• Non ci sono risultati.

Km S Atene, 6.2 Km NO Voula TE IIA – TE IIIC iniz.

L’insediamento di Aghios Kosmas giace su di un capo che si protende sul mare all’altezza del quarto km sulla strada che da Palaion Phaleron va verso Gyphada nei pressi del primo aeroporto che serviva la città di Atene. Questo controlla un ampia zona di mare sul golfo di Saronico, con alle spalle la piana ai piedi del monte Hymettos185. Uno degli aspetti più interessanti di questo sito è la sua adiacenza al mare, in alcuni casi i resti sono stati ritrovati nel mare stesso186. Tale particolarità può essere ricondotta all’abbassamento della linea di costa nel golfo di Saronico, come fatto notare per il caso di Egina187, ma un altro elemento da tenere in considerazione e l’utilizzo della sabbia per la costruzione di numerosi edifici della città di Atene che nella prima metà del secolo scorso ha subito un vero e proprio boom edilizio. Gli scavi, condotti nell’estate del 1930 e 1931, hanno messo in luce i resti di un insediamento fortificato con quattro

182 Lewartovski 1987, pp. 115-130.

183 Mountjoy a riguardo parla di un cimitero con tombe a camera. Mountjoy 1999, p. 489. 184 Lewartovski 1987, p. 130.

185 Mylonas 1959, p. 5.

186 Mylonas 1959, fig. 36, 39, 40. 187 Nigris 1904, pp. 348-349.

- 48 - diverse fase d’utilizzo la I e la II nel AE, la III e la IV nel TE188

. I resti da noi presi in considerazione sono quelli legati alla fase III e IV, la prima ascrivibile al TE IIA la seconda al TE IIIA1 – IIIC iniziale 189.

Struttura R

I resti di due muri, il 100 ed il 101, e di una struttura circolare 102, i primi due adiacenti tra di loro e quindi fanno pensare che appartenevano ad una stessa struttura definita House R190. Le pareti erano costruite in piccole pietre che coprivano uno spessore di circa 0,45 m le cui fondazioni non erano molto più profonde del livello del pavimento il quale era composta da un battuto di terra. In prossimità del muro 100 è stato ritrovato il fondo di un pithos in un vano apposito dove alloggiava delimitato da alcune pietre, nei pressi dei quali è stato ritrovato un altro pithos, un’hydria frammentaria con decorazioni sulla spalla, una coppa monoansata decorata con doppieasce191 e linee di puntini e tutta una serie di frammenti decorati.

La struttura circolare 102 è costruita in grandi pietre e presenta la faccia a vista non lavorata, senza superficie, con pavimento in argilla pressata insieme a ceneri e ciottoli, un frammento forse di un anfora, è stato ritrovato sul pavimento della struttura. La struttura risulta parecchio rimaneggiata, e poche proposte posso essere effettuate sul suo reale utilizzo192.

Abitazione S

Questa struttura venne costruita sopra i resti AE ma solamente una parte della struttura è stata ritrovata193. Dai resti, parte del limite E e del portico d’ingresso, possiamo stabilire le dimensioni, ma non siamo capaci di stabilire se c’erano delle divisioni all’interno della camera, ampia 9,55 m per 5,80 m larga. Sul portico è stata ritrovata la base di una colonna in posizione longitudinale rispetto all’ingresso, particolare che doveva indicare la presenza di un portico aperto di 6 m per 2,15 m. All’interno della struttura, parte della pavimentazione è sopravvissuta nella parte NE, dove è anche stato ritrovato parte di una

188 Mylonas 1959, p. 162. 189 Mountjoy 1999, p. 489. 190 Mylonas 1959, pp. 48- 51.

191 Mylonas 1959, fig. 135 n. 72; Mountjoy 1999, p. 507 n. 35. 192 Mylonas 1959, pp. 51-52.

- 49 - vasca o bacino che era incassato nel pavimento, anche se è stato ritrovato parzialmente

si possono dedurre le dimensione che erano di 1,30 m per 0,67 m all’apertura e 0,78 m per 0,46 m alla base, con altezza di 0,48 m. Ritrovamenti simili ne abbiamo da Ano Englianos in Messenia, Zygouries194 e Tirinto195 in Argolide. Diversi rinvenimenti provengono da questa struttura, per la maggior parte composta da ceramica. Tra quest’ultimi sono stati ritrovati una giara monoansata con decorazione a fasce ritrovata nei pressi della vasca sopracitata, una giara con falso collo frammentaria presenta una decorazione sulla spalla composta da diverse ornamenti floreali, mentre il falso collo è monocromo. Al di sotto del pavimento è stato ritrovato anche un poppatoio mancante di ansa e beccuccio che presenta una decorazione ad U sulla metà del corpo. Vennero ritrovate anche 2 giare monoansate decorate ma di cui una ha perso totalmente i segni delle decorazioni. Tra la ceramica non decorata è stata ritrovata una giara e diversi goblet . Incerta è l’attribuzione per uno skyphos non decorato, ed un attingitoio , tra gli oggetti in pietra quattro pesi in steatite. Questa struttura viene datata al TE IIIC196. Quattro sepolture (Tomba I, II, III e IV) provengono da quest’abitazione, organizzate tutte in modo analogo, cioè con delle lastre poste in verticale al cui interno era posto il defunto (in due casi è accertato che fosse un infante) su di uno strato di ciottoli; nessuna offerta era presente ed il tutto era coperto da vari blocchi. La tomba II, III e IV sono state ritrovate sotto il pavimento di quest’abitazione mentre la I al di sotto del portico della stessa struttura, quindi queste sepolture sono riconducibili ad essa197.

Più interessante, vista la rarità di ritrovamento, sono due larnake ritrovate nei pressi del portico di questa struttura abitativa198. La prima, definita tomba V, è conservata solo la base e parte di una parete per una lunghezza massima di 0,68 m, al suo interno sono state scoperte delle ossa (forse un femore), che provano il suo utilizzo come bara. La seconda larnake, definita tomba VI, è conservata solo la base per una lunghezza massima di 0,80 m e contiene un frammento di cranio.

Questo tipo di sepoltura ha diverse attestazione in Attica come dimostrano di casi di Eleusi ed Atene199, anche se per il caso preso da noi in questione si tratta di un

194 AJA 60, p. 100 tav. 47-48.

195 Schliemann 1885, p. 140 tav. XXIV. 196 Mylonas 1959, pp. 52-55.

197 Mylonas 1959, pp. 60-61. 198 Mylonas 1959, Fig. 16 n. 14. 199 Phialon 2005, p. 232.

- 50 - rinvenimento «domestico» che ha paralleli da Ktouri200 in Tessaglia datato al TE IIIB e

presso la porta dei Leoni a Micene201 datata al TE IIIC.

Abitazione T

Questa struttura, simile a quella precedente, è conservata maggiormente. Si sono conservata infatti la fondazione del muro settentrionale e parte del muro O ed E. Tutta questa struttura si conserva a ridosso del mare e lo scavo è stato possibile solamente quando il livello del mare si è abbassato202. La larghezza della struttura è di circa 4,60 m all’interno, ed al centro della stanza due basi di colonne sono state ritrovate a prova della presenza di un unico ambiente coperto. Aldilà dell’unica apertura ci doveva essere un portico colonnato vista la presenza di una base di colonna. Tra i ritrovamenti è degno di nota la presenza di un grande cratere203 decorato con spirali antitetiche unite da linee ondulate simile ad un esemplare da Korakou204. Ritrovato anche una tazza con beccuccio frammentaria decorata, due attingitoi non decorati ed un goblet sempre non decorato.

Una particolarità di quest’abitazione è la parte che giace sott’acqua che nel corso dei secoli è stata praticamente «compattata» da molluschi e crostacei e resa parte di una sorta di barriera corallina205.

Struttura U

Solo la parte anteriore di quest’abitazione si è conservata per una larghezza di 4 m per 3 m di lunghezza massima conservata. Il pavimento si pensa sia di terra battuta mista a ciottoli ed il muro ricoperto di intonaco, le mura sono spesse 0,75 m. Interessante e degno di nota la presenza al di sotto del pavimento di una tomba a cista, la numero 10, rettangolare composta da lastre poste in verticale il tutto coperto da 5 lastre più piccole, non è stato possibile effettuare maggiori indagini su questa struttura tombale vista la pietrificazione citata anche per la casa S.

200 Béquignon 1932, pp. 148-149, fig. 41-42. 201 Wace 1921/1923, p. 36, fig. 4, pl. VI C. 202 Mylonas 1959, fig. 32. 203 Mylonas 1959, fig. 138 n. 66. 204 Blegen 1921, pp. 63-65 fig. 91. 205 Mylonas 1959, pp. 55-57.

- 51 -

Struttura V e W, Strada Z

E’ posizionato in prossimità della barriera corallina, conservata in condizione frammentarie anche se il muro conservato è costruito nel classico modo del TE IIIC, solo l’angolo SO si è conservato ma si pensa che si estendesse verso SE.

Una piccola porzione di un’altra abitazione è conservata a S rispetto alla precedente House V, divisa da quest’ultima dalla strada Z206.

Tra l’abitazione V e W si insinua una stradina delimitata dai muri di queste abitazione, o dalle tracce che essi hanno lasciato. La pavimentazione è composta da ciottoli e conchiglie ed era lunga circa 3 m207.

Muro di fortificazione

Sul lato orientale dell’insediamento scavato da Mylonas, sono apparse le tracce di uno spesso muro orientato S-N appartenente all’ultima fase di utilizzo dell’insediamento, al TE IIIC. Ciò che è c’è rimasto è un muro spesso 0,80 m che doveva far parte della faccia interna della linea di fortificazione, da S continua per circa 12 m dopo di che sembra lasciare uno spazio di circa 3,20 m che doveva rappresentare l’ingresso nel quale è stato ritrovato tracce di una strada pavimentata da dove provengono diversi vasi, una giara con falso collo 208 decorata con bande zig-zag e fiori stilizzati sulla spalla, uno skyphos209 decorato sempre a zig-zag ed una giara con falso collo 210 con decorazione a bande.

Cronologia dell’insediamento

Seguendo i rinvenimenti ceramici siamo in grado di datare nel dettaglio le diverse strutture e le fasi insediative di questo insediamento.

La struttura R è quella più antica211, la coppa con decorazione a doppie asce viene datata al TE IIB212, un esemplare simile proviene da Ay. Irini sull’isola di Keos datato al TE 206 Mylonas 1959, p 57. 207 Mylonas 1959, p. 58. 208 Mylonas 1959, fig. 139 n. 61. 209 Mylonas 1959, fig. 139 n. 68. 210 Mylonas 1959, fig. 139 n. 4. 211 Mylonas 1959, p. 50. 212 Mountjoy 1999, p. 507 n. 35.

- 52 - IIA213. Dei frammenti ritrovati, sempre da questa struttura, possiamo dedurre diverse

informazione. I frammenti 2 e 3214 presentano decorazione a racchetta FM 63 utilizzata nel TE IIA-B, il frammento 9215 presenta una decorazione a foliate tipica del TE IIB216 con un simile da Nauplion217. Il frammento 4218, invece, con parte di una decorazione a spirali correnti sembra appartenere al TE IIB quando questa decorazione sembra molto popolare219. Il resto delle strutture sembrano invece successive come datazione.

Il poppatoio con decorazioni ad U FM 45 dell’abitazione S, decorazione tipica del TE IIIA2220. Le due giare a collo stretto, sempre da questa struttura, con decorazione lineare possono essere datate al TE IIIB1 con paralleli da Eleusi221. Lo skyphos dall’abitazione S n. 9222 è un ottimo esempio in stile del granaio del TE IIIC medio con diversi paralleli223.

Dall’abitazione T invece provengono un coppa con beccuccio224

che tipicamente compare nel TE IIIA2 e viene utilizzata fino al TE IIIB1225, il cratere frammentario decorato con spirali antitetiche226 dovrebbe appartenere al TE IIIC iniziale227.

Dalle fortificazioni, infine, provengono una giara a staffa con due anse con decorazione a zig-zag ascrivibile al TE IIIB2228, lo skyphos229 con decorazione a zig-zag sembrerebbe ascrivibile al TE IIIC finale230.

Di tutti questi elementi si riesce a concludere che ci sono due fasi insediative corrispondenti la prima alla cosiddetta struttura R datata al TE IIA-B mentre la seconda che coincide con l’abitazione S, T e le fortificazioni databili tra il TE IIIA2-IIIC medio vista la presenza dello skyphos monocromo come elemento diagnostico.

213 Ay. Irini K2578; Mountjoy 1986, p. 32 n. 4. 214 Mylonas 1959, Fig. 136 n. 1-2. 215 Mylonas 1959, Fig. 136 n. 9. 216 Mountjoy 1986, p. 38 n. 17. 217 NSC, Mountjoy 1989, p. 45 n. 7. 218 Mylonas 1959, fig. 136 n. 4. 219 Mountjoy 1986, p. 38 n. 10. 220 Mountjoy 1986, p. 68.

221 Eleusi 2342; Mylonas 1975, p. Tav. 171 n. 842. 222 Mylonas 1959, fig. 139 n. 9.

223 Micene 2858, BSA 25 (1921-23) tav. 11 n. D . 224 Mylonas 1959, fig. 138 n. 67. 225 Mountjoy 1986, p. 67 e p. 113. 226 Mylonas 1959, fig. 138 n. 66. 227 Mountjoy 1986, p. 137. 228 Mountjoy 1986, p. 123. 229 Mylonas 1959, fig. 139 n. 68. 230 Mountjoy 1986, p. 191.

- 53 -

18 - Prynari

10 Km. S Atene, 4 Km. N Voula TE IIIA1 – TE IIIB2

Non molte informazioni abbiamo da questa località, doveva esserci una necropoli scoperta intorno al 1881231 che venne saccheggiata. Una oinochoe decorato con sole fasce dovrebbe provenire da questa località, datato al TE IIIB-C232.

19 - Voula: Aliki (Tav. 34-35)

13.5 Km. SE Atene, 6 Km. O Kiapha Thiti