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“Una potente forza guida il mondo verso una convergente condivisione, quella forza è la tecnologia. Essa ha proletarizzato le la comunicazione, i trasporti ed i viaggi. Quasi tutti, ovunque siano, desiderano tutto ciò di cui hanno sentito, visto o avuto esperienza attraverso le nuove tecnologie. Il risultato è la nascita di una nuova realtà commerciale, in cui l'emergenza del mercato globale composto da prodotti standardizzati, ha raggiunto una scala di grandezza in precedenza inimmaginabile. Le società si sono organizzate al fine di poter trarre benefici da questa nuova realtà, tramite l'adozione di estese economie di scala nella produzione, distribuzione, nel marketing e nel management. Le imprese globali

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accettano nel bene e nel male che la tecnologia inesorabilmente conduca i consumatori verso gli stessi obbiettivi comuni: alleviare il peso della vita, dilatare il tempo discrezionalmente e aumentare la capacità d'acquisto. Il suo ruolo è completamente differente da quello che è stato per le imprese durante la sua breve, mutevole e sorprendente storia. Ha diretto i vettori gemelli della tecnologia e della globalizzazione per il bene del mondo. Né il destino, né la natura, né Dio, è stato artefice di ciò, ma piuttosto la necessità derivante dal commercio, ha creato questo ruolo” (Levitt, 1983).

La rivoluzione della tecnologia informativa, sorge negli Stati Uniti, sotto l'influenza di diversi fattori istituzionali, economici e culturali, raccogliendo gli avanzamenti tecnologici avvenuti nei venti anni precedenti.

Le origini di internet risalgono ai primi anni '70 quando il Dipartimento di Difesa USA fondò l'Advanced Research Projects Agency (ARPAnet), per connettere vari istituti militari ed enti di ricerca. Uno dei principali obbiettivi, era quello di sviluppare un protocollo standard che permettesse a computer diversi di comunicare. Tale protocollo, conosciuto come “TCP/IP” (Transmission Control Protocol/ Internet Protocol) rimane quello più comunemente usato oggi nel web. Durante la fine degli anni '80 la National Science Foundation (NSF) utilizzò la tecnologia ARPAnet per espandere la sua NSFnet, tramite una network ad alta velocità che connetteva i campus ed i centri di ricerca con i super computer della NSF. In detto periodo, gli utenti di internet erano prevalentemente soggetti finanziati da governi o ricercatori supportati da università. Nei primi anni '90, l'uso della rete viene aperto ad altri gruppi, sia privati che aziende, divenendo oggetto di pubblico interesse. La connessione internet a scopi commerciali diventa totalmente disponibile nel 1991 con la creazione del Commercial Internet Exchange Association, il cui fine era incoraggiare la partecipazione al business. (Hamill e Gregory, 1997). La disponibilità delle nuove tecnologie, ha costituito la base del processo di ristrutturazione socioeconomica che ha avuto la sua origine negli anni ottanta. Tuttavia, prima dell'arrivo dell'ICT, già esistevano strutture organizzative che favorivano la transizione dal modello industriale, alla nuova economia informazionale.

In particolare, si fa riferimento a correnti come quella del “Toyotismo”, nata dalla cultura giapponese nel 1948, quando ancora non esisteva internet. Tale orientamento si basa in un sistema di produzione flessibile, a strutture orizzontali, ed a iniziativa decentralizzata, basato in un rapporto di collaborazione tra la direzione ed i lavoratori. Il Toyotismo è considerato un sistema opposto rispetto al fordismo, in quanto quest'ultimo è fondato su strutture verticali, divisione del lavoro sociale ed una tecnica istituzionalizzata. Ciò

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permette di affermare che la “New economy” e la società dell'informazione nascono con un cambio della cultura organizzativa. Successivamente, grazie allo sviluppo dell'ITC (Information and Communications Technology), si assiste al rafforzamento dei processi di convergenza ed interazione dell'economia mondiale. Mediante l’interazione tra la crisi organizzativa e la nuova tecnologia dell'informazione, è sorta una nuova forma organizzativa, caratteristica dell'economia dell'informazione/globale: l'impresa a rete, (Castells, 2004), il cui elemento essenziale risiede nel networking, ovvero da tutte le relazioni che connettono l'impresa con il mondo globale.

Il termine “new economy” è stato ampiamente adoperato negli ultimi anni, per descrivere quella parte dell'economia influenzata dall'esistenza e dall'utilizzo delle ICT, che ha avuto origine negli USA. Riflette la visione del cambiamento, di come l'economia ora funzioni secondo logiche differenti.

Pochi sono gli studi in grado di definire chiaramente la new economy, in quanto, ha assunto significati differenti tra le diverse persone. Tuttavia, sono state identificate tre principali caratteristiche:

1) la new economy è associata ad alti tassi di crescita. Questo è sia connesso alle efficienti pratiche di business connesse all'ICT, che dall'utilizzo della produttività multifattoriale (MPF), che riflette la complessiva efficienza risultante dell'impiego di lavoro e capitale.

2) la new economy potrebbe influenzare il ciclo economico. L'ICT in combinazione con la globalizzazione, potrebbe modificare nel breve termine lo scambio tra l'inflazione e la disoccupazione, ed abbassare la NAIRU (non-accelerating inflation rate of unemployment) il tasso di disoccupazione che non accelera l'inflazione, che costituisce il più basso tasso di disoccupazione realizzabile senza stimolare la crescita dell'inflazione. Il risultato prodotto, potrebbe far crescere l'economia per un lungo periodo, senza l'emergere di pressioni inflazionistiche. In tale prospettiva, l'ICT può abbassare la pressione inflazionistica, mentre l'incremento della competizione globale tiene sotto controllo l'inflazione dei salari. Prospettive più radicali ipotizzano invece che la new economy potrebbe condurre alla fine del ciclo economico;

3) I motivi della crescita nella new economy sono differenti. Nella new economy, alcune parti potrebbero beneficiare dei crescenti rendimenti di scala, degli effetti del network e delle altre esternalità. Infatti, il valore dei network per la comunicazione e delle applicazioni Internet, incrementa all'aumentare del numero

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delle persone connesse. Tale situazione comporta significative ripercussioni che contribuiscono ad innalzare la crescita della MPF.

Queste tre caratteristiche sono strettamente correlate, e l'esperienza acquisita degli USA nel trascorso decennio fornisce un supporto per tutti, sebbene non fornisca invece sostegno alle estreme affermazioni che sostengono la fine del ciclo economico (OECD, 2000).