• Non ci sono risultati.

Metodi di marcatura e identificazione

Ai fini di una tenuta accurata dei registri è necessaria l'identificazione di esemplari o gruppi di animali all'interno della collezione del giardino zoologico. I sistemi di identificazione utilizzati dovrebbero essere appropriati per le specie individuate e in relazione a qualsiasi legislazione pertinente.

Nessun singolo metodo di identificazione è adatto a tutte le specie e a tutti gli esemplari, in tutte le circostanze.

Talvolta, per ragioni pratiche, è utile una combinazione di due o più metodi di identificazione: ad esempio contrassegni colorati alle orecchie (facilmente visibili) in associazione a transponder (univoci) impiantati.

Qualunque sia il metodo particolare utilizzato, occorre considerare le seguenti caratteristiche pertinenti:

- sicurezza per l'animale, non deve influenzarne il comportamento, la salute o la sopravvivenza;

- assenza di stress e indolore durante e in seguito all'applicazione (il più possibile);

- sicuro e a prova di manomissione;

- persistente per il periodo di tempo appropriato (nel contesto di una collezione zoologica ciò corrisponde alla durata di vita dell'animale);

- identificazione positiva e univoca dell'esemplare o del gruppo contrassegnati;

- facile lettura/osservazione a distanza;

- fornitura di informazioni sufficienti per un'adeguata tenuta dei registri;

- facilità d'uso e rapidità di applicazione, per ridurre al minimo lo stress sull'animale durante l'applicazione;

- pronta disponibilità ad un prezzo ragionevole;

- poco appariscente per il pubblico, in maniera da non sminuire l'aspetto dell'animale.

Metodi per l'identificazione dei singoli animali (da Hosey et al, 2009)

Metodo Descrizione /

Permanente Economico e facile.

Richiede personale

Fianchi, corna Permanente Doloroso Serpenti: marcatura

mediante congelamento Tatuaggio Pelle intorno agli

occhi, sulla groppa, sulle dita

Permanente Doloroso Macachi: callosità

ischiatiche

Direttiva UE sui giardini zoologici - Documento sulle buone pratiche - Allegati P a g i n a | 68 Ornamenti Contrassegni,

perline infilate attraverso la pelle, anelli, colletti

Temporaneo Potenzialmente doloroso

Di solito applicati a giovani animali. Rischio

potenziale di

impigliamento

Iguana blu: perline Marà: contrassegni sulle orecchie

Lemure dalla coda ad anelli: collane

Uccelli: anelli alle zampe Pinguino: anelli in gomma Taglio Pelo, piume Temporaneo Può essere difficile da

vedere da lontano

Raramente utilizzato nei giardini zoologici

Tinta/marcatori Timbri, spray, vernice, pennarelli adesivi

Temporaneo Si può trasferire ad altri animali.

Occorre assicurare l'uso di materiale non tossico

Coleotteri: numeri di carta Tartarughe: punti dipinti

Per un elenco completo dei metodi di identificazione e marcatura per i diversi taxa visitare questo sito.

Direttiva UE sui giardini zoologici - Documento sulle buone pratiche - Allegati P a g i n a | 69

Allegati al capitolo 3 – Attuazione e applicazione

Direttiva UE sui giardini zoologici - Documento sulle buone pratiche - Allegati P a g i n a | 70

6 Licenze e ispezioni

6.1 Siti web

Secretary of State's standards of modern zoo practice (DEFRA, Regno Unito) Zoos expert committee handbook (DEFRA, Regno Unito)

The zoological park, a new ally for biodiversity (MAGRAMA, Spagna) (lettura online) Accreditation Inspector's Handbook (Associazione zoo e acquari, AZA, USA)

The Accreditation Standards and Related Policies (Associazione di zoo e acquari, AZA, US) Guida di riferimento alle normative sul commercio di animali selvatici nell'Unione europea (2013)

DEFRA, Guida alla legge sul rilascio di licenze ai giardini zoologici (1981): chiusura di giardini zoologici, DEFRA, Regno Unito

IUCN Guidelines for the Placement of Confiscated Animals (2000) Strategia per gli animali confiscati (2007), Eurogroup for Animals Building Sustainable Sanctuaries (2012), Arcus Foundation

Norme per i centri di soccorso, Federazione globale dei rifugi per animali

6.2 Studi di casi

6.2.1 Studio di caso 16: corsi di formazione per ispettori di giardini zoologici in Spagna Studio di caso 16: corsi di formazione per ispettori di giardini zoologici in Spagna

Fonte: Active Life Company, S.L

La direttiva 1999/22/CE sui giardini zoologici è stata recepita nella legislazione spagnola tramite la Legge 31/2003 sulla conservazione della fauna selvatica nei parchi zoologici. In precedenza, i giardini zoologici dovevano soltanto rispettare le norme in materia di salute e sicurezza. I nuovi requisiti, destinati a rendere tutti i giardini zoologici dei centri consapevoli del benessere degli animali operanti a favore della conservazione della biodiversità, erano complessi da attuare tanto per il settore dei giardini zoologici quanto per le autorità incaricate della loro applicazione e di garantirne il rispetto. Inoltre, la responsabilità per l'applicazione della legge è ricaduta sulle 17 comunità autonome e spesso nel processo di autorizzazione sono stati coinvolti tre dipartimenti: ambiente, salute degli animali e sicurezza pubblica.

6

Direttiva UE sui giardini zoologici - Documento sulle buone pratiche - Allegati P a g i n a | 71 In seguito al recepimento della direttiva è stato intrapreso uno studio approfondito per valutare la situazione dei giardini zoologici in Spagna. Da tale studio è emersa la necessità di ulteriori orientamenti sull'attuazione dei requisiti e sulla valutazione del rispetto della Legge 31/200. Per rispondere a questa esigenza il ministero dell'Ambiente e la Fondazione Biodiversità hanno pubblicato il documento "El parque zoológico, un nuevo aliado de la biodiversidad. Guía para la aplicación de la Ley 31/2003 de conservación de la fauna silvestre en los parques zoológico" (2006). Nel 2012 è stata pubblicata una versione in inglese.

Per fornire una formazione specializzata agli ispettori di giardini zoologici e ad altre autorità competenti per l'applicazione della legge, sono stati organizzati sette corsi per funzionari pubblici con contenuti progressivamente avanzati (cfr. figura 1) con il sostegno del ministero dell'Ambiente spagnolo (ora ministero delle Politiche agricole, alimentari e ambientali) e della sua Fondazione Biodiversità (Fundación Biodiversidad).

Durante i corsi di formazione, i partecipanti hanno potuto acquisire esperienze multidisciplinari offerte da accademici, professionisti del settore dei giardini zoologici (attraverso la collaborazione con l'Associazione iberica zoo e acquari [AIZA]), esperti di diritto ambientale inclusi funzionari CITES, esperti ispettori di giardini zoologici del Regno Unito e specialisti in soccorso della fauna selvatica appartenenti a ONG. La struttura del corso è passata da discorsi basati sulla teoria a dibattiti e tavole rotonde, un'analisi di casi ipotetici e studi di casi di vita reale. Come esercitazione pratica sono state intraprese visite di ispezione simulate ai giardini zoologici che hanno beneficiato molto dell'accesso e della cooperazione del personale offerti dai giardini zoologici che hanno collaborato.

Il riscontro ricevuto dai partecipanti ha rivelato che la formazione è stata molto apprezzata; la maggior parte di loro proveniva da un contesto molto diverso e l'approccio multidisciplinare necessario per l'ispezione dei giardini zoologici è stato qualcosa di estremamente nuovo per loro. Le sessioni pratiche, le ispezioni di simulazione e le discussioni successive sono stati particolarmente apprezzati dato che hanno consentito di mettere in pratica la teoria e di confrontare i loro approcci, che hanno ritenuto necessario dovessero diventare il più standardizzati possibile. È stata inoltre richiesta anche una formazione di seguito periodica.

Il riscontro ricevuto dai partecipanti ha rivelato che la formazione è stata molto apprezzata; la maggior parte di loro proveniva da un contesto molto diverso e l'approccio multidisciplinare necessario per l'ispezione dei giardini zoologici è stato qualcosa di estremamente nuovo per loro.

Figura 1: principali argomenti di interesse per gli ispettori di giardini zoologici intervistati prima del corso di formazione avanzato (2011) al fine di adattare i contenuti del corso nella maniera più adatta.

Direttiva UE sui giardini zoologici - Documento sulle buone pratiche - Allegati P a g i n a | 72 Le sessioni pratiche, le ispezioni di simulazione e le discussioni successive sono stati particolarmente apprezzati dato che hanno consentito di mettere in pratica la teoria e di confrontare i loro approcci, che hanno ritenuto necessario dovessero diventare il più standardizzati possibile. È stata inoltre richiesta anche una formazione di seguito periodica.

Gli ispettori partecipanti hanno inoltre evidenziato l'impatto positivo dell'apprendimento sull'organizzazione e sulla pianificazione del loro approccio ad ogni ispezione a seconda delle caratteristiche del giardino zoologico in questione. La formazione ha inoltre favorito la cooperazione e la comunicazione tra tutti i dipartimenti coinvolti, da una parte, e i giardini zoologici oggetto di ispezione, dall'altra.

Un'altra iniziativa sviluppata in associazione ai corsi è stata una piattaforma di apprendimento e comunicazione online a disposizione degli ispettori di giardini zoologici (gruppo ispettori di giardini zoologici, forum e biblioteca presso la piattaforma interattiva dell'Inventario spagnolo del patrimonio naturale e della biodiversità -biodiversia.es).

I principali insegnamenti tratti da questa esperienza hanno evidenziato l'importanza (tra gli altri aspetti) dei seguenti aspetti:

- ricezione di una formazione multidisciplinare per una visione esaustiva della portata completa dell'attuazione e della valutazione della direttiva dell'Unione europea sui giardini zoologici;

- gli ispettorati per i giardini zoologici devono avere un'organizzazione chiara, comunicare bene internamente e contare su protocolli, orientamenti e sostegno adeguati alle esigenze nazionali (e in questo caso anche delle amministrazioni regionali);

- fare sì che la formazione sia il più possibile continua e completa;

- stretta collaborazione con il settore dei giardini zoologici per trarre vantaggio dalla loro esperienza e consentire alla formazione di essere il più pratica possibile;

- maggiore utilizzo delle tecnologie dell'informazione al fine di centralizzare le risorse, la comunicazione e la gestione dei dati sugli animali.

Ringraziamenti: i corsi di formazione per gli ispettori di giardini zoologici hanno beneficiato enormemente della collaborazione dei giardini zoologici e del loro personale presso lo Zoo acquario di Madrid, Faunia (Madrid), CosmoCaixa (Alcobendas), Safari Madrid e il Centro naturale di Cañada Real (El Escorial).

6.2.2 Studio di caso 17: chiusura di un giardino zoologico e trasferimento di animali (I)

Studio di caso 17: chiusura di un giardino zoologico e trasferimento di animali I

Fonte: squadra tecnica del Costa Blanca Safari Park (Spagna)

Nel 2010, la gestione cooperativa del Costa Blanca Safari Park (Spagna) ha deciso di chiudere il parco. A seguito di questa decisione, il personale tecnico del parco ha progettato una strategia per trasferire tutti gli animali nelle migliori condizioni possibili. Al fine di definire la destinazione di questi animali, sono stati pianificati ed attuati tre compiti, tenendo conto dello stato di conservazione, dei programmi di riproduzione e di tutti i relativi requisiti amministrativi e legali:

Direttiva UE sui giardini zoologici - Documento sulle buone pratiche - Allegati P a g i n a | 73 1. individuazione di prestiti e concessioni di animali;

2. individuazione di situazioni speciali, programmi EEP e ESB e altri obblighi istituzionali;

3. produzione di una raccolta di indirizzi di istituzioni, parchi e intermediari da coinvolgere potenzialmente nel trasferimento degli animali.

È stato predisposto un elenco prioritario di esemplari per il trasferimento sulla base di:

- trasferimento urgente di animali non di proprietà del parco safari;

- regolarizzazione di animali "in prestito" risultanti da trasferimenti o prestiti del parco safari;

- trasferimento di altri animali, salvaguardandone il benessere e garantendo l'integrità delle istituzioni destinatarie.

Il numero complessivo di animali da trasferire era 571 (411 mammiferi appartenenti a 46 specie, 148 uccelli appartenenti a 17 specie, 12 rettili appartenenti a 2 specie).

Un piccolo gruppo di custodi ha assicurato il mantenimento, l'addestramento e il trasporto degli animali. In alcuni casi si è reso necessario anche un sostegno esterno. La squadra tecnica del parco è stata incaricata di individuare e negoziare accordi formali con l'istituzione che avrebbe ricevuto gli animali, con i servizi veterinari regionali e con tutte le altre entità e autorità necessarie. La procedura generale di trasferimento ha coinvolto una rete di comunicazione ad alto livello al fine di garantire tutti gli aspetti relativi a:

1. approvazione della destinazione finale (da parte di EEP/ESB, direzione di SAFARI, servizi veterinari);

2. requisiti sanitari (prelievo di campioni per analisi veterinarie, passaporti, trasporti, quarantene, ecc.);

3. requisiti CITES (soltanto per le specie incluse nell'elenco CITES);

4. requisiti ai sensi di normative specifiche in materia di conservazione;

5. organizzazione del trasporto in linea con le normative internazionali;

6. disponibilità di tutte le attrezzature necessarie per il carico e il trasporto;

7. trasporto custodito, compreso il trasferimento di tutta la documentazione pertinente;

8. chiusura di registri, compilazione di informazioni e archiviazione di fascicoli.

Calendario e numero di istituzioni coinvolte:

Data di chiusura 7 settembre 2010 Contatti instaurati per il trasferimento di animali:

Primi contatti 17 settembre 2010 hanno partecipato 31 istituzioni zoologiche (di cui 14 AIZA; 7 EAZA)

26 contatti non andati a buon fine Primo trasferimento 4 ottobre 2010

Ultimo trasferimento ottobre 2011

Direttiva UE sui giardini zoologici - Documento sulle buone pratiche - Allegati P a g i n a | 74 6.2.3 Studio di caso 18: chiusura di un giardino zoologico e trasferimento di animali (II) Studio di caso 18: chiusura di un giardino zoologico e trasferimento di animali

Autore: Geert Jonkers (coordinatore del ricollocamento, Stichting AAP)

Nel 2006, in Francia, un giardino zoologico di piccole dimensioni che era anche una combinazione di un parco dei divertimenti, è fallito e ha chiuso. Si trattava di un giardino zoologico privato e il proprietario è fuggito lasciando tutti gli animali privi di cure.

Le autorità veterinarie regionali sono intervenute assicurando almeno la fornitura quotidiana minima di alimenti ed acqua agli animali. Nel frattempo, hanno esaminato con urgenza le possibilità disponibili per evacuare il posto.

Un'organizzazione francese per la protezione degli animali ha segnalato Stichting AAP, un centro di soccorso per animali esotici nei Paesi Bassi, quanto meno per i primati esistenti.

L'elevato numero di animali che necessitavano di essere salvati e le diverse specificità richieste per custodirli hanno richiesto il coinvolgimento nel processo di tre diverse entità. L'autorità veterinaria francese, in collaborazione con l'organizzazione francese per la protezione degli animali, ha svolto tutto il lavoro di coordinamento. È stato deciso che gli animali sarebbero stati trasferiti a:

- Stichting AAP che ha accolto 23 lemuri variegati, 11 lemuri variegati bianchi e neri, 1 lemure bruno, 22 lemuri dalla coda ad anelli, 1 porcospino e 20 degù;

- un rifugio francese che ha accolto tutti gli ungulati (ad esempio bovini ankole, guanaco, lichi, zebre);

- un giardino zoologico francese che ha accolto tutti gli uccelli (ad esempio pappagalli, ecc.).

Per le specie rimaste in Francia non sono stati necessari accordi speciali in termini di documentazione; tuttavia, per le specie trasferite nei Paesi Bassi (lemuri), elencate nella CITES I, erano necessari i rispettivi certificati che sono stati organizzati senza problemi.

Non sono state necessarie disposizioni mediche speciali. Il centro di soccorso si è occupato delle gabbie e del trasporto terrestre. Anche le misure di quarantena all'arrivo hanno costituito parte delle procedure di routine del centro di soccorso. In ragione delle condizioni di benessere altamente compromesse, il processo è stato attuato con la massima urgenza ed efficacia, giungendo al risultato finale di aver definito in meno di due settimane tutte le formalità e i dettagli pratici per il trasferimento.

Direttiva UE sui giardini zoologici - Documento sulle buone pratiche - Allegati P a g i n a | 75

6.3 Due esempi di sistemi di ispezione dei giardini zoologici: Regno Unito e Spagna

dell'attuazione) hanno integrato la legge 31/2003 nelle loro legislazioni beneficiando della discrezionalità di innalzare i requisiti.

Gli ispettori di giardini zoologici

Professionisti del settore dei giardini zoologici nominati dal governo e rappresentanti delle autorità locali.

Prima dell'ispezione Il gestore del giardino zoologico compila un modulo di verifica preispezione, allegando la documentazione pertinente.

Ogni amministrazione regionale dispone di una legislazione e di protocolli propri adattati a partire da uno studio sul settore. Alcune di esse utilizzano questionari preispezione.

La documentazione pertinente viene richiesta preventivamente. viene richiesta preventivamente. Viene effettuata un'ispezione e si ricorre a una relazione sull'ispezione per il rilascio di licenze a giardini zoologici per valutare la conformità generale e la probabilità che i requisiti vengano soddisfatti. Le licenze possono essere concesse a fronte del soddisfacimento delle condizioni specificate.

La documentazione attestante come il richiedente sta pianificando di soddisfare i requisiti di legge è richiesta al momento della presentazione della domanda o anticipatamente; tale documentazione comprende i piani per il rispetto della legge 31/2003 (piani di conservazione, istruzione e per trattamenti veterinari avanzati) e qualsiasi altro requisito legislativo stabilito dall'autorità locale.

L'ispezione Si ricorre a una relazione di ispezione del giardino zoologico per valutarne la conformità rispetto alle misure di cui all'articolo 3 e alla legge sul rilascio di licenze a giardini zoologici del 1981 mediante domande Sì/No/Non applicabile e chiarimenti/osservazioni.

In caso di carenze, sono incluse le condizioni di licenza o le raccomandazioni.

Questionari sono utilizzati anche per valutare la conformità con l'articolo 3

Direttiva UE sui giardini zoologici - Documento sulle buone pratiche - Allegati P a g i n a | 76 Informazioni e

orientamenti

Il documento Secretary of State's standards of modern zoo practice specifica le norme minime che ci si aspetta che i giardini zoologici in Inghilterra rispettino.

Il documento Zoos expert committee handbook fornisce ulteriori orientamenti.

The zoological park, a new ally for biodiversity1

Guida all'applicazione della legge 31/2003* sulla conservazione della fauna selvatica nei parchi zoologici.

1Lettura online

Ulteriori informazioni per gli ispettori

Comitato di esperti sui giardini zoologici

Comunicazioni interne del comitato di esperti sui giardini zoologici (ad esempio orientamenti per migliorare la coerenza delle ispezioni)

Gruppo di comunicazione online per gli ispettori di giardini zoologici (comprendente forum, biblioteca e agenda) su una piattaforma nazionale dedicata alla biodiversità (Biodiversia.es) Formazione degli

ispettori

Seminari di formazione biennale. Corsi multidisciplinari sull'ispezione di giardini zoologici del ministero dell'Ambiente. Cfr. allegato 6.2.1

Direttiva UE sui giardini zoologici - Documento sulle buone pratiche - Allegati P a g i n a | 77

6.4 Legislazione degli Stati membri in materia di giardini zoologici: esempi di