CAPITOLO SECONDO
2. Analisi dello stato di fatto alla luce dei risultati e degli effetti del Programma di Sviluppo Rurale e del Programma Leader + RegionaleProgramma di Sviluppo Rurale e del Programma Leader + Regionale
2.2 Il Programma Leader + a) Caratteristiche generalia) Caratteristiche generali
L'iniziativa comunitaria Leader si è strettamente correlata a fattori di sviluppo locale variabili in funzione dei singoli territori: il contesto rurale, gli operatori locali e l'ambiente istituzionale.
innovazione rurale ai fattori di sviluppo locale, modificando il tradizionale approccio in materia di sviluppo rurale.
A livello di considerazioni generali, sul piano nazionale, l’esperienza dell’iniziativa nei due periodi precedenti (Leader e Leader II) aveva evidenziato i) una difficoltà a mantenere allineati i progetti di attuazione alla strategia generale di Programma, ii) una difficoltà di relazione tra i Gruppi di Azione Locale (GAL) e l’Autorità di Gestione nella mediazione tra mandato strategico del Programma e istanze territoriali, iii) un forte rischio di non-pertinenza ed irrilevanza delle azioni rispetto agli obiettivi.
La dispersione dei progetti e, quindi, la scarsa focalizzazione dei temi trainanti si era accompagnata all’eccessiva frammentazione territoriale del Programma attraverso la proliferazione del numero dei GAL, troppi e troppo piccoli nelle passate programmazioni. Le dimensioni dei GAL avevano contato non poco anche in termini di loro rappresentatività sociale, capacità di indirizzo e solidità finanziaria.
Leader + si è così orientato verso una riduzione del numero dei GAL 63, un conseguente aumento delle loro dimensioni territoriali e una migliore caratterizzazione dei bisogni delle rispettive aree. In tal modo si sono costituiti soggetti interlocutori con l’Autorità di Gestione più rappresentativi ed istituzionalmente più forti.
Il caso della Liguria non si è di molto discosto dalla dinamica descritta: in particolare, si è verificato il fenomeno della riduzione dei GAL, che dai sei originari sono scesi a quattro (sostanzialmente coincidenti con le quattro province regionali) 64. Le aree individuate dai Gal hanno soddisfatto i criteri comunitari ed espresso la volontà di intervenire in un territorio sostanzialmente omogeneo, ma che comprendesse anche zone che necessitavano maggiormente degli interventi di Leader + al fine di potenziarne lo sviluppo. In questo senso, nell’accorpamento di nuove aree rispetto a Leader II, confidando nelle potenzialità del Programma e nella capacità dei singoli GAL di operare sul territorio e di ottenerne una risposta positiva, sono stati uniti territori che necessitavano di una maggiore valorizzazione e sui quali gli interventi portassero effetti positivi più lenti ma anche più decisivi.
Le motivazioni che hanno portato all’accorpamento di territori divisi nelle passate programmazioni possono così sintetizzarsi:
- per il GAL Appennino Genovese la scelta è discesa dalla necessità di “unire” due territori con diversa forza e sviluppo economico, quello più debole e interno della Val Trebbia e quello più forte vicino alla costa, permettendo un rafforzamento del territorio interno;
- nel caso del GAL Ponente Leader la delimitazione del territorio di riferimento si è basata su due criteri: i) l’omogeneità e la complementarietà territoriale (l’omogeneità per quanto riguarda
63INEA La riforma dello sviluppo rurale: novità e opportunità. Quaderno n° 1. SeLeader II,fase programmatoria 94/99
, contava 203 GAL, Leader +, fase programmatoria 00/06, vede operativi 132 GAL
64GAL: Ponente Leader, Valli del Bormida e Giovo, Appennino Genovese, Aree Rurali della Spezia.
il settore di attività principale, l’agricoltura 65, la complementarietà in quanto le piante maggiormente coltivate sono diverse tra la zona di Imperia e quella di Savona ricompresa dal Gal); ii) il suggerimento della Regione di includere nel territorio del Gal l’area relativa “alla strada del vino e dell’olio”66esclusa nel Leader II;
- l’incremento di territorio per il GAL Valbormida ha seguito un criterio sia di continuità territoriale sia di omogeneità economica e socio - culturale;
- per il GAL La Spezia il criterio seguito per l’inserimento di nuovi territori è stato quello di includere le aree delle vallate rurali che necessitavano di maggiore valorizzazione e di un collegamento con l’area costiera.
In tal modo i Piani di Sviluppo Locale (PSL) hanno garantito sia il raggiungimento di una massa critica adeguata in termini di risorse umane ed economiche sia la presenza di una omogeneità fisica, economica e sociale del territorio di riferimento.
Nel dettaglio, nel periodo di programmazione 2000-2006, il Programma Leader + ha ammesso a finanziamento i territori (o parte dei territori) di 200 comuni appartenenti alle comunità montane Alta Valle del Vara, Media e Bassa Valle del Vara, Riviera Spezzina, Alta Valbormida, Giovo, Olivo, Valle Arroscia, Argentina-Armea, Intemelia, Pollupice, Ingauna, Argentea, Valli Stura e Orba, Alta Val Polcevera, Alta Valle Scrivia e Val Petronio e alla Riviera floricola imperiese con una popolazione residente pari a 407.125 abitanti, una superficie interessata di 4.506 kmq e una densità demografica di 90 ab./kmq.
La strategia generale del Programma Leader Regionale (PLR) Liguria è stata imperniata sull’obiettivo globale di “contribuire allo sviluppo economico e sociale delle zone rurali tramite la promozione, l’animazione, l’organizzazione delle comunità locali e delle filiere produttive, la valorizzazione del territorio e delle sue risorse, la creazione di relazioni con altri territori”67. Tale strategia ha avuto quale elemento principale il ruolo di complementarietà assunto dal Leader nei confronti di altri programmi europei (obiettivo 2, obiettivo 3, Programma di sviluppo rurale, ecc.) e degli aiuti nazionali per i diversi settori produttivi. Il PLR ha, infatti, creato a livello locale i presupposti per l’avvio di un processo di sviluppo che tuttavia, per realizzare gli investimenti strutturali, infrastrutturali e professionali necessari, doveva ricorrere ad altre risorse finanziarie più consistenti di quelle ad esso assegnate.
Altro fattore caratterizzante la strategia del PLR Liguria è stata l’integrazione perseguita a livello sia territoriale (integrazione orizzontale), tra settori diversi, sia settoriale (integrazione
loro o in un insieme di interventi concentrati nel medesimo segmento ma convergessero verso un comune obiettivo di sviluppo delle zone rurali.
In termini di complementarietà e integrazione con altri programmi di sviluppo locale attuati nelle aree Leader, se in fase di programmazione è sicuramente stata prevista l’integrazione e la sinergia tra strumenti, nella realtà, invece, l’integrazione e la sinergia non sono state così evidenti e pienamente realizzate. Infatti, al di là di una funzione di sportello informativo dei GAL non finalizzato solo ad iniziative legate ai PSL, solo in due aree si sono realizzati interventi extra-leader registrandosi un’effettiva integrazione in fase attuativa legata alla volontà del GAL di perseguire una strategia di sviluppo rurale complessiva a livello di territorio, non dipendente dai soli finanziamenti Leader.
Premesso che la mancanza di coordinamento tra iniziative Leader ed azioni di altri strumenti di co-finanziamento comunitario si è rivelato un problema generale su scala nazionale riscontrabile, quindi, anche in Liguria, si segnalanoi casi del GAL Appennino Genovese che ha attuato, o ha in corso, rapporti con progetti finanziati tramite Interreg68e del GAL Valbormida dove la sinergia è riscontrabile soprattutto nell’utilizzo di fondi provenienti da altri programmi come il FSE (i fondi sono stati utilizzati per la formazione di operatori impiegati nell’attivazione delle azioni integrate per lo sviluppo del turismo rurale) e l’Obiettivo 2 (sinergie nella preparazione dei bandi sul turismo e sulle attività di servizio alla produzione)69.
Oltre che complementare e integrata, in fase di programmazione si è definita anche una strategia pilota (nel senso di risultare innovativa per il territorio) e trasferibile (nel senso di proporre metodi replicabili in altri contesti analoghi) 70. A livello di esecuzione sembrerebbe, tuttavia, che, tranne alcuni casi, l’operatività dei GAL e le scelte attuative abbiano fatto sì che venissero attuati soprattutto quegli interventi che presentavano un carattere innovativo tutto sommato minimo e minori problemi di attuazione.
68In relazione ad Interreg III (A e B), il GAL ha attuato, o sta attuando, alcuni progetti: realizzazione di alcune azioni pilota, come la creazione di una rete telematica a banda larga in una zona disagiata in cui le grandi compagnie non hanno interesse a costituire questo servizio; sostegno alla commercializzazione dei prodotti locali attraverso il processo di filiera corta e la promozione degli stessi; prossima creazione di uno sportello di servizi polifunzionale; riproponibilità della realizzazione dell'accesso alla banda larga nelle zone non ancora servite; progetto pilota di telemedicina.
69In tal senso non si sono, invece, indirizzati i programmi dei GAL Ponente Leader e Aree Rurali della Spezia. Il primo, incentrato sul finanziamento di nuove strutture ricettive attraverso il recupero di edifici rurali e/o storici, ha dato spazio a importanti iniziative di sviluppo dell’impresa turistica e indicative del notevole impegno imprenditoriale e finanziario da parte di imprenditori spesso giovani (con una importante presenza femminile). La sua attuazione, pur consentendo di presentare una nuova offerta turistica dell'entroterra del ponente ligure destinata ad avere un ruolo strategico per qualsiasi futuro intervento di tipo turistico, non ha, tuttavia, registrato collegamenti con l'utilizzo di fondi extra-Leader.
Analogamente il secondo che, impostata una strategia di sviluppo centrata su forme di promozione del territorio e di commercializzazione dei prodotti tipici proprie della nuova era telematica, ha avuto come idea centrale di creare un avanzato sistema di e commerce accessibile a tutti gli operatori del territorio per raccordare quest’ultimo con la rete regionale e superare in tal modo le barriere geografiche ed economiche fino ad oggi limitative dello sviluppo dell’area (realizzazione di un portale per l’interscambio delle informazioni turistiche).
70Complemento di Programmazione.
Una delle eccezioni più significative a questa tendenza è rappresentata dalla realizzazione, all’interno del GAL Appennino Genovese, di uno specifico intervento andato incontro alla forte necessità di miglioramento e potenziamento dei servizi nelle zone rurali. Si tratta del progetto
“Baby Parking” che, localizzato in un comune della Val Trebbia (Montebruno, Genova), una delle aree interne della Regione caratterizzate da una minima densità demografica e da una scarsità di servizi, ha fornito alla popolazione locale residente e non solo (soprattutto femminile) una maggiore qualità in materia di servizi per la promozione dei diritti per l’infanzia e per il sostegno alla famiglia. Le positive risultanze dell’azione, evidenziatasi quale buona prassi, hanno destato l'interesse di altre amministrazioni locali dell'area provinciale e stimolato alla riproposizione di altri due interventi similari (uno già attuato e l’altro di prossima attuazione71).
Da segnalare come nel corso della realizzazione pratica dell’iniziativa siano emerse ulteriori esigenze ed idee circa i diversi utilizzi della struttura servita non solo per i bambini in età da scuola materna, ma, sulla spinta degli abitanti e delle amministrazioni locali, anche quale spazio per il doposcuola per ragazzi in età adolescenziale e per attività ricreative nel periodo estivo.
La strategia di cui sopra si è concretizzata in due assi caratterizzanti, l’Asse 1 relativo ad azioni di sviluppo rurale integrato e l’Asse 2 sulla cooperazione infraterritoriale e transnazionale, e in un asse (Asse 4) di supporto tecnico.
L’Asse 1 si è proposto di intervenire a favore dell’organizzazione e valorizzazione delle risorse locali al fine di avviare o consolidare un processo di sviluppo locale sostenibile e integrato. Con l’Asse 2, invece, si è inteso fornire un supporto sia preliminare (studi ed analisi territoriali) che operativo all’elaborazione di progetti congiunti volti a fornire un valore aggiunto rispetto alle azioni e/o iniziative di cui all’Asse 1 realizzate dai GAL sul proprio territorio consentendo allo sviluppo locale di migliorare in intensità o in stabilità. A sua volta l’Asse 4 è stato finalizzato a realizzare, nella fase iniziale, un’adeguata informazione sul territorio e, successivamente, a seguire l’attuazione delle iniziative attraverso la misura di monitoraggio e valutazione. La centralità dell’Asse 1, e in particolare della misura 4 sullo sviluppo del turismo locale, e la conferma dell’Asse 2 quale estensione dell’Asse 1 (non avendo risorse sufficienti a costituire un aspetto strategico indipendente), emerge dalla ripartizione finanziaria del Programma72.
Tabella 2.11 - Piano finanziario complessivo. Articolazione per assi e misure
La tabella seguente riporta, invece, la distribuzione delle risorse finanziarie utilizzabili dai quattro GAL liguri che, vista la destinazione della maggior parte dei finanziamenti messi a loro disposizione a favore di azioni integrate per lo sviluppo del turismo rurale, ha rispecchiato a livello locale quanto previsto dalla ripartizione complessiva.
Tabella 2.12 - Articolazione per assi e misure e incidenza percentuale delle risorse GAL
L’articolazione del PLR Liguria negli assi e misure sopra descritte è stata funzionale alla individuazione di determinati obiettivi generali e specifici così come individuati dal quadro riportato nella tabella successiva.
Totale Stato Regione I - Sviluppo rurale
integrato 17.899.169 11.161.006 5.081.561 6.079.445 3.557.092 2.522.353 6.738.163
Misura 1 45.000 27.000 9.990 17.010 9.450 7.560 18.000
Misura 2 300.503 180.301 66.711 113.590 63.106 50.484 120.202
Misura 3 2.016.754 1.411.728 522.339 899.389 494.105 395.284 605.026 Misura 4 11.651.378 6.024.360 2.838.460 3.185.900 1.874.782 1.311.118 5.627.018
Misura 5 997.918 630.001 200.253 429.748 249.364 180.384 367.917
Misura 6 2.887.616 2.887.616 1.443.808 1.443.808 866.285 577.523 0
II - Cooperazione 1.191.635 953.307 297.908 655.399 208.537 446.862 238.328
Misura 1 317.970 254.376 79.492 174.884 55.644 119.240 63.594
Misura 2 873.665 698.931 218.416 480.515 152.893 327.622 174.734
III - Creazione rete 0 0 0 0 0 0 0
IV - Monitoraggio
valutazione 238.330 238.330 119.165 119.165 83.415 35.750 0
Misura 1 238.328 238.330 119.165 119.165 83.415 0
Totale 19.329.134 12.352.643 5.498.634 6.854.009 3.849.044 3.004.965 6.976.491 Assi e Misure Costo
Genovese % Valli Bormida e
Giovo Leader % Valli Ponente % La Spezia % I - Azioni di sviluppo
rurale integrato 4.334.317,66 90% 3.690.189,83 95% 3.933.700,67 92% 5.241.298,00 96%
Misura 1 - - - - - - 45.000,00 1%
Misura 2 300.503,33 6% - - - - -
-Misura 3 700.000,00 15% 504.211,43 13% 228.572,01 5% 171.428,57 3%
Misura 4 2.549.713,33 53% 2.375.094,67 61% 2.161.796,00 51% 4.379.869,00 81%
Misura 5 - - 164.583,00 4% 833.333,33 20% -
-Misura 6 784.101,00 16% 646.300,00 17% - - 645.000,00 12%
II - Cooperazione infraterritoriale e
transnazionale
470.065,00 10% 188.912,00 5% 338.446,25 8% 194.214,00 4%
Misura 1 117.500,00 2% 100.472,00 3% 100.000,00 2% 97.106,68 2%
Misura 2 352.565,00 7% 88.440,00 2% 238.446,25 6% 97.106,67 2%
Totale 4.804.382,66 100% 3.879.101,83 100% 4.272.146,92 100% 5.435.512,00 100%
Assi e Misure
GAL
Tabella 2.13 - Quadro riassuntivo degli obiettivi individuati dal PLR
Obiettivi Generali Obiettivi Specifici Misure
Sostenere la competitivitˆ dei prodotti delle aree rurali, superare
l'isolamento, creare ooportunitˆ di sviluppo 1.1
Individuare gli elementi con cui aumentare l'attrattiva del territorio per i residenti, soddisfare le esigenze di servizi sociali
della popolazione rurale
1.2
Miglioramento dell'attrattivitˆ del territorio per i turisti e i
consumatori facendo leva sulle specificitˆ locali 1.3 Migliorare la fruibilitˆ del territorio per quanto riguarda ricettivitˆ,
itinerari escursionistice e tematici, cultura dei luoghi, attivitˆ sportive legate al territorio
1.4 Qualificare i prodotti locali e migliorare l'organizzazione delle
filiere produttive con particolare riferimento alla commercializzazione
1.5
Fornire supporto all'attivitˆ dei GAL, favorire la gestione e l'animazione dei PSL, sviluppare complementarietˆ e
integrazione con altri programmi
1.6
II Sostegno alla cooperazione traterritori rurali
Promuovere la cooperazione tra territori a livello infraterritoriale, tra territori rurali italiani, e
transnazionale
Formazione dei partenariati su scala pi• ampia, elaborare progetti comuni utilizzando il valore aggiunto proveniente dalla
condivisione di know how, avviare o consolidare rapporti di complementarietˆ
2
III Creazione di una rete tra i
territori rurali Favorire la circolazione delle informazioni Fornire un supporto per la cooperazione tra territori rurali,
massimizzare la trasferibilitˆ delle idee e dei progetti 3 Organizzare e valorizzare le risorse locali
(economiche, professionali, territoriali) per avviare o consolidare un processo di sviluppo sostenibile e
integrato Azioni di sviluppo rurale
integrato Assi
I
Per quanto riguarda l’attuazione finanziaria a livello di Assi e Misure, l’indicatore della capacità di spesa (data dal valore delle erogazioni rapportate al costo totale programmato) non ha ancora mostrato uno stato di avanzamento del programma pienamente soddisfacente. La successiva tabella evidenzia come, in un quadro generale in cui il livello delle erogazioni è di poco superiore alla metà delle risorse programmate, solo le azioni legate al marketing territoriale (misura 1.3) e alla gestione e animazione dei piani di sviluppo locale (misura 1.6) abbiano raggiunto percentuali di spesa nettamente superiori alla media totale (53,3%).
Tabella 2.14 - Attuazione finanziaria a livello di Assi e Misure (dati monit web al 31.12.2006)
Il mancato raggiungimento di un elevato livello di capacità di spesa può, tuttavia, ritenersi fisiologico in questo tipo di programma. Ciò in ragione di una serie di motivi che hanno appesantito lo start up e l’avanzamento del programma impedendo che questo potesse diventare concretamente operativo già da subito. Le difficoltà di accordo e di intesa che si incontrano nelle fasi iniziali di contatto e preparazione delle iniziative (che, come in Leader, coinvolgono più soggetti), i termini richiesti sia dalle procedure di predisposizione e/o pubblicazione dei bandi e di presentazione e/o acquisizione delle domande sia dall’istruttoria prevista per la valutazione dei progetti al fine di poter stabilirne la graduatoria costituiscono tutte condizioni volte inevitabilmente a provocare un allungamento dei tempi di approvazione dei progetti e realizzazione degli interventi. Va inoltre segnalata l’attesa per la chiusura del bando sulla misura 1.4 - Azioni integrate per lo sviluppo del turismo rurale - prima dell’attivazione delle altre
Assi e Misure Costo Totale Pagamenti Pagamenti Costo
I Azioni di sviluppo rurale integrato 17.899.168,00 9.770.497,22 54,6%
1.1 Sostegno competitività dei prodotti nelle aree rurali 45.000,00 24.840,00 55,2%
1.2 Miglioramento dei servizi per la popolazione rurale 300.503,00 73.959,68 24,6%
1.3 Azioni di marketing territoriale 2.016.754,00 1.843.465,74 91,4%
1.4 Azioni integrate per lo sviluppo del turismo rurale 11.651.377,00 5.274.450,63 45,3%
1.5 Migliorare l’accesso ai mercati dei prodotti locali 997.918,00 255.917,83 25,6%
1.6 Gestione e animazione dei piani di sviluppo locali 2.887.616,00 2.297.863,34 79,6%
II Cooperazione infraterritoriale e transnazionale 1.191.635,00 370.350,94 31,1%
2.1 Sviluppo della cooperazione infraterritoriale 317.970,00 105.528,61 33,2%
2.2 Sviluppo della cooperazione transnazionale 873.665,00 264.822,33 30,3%
III Creazione della rete 0,00 0,00 0%
IV Assistenza tecnica 238.330,00 158.789,83 66,6%
TOTALE 19.329.133,00 10.299.637,99 53,3%
misure previste73.
In considerazione dei dati di monitoraggio che evidenziano una massa critica di progetti finanziati superiore a quelli rispetto ai quali sono stati rendicontati pagamenti e sulla base delle esperienze vissute negli anni passati, lo slittamento dei tempi di realizzazione e i rallentamenti di spesa registrati su gran parte delle misure non sembrano, tuttavia, impedire, nell’ultimo periodo, un’accelerazione della spesa stessa tale da portare ad attuazione completa il Programma evitando, in tal modo, il rischio di incorrere nel disimpegno automatico74.
In relazione alle diverse tipologie di progetti approvati, si segnalano, per l’Asse I, azioni ed interventi di attivazione di un portale per l’interscambio di informazioni turistiche (misura 1.1), di realizzazione di servizi integrati finalizzati all’assistenza dei bambini con l’inaugurazione dei due già citati baby parking (misura 1.2), di valorizzazione del territorio attraverso attività promozionali quali eventi, manifestazioni, fiere, mostre, convegni, incontri, rassegne, itinerari turistici legati al territorio e/o ai suoi prodotti tipici (misura 1.3), di creazione e potenziamento di nuove strutture ricettive (bed and breakfast, affittacamere, rifugi escursionistici, case e appartamenti per vacanze), di allestimento vetrine con prodotti tipici del territorio, di apertura di musei ed ecomusei attraverso il recupero di antiche strutture come mulini, cave e frantoi, di miglioramento dell’immagine della rete commerciale (misura 1.4), di realizzazione di studi e consulenze di mercato volti alla promozione e commercializzazione dei prodotti locali (misura 1.5), di sviluppo e animazione dei Piani di Sviluppo Locale (misura 1.6).
Rispetto all’Asse II, invece, i pochi risultati raggiunti fanno riferimento all’avvio di tre progetti di cooperazione, due a carattere transnazionale ed uno infraterritoriale 75, mentre nell’ambito dell’Asse IV rientrano gli incarichi di assistenza tecnica e di valutazione del Programma.
73INEA La riforma dello sviluppo rurale: novità e opportunità. Quaderno n° 1 pg 127. A livello nazionale in relazione alle difficoltà gestionali e procedurali incontrate, il Leader, introducendo aspetti innovativi nella programmazione e gestione degli interventi (partenariato, approccio dal basso, multisettoriale e integrato), ha generato una maggiore complessità nelle relazioni tra le istituzioni e tra queste e i beneficiari finali, complessità che spesso si è tradotta in momenti di stasi nel processo di attuazione dell’Iniziativa, facendo di riflesso, dilatare i tempi di entrata a regime delle attività a livello locale. I ritardi accumulati nella realizzazione dell’Iniziativa possono essere ricondotti anche alle onerose procedure burocratiche che i GAL sono stati costretti ad adottare nel loro operato.
74 Nel Regolamento 1260/99, art. 31, è prevista la regola per cui la quota di impegni sul bilancio comunitario non erogata entro due anni dall’assunzione dell’impegno o per la quale non è stata presentata
Un’ulteriore considerazione, che si aggiunge a quelle già rilevate precedentemente, e che può aiutare a valutare il livello dei risultati ottenuti, in termini quantitativi e qualitativi, dal lavoro svolto dai singoli GAL, riguarda la struttura e l’organizzazione di cui essi si sono dotati (e il grado di professionalità raggiunto) nella gestione delle fasi di programmazione, attuazione e amministrazione di Leader + . Sotto questo profilo si può, infatti, osservare che dei quattro GAL liguri, solo uno, il GAL Appennino Genovese, si è dotato di un minimo di struttura che prevede, al fianco di un Presidente (operativo e non limitato a ricoprire solo formalmente la carica), due Direttrici, un segretario amministrativo, un’impiegata e, a rotazione, altre tre/quattro persone (collaboratori a progetto e/o stagisti) per le attività di animazione. Riguardo agli altri tre GAL, il personale è, invece, decisamente più ridotto annoverando soltanto (oltre alla canonica e formale carica presidenziale), un direttore e un impiegato (Ponente Leader), una direttrice part-time e un impiegata (Valli Bormida e Giovo Leader), una direttrice part-time e due segretarie part-time (Aree Rurali della Spezia).
Il dato va letto alla luce di quanto stabilito per il prossimo periodo 2007 - 2013 dalla norma del Regolamento comunitario sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del FEASR 76 che non considera indispensabile, per i GAL, la formalizzazione di una struttura giuridicamente costituita (società, consorzio, ecc.) ma ritiene sufficiente un accordo tra i partner che consenta di individuare un capofila amministrativo e finanziario capace di gestire i fondi pubblici 77. Sulla base degli orientamenti comunitari strategici, inoltre, l’Asse IV del Programma di Sviluppo Rurale “offre la possibilità, nel contesto della costruzione di una strategia di sviluppo locale……….., di combinare tutti e tre gli obiettivi, ossia la competitività, la tutela dell’ambiente e la qualità della vita, attraverso la diversificazione. Grazie ad approcci integrati che coinvolgono gli agricoltori, gli addetti alla silvicoltura e gli altri attori rurali sarà possibile salvaguardare e migliorare il patrimonio culturale e naturale locale, aumentare la presa di coscienza e promuovere gli investimenti nelle specialità alimentari, nel turismo e nelle risorse ed energie rinnovabili”78.
Nell’ambito dell’Asse IV del PSR 2007 - 2013 a tutti i soggetti che risponderanno ai
Nell’ambito dell’Asse IV del PSR 2007 - 2013 a tutti i soggetti che risponderanno ai