• Non ci sono risultati.

UNO SGUARDO SUL CAMPO RIFLESSIONI DALLA PROVINCIA DI FERRARA

Ludovica Baraldi,Provincia di Ferrara

Un compito difficile

Il progetto Partecipa.net – oltre all’obiettivo di realizzare un Kit di e-demo- cracy, misto di tecnologie e metodologie per la gestione dei processi par- tecipati attraverso le ICT – ha portato avanti l’importante compito di realiz- zare sul campo alcune sperimentazioni.

Questo compito appariva piuttosto “arduo” per alcuni motivi di seguito illu- strati:

- la cultura della partecipazione è ancora piuttosto acerba nelle amministra- zioni locali, sebbene emerga con crescente evidenza l’esigenza di parteci- pazione democratica dei cittadini e delle loro rappresentanze al governo del territorio. I cittadini sanno che l’attività dei propri rappresentanti va verificata e supportata, e chiedono di essere messi nelle condizioni di farlo.

Il governo locale può rappresentare il livello privilegiato per ridare fiducia all’istituto della partecipazione, ma deve essere in grado di intercettare i bisogni e di dare risposte credibili. Per far ciò è necessario partire da una comunicazione attenta, approfondita ed aperta delle priorità, delle scelte politiche e della loro attuazione, e dal riconoscimento dei contributi e delle sollecitazioni ricevute;

- l’uso di strumenti di e-democracy per gestire processi di partecipazione alle scelte politiche di un territorio è un fatto totalmente innovativo che ha pochi precedenti di successo.

Il numero di cittadini che fanno uso di ICT - ed in particolare di servizi inte- rattivi online - è ancora molto limitato persino in Emilia-Romagna, dove permane un digital divide di tipo generazionale e sociale. Rimangono peraltro grandi aree territoriali non servite dalla banda larga, infrastruttura essenziale per l’utilizzo di servizi avanzati.

Inoltre, le tecnologie e i linguaggi innovativi possono semplificare e modi- ficare radicalmente le modalità della partecipazione, ma vanno regolati ed utilizzati per le opportunità e le potenzialità che li caratterizzano, senza dare per scontato che siano in grado di portare ai medesimi risultati dei loro omologhi della partecipazione tradizionale.

Nella partecipazione ci sono livelli diversi che vanno dall’informazione, alla consultazione, alla concertazione, alla progettazione partecipata. Certamente non tutti questi livelli trovano nelle ICT e in particolare negli

strumenti messi a disposizione dal Kit di e-democracy uguale ed efficace risposta;

- l’ambito inizialmente scelto per le sperimentazioni – quello dei piani ter- ritoriali comunali – è argomento di grande complessità, regolato da una specifica normativa (L.R. 20/2000) che in talune realtà viene ‘implemen- tata’ per la prima volta in questi anni. Si tratta pertanto di un campo anch’esso in forte evoluzione che richiede già di per sé un grande impe- gno al personale politico ed amministrativo preposto.

Uno degli aspetti più innovativi risiede nel fatto che prima di adottare un nuovo strumento urbanistico, le amministrazioni sono invitate ad avviare un confronto, non solo con gli enti “interessati” dalle scelte di piano (nel- l’ambito della Conferenza di pianificazione), ma anche con le associazio- ni economiche, sociali, e ambientali del territorio, nonché con i singoli cit- tadini.

Per la cittadinanza – pur essendo abbastanza diffusa la consapevolezza che il Piano Strutturale Comunale effettua delle scelte importanti per il futuro assetto del territorio, dal punto di vista urbanistico, sociale, econo- mico, turistico, ambientale, ecc. – risulta piuttosto difficile entrare nel merito di scelte così strategiche. Il rischio pertanto è che la discussione si concentri su aspetti ed interessi particolari, di singoli cittadini e/o gruppi.

L’ambiente favorevole

Naturalmente, nessuno dei partner di progetto partiva da situazioni di tota- le estraneità ai temi della partecipazione, dell’innovazione tecnologica e del rinnovamento degli strumenti urbanistici comunali, anche se poi non tutti gli Enti coinvolti hanno scelto di sperimentare il Kit di Partecipa.net in pro- cessi decisionali di ambito urbanistico.

Per quanto riguarda la sperimentazione condotta dalla Provincia di Ferrara e dai Comuni di Argenta, Migliarino, Ostellato, Portomaggiore e Voghiera55,

preesisteva un ambiente favorevole che si può così descrivere:

- dal punto di vista della cultura della partecipazione, sia la Provincia di Ferrara, sia alcuni Comuni coinvolti, in particolare Argenta e Portomaggiore, avevano maturato esperienze importanti nell’ambito di Agenda 21, con la costituzione di forum locali e di livello provinciale. L’avvio del processo di Agenda 21 Locale in provincia di Ferrara è stato un fatto importante, che ha coinvolto migliaia di cittadini attraverso le strut- ture organizzate della società civile, ma non solo. Molti cittadini hanno 55

I Comuni coinvolti sono di dimensione medio-piccola, con un numero complessivo di abitanti pari a quasi 50.000, così suddivisi: Argenta ab. 22.262, Migliarino ab. 3.720, Ostellato ab. 6.649, Portomaggiore ab. 12.233 e Voghiera ab. 3.932.

partecipato direttamente, trovando nei Forum e negli altri strumenti di confronto (tavoli di lavoro, seminari, ecc.) dei luoghi dove proporre alla discussione la propria visione del futuro e le proprie proposte da inserire nell’agenda amministrativa delle diverse comunità.

A conferma della tradizione di ascolto e coinvolgimento della cittadinan- za, inoltre, il Comune di Argenta prevedeva nel proprio Statuto l’istituzio- ne su base territoriale, nel capoluogo e in ognuna delle frazioni, dei Consigli di partecipazione, per promuovere il coinvolgimento, la proposta e il controllo dei residenti nell’amministrazione della cosa pubblica. - dal punto di vista dell’innovazione tecnologica, in linea con le tendenze in

atto a livello nazionale e regionale, anche a Ferrara era stato costituito un Centro Servizi Territoriale (CST) coordinato dalla Provincia, con l’obiettivo di supportare la diffusione dell’innovazione tecnologica per i Comuni minori e di favorire uno sviluppo tecnologico diffuso e uniforme del terri- torio.

Il CST provinciale persegue il miglioramento dei servizi, attraverso la valo- rizzazione delle realtà più avanzate e delle competenze maturate, e il sup- porto a quelle più deboli e meno dotate di risorse, da realizzarsi anche con il coinvolgimento delle forme associate.

Nel caso del progetto Partecipa.net, gli aspetti tecnologici sono stati da subito presidiati interamente dalla Provincia, così da realizzare un’unica installazione del Kit con conseguenti economie di scala, a favore dei Comuni associati per la realizzazione del PSC.

A ciò si aggiunga che la Provincia e altre realtà coinvolte erano già tempo sensibili ai temi dell’e-democracy, intesi principalmente come garanzia di trasparenza e accesso alle informazioni da parte dei cittadini; tanto che il Comune di Argenta aveva già dal 2004 un vero e proprio progetto strate- gico, articolato in iniziative di coinvolgimento dei cittadini e di riduzione del digital divide, attraverso la costituzione delle oasi tecnologiche (punti di accesso ad Internet presso gli sportelli URP decentrati) e l’infrastruttu- razione del territorio.

- per quanto riguarda la tematica dei piani urbanistici, i 5 Comuni avevano avviato - in stretto contatto con la Provincia e per primi sul territorio ferra- rese - un percorso di elaborazione del PSC associato, ai sensi della LR 20/2000, sottoscrivendo specifici accordi territoriali.

La scelta era derivata dalla consapevolezza degli elementi di omogeneità del territorio e dall’individuazione di temi di interesse comune, come le infrastrutture per la mobilità, le scelte in materia di aree produttive, le poli- tiche di tutela dell’ambiente e la valorizzazione delle risorse storiche e paesaggistiche.

In conclusione: 5 Comuni associati per la realizzazione del Piano Strutturale Comunale, la collaborazione della Provincia sul piano tecnologico e territo- riale, il quadro normativo regionale e un progetto per incentivare la parte- cipazione dei cittadini alla vita pubblica (Partecipa.net). Un mix di ingre- dienti che rendevano il contesto ferrarese particolarmente adeguato per la sperimentazione del Kit di e-democracy.

La presenza dell’Associazione dei Comuni di Argenta, Migliarino, Ostellato, Portomaggiore e Voghiera nella sperimentazione consentiva in particolare un focus sulle problematiche organizzative della partecipazione in un con- testo intercomunale, dove l’integrazione territoriale nasce per permettere di sviluppare al meglio funzioni e servizi, per accrescerne la qualità.

Il livello istituzionale della Provincia garantiva invece il coordinamento a livello territoriale, e permetteva di cogliere l’opportunità di economie di scala nella sperimentazione, garantendo in prospettiva una maggior replica- bilità dell’iniziativa.