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La comparsa dell'innovazione sociale nel discorso pubblico

Capitolo 2- L’opportunità della riscoperta dell'innovazione sociale

2.4 La comparsa dell'innovazione sociale nel discorso pubblico

Bisogna sottolineare che il tema dell'innovazione sociale è un argomento centrale anche nel discorso pubblico delle grandi istituzioni europee (OECD, Commissione Europea, ma anche diversi governi nazionali).

Attraverso la letteratura sulle innovazioni sociale è possibile delineare quattro ambiti di connotazione concettuale che si sono susseguiti nel tempo e che ne evidenziano la sua evoluzione (Pirone 2012). Seguendo un ordine cronologico, li elenchiamo qui di seguito:

L'Oecd (Organisation for Economic Co-operation and Develpment), negli anni 2000, distingue l'innovazione sociale da quella orientata al profitto economico individuale poiché l'obiettivo è il miglioramento della qualità della vita collettiva42. Questa definizione viene formulata nell’ambito del Social Innovation’s Forum e intende le IS come:

“tutte le iniziative sviluppate in autonomia nel sociale capaci di trovare nuovi modi per far fronte a bisogni sociali non soddisfatti dal mercato”43.

Si parte dall’assunto che la capacità dello Stato nel rispondere direttamente alla domanda sociale nelle economie post-industriali sia decrescente e soltanto parzialmente compensata dal funzionamento del mercato (Hansmann, 1980)44 e vede come principale agente di cambiamento il Terzo settore.

La Young Foundation (2006) del Regno Unito sottolinea l'importanza di una collaborazione tra città, governi, imprese e ONG, per accelerare la loro capacità di innovare, proponendo nuove organizzazioni e modelli in grado di rispondere meglio alle esigenze della gente relative a cura, occupazione e abitazioni (Illie, 2011). Secondo la fondazione:

42 F. Pirone, (2012)“Innovazione sociale: l’estensione semantica di un concetto in ascesa politica”, La Rivista

delle Politiche Sociali/ Italian Journal of Social Policy, Nº4, p.141.

43 Idem,p.140.

“L'innovazione sociale si riferisce ad attività e servizi innovativi che sono motivati dall’obiettivo di soddisfare un bisogno sociale e che sono prevalentemente sviluppate e diffuse attraverso organizzazioni con finalità sociali”45.

Come osserva Pirone, questa concezioni considera due criteri importanti per individuare il campo delle innovazioni sociale: la finalità sociale e l’azione delle organizzazione non profit.

Per il Centre for Social Innovation della Standford University dello stato della California l’innovazione sociale:

“Si riferisce a nuove idee che trovano soluzioni a sfide sociali, culturali, economiche e ambientali a beneficio delle persone del pianeta. Una vera innovazione sociale implica un cambiamento sistemico che modifica in maniera permanente le percezioni, i comportamenti e le strutture alla base delle sfide sociali affrontate” (Phills et al 2008)46.

Da questa definizione emergono due aspetti importanti: la produzione del bene pubblico come elemento distintivo delle innovazioni sociali, inteso sia a livello individuale che sociale, e il mutamento che riguarda le istituzioni culturali che le strutture sociali.

• Un ulteriore contribuito alla diffusione del concetto di innovazione sociale deriva dalle esperienze avviate negli Stati Uniti, durante l’amministrazione Obama (2009) e nella Gran Bretagna all’interno dell’approccio della Big Society di Cameron (2010). Nel 2009, il Presidente Barack Obama, riconoscendo che:

“le sfide a cui deve far fronte il paese non possono essere risolte da nessuna singola associazione o settore” e che “le migliori soluzioni alle nostre sfide possono essere trovate nelle comunità di tutto il paese”47 .

45 Idem, p.144. 46 Idem, p.141.

47 Office of Social Innovation and Civic Participation,

Obama ha istituito una struttura governativa, l'Office of Social Innovation and Civic

Participation (SICP), col compito di impegnare individui, fondazioni, non-profit, aziende e lo

stesso governo per trovare nuove forme in grado di risolvere vecchi problemi, rafforzando e sostenendo il settore sociale con politiche e programmi volti ad accelerare la ripresa economica e creare comunità più forti. In questo caso, l’innovazione sociale viene intesa come

“tutti quei processi di collaborazione tra pubblico, privato e terzo settore che sostengono lo sviluppo dell’economia sociale” 48.

L’ufficio individua tre principali linee di azione: la promozione dei servizi e la generazione di nuove leadership, l’incremento degli investimenti verso le soluzioni innovative che si sono dimostrate valide e sostenibili, attraverso il Social Innovation Found, e lo sviluppo di nuovi modelli di partnership tra il pubblico e il privato. Quindi, attraverso la promozione e il sostegno del volontariato e l’open government, due aspetti complementari dell’attivazione dei cittadini, l’amministrazione cerca di ottimizzare la spesa pubblica nell’ambito delle politiche sociali.

In Europa, l’approccio della Big Society della Gran Bretagna ha dato visibilità al tema dell’innovazione sociale attraverso la promozione di nuove Policies finalizzate a razionalizzare la spesa pubblica. Durante le elezioni del 2010, Cameron ha proposto la Big Society come l’azione del governo mirata ad

“aiutare individui, gruppi e volontari di riunirsi, a livello locale, e trovare soluzioni insieme ai loro problemi, siano questi la fornitura di buone scuole o il miglioramento del quartiere. L’idea è quella di trovare una grande società anziché uno Stato grande”49.

48 F. Pirone (2012), op.cit., p. 143.

49 Discorso di David Cameron pubblicato da The Telegraph l’8 novembre 2011.

Secondo questa concezione, il ruolo dell’attore pubblico è di promuovere la partecipazione delle persone all'interno del loro contesto sociale. Il programma è basato su tre punti fondamentali: la devoluzione del potere alla società, l’erogazione di nuovi servizi pubblici e l’azione sociale. Per quanto riguarda innovazione sociale, l’idea è quella di un

“processo sociale emergente che non impegna direttamente l’attore pubblico, ma valorizza l’impegno civico dei cittadini e i partenariati locali, enfatizzando le nuove possibilità offerte da Internet e dai social network”50.

Un esempio, potrebbe essere l’utilizzo di facebook come spazio virtuale per creare coesione sociale in un determinato territorio o via, come nel progetto Social Street di Bologna. L'iniziativa, iniziata da un cittadino ha avuto molto successo tanto da suscitare l'interesse di

diversi stakeholders51 che hanno iniziato a cercare collaborazioni per lasciare in concessione

beni pubblici o per co-progettare interventi nella città.