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Informazioni geografiche e storiche su Cap Bon

LA RICERCA SU CAP BON

5.1 Informazioni geografiche e storiche su Cap Bon

La penisola di Cap Bon si estende non lontano dalla capitale Tunisi, una striscia di terra lunga 80 km e larga 20-50 km, bagnata su due lati dalle acque del Golfo di Tunisi e Hammamet. Questa è un'area di 2822 km ², che rappresenta 1,8% della superficie to- tale del Paese, circondata da una costa di 200 km che si può percorrere in un giorno, una frangia che cambia forma come e mentre si procede da Soliman a Hammamet. Cap Bon è una fertile penisola che si estende in direzione del Mediterraneo, a nordest di Tunisi. I geologi ritengono che in passato essa raggiungesse la Sicilia, facendo da ponte tra l'Africa e l'Europa, e che sia sprofondata al di sotto del mare circa 30.000 an- ni fa.

Attualmente, Capo Bon, e in particolare le spiagge sudorientali attorno ad Hammamet e Nabeul, costituiscono la meta preferita del turismo organizzato.

Lato nord, la costa è un alternarsi di scogliere, coste rocciose, promontori, insenature, baie, spiagge, campi di dune a volte si estende nell'entroterra, punteggiato qua e là dai fiumi . Lato sud di El Haouria ad Hammamet, la lunga striscia di spiagge di sabbia è in- terrotta di tanto in tanto da alcune alte scogliere e da coste rocciose. Perle di dune basse difficilmente supera i 4 metri a volte separare una serie di lagune e saline paral- lela alla riva (Maamoura a Lebna). I fiumi più importanti, Oued Lebna e Oued Chiba.

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Visto dall'alto, il rilievo del Cap Bon è abbastanza collinare. Un terzo del suo territorio è costituito da djebels (colline in termine arabo) bassi, compresi Jebel Abderrahmane che è il più alto.

Punta estrema tunisino Ridge, si tratta di una serie di picchi asimmetrici (Djebel Diss, El Jebel Hofra, Jebel Hannous, Kef Kef Bougaoula e Errand che sorge a 637 m), con forti pendenze su un lato, liscia la altri, condividendo la penisola in direzione sud-ovest- nord-est, da dove la maggior parte della rete idrica nella regione. Altri djebels sono di fronte al mare, con forti pendenze e drop-off: Jebel Korbous (419 m), Jebel Labiadh (393 m) Haouaria Mont Farcouni (435 m), sull'isola di ... A Zembra serie djebels più a ovest separa il Cap Bon nel resto del territorio. A volte, salendo a 500 m, si estende da Hammam-Lif Hammamet (djebels Bazine, Ashagshag Bouchoucha El Mekki, Ezzit, La- trach ...).

Inoltre, il paesaggio è diviso in colline (tra Korba e Menzel Bouzelfa ad es.), Cassetti (di Kelibia a Korba ...) in pianura (Soliman, Haouria ...) e la depressione, a volte utilizzati

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per l'agricoltura (agrumi, vigne, ulivi, ortaggi ...), a volte indossando foreste naturali o piantati per fissare campi di dune (Haouria).

Le risorse idriche provengono principalmente da Cap Bon attraverso acque sotterra- nee. Ma la regione ha molti fiumi, decine di dighe e usufruisce dell'acqua presa dal canale Medjerda-Cap Bon. Tuttavia, queste risorse sembrano insufficienti a soddisfare le esigenze del settore agricolo spesso irriguo e del turismo, un settore in forte cresci- ta.

La regione gode di un clima mediterraneo, le precipitazioni irregolari. La piovosità media è di 500-600 mm annui e le temperature medie sono di 12 ° C in inverno, 28 in estate. Soffia la maggior parte del tempo un forte vento da nord-ovest, fino a 80 a 100 km / h in autunno e in inverno.

Grazie alla sua posizione geografica, il paesaggio e il clima, Cap Bon ha una moltitudi- ne di ecosistemi in cui flora e fauna sono molto diverse. Il 40% delle specie vegetali selvatiche si trovano nel suo territorio. Anfibi, rettili, mammiferi rari come la lontra o donnola d'acqua dolce, e centinaia di specie di uccelli hanno stabilito la loro casa nella zona, o ci sono migliaia di uccelli migratori provenienti dall’Europa in fuga per le sta- gioni fredde.

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5.2

Topografia di Cap Bon

La penisola di Cap Bon è delimitata a nord, a sud-est, a est dal mar Mediterraneo, a sud-ovest con il governatorato di Zaghouan, a ovest con quello di Ben Arous, a sud con Sousse.

Il Governatorato di Nabeul gestisce la penisola dal punto di vista amministrativo ed è suddiviso in 16 delegazioni. Il Governatorato vanta una costa di circa 300 km con pia- nure costiere ed una fascia collinosa molto fertile nella zona meridionale. Nabel è abi- tata da circa 60.000 abitanti.

Le più importanti mete turistiche della Penisola di Cap Bon sono Hammamet, Nabeul, Kelibia , Slimene.

L’aeroporto di Tunisi-Cartagine è a 70 kilometri da Nabeul, quello di Monastir-Skanes è a circa 100Km.

Le strade principali sono la MC26, la GP27 e la MC28. La prima si dirama dalla GP1 presso Borj Cedria (Ben Arous) e – via Soliman – raggiunge Haouaria. La seconda inve- ce si diparte dalla GP1 all’altezza dell’abitato di Turki (Grombalia) e, dopo avere rag- giunto Nabeul, prosegue verso Haouaria, passando per Korba, Menzel Temime e Keli- bia. La MC28 parte da Nabeul, passa per Hammamet e prosegue verso Zaghouan. La linea ferroviaria lambisce a sud la penisola, seguendo quasi lo stesso percorso della GP1 e collega Nabeul a Tunisi via Hammamet.

Nella Regione sono presenti porti per le attività locali di pesca: Kelibia, El Haouaria, Beni Khiar e Sidi Daoud. I porti commerciali nazionali sono a circa 80 Km di distanza dal governatorato (Rades e Sousse).

A metà strada tra Kelibia e El-Haouaria si trova il poco noto sito cartaginese di Ker- kouane, una città fondata nel VI secolo a.C. che visse per meno di 300 anni, prima che le forze romane la distruggessero.

Fu scoperta nel 1962, e oggi un museo ne conserva alcuni interessanti reperti, tra i quali la 'Principessa di Kerkouane', il coperchio di un sarcofago in legno intagliato che rappresenta la dea Astarte.

Il piccolo villaggio di El-Haouaria si trova nascosto sotto la cima montagnosa di Cap Bon. È una località tranquilla con un paio di belle spiagge, soprattutto a Ras el-Drek. La

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principale attrattiva è costituita dalle Grotte romane sulla costa, 3 km ad ovest del vil- laggio.

Buona parte delle pietre utilizzate per costruire Cartagine vennero recuperate da que- sto straordinario complesso di grotte di pietra arenaria gialla: i cavatori scoprirono che la qualità della pietra alla base delle scogliere era superiore a quella della pietra di su- perficie, e pertanto scelsero di scavare delle gallerie all'interno delle scogliere piutto- sto che di abbatterle. Le grotte che vediamo oggi sono il risultato di quasi 1000 anni di scavi.

Le cave di El Haouaria/Ghar el Kebir Capo Bon (Tunisia)

L’apertura di cave costiere durante il periodo antico è risultata essere una pratica dif- fusa perché consentiva un più facile trasporto del materiale garantendo la possibilità di sfruttare le vie navigabili; in questo modo il materiale poteva essere trasportato agevolmente anche verso luoghi distanti da quelli di prelievo. La scelta dei luoghi di estrazione era dettata dalla presenza di materiali facilmente estraibili e lavorabili. Un esempio significativo di cave costiere sfruttate nel periodo punico e romano è rap- presentato dalle cave di El Haouaria, Ghar el Kebir, Capo Bon (Tunisia) dove furono

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coltivate le arenarie quaternarie, materiale ricercato proprio per la facilità di estrazio- ne e lavorazione.

L’arenaria per le sue caratteristiche è stata un materiale privilegiato per l’edificazione in epoca punica. Il confronto con altri siti estrattivi analoghi per tipologia di materiale estratto, localizzazione costiera e periodo storico mostrano la particolarità di tale sito non solo per l’estensione dello stesso ma anche per la presenza contestuale di luoghi di estrazione a cielo aperto e in sotterraneo. La riconosciuta importanza di tale sito estrattivo lo trasforma oggi in una frequentata meta turistica inserita nei circuiti di va- lorizzazione delle numerose peculiarità locali;

le cave costituiscono un importante sito archeologico accessibile e aperto al pubblico. Uno studio dettagliato (Mezzolani, 2008) mostra che il materiale estratto dalle cave di El Haouaria è stato rinvenuto a Cartagine, distante circa 60 km; l’ipotesi di uno sfrut- tamento del sito in epoca punica sembra avvalorata non dagli elementi desumibili dal sito di estrazione, ma dal rinvenimento di componenti afferenti a questa formazione litica a Cartagine in strutture puniche. La pratica diffusa della coltivazione continua delle cave in epoche successive spesso non consente di datarle e di ricostruirne con esattezza la storia.

Cave di El Haouaria, Ghar el Kebir Cap Bon (Tunisia)

Si è scelto di definire area oggetto di studio, Il Governatorato di Nabeul e di esaminar- ne le trasformazioni, le evoluzioni, le risorse ed il suo sviluppo in anni recenti.

La valorizzazione di un territorio avviene attraverso l’analisi delle risorse naturali (cli- ma, suolo, topografia…) considerate relativamente stabili e le risorse socio- economiche che variano in base alle decisioni politiche.

Per poter identificare e confrontare le diverse possibilità di sviluppo adatto alle condi- zioni ambientali dell’area oggetto di studio, bisogna valutare la reale capacità produt- tiva del suolo, la posizione geografica, l’estensione delle terre mappate, ecc…

Le risorse economiche saranno valutate in base alle dimensioni aziendali, al livello di sviluppo, alla validità del lavoro ed alle attività umane.

Si è proceduto con la campionatura del suolo di alcune località a vocazione agricola di una certa rilevanza, in termini di estensione aziendale e di quantità di produzione, e di

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alcune località a bassa produttività per valutare la diversa consistenza della sostanza organica nei suoli attraverso il carotaggio dei terreni.

Per valutare in base alle buone pratiche agricole l’effettivo utilizzo del suolo ed i siste- mi di irrigazione utilizzati in relazione alle necessità delle colture, alla qualità ed alla quantità dell’acqua disponibile.

Le caratteristiche che descrivono il profilo del terreno sono la pendenza, il clima, il drenaggio .

Le caratteristiche che influenzano il tipo di uso del suolo sono la quantità di materia organica, la tessitura del suolo, la saturazione di base, ecc…

Le caratteristiche da valutare sono:

1) clima: temperatura, sole, pioggia, umidità e vento 2) caratteristiche della topografia e del paesaggio 3) umidità del terreno (capacità di drenaggio)

4) proprietà della fertilità del suolo: struttura, porosità, profondità efficace, contenuto in carboidrati e gesso.

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5) le caratteristiche associate con la fertilità del suolo (concentrazione di cationi di ba- se di azoto, fosforo e sostanza organica)

6) proprietà relative al contenuto di sodio e salinità.