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Le linee di intervento per il conseguimento degli obiettivi specifici di asse Sulla base della strategia e degli obiettivi globali e specifici, sono stati definiti nel PSR LiguriaSulla base della strategia e degli obiettivi globali e specifici, sono stati definiti nel PSR Liguria

CAPITOLO QUARTO

4. Gli strumenti per l’attuazione della strategia

4.1 Le linee di intervento per il conseguimento degli obiettivi specifici di asse Sulla base della strategia e degli obiettivi globali e specifici, sono stati definiti nel PSR LiguriaSulla base della strategia e degli obiettivi globali e specifici, sono stati definiti nel PSR Liguria

2007-2013 quattro assi prioritari di intervento oltre alla misura di Assistenza Tecnica in senso lato, relativa alla gestione e finanziamento di tutti gli interventi propedeutici e di supporto all’attuazione dell’intero Programma.

Il primo Asse riguarda il sostegno alla crescita competitiva dell’agricoltura imprenditoriale.

Questo obiettivo generale viene perseguito attraverso una strategia di azione incentrata su 8

“fabbisogni di intervento”, che rispondono puntualmente alle esigenze emerse dall’analisi SWOT e che vengono declinati in 3 obiettivi specifici che si individuano con altrettanti gruppi di misure (cfr. schema seguente).

Nel capitolo tre sono stati approfonditi i legami tra fabbisogni di intervento e analisi swot di contesto, evidenziando la piena coerenza tra bisogni e strategie. L’analisi che ora si propone concerne gli strumenti operativi scelti per il soddisfacimento degli obiettivi specifici di Asse e di quello generale di Programma.

Prima di illustrare le singole misure – come declinate a livello regionale - e valutarne la coerenza con l’Asse di appartenenza, occorre ribadire che la Regione Liguria ha con il PSR 2007-2013 intrapreso una strategia estremamente articolata, correlata alle specificità del territorio che manifesta esigenze estremamente diversificate al proprio interno.

In particolare la scelta strategica operata dall’amministrazione si è concretizzata nella predisposizione di uno strumento programmatorio in grado di rispondere agli specifici fabbisogni regionali, attraverso l’attivazione della quasi totalità delle misure previste dalla nuova regolamentazione comunitaria, ma prevedendo una concentrazione di risorse sulle misure più significative in rapporto ai suddetti fabbisogni. Nello specifico su 10 misure si concentra l’80% delle risorse finanziarie, mentre il restante 20% è assegnato a 25 misure che risultano essere complementari alle 10 principali.

Lo schema che segue propone una elencazione delle misure dell’asse 1, accorpate per gruppo di appartenenza e corredate dell’articolo del Regolamento comunitario cui si riferiscono.

ASSE1 - MIGLIORAMENTO DELLA COMPETITIVITÀ DEL SETTORE AGRICOLO E FORESTALE

OBIETTIVI DI ASSE CODICE TITOLO REG. (CE)

1698/2005 111 Azioni nel campo della formazione professionale e

dell’informazione, compresa la diffusione di conoscenze

scientifiche e di pratiche innovative, rivolte agli addetti dei settori agricolo, alimentare e forestale

art.20.a.i

112 Insediamento di giovani agricoltori art.20.a.ii

113 Prepensionamento di agricoltori e lavoratori agricoli art.20.a.iii 114 Riscorso ai servizi di consulenza agricola e forestale art.20.a.iv Gruppo 1

115 Avviamento di servizi di consulenza aziendale, di sostituzione e di assistenza alla gestione

art.20.a.v

121 Ammodernamento delle aziende agricole art.20.b.i

122 Migliore valorizzazione economica delle foreste art.20.b.ii 123 Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali art.20.b.iii 124 Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e

tecnologie nei settori agricolo e alimentare, ed in quello forestale

art.20.b.iv 125 Infrastrutture connesse allo sviluppo ed all'adeguamento

dell'agricoltura e della silvicoltura

126 Ripristino del potenziale di produzione agricola danneggiato da art.20.b.vi

perseguimento di quattro obiettivi generali: mantenere il presidio umano nelle zone rurali della Liguria, attuare il piano d’azione previsto dalla direttiva nitrati nella zona di competenza, diffondere l’utilizzo di tecniche agricole e silvicole rispettose dell’ambiente e maggiormente sostenibili anche nel periodo medio e lungo, salvaguardare la natura e l’ambiente nelle zone

“Natura 2000” consentendo nel contempo lo svolgimento in queste zone di attività agricole e forestali economicamente sostenibili.

Questi obiettivi generali vengono perseguiti attraverso una strategia di azione incentrata su 5

“fabbisogni di intervento”, che rispondono puntualmente alle esigenze emerse dall’analisi SWOT e che vengono declinati in 2 obiettivi specifici che si individuano con altrettanti gruppi di misure (cfr. schema seguente).

Anche per l’Asse 2 si propone lo schema nel quale sono elencate le misure accorpate per gruppo di appartenenza con indicazione dell’articolo del Regolamento comunitario cui si riferiscono.

ASSE2 - MIGLIORAMENTO DELL'AMBIENTE E DELLO SPAZIO RURALE OBIETTIVI DI

ASSE CODICE TITOLO

ARTICOLI REG. (CE) 1698/2005 211 Indennità compensative degli svantaggi naturali a favore degli

agricoltori delle zone montane

art.36.a.i 212 Indennità a favore degli agricoltori delle zone caratterizzate da

svantaggi naturali diverse dalle zone montane

art.36.a.ii 213 Indennità Natura 2000 e indennità connesse alla Direttiva

2000/60/CE

art.36.a.iii

214 Pagamenti agro-alimentari art.36.a.iv

Gruppo 1 Misure finalizzate a promuovere l'utilizzo sostenibile dei terreni agricoli

215 Pagamenti per il benessere degli animali art.36.a.v

ASSE2 - MIGLIORAMENTO DELL'AMBIENTE E DELLO SPAZIO RURALE OBIETTIVI DI

ASSE CODICE TITOLO

ARTICOLI REG. (CE) 1698/2005

216 Sostegno ad investimenti non produttivi art.36.a.vi

221 Imboschimento di terreni agricoli art.36.b.i

222 Primo impianto di sistemi agroforestali su terreni agricoli art.36.b.ii 223 Imboschimento di superfici non agricole art.36.b.iii

224 Indennità Natura 2000 art.36.b.iv

226 Ricostituzione del potenziale forestale ed introduzione di interventi preventivi

art.36.b.vi Gruppo 2

Misure

finalizzate all'uso sostenibile dei terreni forestali

227 Sostegno ad investimenti non produttivi nel settore forestale art.36.b.vii

Il terzo Asse è finalizzato a migliorare la qualità della vita nelle zone rurali e a incentivare la diversificazione dell’economia rurale. A differenza dei primi due assi che hanno efficacia su tutto il territorio regionale, l’asse in esame è prioritariamente indirizzato al territorio rurale, aree C e D della zonizzazione proposta dal PSR Liguria, e ripresa al capitolo 1 del presente lavoro.

Come evidenziato in più punti, la Liguria presenta al proprio interno zone rurali nettamente diversificate, pertanto anche la strategia dell’Asse 3 risulta articolata per rispondere appieno a tali peculiarità.

Ciò premesso, la strategia di azione dell’asse è incentrata su alcuni “fabbisogni di intervento”, coerenti con le esigenze emerse dall’analisi SWOT e che vengono riferiti a 3 obiettivi specifici che si individuano con altrettanti gruppi di misure (cfr. schema seguente), oltre alle specifiche azioni “formazione e informazione” e “acquisizione di competenze e animazione”.

Anche per l’Asse 3 si propone lo schema nel quale sono elencate le misure accorpate per gruppo di appartenenza con indicazione dell’articolo del Regolamento comunitario cui si riferiscono.

ASSE3 - QUALITÀ DELLA VITA NELLE ZONE RURALI E DIVERSIFICAZIONE DELL'ECONOMIA RURALE

OBIETTIVI DI ASSECODICE TITOLO

ARTICOLI REG. (CE) 1698/2005 311 Diversificazione verso attività non agricole art.52.a.i 312 Sostegno alla creazione ed allo sviluppo delle

micro-imprese

313 Incentivazione di attività turistiche art.52.a.iii 321 Servizi essenziali per l'economia e la popolazione rurale art.52.b.i

322 Sviluppo e rinnovamento dei villaggi art.52.b.ii

Gruppo 2 Misure intese a migliorare la qualità della vita nelle zone rurali

323 Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale art.52.b.iii

Gruppo 3 331 Formazione e informazione art.52.c

Gruppo 4 341 Acquisizione di competenze, animazione ed attuazione art.52.d

Il quarto Asse è dedicato all’approccio o metodo Leader. Il termine designa l’applicazione combinata e sinergica di otto elementi caratteristici o specificità LEADER: l’approccio territoriale, l’approccio ascendente, la partnership locale, l’innovazione, l’integrazione multisettoriale, la cooperazione interterritoriale, la collaborazione in rete e, infine, una gestione e un finanziamento decentralizzati86. Tale approccio integrato, per la prima volta all’interno dei Piani Regionali di Sviluppo nella programmazione 2007-2013, comporta una rivisitazione della governance locale per definire ruoli, strategie e modalità di intervento concertate e condivise dagli attori istituzionali economico-sociali presenti sul territorio. La nuova programmazione 2007 - 2013 non prevede il Leader come programma di iniziativa comunitaria, bensì lo inserisce come nuovo e strategico asse prioritario del Programma di Sviluppo Rurale (PSR). La nuova impostazione Leader consentirà di selezionare i migliori progetti di sviluppo nati da partenariati tra il settore pubblico e quello privato. L’asse in esame apre, quindi, la possibilità di una governance innovativa, basata su un approccio partecipativo allo sviluppo rurale locale. Le risorse destinate all’asse IV dovranno contribuire a conseguire le priorità degli assi I e II e soprattutto dell’asse III. Grazie ad approcci integrati che coinvolgono gli agricoltori, gli addetti alla silvicoltura e gli altri attori rurali si contribuirà a salvaguardare il patrimonio culturale e naturale locale, a fare azioni di sensibilizzazione e a promuovere gli investimenti nelle specialità alimentari, nel turismo e nelle risorse ed energie rinnovabili. In particolare l’asse 4 del PSR

86 Definizione tratta da “Metodi di integrazione delle innovazioni e dell’approccio LEADER nei programmi di sviluppo rurale e risultati conseguiti” a cura di ÖIR – Managementdienste GmbH -Commissionato da: Commissione europea, DG Agricoltura, Unità G.4.

Liguria interviene su tutte le tematiche strategiche individuate dal PSR, agendo prioritariamente sulle aree rurali.

4.2 Corrispondenza delle misure con l’analisi SWOT e con le tematiche