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NELLE FUNZIONI AZIENDAL

3.2 LA BUSINESS ANALYTICS NEL RISK MANAGEMENT

Un ulteriore ambito che può beneficiare della potenza dei sistemi di BA è il risk management.

I Chief Risk Officer (CRO) e gli internal auditor possono beneficiare della capacità dei sistemi di business analytics di processare grandi quantità di dati presenti sia internamente che esternamente all’azienda, utilizzando anche dati non strutturati ed elementi non finanziari con la finalità del monitoraggio e gestione dei rischi59.

L’Enterprise Risk Management (ERM)60 è un importante ambito di applicazione della BA, nel quale ha dimostrato di essere molto utile per gli addetti ai lavori. Nello specifico, risulta molto valido nella fase della determinazione dell’ambiente interno (primo componente dell’ERM), nell’identificazione degli eventi (terzo componente dell’ERM) che possono influenzare negativamente il raggiungimento degli obiettivi fornendo, ad esempio, una migliore comprensione delle condizioni di mercato, e nella fase del monitoraggio (ottavo componente dell’ERM), valutando la qualità dell’intero processo di applicazione dell’ERM.

I sistemi di business analytics consentono un accesso rapido alle informazioni relative ai possibili scenari di evoluzione futura. Per tale ragione il contributo che apporta la BA è prezioso per aiutare il CRO a prendere decisioni critiche relativamente alla gestione del rischio legato alla normale operatività o legata a situazioni specifiche, come, ad esempio, lo sviluppo di un nuovo prodotto.

Dato che l’ERM è entrato far parte integrante del management aziendale, rispetto al passato si ha una maggiore necessità di identificare, valutare e gestire i rischi collegati alle varie scelte da prendere61.

L’utilizzo della BA nel risk management si concretizza con lo sfruttamento dei dati a disposizione e della capacità di estrarre da essi informazioni circa la possibilità di identificare rischi rilevanti62.

Identificare i rischi, tramite l’utilizzo dei sistemi di business analytics, permette di estrarre informazioni circa i trend che si stanno istaurando nel mercato e le modifiche nelle

59 Tang (2017)

60 “Processo posto in essere dal consiglio di amministrazione, dal management e da altri operatori della

struttura, utilizzato per la formulazione della strategia nell’organizzazione, progettato per individuare eventi potenziali che possono influire sull’attività aziendale, per gestire il rischio entro i limiti di rischio accettabile e per fornire la ragionevole sicurezza sul conseguimento degli obiettivi aziendali. Da: Coso of

the Tradeway Commission, 2004 61 Connolly (2012)

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preferenze dei clienti; in questo modo, con l’applicazione delle analisi descrittive e prescrittive, si può scoprire con quale probabilità un evento si può concretizzare e il rischio associato, permettendo di reagire in anticipo, e con più e migliori informazioni rispetto al tradizionale approccio, con le modalità di risposta al rischio.

Inoltre, la BA può essere utilizzata per valutare la convenienza, sotto il profilo dell’esposizione al rischio, di intraprendere una determinata azione e, successivamente, decidere se proseguire o meno a seconda che l’esposizione al rischio (risk profile) sia inferiore (o al contrario superi) il risk appetite63.

Ad esempio, nelle decisioni della catena di approvvigionamento, le aziende possono giovare dei dati esterni per misurare e monitorare i rischi presenti. Ciò fornisce informazioni sulle capacità tecniche dei fornitori, sulla salute finanziaria, sulla qualità e affidabilità delle forniture, sui rischi legati alle perdite di tempo, sulla reputazione del mercato e sulle pratiche commerciali.

Nell’ambito dell’identificazione del rischio, una possibile applicazione della BA può riguardare le modalità di determinazione dell’impatto di un rischio sulle variabili considerate. A tal proposito esistono tre possibili analisi, che comprendo l’utilizzo della BA64:

1. Si ipotizza il verificarsi del miglior risultato. Si tratta della previsione più semplice da realizzare. Si stima singolarmente ogni variabile, secondo le migliori supposizioni possibili. Raggruppando insieme le singole previsioni, si ottiene la macro-previsione.

2. Considerare tre scenari (pessimistico, base, ottimistico). Molte grandi aziende con maggiore esperienza nell’utilizzo di questi sistemi, considerano tre categorie di risultati: pessimistico, base, ottimistico. Vengono effettuate previsioni separate sulle variabili chiave del progetto considerato, sulle quali vengo fatte ipotesi sui possibili andamenti. Ciò che si ottiene alla fine sono tre diversi possibili risultati finali.

63 "L'importo e il tipo di rischio che un'organizzazione è disposta a sopportare per raggiungere i propri

obiettivi strategici" da: Institute of Risk Management

https://www.theirm.org/knowledge-and-resources/thought-leadership/risk-appetite-and-tolerance.aspx 64 Cokins (2013)

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Queste aziende potrebbero anche individuare singolarmente la sensibilità delle variabili chiave per vedere l'effetto sul risultato finale.

3. Considerare contemporaneamente tutti gli scenari possibili. Le aziende più esperte in questo campo, passano da ipotizzare tre scenari ad ipotizzare tutti gli scenari possibili. Per ogni variabile si considera una distribuzione di probabilità e, successivamente, si combinano insieme ottenendo come risultato finale una previsione molto più attendibile di quella effettate con gli altri tipi di analisi. I modelli utilizzati in queste tipologie di analisi sono principalmente modelli predittivi, che sfruttano la capacità di calcolo dei software e hardware, le tecniche di data mining per attivare ad una risposta.

Per citare un caso di applicazione pratica, Banca Carige ha avviato un progetto di utilizzo di un sistema di business analytics (in collaborazione con SaS) per il credit risk management in linea con le disposizioni di Basilea 2. Nello specifico si riesce ad accedere a tutti i dati aziendali permettendo, in un unico ambiente software, di gestire e creare documentazioni circa l’adeguatezza alle normative e per essere in regole al verificarsi delle visite ispettive di Banca d’Italia65.

65 Da: “https://www.digital4.biz/executive/interviste/banca-carige-guarda-al-futuro-con-i-business- analytics_4367215857.htm”

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3.3 LA BUSINESS ANALYTICS APPLICATA ALLA CUSTOMER