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IL MICROCREDITO E LE ASIMMETRIE INFORMATIVE

2.2. Le asimmetrie informative

2.2.1 Informazione nascosta

L’analisi che andremo ad effettuare riguarderà nel dettaglio il modello studiato da Stiglitz-Weiss43, considerato pilastro portante della teoria sul razionamento del

credito.

L’analisi del fenomeno parte dall’individuazione delle variabili scelte dalle banche per attuare la loro politica di prestiti:

 il tasso d’interesse ricevuto;

 le garanzie collaterali offerte per il prestito;

 l’ammontare del prestito erogato.

Essi fungono da strumenti di selezione usati dalla banca per distinguere i clienti solventi da quelli insolventi.

Per i due autori il tasso d’interesse, esercita un ruolo importante nella scelta dei soggetti da finanziare ovvero quando esiste un’imperfetta distribuzione delle informazioni, il livello del tasso applicato influisce, oltreché sul livello della domanda, anche sulla rischiosità dei progetti intrapresi. La definizione del tasso rivestirà, quindi, una duplice funzione:

1. classifica dei potenziali prenditori (ruolo selettivo); 2. possibili comportamenti dei prenditori (ruolo incentivo)

Consideriamo ora noi, per la nostra analisi, un contratto con il solo tasso d’interesse, con garanzie uguali a 0 e ammontare unitario.

Si ha informazione nascosta quando, prima dello scambio, una delle due parti ha più informazione dell’altra sull’oggetto dello scambio. Nel nostro caso, e soprattutto nel mercato del credito, la banca (o chi eroga il credito) non è in grado di distinguere i

43 Joseph Stiglitz & Andrew Weiss, 1991, “Credit rationing in Markets with Imperfect Information”, The

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clienti più rischiosi da quelli meno rischiosi.

Una prima soluzione potrebbe essere quella d’offrire un contratto con un tasso d’interesse uguale per tutti che copra il rischio medio, ma questo tipo di contratto sarà invitante solo per i clienti più rischiosi mentre quelli che presentano un progetto più sicuro sarebbero spinti ad abbandonare il mercato perché il tasso a loro offerto sarebbe non adatto alla loro rischiosità. Inoltre potrebbe anche accadere che se il tasso usato fosse eccessivamente elevato e se il progetto dovesse avere successo essi non sarebbero comunque in grado di rimborsarlo e quindi rinunciano ad indebitarsi, quindi i progetti meno rischiosi verrebbero abbandonati e la selezione che si manifesta è avversa perché, come detto precedentemente, i clienti meno rischiosi vengono danneggiati e sono indotti ad abbandonare il mercato. Se si dovesse verificare questo rimarrebbero sul mercato solo i clienti più rischiosi, cosa non favorevole per la banche che sopportano il rischio; invece, quelli che non ricevono il prestito sono i clienti meno rischiosi, anche se non parliamo ancora di vero e proprio razionamento, poiché questa categoria di clientela non richiede il prestito per i motivi enunciati in precedenza.

L’uscita dal mercato dei clienti meno rischiosi genera un circolo vizioso, infatti, se questi clienti rinunciano al prestito allora la banca finanzierà esclusivamente quelli più rischiosi; però la banca si accorgerà che le insolvenze sono più frequenti rispetto a quelle che aveva preventivato ed è spinta ulteriormente ad aumentare il tasso d’interesse, ma questo provoca un’uscita anche di una parte dei clienti che sono rischiosi che si trovano anch’essi nella condizione di rinunciare al progetto.

Alcuni comportamenti privati possono cercare di risolvere i problemi dell’informazione asimmetrica. In particolare, nei casi di informazione nascosta, si può agire mediante:

 segnalazione: la parte informata intraprende un’azione all’unico scopo di rivelare credibilmente le proprie informazioni alla parte non informata.

Un’azione è un segnale efficace, cioè credibile, quando: • ha un costo per chi la intraprende

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 screening: la parte non informata intraprende un’azione volta a indurre la parte informata a rivelare le informazioni.

Il tipico esempio di asimmetrie informative è lo studio fatto dall’economista George A. Akerlof (1970)44 sul mercato delle automobili usate. In generale, è molto

difficile conoscere ex ante le condizioni effettive di un’automobile di seconda mano, ed esistono vari espedienti pratici per distinguere una buona auto da quelle scadenti (il modo in cui si presenta l’auto o chi la vende, l’offerta di una garanzia, e così via). Il nostro esempio, tuttavia, considera uno scenario estremamente semplificato, nel quale il compratore potenziale non dispone di nessuno strumento per osservare, sia pure indirettamente, la qualità dell’automobile. Supponiamo che esistano solo due possibilità: l’automobile può essere di qualità bassa o alta e l’acquirente non è in grado di stabilire ex ante a quale delle due categorie appartenga l’auto della quale deve valutare l’acquisto. Il venditore, viceversa, conosce la qualità effettiva dell’automobile. Questa circostanza genera una situazione di asimmetria informativa tra i due lati del mercato. Infatti, il venditore non ha nessun incentivo a rivelare lo stato effettivo di un’auto scadente, perché può venderla comunque al prezzo di una in perfette condizioni. Il livello di qualità influenza anche la disponibilità del compratore, il quale non vorrebbe pagare un prezzo superiore rispetto alla qualità dell’auto. Inoltre, il compratore non è in grado di osservare il “vero” livello di qualità. L’inefficienza è una diretta conseguenza dell’asimmetria informativa esistente tra i due lati del mercato: i venditori conoscono la qualità del bene, che non è nota ai compratori. Il collasso del mercato non può essere evitato utilizzando le sole informazioni di prezzo. La conclusione dell’esempio è che l’asimmetria informativa genera il collasso di una metà del mercato, perché usciranno quei clienti che non vorranno pagare un prezzo eccessivo in corrispondenza di una macchina scadente. Esistono dei rimedi per eliminare l’inefficienza causata dall’asimmetria informativa, ma si tratta di misure che diventano efficaci solo dopo un certo periodo di tempo. E’ questo il caso di venditori

44 George A. Akerlof, "The Market for Lemons: Quality Uncertainty and the Market Mechanism", The Quarterly

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che acquistano credibilità presso la clientela solo dopo un certo numero di anni di attività o dell’offerta di alcuni tipi particolari di garanzia.

Come vedremo più avanti sono stati individuati diversi tipi di contratto per risolvere questo problema dell’informazione nascosta e in particolare noteremo come il microcredito renda minima tale questione.