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Indicatori del benessere degli animali

3.4 Valutazione del benessere degli animali dei giardini zoologici

3.4.3 Indicatori del benessere degli animali

Il Zoos Expert Committee Handbook (Regno Unito) fornisce una descrizione approfondita delle risposte comportamentali e delle misure fisiologiche e sanitarie, nonché dei vantaggi e degli svantaggi del loro utilizzo come indicatori di benessere.

Utilizzo di indicatori comportamentali

Le risposte comportamentali degli animali sono gli indicatori più immediati del modo in cui essi stanno affrontando il loro ambiente. La misurazione del comportamento è pratica poiché spesso non disturba le attività in corso degli animali. È consigliabile osservare gli animali nel tempo e valutare le loro risposte ai visitatori, ai custodi, alle procedure di sistemazione e custodia. Custodi esperti ed attenti sono in grado di valutare facilmente il comportamento degli animali, di conseguenza, tale attività rappresenta il primo segnale potenziale di problemi di salute e benessere.

- congelamento e altri comportamenti inibitori;

- comportamenti di elusione/fuga (individuali o di gruppo - eseguiti spontaneamente o nell'ambito di prove di preferenza e motivazione);

- comportamenti agonistici di alto livello o fuori contesto (approccio anormale, inseguimento, morsi, esposizioni di rituali, posizioni sottomesse, ecc.);

- isolamento dal gruppo sociale;

- modifiche dei normali modelli di attività (inattività eccessiva o eccessiva locomozione);

- modifiche del comportamento alimentare (perdita di appetito o appetito eccessivo);

- comportamenti di approccio (eseguiti spontaneamente o nel contesto di prove di preferenza o di motivazione per risorse positive);

- comportamenti naturali attivi (ad esempio arrampicata, ricerca di cibo, nuoto, ecc.);

- esplorazione;

- gioco;

- livelli appropriati di autotoelettatura, toelettatura di altri esemplari o pulizia di altri esemplari;

- comportamenti rilassanti appropriati (a riposo);

- diversità generale del comportamento funzionale;

- espressione facciale, posture corporee;

- vocalizzazioni.

Direttiva UE sui giardini zoologici - Documento sulle buone pratiche - Allegati P a g i n a | 48 - modifiche del comportamento riproduttivo (compresi

disturbi nelle cure materne, infanticidio, ecc.);

- modifiche delle posture e/o della locomozione (ad esempio corsa eccessiva, salti, dondolii);

- modifiche del comportamento antipredatorio;

- modifiche della funzione cognitiva (perdita di capacità di apprendimento/memoria);

- eccessiva autotoelettatura o toelettatura di altri esemplari (o pulizia di altri esemplari), graffi o automutilazione (ad esempio gli esemplari si strappano via il mantello o beccano le piume);

- comportamento stereotipato (locomotorio, orale o di altro tipo);

- attività di spostamento o nel vuoto.

Quale base di riferimento va utilizzata per gli indicatori comportamentali?

Una valutazione comportamentale potrebbe utilizzare come riferimento:

- il comportamento di esemplari, gruppi o popolazioni interistituzionali in cattività in situazioni nelle quali le loro opportunità comportamentali non erano limitate; oppure

- un repertorio comportamentale descritto per controparti allo stato selvatico.

Gli indicatori comportamentali sono molto importanti per fornire il giusto contesto per l'interpretazione delle misure fisiologiche. Tuttavia presentano anche alcune limitazioni dovute a problemi di osservazione e interpretazione.

Utilizzo di indicatori fisiologici

Una vasta gamma di indicatori fisiologici può fornire informazioni utili su come una specie sta affrontando il proprio ambiente. Tuttavia, poiché sono spesso poco pratici da impiegare al di fuori di un contesto di ricerca, nell'ambito dei giardini zoologici, nella pratica, ne vengono utilizzati soltanto alcuni.

Approcci non invasivi quali la misurazione del cortisolo dalle feci sono spesso approcci migliori per evitare risposte allo stress dovute alla manipolazione e al prelievo di campioni che maschereranno i risultati dell'analisi.

Un approccio alternativo e moderno consiste nell'addestrare gli animali a sottoporsi a procedure veterinarie. Tale addestramento fa sì che gli animali offrano volontariamente parti del corpo per la raccolta di materiale biologico.

Quando ciò non è possibile, è possibile utilizzare protocolli convalidati per il campionamento al fine di mantenere a livelli minimi lo stress indotto dalla procedura.

Alcuni esempi di indicatori fisiologici includono:

- glucocorticoidi e metaboliti;

- adrenalina, noradrenalina;

- frequenza cardiaca;

- temperatura;

- pressione sanguigna;

- frequenza respiratoria;

- chimica del sangue (per esempio ematocrito).

Perché i corticosteroidi sono difficili da interpretare?

- Sono principalmente coinvolti nella regolazione dell'energia metabolica, di conseguenza, è possibile rilevare dei picchi quando il corpo richiede energia ma non è stressato (ad esempio ritmi circadiani, sesso, stato riproduttivo, dieta, stagionalità, stato sociale);

Direttiva UE sui giardini zoologici - Documento sulle buone pratiche - Allegati P a g i n a | 49 - indicano un'eccitazione fisiologica, ma non se gli animali si sentono bene o male in relazione a uno stimolo. Ad esempio, l'attività sessuale, l'esercizio fisico volontario o la paura sono tutti contesti emotivi molto diversi tra loro nei quali questi ormoni vengono prodotti. L'analisi complementare del comportamento rappresenta la soluzione per interpretare gli ormoni nel contesto;

- non sempre è facile realizzare un raffronto con livelli di riferimento convalidati per l'esemplare o anche per la specie.

Utilizzo di indicatori di salute

La salute è uno degli elementi più importanti del benessere degli animali, tuttavia vi possono essere casi in cui una scarsa salute non provoca scarse esperienze soggettive quali dolore o disagio.

Per valutare uno stato di salute scarso o buon è possibile utilizzare alcuni semplici indicatori. Una prolungata risposta allo stress comporta cambiamenti nell'intero organismo e una depressione del sistema immunitario, generalmente correlata ad un aumento dell'incidenza di malattie. Gli indicatori di queste condizioni prolungate includono misure di crescita, condizioni fisiche, stato riproduttivo (mortinatalità, intervalli inter-parto, comportamento parentale, ecc.), incidenza di malattie e mortalità.

Indicatori di cattiva salute Indicatori di buona salute - Diminuzione della normale attività o isolamento dal

gruppo sociale;

- perdita di condizioni fisiche;

- mantello o piumaggio opaco;

- zoppia e/o posture anormali del corpo;

- disturbi dell'appetito;

- disturbi digestivi (vomito, feci anormali, ecc.);

- secrezioni oculari o nasali o frequenza respiratoria anormale;

- febbre;

- lesioni o ferite;

- perdita di pelo o piume ed eruzioni cutanee;

- eccessiva tendenza a grattarsi;

- comportamento anomalo;

- assenza di vocalizzazione o vocalizzazione eccessiva;

- segni di comportamento sintomo di dolore specifico della specie.

- Modelli di attività e riposo normali;

- buone condizioni fisiche;

- mantello lucido o piume lucide;

- locomozione e posture del corpo normali;

- modello normale di nutrizione e abbeveramento;

- apparente normale funzionamento digestivo;

- Occhi e naso puliti e frequenza respiratoria normale.

Nell'analizzare la salute degli animali, è importante individuare i segni di malattia specifici della specie, il grado di gravità e la portata delle ripercussioni sul benessere dell'animale. Talvolta occorre integrare l'osservazione diretta e lo screening regolare con altri mezzi di diagnosi.

Segnali di dolore

Per molte specie di animali da giardino zoologico i segnali di dolore e di sofferenza non sono ben definiti. Dal punto di vista evolutivo non vi è motivo di mostrare tali segnali in quanto aumenterebbero le probabilità di attacco o di predazione da parti di altri; di conseguenza, la maggior parte delle specie si è evoluta per mostrare segnali comportamentali molto limitati della presenza di dolore. Tuttavia è essenziale osservare che prove fisiologiche, comportamentali e anatomiche indicano che tutti gli animali vertebrati e numerosi crostacei hanno la capacità di sentire e quindi soffrono il dolore. Di conseguenza occorre considerare che se una sindrome, una malattia o una condizione è dolorosa in un animale vertebrato, ad esempio nell'uomo, è parimenti dolorosa anche in un altro animale vertebrato, anche se quell'animale può non mostrare sintomi di dolore come fanno gli esseri umani.

Direttiva UE sui giardini zoologici - Documento sulle buone pratiche - Allegati P a g i n a | 50 Animali geriatrici

Gli animali dei giardini zoologici vivono sempre più a lungo e le malattie geriatriche stanno diventando più comuni.

La vecchiaia stessa non è una malattia di per sé. Di norma gli animali non diventano più lenti o meno attivi in ragione della vecchiaia. Tuttavia possono diventare più lenti o meno attivi a causa di osteoartrite, disfunzione cardiaca, renale o epatica o altre sindromi legate alla vecchiaia. I segni clinici mostrati possono essere impercettibili e non specifici. Pertanto è importante che veterinari e custodi collaborino alla registrazione di lievi cambiamenti comportamentali ed esaminino quelli che potrebbero essere segni impercettibili di una malattia complessa. Una volta diagnosticate, è importante trattare le malattie garantendo la qualità della vita. Qualora non siano disponibili risorse o terapie per garantire all'animale una buona qualità della vita, si può prendere in considerazione l'eutanasia.