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L’apertura ripetuta come un mantra, fin dal principio

Il progetto ha preso le mosse con il bagaglio dell’esperienza del Comune di Modena, che già aveva avviato nel sito della propria Rete civica un percor- so di avvicinamento alla partecipazione con strumenti di software libero. Partecipa.net, nella fase iniziale di definizione degli obiettivi e del program- ma di attività per rispondere al bando CNIPA, ha sperimentato sulle proprie ossa la differenza dei due approcci, cioè quello del software libero e quel del software proprietario. Da un lato l’esperienza di Modena, che aveva por- tato a produrre codice di programmazione rilasciato con licenza di softwa- re libero, pienamente riutilizzabile quindi in Partecipa.net; dall’altro l’espe- rienza di DEMOS che, dal solo punto di vista del codice che vi era stato svi- luppato, era invece completamente inutilizzabile per la mancanza di una licenza d’uso che stabilisse i termini di utilizzo. In particolare che ne permet- tesse il riutilizzo senza alcun costo all’interno di un progetto di sviluppo di software libero, come voleva essere Partecipa.net.

Oggi tutto il software incluso nel Kit è disponibile come codice sorgente e licenziato, nel rispetto della legislazione sul diritto d’autore, secondo licen- ze di software libero od Open Source51. Questo consente di lavorare

all’obiettivo di una comunità regionale della e-partecipation, senza preve- dere alcun impegno economico per l’acquisizione degli strumenti.

Un altro aspetto che ha a che fare con l’apertura è il formato dei documen- ti. Lo svolgimento dei processi di partecipazione prevede in generale la necessità di mettere a disposizione dei cittadini materiali prodotti interna- mente all’amministrazione (testo di delibere, dati statistici, ecc.), o di altra provenienza (testo di leggi di riferimento, per esempio, ma qualsiasi altra 51cfr. rapporto pubblicato a giugno 2003 della “Commissione per il software a codice sorgente aperto nella PA”, istituita

cosa) che siano di supporto al confronto. Inoltre, tutto il materiale metodo- logico del Kit doveva essere reso disponibile senza aggravi a carico di chiun- que li volesse utilizzare. La scelta del progetto è stata ancora una volta quel- la dell’apertura, mettendo a disposizione i documenti in formati leggibili da chiunque, senza l’onere di un solo centesimo. Quindi, nel rispetto del dl. 134/2004 art. 3 comma1 lettera g della Regione Emilia-Romagna, i docu- menti resi disponibili ai cittadini nei vari moduli del Kit sono stati prodotti sempre almeno in un formato standard aperto52, cioè approvato da un orga-

nismo di standardizzazione o standard de facto e documentato, oppure in un formato libero, cioè che gode di tutte le libertà che caratterizzano il soft- ware libero in termini di possibilità di modifica e redistribuzione53.

La metodologia utilizzata nel gruppo di lavoro

Complessivamente, la fase di sviluppo del Kit prevedeva sia lo sviluppo soft- ware, sia la stesura di documentazione atta a supportare, in termini orga- nizzativi, il backoffice dei processi di e-democracy che il Kit consente di rea- lizzare. Il supporto a questa attività di sviluppo è stato svolto da Aster S. Cons. p.a. e si è concentrato sul supporto allo sviluppo dei moduli softwa- re dalla fase di stesura delle specifiche, fino al test e alla validazione per l’ac- cessibilità degli applicativi sviluppati, e infine al rilascio nonché al monito- raggio di tutte queste fasi per quanto concerne la coerenza e la tempistica prevista nel piano di progetto esecutivo approvato dal CNIPA.

Il metodo di lavoro utilizzato si è ispirato alle modalità di confronto e svi- luppo di un software open source attraverso una circolazione continua delle informazioni, il confronto costante, il feedback puntuale dei risultati ottenu- ti e nella scelta di strumenti di supporto alla collaborazione fra gli sviluppa- tori.

Una delle criticità tecniche più importanti da affrontare in queste attività era connessa alla suddivisione dello sviluppo fra fornitori differenti per gli appli- cativi sviluppati dell’attività A1 di progetto (“Definizione dell’architettura del Kit di e-democracy”) e quelli dell’attività A3 (“Aggiornamento della piatta- forma di dibattito on-line”), considerato che all’interno dell’attività A4 gli stessi dovevano essere resi interoperabili (“Realizzazione del Kit integrato e fase di test”).

Gli elementi fondamentali del metodo utilizzato per svolgere l’attività di svi- luppo sono stati costituiti da:

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52Un formato aperto è una specifica pubblica per la descrizione e l’archiviazione di dati digitali, solitamente gestita da un

ente di standardizzazione non proprietario e libera da restrizioni legali per il suo utilizzo. Un formato aperto potrebbe essere stato implementato da un software proprietario, open source o da software libero, ciascuno con le proprie moda- lità di licenza. A differenza dei formati aperti, i formati proprietari sono controllati e definiti da interessi privati (ed hanno, in genere, misure di restrizione o vincoli nell’utilizzo). I formati aperti sono un sottoinsieme degli standard aperti. (cfr. Wikipedia).

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- istituzione di un tavolo di lavoro che ha previsto incontri periodici, su base almeno mensile, nel corso delle attività. All’interno del tavolo sono state analizzate e discusse le specifiche tecniche; condivise le scelte tecniche di sviluppo e affrontate le criticità;

- redazione di report degli incontri con le principali criticità e le proposte di superamento individuate, nonché l’attribuzione dei compiti per ogni par- tner;

- istituzione di una piattaforma hardware unica per lo sviluppo e il test delle applicazioni presso il centro elaborazione dati del Comune di Modena (host: leda.comune.modena.it);

- uso di licenze software libere, in particolare per il software sviluppato internamento al progetto della licenza GPL nella versione 2 o successive come illustrato oltre;

- apertura di una piattaforma per lo sviluppo e la diffusione dell’applicazio- ne sul più grande servizio on-line di hosting di progetti Open Source Sourgeforge (http://sf.net) con il nome di partecipa-net (http://partecipa- net.sf.net). Su Sourceforge sono stati utilizzati i servizi di:

. CVS (Current Versioning System) per la gestione delle versioni del codi- ce;

. repository dei pacchetti software e della manualistica per la disponibili- tà allo scaricamento via Internet a livello mondiale;

. le mailing-list per le lo scambio di informazioni fra gli sviluppatori e fra utenti del Kit:

• partecipa-net-devel@lists.sourceforge.net e • partecipa-net-users@lists.sourceforge.net.

Mantenendo l’ispirazione alle comunità di sviluppo di software Open Source, si è costantemente invitato, negli incontri di progetto, ogni Ente a partecipare con propri contributi tecnici. Infatti, la possibilità che le applica- zioni software rimangano mantenute al termine dei finanziamenti del pro- getto è data solo dalla costituzione di gruppo di sviluppo più ampio, a cui tutte le amministrazioni e i soggetti interessati partecipano portando un loro contributo.