine frigori- fiche e per la liquefazione dei gas). nonchè lo studio delle misceledi aria va- pore acqueo (aria umida )e delle relative trasformazioni connesse al condizio- namento dell'aria umida.

- Fluidodinamica - concernente lo studio delle circostanze di moto dei fluidi com- primibili (gas e vapori)ed inc ompr i mi b i l i (liquidi) nei condotti e quindi il pro- porz ionamento dei condotti e delle reti dicondotti.

- Termocinetica - comprendente lo studio delle varie moda I

ità

della trasm issione termica (conduzione. convezione ed irraggiamento). nonchè degli ambienti e delle apparecchiature (scarnblatort , camere di combustione). nei quali si 'attua la trasmissione.

Nozioni propedeutiche.

Materie del biennio ed in particolare l'Anal isi matematica e la Fisica speri- mentale.

PROGRAMMA

Termodinamica.

Sistem itermodinamici - Processitermodinami ci.

Lavoro termodinam ico - Lavoro di spostamento - Lavoro tecnico.

Trasformazioni reversibili -Energia termica - Calori specifici.

10 princip io della termodinamica - Gas id e a li - Equazione distato.

Trasformazio ni termodinam iche.

20 pri ncipio deIla termodina mic a - Entropia.

Funz ioni deIlo stato termod inamic o : energia ribera. entaIpi a I ibera - Dia g ra mmi entropiei.

Cicli termodinamic i per macchinealternative a gas.

Cicli termodinamici per macchine a gas a flusso continuo.

Cicli rigenerativi.

Cicl i inv e rsi -Ciclodi Carnot inverso - Ciclo di Joule inverso.

Proprietà dei va p ori - Diagramm idistato - Diagramma di coordina te (P.v).

Diagrammaent rop icoe di Mol l ie r per i vapor i.

Cicl i termodin am ic idei vapori - Ciclo Rankine - Clausius; ciclo Hirn ; cicli a surriscal- da mento ripetuto.

Cicli rigenerativ i • Cicl i per macchine termichedi grande potenza. Rigenerazione- Calcoli dei rendimenti.

Cic li inversi a vapore.

Cicli per basse temperature.

Cic I i invers i in cascata.

Cicli per la liquefazione dei gas.

Gas real i - Equazioni stato gasreali ·EquazioneVan der Waals.

(29)

Effetto Jou le Thom son - Effetto variaz ione ca l ori specificisull'a ndamentodelle trasfor- mazi oni .

Diagram ma di Mollie r aria umi d a .

Impia nti di con di zi o na me nt o dell'ar ia -Trasformaz ion i termodi nam ichearia umi d a . Fluidodinamica.

Eq uaz io ne del.moto deifl uidi ne i co nd otti.

Equazio ne di con t i n ui tà en e r gia - Eq. Bern o u l li -Eq. general i z zat a ener gia. Tipidimoviment o: lam i na re . tu r bolent o -Perdite di caric o - Numer odi Re y n o l d s.

Coeff icie ntedi att ri t o - Dia g ramma di Moody - Perdit eacci dent a li .

Efflussodegli aeriform i - Equa z i o n i- Pr o filat u ra deicond otti - Ugelli d'eff l u s so-Efflus- so in parete sottile.

Misure di portata per li quid i incompr im ibilie comprimibi li. Calcolo dei circuiti per impiantidi riscaldamento ad acqua calda. Calcolodei camini.

Ca l c o l o dei co nd ot ti per la distr ibuz ione dell'ariadiventi laz ione. Termoc inetica.

Ir ra g gia me nt o.

Conduzione termica in regime permanente. Resistenzetermiche in serie e paraIle lo.

Co nd uz i o ne termica in regimetransitorio.

Co n v e z ione termica - Stra t o limitedi velocità - Stra t o limite turbolento . Eserc ita z ion igrafiche .

Applica zi on i numeri ch e illustr anti le defi n i zi oni di la v oro es te rno. lavoro tecn ico delle macchin e e lavorodispos t am ento. la pr im a e la secon d a leg ge de ll atermo d i na m ic a . Tra c c iam e nt odi cicli termodi nami ci dir e tti ed inversi di gas perfetti e di vapori.

Applic azioni numeriche rigua rd ant i il moto dei fluidie la trasmissio ne del calore.

Pr o ge tt o di apparecchi persc a mbiotermico . Ca l co l odi un impi a nt odi ill umi na zi o ne. Es e rc ita z io ni sperimentali.

Rilievodell' um idità atmosfericaco n psicrometro e ig r ome t ri a cloruro di litio.

Misura della portata dell'aria in un condotto con tubo di Pit ot e micromanometro.

Misura della conducibilità termicadi materia le da costruzione.

Rilievo della caratteristica di un ventilatore.

Rilievo delle caratteristiche di un compressore.

RiI ievo sperimentalede I coeffic ie n t e di trasm issio ne termic a in scambiator idi ca lore , Misura del titol o de lvapore acqueo.

Misura del livell o son oro di un ambientee del tempo diriverberazione acus tica di un loca le -Corre zione acusti ca.

TESTICONSIGLIA TI

P.E . Brunelli-G . Codegone -«C o rso d i Fis ica Tecn ica••

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IN175 FISICA TECNICA (CIVILI)

Pro f. Cesare BOFFA

Corso di laurea in IN G EGN ERIA CIVILE - III Anno I stituto di FISICA TECNICA E IMPIANTINUCLEARI

NO TIZIE GENE RA LI

Il PERIODO DIDATTICO

Il corso cons idera le applicazion i alla Ingegne r i a Civi le di acus t i ca, il l umi no- tecnica, mo to dei fluidi, tra smissionedel calore e termodinami ca , con particola re riferimento agl i asp etti impianti stici ed energeti ci.

Nozioni propedeutiche.

Materi e del bi enn io ed inparti c ol are Analisi e Fisich e.

PROGRAMMA

Acustica ambien tale:audiogramma normale, caratteristi cheacustiche dei materia I i;

Isola mento acustico; Is olamen t o dall e vibra zioni .

Illuminotecnic a; unità fondamentaI i fotometr icheed energetiche.sorgenti hrninose, ca 1- coli di illu mi n a me n t o. irra g gi am en to solare .

Te rm odi n a mic a:studio dei cic l i dellaco n v e rs i o n e termodi namicadirett a (mac c h ine ter- miche a vap o re ed aga s ) ed in v ers a (macc hine fr igorifichee per la li q uefaz i o ne dei gas ).

nonc hè lo stud iode ll e miscele di aria vapore acq u e o (aria umi da) e del le relati ve tra s f o r- mazioni connesse al con d i zio na men t o dell'aria umida.

Fluidodinamica:studio delle ci rc o s t a n z e di moto dei fluidi com p ri m ibi l i (gas e vapori) ed i.nc o m p ri m i bi li (liqu id i) neico nd o tti e quindi il proporzio na rna n t o dei condo tt i e delle reti di condotti .

Term o c in e ti c a:stu diode ll e variemo dalitàdella tra sm i s s i o ne termic a (conduzione.con - vezioneed irr a ggiame nto ).nonc hèdegli ambienti e del l e apparecchiature (scam b ta rortvca- mera di combustione ). nei qual i si attua la trasmissione;scalamentotermic odegli edifici;

risparm ienergeticinel ris cald a mentodegli edif ic i.

TESTI CONSIGLIATI

Boffa- G re g ori o - Ele men ti di Fi sica Te c nica - Vol. Il edestratto Vol.I - Ed. Levrotto &

Be lla . Tor ino.

Boffa-Fili p p i-Tu berga - Es erc ita zion i di Fisica Te c nica - Ed.Lev rotto & Bel l a. To rin o .

(31)

IN176 FISICA TECNICA

Prot. Carla LOMBARDI

Corso di laurea in

IN GEGN ERIA ELETTRO N ICA - V Anno

Istituto di

FISICA TEC N I C A E IMPIANTI NUCLEARI I PERIODO DIDATTICO

Nozioni propedeutiche.

Aru l

i

s

i

matematica

I.

Analisi matematica Il. Complementi di matematicai Fi si- ca I. Fisica Il. Elettrotecnica.

PROGRAMMA

Il corso si può dividere essenzialmente nelle 4 parti seguenti :

Illuminazione - Fornit igli elementi necessari di fis icaatomica.vienesvolta la teoria del funzionamento dei la s e r. ne vengonode s c ri tti i tip i princ ipal iattualmente in uso e ne so- no r.oi esaminate leappl icaz ion ial la telemetr ia la s er . alle telecomu n icazioni ed alla 010- gra ra •

Dato quindi un ce n no ai tip i principal idi sorgenti luminose. con relativ imetodi di cal- colo. viene svolta la teoria tricromatica della visione colorata. con parti co lare riferimen-

to ai problemidi colorimetria. -

Acustica - Premesse alcune definiz ioni general i di acustica (equazioni d'onda pia ne e sfe- ri c he. radiaz ione.ecc ;... ) sono int ro d otti i concettidianalog ia ele ttr ome c c a ni c aed im pe - denza meccanica. con applicaz ione alle membrane e piastre circo lari.Sono trattati i tra- sduttori elettrome ccanici. partendo dalle equazion idel mic rofono e della sorgente. per giungere ai tipi pr inc ipa I i di m icrofonied alt o pa rl a nti ed aIle loro grandezze caratteristi- che .

Vengono infineesaminati isuonidalpunto di vista fisiolog icoe le sensazioni auditi- ve e siforniscono i pri ncip idella acustica ambienta le.

Termodinamica - Sono analizzat i i principidella termodinamica ed int r od o tt e le principali fu n zi o n i dello stato termodinam ico. sia per i gas id e a li che per i gas reali. Fornitealcune general itàsui ca mbi a me nti distato. sono passati in rassegna i tipi princ ipal i di cicli di- retti ed inv e rs i per gas e vapori.con particolare riferimentoai ciclidelle macchine ter- miche.

Viene quind i trattata la termodinamica deifenom-enitermoelettrici ed il problema del- la con v e r s i o ne direttadell'energ ia .

Termocinetica - Sono int r od otti i concetti prin c ipa l i relat iv i al moto dei fluid i (equazioni del moto. numero di Reynolds. rEfsistenze passive.ecc•• •)con alcune applicaz ioni. Sono poi analiz z ati i vari modi di trasmissionedel calore (conduzione .convezione.irraggiamen- to) ed i problemi connessi con la propagazione termica;viene infine svolta una trattazio- ne particolare sugli scambiatoridi calore con superfici alettate (dissipatori) e la loro ap- plicaz ione a Ila refrigeraz ione d i component i elettroni ci.

Esercitazioni di laboratorio.

Laser:determinazione del coefficiente di attenuazione della luce di un laser ad elio-neon in var l materiali ed esame del laser stesso. Pirometro ottico.

Analizzatore di suoni B. e K. Realizzazione di analoghi elettricie di filtri acustici.

Termopile e tarature di termocoppie.

Torcia a plasma:taratura ed esame de Il'a p pa re c c hia tu ra , Esercitazion i di calcolo.

Calcolo dell' illuminazione di strade e ambienti - Calcolo dicomponenti elettroacustic idi microfoni ed altoparlanti. Cicli termodinami ci delle macchine termiche· Calcolo diun re- frigeratore termoelettrico -Calcolo di alette di raffreddamento.

TESTI CONSIGLIA TI

C.BOFFA. P. GREGORIO - •Elementidi Fis ica Tecn ica per a lIiev i ing e g ner i elettronici •• Levrotto & Bella 1973.Neltesto suddettoècontenuta un'ampia bibliografia re la t iv a a tutti gli argomenti trattati nelco rs o .

(32)

IN18D R.UIDODINAMICA B10MEDICA (sem.)

Prof. Fulvia QUAGLIOTII

Corso di laurea in

INGEGNERIA MECCANICA- V Anno

Istituto di

MECCANICA APPLICATA

NO TIZIE GENERALI

Il PERIODO DI DA

rnco

Forni re nozioni nel campo biomedi co più strettamente atti nenti alla meccanica, quale apparecchiature operatorie per circolazione extracorpore a, apparecchiature per anestesia e rianimazione e apparecchiature di dialisi .

Per facilitare la comprensione degli argomenti trattati, vengono svolte al cune lezioni di fisiologia.

Nozioni propedeutiche.

Meccanica dei fluidi (Ev. automaz. a fluido).

PROGRAMMA

Argomenti di interfaccia ingegneria e medicina:. - Apparecchiaturemeccaniche di uso corrente.

• Apparecchiature di controllo·ch i ru r g i c o. di anestesia e di rian i ma zi o ne : ma cch in a cu o- re-polmone. ventilatori per anestesia. respiratori artificiali;

- Apparecchiature per dial is i.

• Strumentazioni di controllo.

Nozioni di fisiologia:

• Sistema circolatorio.

- Sistema respiratorio.

-. Sistemanervoso.

Fluidodinamica della circolazione e della respirazione:

• Reologia della' circolazione.

• Meccanica della respirazione.

- Modello matematicodel polmone.

Apparecchiature per circolazione extracorporea (ossigenatori, pompe cardiache).

Valvole cardiacheartificiali e problemirelativi.

Apparecchiature di anestesia e rianimazione (principio di funzionamento. requisiti legat~

all'ambiente d'uso. ecc•••).

Apparecchiature chirurgiche (aspiratori. ecc••• ).

Esercitazioni.

Funzionamentodelle appa recchiature di anestesia e rian im azione in camera operatoria. Misuredella capacità polmonare.

Funzionamento diapparecchiature per il controllo della capacità respiratoria e circ o - latoria.

Analisi del funz ionamento (in particolare)di alcuni tipidi respirator i artificiali• .Impegno didattico.

L'impegno orario èdi circa 50 ore di lezionee 20-25 di esercitazione . (Le esercitazio- ni vengono. in parte. svolte in ospedali).

TESTI CONSIGLIA TI

Whitmore -«Rh eo l o gy of the circulatione, Mushin •«A u t oma ti c venti lationof the lungs••

(33)

IIN198 G E O T E C N :I CA

Prof. Michele JAMIOLKOWSKI

Corso di laurea in

,IN G EG N ERIA CIVILE · V Anno

Is tituto di

'S C IEN ZA DELLE COSTRUZ IO N i

NO TIZI E GENERA LI

.1 PERIODO DIDATTICO

Fornire le nozioni fondamenta li indispensabili per un corretto approccio alla conoscenza delle caratteristiche fisiche emeccaniche dei terreni di fondazione.

La conoscenza del comport amento de I terr eno consentedi affrontare e r i s o I vere adeguata mente iprobl emi di ingegn eria delle fondazion i qua l i:capacità portante e cedimenti del lefondaz ion i superf icia l i e prof onde. spi nta dell e terre sulle.oper e di so ste gno . int erazi one terreno· stru ttu re. Tali problemi sonoesami nati nell a par- te termina l e del cor so . Le no z i oni forn ite sono indisp ensabil i percoloro cheinte n- dessero frequenta re il corso di Geotecn ica

II.

Nozioni propedeutiche.

Le noz ioni fondamentali de lla Static a,del la Sci enza delle c os tr uzioni . della Idra ul ic a ,

PROGRAMMA

- Propri età fisi ch e de i terreni sciolti . - Distr ibuz ionedel l etens i on i ne i terre n i . - Princip io deglisforz i eff i c aci.

• Model lo id ro di namico .

- Parametr i delle pressioni lnte rs rl z lali- - Teor i a della consolidazione.

- Res i s t e nz a al taglio dei terreni.

• Def o rm a b i l i t à dei terreni.

• Relazioni sforzi - deformazioni - tempo.

- Capac i tà portante delle fondazioni superficiali.

• Cedim e n t i delle fondazioni superfici ali.

- Sp i nte dellete rre su ll e opere di sostegno.

- Introd uz ioneai pro ble mi di inter azionefondazione -terreno . - Element i di calc o l odeipali di fondazione .

- Inda g in i geo te cni ch e insito .

Impegno didatti co.

60 ore di le zione. 40 oredi esercitazione. . . '

Le ese rci t azi oni si svol g ono in aula e consìsto no nell '.appr,?fondlm.en to de:I ~o ncettl acquisiti nel corso delle lezioni e nella ri soluzio n e numerica di alcuni esempidi ca lco l o .

TESTI CONSIGLIATI

LambeW.F ••Whitma nR.V. - eSo il Mec ha n i c s.- E~. Wi,l e y &So ns. (1969).

Wu T.H. -.Soi l Me chani c s » - Ed.Wile y & Sons, 2 ediz. (1975) • . Appun ti di Geote cn ica- CELID Torino. . ,

Co l om bo P.-•Elemen t i di Geote c n i ca»- Ed",Zan l c he:111 (1974). . _

Bari a G •• Jamio l k ows k i M •• Berard i G. -•EncI c l o ped ia dell a Ingeg n e ria» Ed. Mondado- ri, ISEDI (197 3) .

(34)

, IN199 GEOTECI'1UCA : 11

Prof. Erio PASQUALI N I

Corso di laurea in

,IN G EGN ERIA CIVILE - V Anno

Ist ituto di

SCIENZA DELLE COSTRUZIONI

NOTIZIE GENERALI

Il PERIODO DIDATTICO

Fornire le nozioni necessarie per una corretta scelta e per un adeguato dimen- sionamento delle opere di fondazione in relazione alle caratteristiche del terreno.

della struttura e dei problemi esecutivi e tecnologici.

- Nozioni propedeutiche.

Le nozioni fondamentali di Scienza e tecnica delle costruzion i e la conoscen- za della Meccanica dei terreni trattata nel corso di Geotecnica (IN198).

PROGRAMMA

- Il diversoapproccio nella valutazionedelle pressioniammissibili nel caso di fondazio·

ni superficial i poggianti su

terreni non coesivi (sabbiee ghiaie) terreni coesivi (argille e limi)

• Criteri di progetto dei plinti di fondazione.

- Analisi dei problemi di in t e ra z i o n e fondazione-terreno.

Modell i di comportamento del terreno di fondazione.

Approcci di calcolo semplificat i.

Metodo di Zemotchine.

Metodo di Gcrbunow-Posaadov.

• Pali di fondazione.

C lassif icaz io ne .

Problemi es-ecutivi e tecnologici.

Valutazionedella portata di un palo singol osoggetto a carico assia le.

Criteriper la valutaz ionedella portata dei pali in gruppo.

Prove di carico su pali.

Attritonellativo.

Pali fl e s sibj l! e palirigidi soggetti a carichi orizzontali.

• Strutture di sostegno rigide e flessibili.

• Metodi per il miglioramento del-terreno di fondazione•

.mpegno didattico.

60 ore di lezione. 40 ore di esercitazione.

Le esercitazioni consistono nella soluzione numerica di alcuni esempi di calcolo.

TESTI CONSIGLIATI

Peck B.R •• Hanson W.E •• Thourburn T.H.·. Founda tion engineering. ·Ed. Wiley &Sons , ze ediz , (1973).

Teng W.C.· • Foundationdesign.- Ed. Prentice-Hall International (1962).

Tomiin s o n M.J. - •Pile design and consrrucrìon practice•• Ed. Viewpoint pubbl l ca tion (1977). -

WhitakerT.·.The designof piled founda tiorrss> Ed. Pergamon. 2a ediz , (1976).

Riferimenti

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