• Non ci sono risultati.

L’analisi quantitativa: la metodologia nella raccolta dei dat

Per quanto riguarda invece il secondo studio, esso si è svolto presso l’Universidad de Granada (Spagna) ed ha sottoposto un panel di studenti a due tipo di stimoli:

1. Alcune pubblicità Barilla italiane per poter inquadrare il contesto di marketing  di  riferimento  e  le  dichiarazioni  di  Barilla  sull’omossessualità;; 2. Le stesse pubblictà del primo gruppo, le dichiarazioni ed infine le scuse

pubbliche del Sig. Barilla.

Il concetto è quindi quello di analizzare se si può riscontrare una variazione di comportamento e di opinione dei consumatori rispetto al marchio e al prodotto Barilla  in  seguito  alle   dichiarazioni  ed  in  seguito  alle  scuse  pubbliche.  L’idea  è   quella di comprendere se le dichiarazioni abbiano o meno avuto un effetto negativo sul campione di riferimento e se le scuse possano considerasi accettate da un campione estratto dalla stessa popolazione, in modo tale da valutare anche quantitativamente gli effetti delle dichiarazioni e da trarre alcune inferenze.

28

In questa seconda fase della tesi si è scelto di analizzare comportamenti e reazioni sottoponendo il campione selezionato ad una serie di domande invarianti rispetto al tipo di esperimento svolto, al fine di valutare effettivamente e quantitativamente se ci siano state delle reazioni apprezzabili nei comportamenti dei consumatori.

Ogni unità campionaria è stata sottoposta, alla fine della presentazione dei rispettivi video, ad una serie di domande a cui era richiesto di rispondere con un punteggio da 1 a 7 rispetto ad alcune affermazioni che riguardavano il caso Barilla. A partire dai dati raccolti anonimamente si sono effettuate delle analisi quantitative per analizzare se vi siano stati delle apprezzabili variazioni nelle opinioni e nei comportamenti dei consumatori.

2.4. L’analisi  quantitativa:  la  metodologia  nell’analisi  dei  dati

Lo  strumento  di  analisi  qualitativa  dei  dati  selezionato  per  svolgere  l’analisi  della prima parte di questa tesi è Atlas.ti 5.2 (Fig. 2-1.). Questo programma è stato sviluppato durante il progetto  ATLAS    all’università  di  Berlino, fra il 1989 e il 1992, e   poi   iniziato   a   commercializzare   nel   1993   dalla   “Scientific   Software   Development”.  

La metodologia

29

Attualmente è uno dei tool più utilizzati nei più svariati ambiti come il quality management,  la  sociologia,  le  ricerche  di  mercato,  l’antropologia,  la  criminologia   e molti altri nell’ambito  delle  ricerche  di  tipo  qualitativo. Il motivo per il quale risulta essere utilizzato in ambiti molto diversi è determinato dal fatto che si tratta di uno strumento molto flessibile che permette di analizzare una grande quantità di dati che non siano formalmente strutturati. Attraverso ATLAS.ti è infatti possibile analizzare, consolidare e mettere in relazione un grande numero di documenti che possono essere sia in forma testuale che in vari formati quali immagini, audio, video e geodata. Esso fornisce anche un numero elevato di strumenti a supporto di tale analisi permettendo di mostrate i dati e le loro relazioni in una forma non solo testuale ma anche visuale e grafica.Nello specifico, l’analisi   qualitativa   dei   commenti   degli   utenti   alle   scuse dell’amministratore   di   Barilla   si   è   basata   sulla   suddivisione   di   queste   ultime   in   famiglie   di   argomenti   e   poi   in   sottoclassi   che   ne   indicassero   l’argomento   o   il   concetto saliente che cercano di esprimere. Si sono così individuate 4 famiglie fondamentali a cui ogni frase può essere assegnata in maniera univoca:

1. Contrario al video delle dichiarazioni originali (CD) 2. Favorevole al video delle dichiarazioni originali (FD) 3. Contrario al video di scuse (CS)

4. Favorevole al video di scuse (FS)

In aggiunta a queste famiglie si è individuata una categoria di non classificati (NC) in cui si sono inseriti tutti i commenti che non erano categorizzabili perché non chiari o perché facevano esclusivamente riferimento a commenti riguardanti altri utenti e per questo motivo esterni allo scopo di studio. Queste macrocategorie sono state scelte a priori poiché racchiudono tutte le possibili reazioni che i consumatori possono mostrare nei confronti della situazione presentata in termini di comportamento. Ad ogni commento, ove esplicitamente indicato, si è anche voluto indicare se il consumatore fosse a favore di un “boicottaggio”  o  se  continuasse  a  “comprare”  in  modo  tale  da  relazionare  questi   comportamenti  d’acquisto  con  le  categorie  che  emergono  dall’analisi.

30

Si è dovuto procedere con una categorizzazione a posteriori, invece, per quanto riguarda  le  classi  di  argomenti  legate  alle  discussioni.  Dato  l’ampissimo  numero   di argomenti possibili trattati dagli utenti, si è deciso di non  vincolare  l’analisi  ad   un prestabilito numero di categorie e classi categorizzandole direttamente durante la fase di analisi dei dati. E’  stata  fatta  poi  una  successiva  analisi  che  ha  portato  al   raggruppamento delle classi create in un numero minore che potesse avere una maggiore valenza da un punto di vista  dell’analisi  qualitativa.

Da un punto di vista pratico si è proceduto alla creazione di un file di tipo testuale contenente  l’intera  lista  di  commenti  scaricata  da  facebook.  A  partire  da  questo   file, è stata quindi creata  l’unità  ermeneutica  di  Atlas.ti, che rappresenta il punto di partenza fondamentale per ogni analisi svolta con questo programma. Per ogni commento analizzato, si è assegnato uno o più argomenti e concetti che emergono dalla frase cercando al tempo stesso di legare i concetti emersi nelle 4 famiglie emerse a priori. Atals.ti si è rivelato in questa fase uno strumento fondamentale, poiché permette di assegnare liberamente ad ogni frase o gruppo di parole   un’etichetta   che   nel   nostro   caso   rappresenta   la   classe   su   cui   permette   di   fare analisi di tipo numerico, di effettuare estrazioni e collegamenti per classe stessa. Ognuna delle classi identificate potrà quindi appartenere a ciascuna delle famiglie di base precedentemente menzionate. Ogni frase potrà quindi rientrare in più di una famiglia a seconda delle argomentazioni, e non si può escludere neanche che la stessa frase appartenga a due famiglie apparentemente opposte, poiché,   per   esempio,   un’   affermazione   potrebbe   essere   favorevole   alle   dichiarazioni per uno specifico motivo e al tempo stesso essere contraria alle dichiarazioni per altri motivi. Risulta chiaro che il filo conduttore sia stato quello di creare una categorizzazione il più flessibile possibile per poi procedere ad un affinamento solo successivamente. Alla fine del processo di categorizzazione, le argomentazioni che sono emerse possono essere riassunte secondo la tabella seguente:

La metodologia

31

Favorevole alle dichiarazioni - Dittatura gay

- Famiglia tradizionale - Libertà di espressione - Marketing

- Non offensivo Contrario alle dichiarazioni - Discriminazione

- Eccessive

- Errore di marketing - Gaffe

- Ma libero di esprimere la sua opinione - Ignoranza

- Nuovo concetto di famiglia - Offesa

- Pregiudizio - Uguali diritti Favorevole alle scuse - Accetto ma...

- Coraggio - Cortesia - Diritto al perdono - Dovute - Ignoranza - Imparata la lezione - Intelligenza - Ipocrisia - Libertà di opinione - Marketing - Mea culpa - Non offensiva

- Nuovo concetto di famiglia - Offesa

32

- Opportunistiche

- Rappresenta una multinazionale - Sincere

- Tardive - Umiltà

Contrario alle scuse - Comprensibili - Dittatura gay - Dovute - Eccesso di cortesia - Famiglia tradizionale - Libertà di pensiero - Mancanza di coraggio - Mossa di marketing - Non dovute - Non intelligenti - Non sincere - Non sufficienti

L’analisi  qualitativa  e  quantitativa  delle  categorie  e  la  definizione  delle  relazioni   fra le differenti categorie sarà trattata poi nel capitolo conclusivo.

2.5. Analisi quantitativa: scelte e metodologie nella preparazione dei