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INTERVISTA A STAFANO VIDORI, GIORNALISTA RAI, SINDACALISTA USIGRA

Libro II del Titolo II del Cpmg è dedicato ai reati contro la fedeltà e la difesa militare.

APPENDICE 2: INTERVISTA A STAFANO VIDORI, GIORNALISTA RAI, SINDACALISTA USIGRA

Stefano Vidori, laureato in Scienze Politiche, membro eletto dell'Esecutivo USIGRAI (Sindacato dei giornalisti RAI), nonché esperto giornalista delle testate Rai, di solito si occupa di notizie di politica e di cronaca nel TG Regionale della Toscana.

Intervista rilasciata nel giugno 2007.

 Sei nell'Esecutivo nazionale del Sindacato dei Giornalisti RAI, uno dei vostri iscritti, la giornalista Monica Maggioni, è stata in Iraq con un contratto di embedded, dal punto di vista sindacale non ci sono state delle mancanze dell'azienda nell'accettare che una propria dipendente accettasse un tale contratto ?

L'azienda RAI, quando un suo giornalista va in zone di guerra lo tutela con una copertura assicurativa, c'è uno specifico Protocollo di Sicurezza a cui attenersi, il contratto di embedding è visto dall'azienda RAI solo come un'ulteriore garanzia per la sicurezza del giornalista. Da questo punto di vista non ci sono obiezioni da fare.

 E dal punto di vista deontologico?

La RAI fornisce un servizio pubblico, secondo un contratto di servizio che è stato firmato dalla RAI stessa e dallo Stato. Questo contrato di servizio ci obbliga, non solo moralmente, a fornire notizie obiettive e complete, assolutamente imparziali. Noi siamo portatori di una responsabilità ben maggiore confronto ad un'emittente privata.

 Ma anche i giornalisti di un'emittente privata dovrebbero dare informazioni complete e veritiere. Cosa intendi quando fai questa distinzione?

Il punto è il contratto di servizio, ma anche il fatto che un'emittente o una testata privata ha una sua linea editoriale, che può essere dettata anche dalla proprietà, che, a sua volta, può essere politica, più o meno esplicitamente. Se c'è dietro una proprietà che, faccio un esempio, investe in armamenti, di certo la linea editoriale non sarà la stessa che se dietro c'è una ONG o Emergency. Il lettore o lo spettatore conosce, o dovrebbe conoscere, certi aspetti ed in base a questi scegliere da dove ottenere le informazioni.

Questo discorso non vale per la Rai, non c' è una proprietà dietro, c'è lo Stato.

-Ritieni che il contratto di embedded limiti molto l'attività dell'inviato? Io non sono stato mai embedded, ritengo però che l'autonomia del giornalista sia sacra, e che il contratto di embedding non la favorisca di certo. I motivi sono diversi, non solo la possibile interferenza dei

comandanti, può subentrare sudditanza psicologica. Mi spiego meglio, già vivere all'interno di un contesto dove lo spirito cameratesco è così forte può coinvolgere emotivamente l'inviato, a questo si somma che il giornalista è in balia dei soldati, nel senso che sono loro a proteggerlo, sono loro che devono tutelarlo e questo certo non favorisce il giornalista che deve raccontare, per esempio, di abusi commessi dall'esercito.

-senza dimenticare che nel contratto è detto esplicitamente che il giornalista non può fare causa allo Stato per eventi che accadono durante il suo embedding, anche se ha subito un danno o una lesione e la colpa è dell'esercito.

Già, hanno creato un sistema tale che i soldati sono immuni e non perseguibili. Un esempio chiaro è stato quello del soldato Bozzano, che ha ucciso Calipari e non sarà punito.

 Ma il sindacato si è mai espresso in qualche senso a prorposito degli embedded?

Ancora no, non ufficialmente, i casi sono stati davvero pochi, però c'è perlessità ed è uno di quegli argomenti che dovranno essere affrontati con l'Azienda.

 Ma all'Azienda conviene avere un inviato embedded, che comunque è risaputo che fornisce notizie “scremate”?

L'Azienda vive di entrate pubblicitarie e i servizi dal fronte tirano molto su l'Audience, fanno da traino per gli spot pubblicitari successivi.

 Ma il calcolo dell'Audience è fasullo e pilotato, l'Associazione Megachip lo ha dimostrato, l'azienda lo sa, però permette che influenzi il palinsesto. Perchè?

Si, il calcolo non è reale, però è quello che utilizzano i Consigli di Amministrazione delle Agenzie Pubblicitarie per scegliere le fasce in cui inserire gli Spot, quindi, purtroppo, il metro è quello.

 Ci sono dei rischi nel continuare con questa politica in RAI?

Il rischio è quello di essere scavalcati dalle emittenti private e di tradire il contratto di servizio, voglio ripetermi, la nostra Ratio è quella della completezza delle informazioni.

 Ma allora in futuro vedremo sempre più giornalisti embedded? Io non credo che alla fine il problema sia questo, il fenomeno dell'embedding è il caso particolare di un evento generale. i racconti della guerra in Iraq ci arrivano dalle conferenze stampa in Qatar, c'è l'impossibilità di fare informazione, è tutto filtrato dai comandi americani. Questo è il motivo per cui sono aumentati vertiginosamente

i giornalisti caduti al fronte, per cercare di fare dell'informazione bisogna uscire dai sentieri tracciati e rischiare, come free Lance, altrimenti ti affidi alle fonti ufficiali.

Guarda, anche solo dal pc di casa, affindandosi a siti di ONG, si trovano notizie più complete, basterebbe molto poco, da fronte non ci sono le ocndizioni per farlo. Per questo a volte mi viene da pensare che non ci sia tanta differenza tra un embedded e un non embedded. Il racconto di guerra è comunque pilotato e lo è da prima dell'inizio della guerra.

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