Nel Piano Regolatore, approvato nel ‟71, l‟area della passeggiata era genericamente destinata ad attrezzature e servizi, con una distinzione: l‟area a sud di piazza Mazzini era destinata a conservazione, mentre quella a nord a ristrutturazione. Questa disciplina si applicava alla fascia di edifici posti sul lungomare pedonale, con esclusione degli stabilimenti balneari e, naturalmente, del fronte edificato sulla strada carrabile del lungomare. La variante al piano adottata nel ‟97 riconosceva l‟importanza della passeggiata considerata uno dei tre temi componenti il sistema dei maggiori spazi pubblici urbani, essendo gli altri la pineta di ponente ed il canale Burlamacca.
Essa distingueva tre tipi di aree:
la fascia degli stabilimenti balneari, destinata ad attrezzature ed impianti e assoggettata a piani di sistemazione complessivi o parziali;
la passeggiata vera e propria, ossia lo spazio compreso fra gli impianti balneari e il fronte edificato, suddiviso in due fasce;
il fronte edificato sul viale carrabile, per il quale la variante classificava gli edifici, applicando il metodo prescritto dalla legislazione regionale.
Infine, il Piano Strutturale, adottato nel 2001, ha ulteriormente affinato la problematica, considerato anche che nel frattempo il comune aveva nel 1998 conferito alla Richard Rogers Partnership l‟incarico del Piano Particolareggiato riguardante l‟area della passeggiata a mare. Tale piano accentuava gli aspetti di salvaguardia ambientale, di progettazione ecologica, di riduzione del traffico meccanizzato, di integrazione nel corpo della città, di tutela dei valori storico – architettonici, di riduzione del consumo idrico e dell‟inquinamento.
Università degli studi di Bologna – Facoltà di Architettura “Aldo Rossi” – Sede di Cesena
102
IL PIANO DELLA PASSEGGIATA DI VIAREGGIO
I viali lungomare di Viareggio costituiscono uno spazio pubblico dalle caratteristiche peculiari sia dai punti di vista ambientale, storico e sociale, che da quello più puramente dimensionale, con i loro tre chilometri di sviluppo per una larghezza media di cinquanta metri. La diffusione di attività commerciali, la riduzione delle attività di maggiore interesse urbano e sociale, l‟impoverimento e l‟inefficienza degli spazi pubblici, che corrispondono solo parzialmente alle nuove esigenze di socializzazione, l‟espansione dello spazio della circolazione automobilistica sono alcuni dei fattori di crisi che hanno spinto l‟amministrazione comunale ad affidare nel 1998 il piano particolareggiato dei viali a mare e degli arenili a Richard Rogers Partnership, in collaborazione con Alessandro Rizzo. La forza del piano per la passeggiata di Viareggio sta nel prevedere importanti interventi sul disegno e l‟uso dello spazio pubblico senza che questo incida negativamente in alcun modo sui fondamentali tratti storici e sociali dell‟area di intervento. Il lavoro per il Piano Particolareggiato dei viali a mare e degli arenili di Viareggio è stato organizzato per fasi successive ed è stato introdotto nel 2003. Sono stati proposti nuovi “centri di attrazione” collocati in posizione strategica nei punti di incrocio fra gli assi di penetrazione est- ovest e la passeggiata. I principali sono cinque: un centro di servizio e di informazioni del Carnevale, in corrispondenza di viale Einaudi; un polo congressuale e fieristico nel complesso balneare Principe di Piemonte; un centro termale e per il tempo libero nell‟hotel Royal ed il nucleo di nuove attrezzature ricavate dalla demolizione e ricostruzione di edifici esistenti attorno a piazza d‟Azeglio, confermata come giardino pubblico, ma ridisegnata nell‟impianto. Queste previsioni puntano a riqualificare le funzioni della passeggiata sottoposte al processo di usura e banalizzazione, favorendo lo sviluppo graduale di funzioni e servizi di maggior interesse collettivo.
103
Oltre alla riqualificazione funzionale, il piano propone una riorganizzazione morfologica dello spazio della passeggiata. La riduzione dello spazio carrabile e la sua trasformazione in spazio verde incrementa e valorizza una fascia esistente al centro della passeggiata oggi priva di funzioni precise e genera un grande “canale” che può ospitare un giardino lineare e nuove piccole attività commerciali. Le aree verdi sono progettate come ambienti vivibili alle diverse ore del giorno nelle diverse stagioni e giocano un ruolo fondamentale nella definizione del “carattere” degli spazi pubblici, più sicuri e con costi di gestione e manutenzione ridottissimi; la sezione settentrionale dei viali a mare è pensata come un grande spazio verde attrezzato per attività ludiche e sportive. Concorrono alla riqualificazione morfologica della passeggiata alcune proposte di arredo: pavimentazione, illuminazione, fontane, sculture e opere di land-art che potrebbero vedere il coinvolgimento di artisti e progettisti di spicco. Si prevede, inoltre, di collegare la passeggiata con le altre polarità urbane attraverso:
un nuovo e più chiaro sistema di percorsi pedonali e ciclabili, che diventerà il principale mezzo di attraversamento e connessione della passeggiata al resto della città;
l‟inserimento di forti riferimenti visivi che possano integrare, non solo fisicamente, i diversi ambiti di riferimento.
Altrettanto significativo risulta il collegamento con l‟area dei cantieri navali e delle marine turistiche, che rappresentano le due componenti chiave dell‟area portuale viareggina. Nuovi ponti saranno disegnati per collegare gli spazi pubblici a nord del canale con le marine turistiche ed i cantieri navali, così da intensificare l‟attraversamento pedonale e ciclabile tra le due aree.
L‟idea di ricreare il collegamento fisico e visuale con il mare è il comune denominatore dell‟intera strategia progettuale sulla passeggiata. Tale scopo sarà raggiunto tramite la definizione di un sistema di interventi che si articola in tre punti fondamentali: incrementare l‟accesso pubblico alla spiaggia ed al mare; potenziare i collegamenti pedonali perpendicolari alla passeggiata verso la spiaggia come prolungamento delle connessioni fisiche e visuali con la pineta e la città ed inserire nuove attività, ricreative o di ristoro, all‟interno degli stabilimenti balneari, in modo da valorizzare al massimo la vista del mare e della spiaggia.
Università degli studi di Bologna – Facoltà di Architettura “Aldo Rossi” – Sede di Cesena
104