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NOVITÀ E ASPETTI FISCALI CONTROVERS

2- Determinazione del valore recuperabile

4.7. L’approccio semplificato

L‟OIC 9 presenta regole contabili che permettono alle società che sono tenute alla redazione del bilancio in base ai principi contabili nazionali di presentare un bilancio comparabile con quello redatto dai soggetti che applicano gli standard internazionali. Da questo punto di vista la soluzione ha il pregio di superare la contrapposizione tra chi si oppone all‟introduzione dei principi contabili internazionali perché ne teme la complessità e chi ne sollecita un‟adozione diffusa per ovviare alle criticità derivanti dall‟esistenza di due diversi set di regole nella medesima giurisdizione.202

Il principio tuttavia si rivolge alle piccole e medie imprese italiane che non sempre possono contare su una struttura economicamente e patrimonialmente consistente: per questo l‟applicazione del modello di svalutazione è stata modulata sulla base delle dimensioni dell‟impresa.203

La scelta è stata quella di tutelare le piccole aziende per evitare loro di sostenere oneri sproporzionati rispetto ai benefici che trarrebbero dall‟utilizzo di tecniche di complessa applicazione.

201

OIC 9 par. 23

202

A. SURA, Il nuovo principio contabile OIC 9 sulle perdite durevoli di valore delle immobilizzazioni, in Fisco, 42/2014

203

Il meccanismo di svalutazione precedentemente esposto presenta delle complessità che le piccole aziende non potrebbero affrontare.

113 L‟OIC 9 prevede che la distinzione in base alla quale si debba procedere all‟utilizzo dell‟uno o dell‟altro metodo, avvenga sulla base della rilevanza economica dell‟impresa. Il documento prevede una specifica quantificazione della dimensione limite che deve avere l‟azienda per poter adottare l‟approccio semplificato, nello specifico si rivolge alle società che per due esercizi consecutivi non superano nel bilancio d‟esercizio due dei tre seguenti limiti:

- numero medio dei dipendenti durante l‟esercizio superiore a 250; - totale attivo di bilanci superiore a 20 milioni di euro;

- ricavi netti delle vendite e delle prestazioni superiori a 40 milioni di euro.204

Per le imprese che rispettano questi limiti, il principio in esame consente di adottare una versione semplificata dell‟impairment test, basata sulla capacità di ammortamento, con l‟obbligo di riportare la scelta fatta in nota integrativa.

L‟adozione dell‟approccio semplificato è una concessa a quelle imprese che non superano i limiti dimensionali, tuttavia queste qualora lo vogliano possono avvalersi del metodo dei flussi di cassa netti attualizzati come le imprese di maggiori dimensioni.

Nel caso invece di imprese che pur rispettando i limiti quantitativi, presentano strutture aziendali complesse, il modello di svalutazione da adottare resta quello semplificato, ma questo andrà applicato per singoli rami.

Il metodo semplificato di rilevazione delle perdite durevoli di valore proposto dall‟OIC 9, si basa sulla verifica della capacità futura dell‟impresa di mantenersi in equilibrio economico.

La capacità di ammortamento di un esercizio è data dal margine economico che la gestione mette a disposizione per la copertura degli ammortamenti. Questa è la tecnica contabile originariamente prevista dall‟OIC 16 per la determinazione delle perdite durevoli di valore.

Questo metodo è articolato sui valori reddituali e quindi è maggiormente collegato ai dati contabili rispetto all‟attualizzazione dei flussi di cassa.

204

114 La capacità di ammortamento viene contabilmente determinata sottraendo al risultato economico dell‟esercizio, non comprensivo degli elementi straordinari e delle relative imposte, gli ammortamenti delle immobilizzazioni.205

In termini economico-aziendali, la finalità del metodo consiste nel verificare se i ricavi originati dall‟investimento sono capaci di coprire i costi correlati allo stesso.206

Le assunzioni fondamentali di questo modello sono:

- l‟unità generatrice di cassa solitamente coincide con l‟intera società;

- flussi di reddito che approssimano i flussi di cassa (ipotizzando una dinamica del circolante stabile);

- stima dei flussi reddituali in sostituzione dei flussi finanziari;

- non è necessaria l‟attualizzazione dei flussi e pertanto non si richiede la determinazione del tasso si attualizzazione;

- indicatori semplificati per le perdite potenziali.207

L‟OIC 9 ritiene superato il test di verifica della recuperabilità delle immobilizzazioni, quando la capacità di ammortamento complessiva è sufficiente a garantire la copertura degli ammortamenti.

La capacità di ammortamento è data dalla sommatoria dei flussi reddituali prospettici non attualizzati stimati considerando l‟intero orizzonte temporale preso a riferimento208

: quindi il fatto che nel periodo preso a riferimento alcuni esercizi chiudano in perdita non costituisce un motivo sufficiente perché l‟azienda sia obbligata a svalutare le immobilizzazioni, solo se negli altri esercizi si stima che si produrranno utili sufficienti a compensare tali perdite.

In questo approccio, la svalutazione è necessaria quando i margini economici generati dall‟utilizzo dell‟immobilizzazione non permettono di recuperare totalmente gli ammortamenti ancora da realizzare sulla base del valore netto iscritto in bilancio.

205

OIC 9 par. 8

206

M. POZZOLI, Svalutazione di immobilizzazioni materiali e immateriali: questioni applicative, in Giuda alla contabilità e bilancio, 1/2014

207

OIC 9 par. 26-27

208

I flussi reddituali da utilizzare ai fini della stima della capacità di ammortamento devono essere considerati ante ammortamenti e imposte, ma post oneri finanziari, l‟orizzonte temporale generalmente è pari a 5 anni.

115 La svalutazione interviene solo quando gli ammortamenti relativi a un‟immobilizzazione iscritta all‟attivo sono tali da generare una perdita complessiva negli esercizi nei quali l‟immobilizzazione sarà utilizzata.209

Qualora in seguito al test di impairment risultasse necessario effettuare una svalutazione, questa dovrà essere attribuita agli attivi aziendali con lo stesso criterio sopra illustrato per l‟approccio classico, svalutando prioritariamente l‟avviamento, per poi procedere, con altri elementi aziendali in proporzione al loro valore netto contabile; se consentita è possibile anche l‟imputazione diretta della perdita alle singole immobilizzazioni.210

I due approcci individuati dall‟OIC 9 condividono lo stesso impianto concettuale: entrambi fondano la verifica della tenuta del valore sulla capacità prospettica di generare flussi di benefici e entrambi individuano una configurazione di valore durevole.211

L‟adozione del modello semplificato è giustificata nell‟appendice tramite esempi che dimostrano che per le società minori, l‟adozione del approccio normale o di quello semplificato non comporta grandi differenze poiché i risultati ottenuti sono simili.

L‟utilizzo del metodo semplificato infatti costituisce una possibilità per le imprese e non un obbligo.