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L'interoperabilità del Nuovo soggettario: oltre la biblioteca

IL CATALOGO E I LINGUAGGI DI INDICIZZAZIONE SEMANTICA: IL NUOVO SOGGETTARIO

3.2 Il Nuovo Soggettario e i linked open data

3.2.4 L'interoperabilità del Nuovo soggettario: oltre la biblioteca

Gli utenti sono sempre più abituati a modalità di ricerca simili a quelle dei motori di ricerca nel web e si aspettano di poter trovare le risorse di loro interesse con una semplice query in un’interfaccia unica.

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informative varie e organizzate secondo schemi differenti.

Nel panorama internazionale si stanno realizzando molte sperimentazioni con lo scopo di mappare e mettere in connessione tra loro strumenti di diverse organizzazioni della conoscenza nati in contesti e in lingue differenti.

L’interoperabilità semantica, tuttavia, è un progetto ambizioso da realizzare e richiede di superare ogni possibile incompatibilità a livello tecnico, linguistico, strutturale e concettuale. Da questo punto di vista un valido sostegno lo offre la tecnologia dei linked data che rende possibile delle forme di interoperabilità prima inimmaginabili.

Con il progresso tecnologico si è sempre più affermato un cambio di mentalità ed è maturata la consapevolezza della necessità di una maggiore collaborazione e scambio di dati tra le diverse istituzioni della conservazione della memoria come biblioteche, musei e archivi.

Wikipedia loves libraries

In questo clima di maggior collaborazione tra istituti diversi è nata una delle sperimentazioni più interessanti che ha coinvolto il Nuovo Soggettario e Wikipedia all’interno del più ampio progetto GLAM (Galleries, Libraries, Archives, Museums).

GLAM è un’idea di collaborazione avviata dalla comunità di Wikipedia e sostenuta dai volontari della Wikimedia Foundation, che parte «dalla consapevolezza, ormai consolidata, che queste istituzioni culturali, da sempre custodi di risorse, documentazione, immagini, catalogazioni, possono apportare un contributo fondamentale all’universo e alla comunità wikipediana e ha preso atto del ruolo innovativo che, in particolare le biblioteche, stanno assumendo grazie allo sviluppo dei linked data, i quali contribuiscono a dare un valore nuovo,

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più produttivo e aperto, ai contenuti e ai dati che esse producono».109

Una delle linee di intervento del GLAM è diventata Wikipedia Loves Libraries, una campagna che ha al centro proprio il ruolo delle biblioteche e i possibili sviluppi dell'open access.110

Per quanto riguarda la presenza di Wikipedia all’interno del Thesaurus del Nuovo Soggettario possiamo vedere come in un primo momento i legami con le pagine della celebre enciclopedia online fossero molto pochi perché dovevano essere inseriti manualmente.

Nei primi mesi del 2013, invece, la crescita dei termini con link a Wikipedia è stata rapidamente intensificata perché gli informatici della BNCF sono riusciti a mettere a punto un algoritmo per l’acquisizione automatica dei link da DBpedia, la base di dati strutturati di Wikipedia.

Anche se la procedura di acquisizione automatica impiegata era ancora in fase di perfezionamento, e richiedeva alcune verifiche e correzioni di tipo intellettuale e manuale, la sperimentazione fu un successo e portò un indubbio arricchimento per il Nuovo Sogettario che vide gli equivalenti di Wikipedia passare da soli 990 a 12.350 nell’arco di un anno.

109 Anna, Lucarelli, «Wikipedia loves libraries»: in Italia è un amore corrisposto... in «AIB studi», vol. 54, n. 2/3 (2014), p. 241. Disponibile all’indirizzo: <https://aibstudi.aib.it/article/view/10108>.

110Per il progetto GLAM biblioteche si veda:

<http://it.wikipedia.org/wiki/Progetto:GLAM/Biblioteche/Progetti>. Per Wikipedia loves libraries: <http://en.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:Wikipedia_Loves_Libraries>.

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Pochi mesi dopo, inoltre, il legame è diventato reciproco ed è quindi stato possibile navigare non solo dal thesaurus a Wikipedia ma da una pagina dell’enciclopedia online verso il termine del Nuovo Soggettario e quindi verso le corrispondenti notizie del catalogo della nazionale.

La possibilità di intelinking con Wikipedia, sperimentata per la prima volta in assoluto proprio con il Nuovo Soggettario, ha una portata rivoluzionaria nell’ottica dell’apertura della biblioteca e dei dati catalografici verso l’esterno, come nota Anna Lucarelli «siamo comunque di fronte ad una novità significativa sul piano culturale, ad un’enciclopedia che, invece di limitarsi ad elencare riferimenti bibliografici a chiusura dei propri lemmi, porta i lettori verso il catalogo di una biblioteca e quindi verso le opere che trattano quell’argomento: come entrare in una biblioteca passando dalle finestre di un’enciclopedia... ».111

La collaborazione con Wikipedia non si è fermata qui: a ottobre del 2013 la BNCF e Wikimedia Italia hanno firmato una convenzione per sviluppare ulteriormente

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l’interoperabilità fra il Nuovo soggettario e Wikipedia e condividere altri set di dati.

Dal punto di vista delle possibilità dell’automatizzazione l’accordo ha prodotto una importantissima e innovativa sperimentazione: per il Thesaurus è stato possibile acquisire automaticamente equivalenti inglesi previsti nelle Library of Congress subject headings (LCSH) sfruttando gli equivalenti linguistici già presenti in Wikidata.

Grazie all’utilizzo di linked open data, alla sua diffusione mondiale e alle collaborazioni attivate con istituti in tutto il mondo, Wikipedia è in grado di realizzare uno degli obiettivi più ambiti dalle biblioteche, ovvero mettere in comunicazione tra loro realtà catalografiche differenti.

Le Gallerie degli Uffizi

Sulla scia di progetti come il GLAM, nel 2011 è nato anche in Italia un «coordinamento permanente per esplorare le prospettive di convergenza tra i mestieri e gli istituti in cui operano i professionisti degli archivi, delle biblioteche, dei musei»112 denominato MAB (musei, archivi, biblioteche) e sostenuto dalle

principali associazioni dei diversi settori: AIB (Associazione Italiana Biblioteche), ANAI (Associazione Nazionale Archivistica Italiana) e ICOM Italia (International Council of Museum - Comitato Nazionale Italiano).

Con il sostegno della sezione Toscana del MAB, la BNCF ha firmato nel 2018 un protocollo di intesa con le Gallerie degli Uffizi per collegare il catalogo del museo fiorentino con il thesaurus del Nuovo Soggettario.

Il progetto, estremamente innovativo, ha reso il Nuovo Soggettario il primo strumento di indicizzazione semantica in grado di collegare le risorse di una biblioteca (tramite il legame dei termini con l’OPAC) e le opere d’arte di un

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Come sottolinea il sito ufficiale della BNCF, grazie a questa collaborazione è già possibile navigare in modo reciproco «dai termini del Thesaurus del Nuovo Soggettario della BNCF collegati ai soggetti delle opere catalogate alla descrizione delle opere d'arte degli Uffizi, con un grande potenziamento delle possibilità di ricerca tanto su opere bibliografiche quanto su opere artistiche da parte degli utenti».113

L’esperienza di interlinking tra Nuovo Soggettario e catalogo delle Gallerie degli Uffizi arricchirà le funzionalità di entrambi gli strumenti, migliorando le possibilità di ricerca per tutti gli utenti, aumentando la visibilità del patrimonio dei due istituti e contribuendo con un esempio concreto ad abbattere i pregiudizi e le barriere che ancora oggi ostacolano l’integrazione tra musei, biblioteche e archivi.

Immagine 9: Esempio di termine del Thesaurus con il legame al catalogo delle Gallerie degli Uffizi, <https://thes.bncf.firenze.sbn.it/termine.php?id=6516&menuR=2&menuS=2>

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Immagine 10: esempio di scheda dal catalogo delle Gallerie degli Uffizi con il legame al termine del Nuovo Soggettario, <http://catalogo.uffizi.it/it/29/ricerca/detailiccd/1067267/

Fonti

Wikipedia non è l’unica fonte per i termini del Nuovo soggettario; come si apprende dall’elenco pubblicato sul sito del Thesaurus, gli strumenti informativi consultati sono numerosissimi, vari e in continuo aumento: «per l'allestimento del Thesaurus e per il controllo terminologico viene utilizzato un apparato di fonti, continuamente arricchito e aggiornato, composto da enciclopedie, dizionari, glossari, lessici, trattati e manuali, nonché da altri strumenti come thesauri, classificazioni e liste di autorità di soggetti. Queste fonti, generali e specialistiche, disponibili su supporto cartaceo, digitale, o su web, hanno un ruolo fondamentale per la definizione di aspetti morfologici e semantici e conseguentemente per la struttura relazionale del Thesaurus».114

114 Biblioteca nazionale centrale di Firenze, Nuovo soggettario. Thesaurus multidisciplinare – fonti, <https://thes.bncf.firenze.sbn.it/fonti.php?menuR=2&menuS=2>.

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Nell’allestimento del campo fonte la BNCF ha fatto in modo di verificare se i metadati dello strumento citato fossero disponibili in rete in formato SKOS. In caso positivo il Nuovo soggettario è stato arricchito da nuovi legami di tipo skos:closeMatch, ciò avviene, ad esempio per AGROVOC, il thesauro multilingua sviluppato dalla FAO, l’organizzazione per l'alimentazione e l'agricoltura delle Nazioni Unite.

Nel caso dell’indisponibilità dei dati in SKOS, invece, si è cercato comunque di fornire dove possibile il link al termine corrispondente dello strumento.

Da notare che le fonti della risorsa non contemplano unicamente strumenti catalografici ma anche repertori ed enciclopedie online molto diffuse come la già citata Wikipedia, Sapere.it e la Treccani online, supporti molto utili per gli utenti, abituati a navigare in rete.

Infine, una collaborazione molto importante è quella che il Nuovo Soggettario ha stipulato con la WebDewey italiana, consentendo delle prime forme di interoperabilità, sempre più da implementare. Grazie a questo accordo all’interno di molti termini del thesauro sono stati inseriti i corrispondenti numeri della classificazione Dewey, un’iniziativa di estrema utilità per i catalogatori di tutte le biblioteche italiane.

Si veda ad esempio il campo fonte del termine “donne”:

Immagine 11: Particolare del termine “donne” del Nuovo soggettario, <https://thes.bncf.firenze.sbn.it/termine.php?id=823&menuR=2&menuS=2>.

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PARTE II

NUOVE PROSPETTIVE (E VECCHIE