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Capitolo 4: La piattaforma Kickstarter e quelle italiane a confronto : alcuni esempi d

4.4 Kickstarter vs Indiegogo

Le due piattaforme più popolari a livello mondiale sono proprio le due qui sopra descritte nei precedenti paragrafi, ed in dottrina ci sono stati molti paragoni che in alcuni aspetti hanno visto migliore l’una ed in altri migliore l’altra. In questo paragrafo si cercherà di riassumere brevemente quali sono le caratteristiche che rendono queste due piattaforme diverse tra loro, citando alcuni esempi di progetti finanziati attraverso questi portali.

La prima caratteristica che rende immediatamente queste due organizzazioni diverse è la modalità di raccolta di capitale: Kickstarter segue il modello all-or-nothing, mentre Indiegogo concede la possibilità di scegliere tra il modello all-or-nothing o il modello chiamato “Flexible Funding”. Chi è a favore di Kickstarter afferma che il modello da loro scelto è il migliore in quanto rende il progetto più serio agli occhi dell’investitore, infatti non si può sviluppare un prodotto in base ai finanziamenti raccolti, deve esserci una soglia minima che possa permettere all’ideatore/imprenditore di sviluppare e commercializzare il proprio prodotto. Questo concetto è spiegato benissimo dall’affermazione di Safwat Saleem, designer grafico che ha raccolto capitale tramite Kickstarte96: “If you're telling people that you need

$80,000 to do this, then you need $80,000”. Altrimenti con un budget ridotto si rischierebbe

di intaccare l’idea originale del progetto/prodotto a discapito dei finanziatori, che non vedrebbero impiegato il proprio denaro nella maniera a loro prospettata durante il periodo di raccolta. Chi preferisce Indiegogo risponde che questa piattaforma concede la possibilità di

96 Beyond the Bank: Bookstore and Alternative Fundings, J.Rosen, WWW.PUBLISHERSWEEKLY.COM, marzo

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scelta all’imprenditore riguardo al modello da utilizzare, infatti quando il business plan prevede una soglia minima di investimento, sotto la quale l’investimento non otterrebbe i risultati previsti, l’imprenditore deve scegliere la forma più rigida dell’all-or-nothing, mentre in progetti dove non vi è un vincolo così rigido e restrittivo, l’imprenditore indica la cifra che desidererebbe raggiungere, sapendo che la sua idea potrebbe comunque essere realizzata a cifre inferiori.

La piattaforma Indiegogo appare più sensibile all’apertura al mondo, infatti nel proprio sito vi è la possibilità di consultazione in diverse lingue e non solo in inglese, come avviene invece in Kickstarter. Oltre a dare la possibilità all’utente di selezionare una lingua tra inglese, francese, tedesco e spagnolo, viene data anche la possibilità di scegliere con quale valuta effettuare l’investimento, quindi non solo in dollari americani, ma anche in : euro, sterline, dollari canadesi. Si pensa, però, che Indiegogo abbia adottato questa strategia per cercare di ampliare il proprio bacino, dato che si ritiene che Kickstarter abbia una capacità di attrazione maggiore. Infatti l’esempio di Michelle Baron, riportato dalla giornalista J.Rosen in pubblishers.com, è indicativo di come Kickstarter riesca a raggiungere molti più utenti: la Baron, proprietaria di un negozio di libri lanciò una campagna nel 2013 per raccogliere del capitale utile a salvare il proprio punto vendita dal fallimento, con un target di 50,000$, alla fine della campagna ottenne solamente 5,650$, così decise di lanciare un’altra campagna dimezzando però il target, non ottenendo però l’effetto sperato, infatti il capitale raccolto fu solamente di 2,530$. Dopo questi due fallimenti, decise di cambiare piattaforma, pubblicando la sua richiesta su Kckstarter che le permise di raccogliere più di quanto fatto dalla somma delle due precedenti campagne, infatti raggiunse la cifra di 12, 280$. Secondo la diretta interessata la spiegazione era dovuta a due principali motivi97: “We reached a lot of new

people with Kickstarter. Athough some indie booksellers object to Kickstarter because it uses Amazon for payments. Baron chose it over Indiegogo because of Kickstarter's much

bigger following”.

Nel paragrafo relativo a Indiegogo si sono elencati tutti i settori che sono accolti dalla piattaforma, che sono maggiori rispetto a quelli presenti su Kickstarter, che non accoglie progetti relative a: community, educazione, ambiente, salute, politica, religione, piccole imprese, sport.

Inoltre appare curiosa la scelta di Indiegogo di non pubblicare nel proprio sito i dati e le statistiche relativi ai progetti pubblicati nella piattaforma, infatti se si entra nel sito di

97 Beyond the Bank: Bookstore and Alternative Fundings, J.Rosen, WWW.PUBLISHERSWEEKLY.COM, marzo

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Kickstarter vi è la possibilità di sapere quanti progetti sono realizzati, il denaro raccolto (suddiviso anche per singola categoria) e la percentuale di realizzazione, sia per quanto riguarda il 2013, sia per il 2012, potendo quindi comparare lo sviluppo e l’andamento del mercato; non c’è la stessa possibilità nel sito di Indiegogo, dove vengono si presentati alcuni dati quando si descrive brevemente l’azienda, ma non ci sono delle statistiche che permettano all’utente di avere un’idea più chiara.

La percezione che si ha dopo aver visitato i due siti di questi due portali e dopo aver letto articoli ed esperienze di progetti pubblicati nelle piattaforme è che si sia in presenza di un forte dualismo, dove Kickstarter appare leggermente superiore, in quanto consapevole di una maggiore leadership nel mercato, e dotata di un maggiore bacino d’utenza, proprio per colmare questo “gap” Indiegogo ha scelto di rendere la propria piattaforma più globale ( si vedano le scelte riguardo moneta e lingua).

Figura 4.1: Kickstarter vs. Indiegogo

Fonte: Elaborazione Personale

Kickstarter: - all-or-nothing - lingua inglese -moneta: dollaro - statistiche on-line Indiegogo:

- "all-or-nothing "e "modello flessibile" - 4 lingue

- 5 monete

- progetti appartenenti ad una più vasta gamma di categorie

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