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Indagine conoscitiva sulla qualità delle matrici ambientali sedimento e biota nell’area lagunare antistante Porto Marghera

Conclusioni I risultati indicano il permanere di immissioni di composti butilstannici biodisponibili

STUDIO, CARATTERIZZAZIONE E MONITORAGGIO SULLA CONTAMINAZIONE DA COMPOSTI ORGANOSTANNICI: ALTRI PROGETTI

3. PREVENZIONE E MITIGAZIONE DEGLI IMPATTI

3.1 ATTIVITÀ DI CARATTERIZZAZIONE E BONIFICA DEL SITO DI INTERESSE NAZIONALE DI PORTO MARGHERA

3.1.2 Indagine conoscitiva sulla qualità delle matrici ambientali sedimento e biota nell’area lagunare antistante Porto Marghera

Tratto da:

ICRAM-MAV, 2007. Indagini e monitoraggi nelle aree lagunari tra Venezia e Porto Marghera - 1a fase (mapve1) - Attività A - Caratterizzazione dello stato delle matrici ambientali - Resoconto delle attività di supervisione e assistenza alle attività di campionamento del sedimento. Ausili A., Gabellini M., De Propris L., Cornello M., Girardi R., Trinchera G., Calarco D. ICRAM-MAV, 2007. Indagini e monitoraggi nelle aree lagunari tra Venezia e Porto Marghera - 1a fase (mapve1) - Attività B - Attività di monitoraggio per verifi care gli effetti del prelievo della risorsa biologica e l’effi cacia dei sistemi di mitigazione adottati - Resoconto delle attività di supervisione e assistenza alle attività di campionamento delle matrici ambientali. Ausili A., Gabellini M., De Propris L., Cornello M., Boscolo R., Girardi R., Cacciatore F.

PORTO MARGHERA SERVIZI INGEGNERIA - MAV, 2007. Indagini e monitoraggi nelle aree lagunari tra Venezia e Porto Marghera - 1a fase (mapve1) - OP/399 - Attività B - Attività di monitoraggio per verifi care gli effetti del prelievo della risorsa biologica e l’effi cacia dei sistemi di mitigazione adottati - Rapporto fi nale sulla attività svolta per la valutazione degli effetti del

prelievo del novellame e dell’effi cacia dei sistemi di protezione.

PORTO MARGHERA SERVIZI INGEGNERIA - MAV, 2008. Indagini e monitoraggi nelle aree lagunari tra Venezia e Porto Marghera - 1a fase (mapve1) - OP/399 - Attività A - Caratterizzazione dello stato delle matrici ambientali - Risultati della caratterizzazione dello stato delle matrici ambientali.

PORTO MARGHERA SERVIZI INGEGNERIA - MAV, 2008. Indagini e monitoraggi nelle aree lagunari tra Venezia e Porto Marghera - 1a fase (mapve1) - OP/399 - Attività A - Caratterizzazione dello stato delle matrici ambientali - Conclusioni sullo stato di qualità delle matrici ambientali e prospettive di intervento ed utilizzo dell’area.

Attività svolta nell’ambito:

- della Convenzione di Ricerca con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Teritorio e del Mare “Programma di studio per il risanamento ambientale dell’area lagunare interdetta alla pesca tra Venezia e Porto Marghera” del 23/02/2006 - Scheda Tecnica N. 1: Progettazione preliminare degli interventi di bonifi ca dell’area lagunare interdetta la pesca antistante Porto Marghera.

- della Convenzione tra Consorzio Venezia Nuova e ICRAM “Progetto indagini e monitoraggi nelle aree lagunari tra Venezia e Porto Marghera - 1 Fase” del febbraio 2007.

Il progetto MAPVE1 si colloca in seno all’accordo di programma siglato il 7 marzo 2006 tra Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e il Magistrato alle Acque di Venezia il cui scopo è il risanamento ambientale dell’area di circa 3450 ha interdetta alla pesca dei molluschi bivalvi con ordinanza sindacale e che comprende il perimetro del sito di interesse nazionale (SIN) di Venezia - Porto Marghera (Figura 3-1-3).

Il progetto è suddiviso nelle attività A e B: la prima è volta alla caratterizzazione dello stato chimico ed ecotossicologico dei sedimenti e alla valutazione della biodisponibilità dei contaminanti, mentre la seconda è indirizzata a verifi care gli effetti delle attività di prelievo dei giovanili di vongola fi lippina (seme) e dei sistemi di protezione adottati per contenere la torbida generata dall’utilizzo degli attrezzi meccanici (v. par. 3.3.4).

L’esecuzione del progetto ha previsto uno stralcio attuativo della caratterizzazione ambientale e della sperimentazione per verifi care gli effetti del prelievo delle vongole e l’effi cacia dei sistemi di mitigazione adottati su una superfi cie di circa 1100 ha indicata in Figura 3-1-3.

Figura 3-1-3. Inquadramento dell’area di intervento dell’accordo di programma suddivisa in 4 lotti. Il lotto MAPVE 1 è già stato oggetto di caratterizzazione (nell’immagine sono evidenziati i punti di campionamento) ed è in corso la progettazione preliminare degli interventi di bonifi ca.

Caratterizzazione dello stato delle matrici ambientali

L'ICRAM ha prodotto un piano di caratterizzazione che è stato utilizzato come riferimento per l'esecuzione dell'opera da parte del soggetto attuatore, il Magistrato alle Acque di Venezia tramite il proprio concessionario Consorzio Venezia Nuova. L'ICRAM ha anche curato la supervisione delle attività di campo fornendo assistenza agli esecutori e operando direttamente eseguendo sia le analisi chimiche relative ai microinquinanti organici sia i saggi biologici.

Durante le attività di campionamento iniziate il 24/07/2006 e concluse il 10/11/06, sono state prelevate 268 carote di lunghezza compresa tra 0,5 e 2 m, per le quali si è previsto il prelievo dei campioni per le determinazioni chimico-fi siche su livelli standard come riportato di seguito (Figura 3-1-4):

carote da 0,5 m sui bassofondi (n. 49)

ƒ

0-25 cm, 25-50 cm;

carote da 1 m sui bassofondi (n. 168)

ƒ

0-25 cm, 50-75 cm (i livelli 25-50 e 75-100 cm sono stati conservati senza essere analizzati); carote da 1 m sui canali (n. 32)

ƒ

0-50 cm, 50-100 cm;

carote da 2 m sui bassofondi (n. 12)

ƒ

0-25 cm, 25-50 cm, 100-150 cm, 150-200 cm (i livelli 50-75 e 75-100 cm sono stati conservati senza essere analizzati);

carote da 2 m sui canali (n. 7)

ƒ

0-50 cm, 50-100 cm, 100-150 cm, 150-200 cm.

Figura 3-1-4. Prelievo dei campioni per le determinazioni chimico-fi siche su livelli standard nella caratterizzazione dell’area MAPVE1.

In Tabella 3-1-2 è riportato il numero dei campioni sui quali è stata eseguita la ricerca degli analiti specifi ci previsti nel piano.

PARAMETRO Specifi che n. campioni analizzati

Granulometria 573

pH 574

Potenziale redox 574

Carbonio organico totale (TOC) 574

Residuo a 105° C 574

densità apparente 574

Metalli e semimetalli Ag, Al, As, Cd, Cr, Fe, Hg, Ni, Pb, Cu, V, Zn 573

Idrocarburi totali < C12 573

Idrocarburi totali > C12 573

PCB (bassa risoluzione)

Sommatoria dei seguenti congeneri: 28, 52, 77, 81, 101, 105, 118, 126, 128, 138, 153, 156, 169, 170, 180, 209.

514

IPA

Somma delle concentrazioni delle seguenti specie: Acenaftene, Acenaftilene, Antracene, Benzo(k) fl uorantene, Benzo(b)fl uorantene, Benzo(a)antracene, Benzo(a)pirene, Benzo(g,h,i)perilene, Crisene, Dibenzo(a,h)antracene, Fluorantene, Fluorene, Indeno(1,2,3 cd)pirene, Naftalene, Fenantrene, Pirene. 571 Azoto totale 574 Fosforo totale 573 Cianuri liberi 573 Floruri solubili 573

Pesticidi Organoclorurati aldrina,˞-esaclorocicloesano, ˟-esaclorocicloesano,

ˠ-esaclorocicloesano, DDT, DDD, DDE, dieldrina. 115

Esaclorobenzene 115

Metalli e semimetalli in traccia frazione SEM As, Cd, Cr, Hg, Cu, Ni, Pb, Zn 115

Solfuri volatili estraibili con acido (AVS) 115

Se, Sb, Co, Mn, Cr VI 115

Metilmercurio 115

Composti organostannici Sommatoria di mono-, di- e tri-butilstagno 118

BTEX Benzene, Toluene, Etilbenzene e Xileni 59

Cloruro di vinile 59

Tricloroetilene 59

Diossine e furani 57

PCB diossina simili (alta risoluzione) 58

Analisi microbiologiche sui sedimenti Streptococchi fecali, Salmonella, spore di clostridi

solfi to riduttori, E. coli 59

Indagini ecotossicologiche 80

Tabella 3-1-2. Analisi previste sulla matrice sedimento.

Complessivamente, i livelli di contaminazione dei sedimenti che caratterizzano l'area in oggetto risultano da leggermente a decisamente più elevati rispetto ad altre zone della laguna, ma sempre notevolmente più bassi rispetto ai livelli misurati nei canali industriali.

Le zone di bassofondale a contaminazione più elevata (Figura 3-1-6) sono localizzate a sud dell’Isola dei Serbatoi, lungo il canale V. Emanuele III, a sud dell’Isola delle Tresse, nelle vicinanze dell’Isola di S. Giorgio in Alga e lungo il Canale Malamocco - Marghera (in sostanza si tratta dell’area prospiciente il vecchio petrolchimico).

Si evidenzia, inoltre, una sostanziale differenza nello stato di contaminazione tra canali e bassofondi. I canali mostrano infatti in generale livelli di contaminazione superiori a quelli dei bassofondi, sia per

quanto riguarda i contaminanti inorganici (in particolare Cd, Cu, Hg, Pb e Zn), sia per quanto riguarda gli organici (in particolare PBC, PCDD/F e POC).

La caratterizzazione ecotossicologica dei sedimenti è stata operata tramite l'impiego di una batteria di saggi, sia di tipo acuto sia di tipo sub-cronico, applicati alla matrice solida (sedimento tal quale o sedimento risospeso) e liquida (elutriato, ossia sul particolato fi ne e le sostanze solubili separate dal sedimento per lavaggio). In particolare sono stati utilizzati i seguenti saggi: Microtox Solid-Phase test (Vibrio fi scheri) su sedimento risospeso (test acuto), saggio di mortalità a 10 giorni con l'anfi pode Corophium orientale (test acuto), saggio di spermiotossicità con l'echinoide Paracentrotus lividus (test acuto), saggio di embriotossicità con il bivalve M. galloprovincialis (test sub-cronico) e saggio di embriotossicità con il bivalve Crassostrea

gigas (test sub-cronico).

Nello specifi co l’ICRAM ha condotto i test utilizzando i batteri bioluminescenti (test Microtox) e i crostacei anfi podi.

Secondo il giudizio qualitativo ecotossicologico integrato su l’interezza dei test previsti dal piano (Figura 3-1-5), formulato secondo il metodo di Chapman e Anderson (2005) e già applicato alla laguna (Thetis - MAV, 2006), i campioni che mostrano effetto tossico basso o rilevante nei confronti degli organismi sono il 15% nei bassofondi a 0-25 cm; il 46% nei bassofondi a 50-75 cm e l’88% nei canali a 0-50 cm. In particolare nei canali si osserva una tossicità diffusa, che risulta essere signifi cativa lungo l'intero corso dei canali Contorta Sant'Angelo e Nuovo Fusina.

Sono stati anche condotte analisi di bioaccumulo sulle seguenti specie: il bivalve fi ltratore della colonna d’acqua M. galloprovincialis (mitilo), il bivalve fi ltratore associato al sedimento Tapes philippinarum (vongola verace fi lippina), il gasteropode saprofago/onnivoro Nassarius nitidus e il pesce osseo bentonico

Zosterisessor ophiocephalus (e Gobius niger).

Il campionamento è stato effettuato un'unica volta in cinque punti all'interno dell'area (solo due punti per i pesci) e le determinazioni effettuate hanno riguardato: Arsenico, Cadmio, Cromo, Mercurio, Rame, Nichel, Piombo, Zinco, Policlorobifenili, Idrocarburi Policiclici Aromatici, Esaclorobenzene, Diossine e Furani, Pesticidi Organoclorurati e Composti Organostannici.

I dati relativi al bioaccumulo forniscono risposte strettamente legate all'organismo indicatore utilizzato. Nei pesci l'accumulo di metalli è basso o comunque di poco diverso rispetto a quello riscontrato nell'area di riferimento (Ca' Roman) esterna alla zona interessata dagli interventi, mentre per gli organici (in particolare IPA, PCB e HCB) è evidente la tendenza all'accumulo nei tessuti dei gobidi prelevati all'interno dell'area di studio.

Figura 3-1-5. Giudizio eco-tossicologico integrato della qualità dei sedimenti nei canali dell’area MAPVE.1 (Immagine tratta da Magistrato alle Acque - Thetis, Studio Altieri, 2008).

Nei mitili la tendenza all'accumulo degli organici e di alcuni metalli (Cd, Cu, Pb e Zn) è maggiormente localizzata nelle aree prossime a Porto Marghera, mentre per Hg, Ni e As non sono evidenti differenze signifi cative col sito di riferimento (allevamento a mare).

Le analisi condotte sui molluschi gasteropodi evidenziano bioaccumulo superiore rispetto al sito di riferimento nei siti più lontani dall'area industriale, in particolare per Cd, Cu, Hg, Pb e Zn; tuttavia le differenze rispetto alle concentrazioni rilevate nel campione di riferimento (Sant'Erasmo) sono generalmente contenute (inferiori a 2 volte), tranne nel caso di Cd.

Nelle vongole sono invece i siti vicini a Porto Marghera ad essere caratterizzati dalle maggiori concentrazioni di Cd, Pb e Zn, mentre il Ni viene maggiormente accumulato nei siti più lontani dall'area industriale e Cr, Cu e Hg presentano valori simili od inferiori rispetto a quelli caratteristici dell'area di riferimento (Sant'Erasmo).

Va detto che comunque i valori misurati nei molluschi bivalvi non superano i limiti di legge previsti per il consumo umano (Regolamenti CE n. 466/2001 e n. 221/2002), mentre nei pesci gobidi un solo dato rilevato nella stazione più prossima al polo industriale risulta superiore rispetto al limite nei pesci destinati al consumo alimentare, fi ssato per il cadmio dal Regolamento CE 466/2001 a 0,05 mg/kg di peso fresco. Comunque tali risultati, e i precedenti disponibili attraverso studi promossi dal Magistrato alle Acque, non vengono ritenuti suffi cienti (in numerosità e tipologia) ad esprimere valutazioni circa le possibili criticità nella commercializzazione di organismi provenienti dall'area in oggetto.

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