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La pianificazione successoria dell'attuale management

La pianificazione della successione: passato e futuro del Park Hotel Marinetta

4.3 La pianificazione successoria dell'attuale management

Il passaggio di consegne tra la prima e la seconda generazione come abbiamo visto non è stato il frutto di un'attenta attività di pianificazione, ma la conseguenza di un naturale ricambio ai vertici dell'organizzazione.

L'attuale management però è consapevole di quanto sia importante gestire un processo critico come quello successorio in maniera oculata attraverso una opportuna programmazione e di quanto sia invece rischioso arrivare al momento della successione senza una adeguata pianificazione.

La cosa che più di tutti è evidente all'attuale dirigenza è che il coinvolgimento di un erede in azienda deve avvenire solamente se è quello che quest'ultimo desidera. I ragazzi devono essere liberi di scegliere la propria strada e di intraprendere il percorso che più di tutti li aiuti a realizzare le proprie aspirazioni e i propri sogni.

Qual'ora manifestassero la volontà di entrare a lavorare nell'azienda di famiglia il loro inserimento avverrebbe attraverso un graduale percorso, iniziando dalle mansioni più operative, per capire ciò che caratterizza le attività aziendali, in modo da comprenderne le principali criticità.

Un'altro aspetto molto chiaro è che tra i ragazzi che entreranno in azienda dovrà esserci fin da subito una condivisione e un coinvolgimento reciproco, quello che in passato non c'è stato tra gli attuali amministratori.

Infatti con i ragazzi che già hanno fatto il loro ingresso in azienda, se pur con età e tempistiche diverse, l'azienda ha impostato un percorso con un business coach, in modo da aiutarli nella formazione personale e nello sviluppo di capacità relazionali, che costituiscono la base per il successo di un azienda.

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Le principali criticità in azienda riguardano proprio i conflitti che si vengono a creare ai diversi livelli. Questi possono avvenire non solo tra dipendenti, o tra dipendenti e i loro responsabili ma anche all'interno della dirigenza e della proprietà.

Inoltre il fatto di essere caratterizzate dalla dimensione familiare costituisce un ulteriore potenziale fonte di discussioni interne.

Con il passare degli anni nelle generazioni che si susseguono i rapporti familiari sono sempre meno solidi, e quello che è stato un passaggio tra padre e figli, diventa un passaggio tra cugini, poi tra bis-cugini e così via. Le relazioni che si vengono a creare sono quindi sempre più labili e di conseguenza è importante fin da subito iniziare un percorso di condivisione, in modo da fare instaurare un certo legame tra gli eredi. Questo consentirà di affrontare nel miglior modo possibile le future criticità, attraverso la costituzione di una generazione unita e compatta nel perseguimento di un obiettivo comune.

Inoltre nell'ottica di un futuro passaggio di consegne in azienda, per gli amministratori attuali è fondamentale dare all'organizzazione una struttura tale da consentire a chi dovesse decidere di non entrare in azienda di poter monitorare comunque l'andamento di un impresa nella quale detiene delle partecipazioni.

E' all'interno di questa visione che è nata Icon, quindi anche come strumento di tutela dei figli che intendono prendere una strada diversa e non solo come strumento di gestione.

L'azienda si sta dunque orientando verso una separazione tra proprietà e management, cercando di costruire una struttura tale da non dover dipendere più solamente dalla presenza di alcuni familiari nella gestione, e cercando di garantire una certa stabilità nella continuazione aziendale.

Icon viene vista quindi come una sorta di strumento "democratico" per tutti, per chi ci lavora, ai quali consente di avere una maggiore consapevolezza dei numeri e

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dell'andamento aziendale, e per gli altri rimasti esterni all'azienda che hanno uno strumento per monitorare il proprio capitale, attraverso delle riunioni periodiche dove vengono mostrati i risultati dell'azienda e le strategie future.

Quindi Icon viene considerato dalla proprietà come il vero strumento per affrontare il passaggio generazionale negli anni a venire e rappresenta la soluzione migliore per tutti, sia per coloro che intendono entrare in azienda, si per coloro che vorranno fare una scelta diversa.

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CONCLUSIONI

Come abbiamo visto l'idea dell'azienda è quella di creare un sistema che consenta di separare la gestione dal controllo.

In questo modo vi è la possibilità di attribuire il potere operativo gestionale solo ad alcuni soci e contemporaneamente l'attribuzione di eventuali utili uguali a tutti.

Inoltre possibili dissidi esistenti all'interno della famiglia verrebbero allontanati dalle società operative, evitando così eventuali situazioni di stallo, che graverebbero sulla gestione delle aziende, consentendo inoltre il mantenimento delle quote aziendali all'interno della famiglia.

Icon in questa ottica è stata individuata come una possibile soluzione, in grado sia di rappresentare un valido strumento di sostegno alla gestione, sia come strumento di tutela per gli eredi che non parteciperanno alla gestione aziendale, garantendo comunque la possibilità di monitorare l'andamento dell'azienda.

Tuttavia Icon è stata realizzata principalmente come società in grado di erogare gli stessi servizi per le diverse imprese familiari, consentendo la creazione di sinergie. In seguito è stata utilizzata anche come strumento per la tutela del patrimonio aziendale, attraverso l'acquisizione delle quote di una parte della famiglia che ha manifestato la propria volontà di uscire dalla compagine sociale.

Icon però non può essere contemporaneamente sia uno strumento di gestione unitario delle aziende sia uno strumento di tutela per chi non intende partecipare alla gestione aziendale, consentendo dunque anche una netta distinzione tra proprietà e gestione.

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Icon svolge già alcune funzioni aziendali in maniera accentrata, per le diverse aziende della famiglia, ma detiene allo stesso tempo anche il 20% delle quote dell'Hotel Marinetta srl.

Dunque ragionando in ottica di "gruppo", estendendo quindi il campo visivo non solo sull' Hotel Marinetta ma anche sulle altre strutture, vediamo come la costituzione di una società di gestione può essere la soluzione adatta per la netta separazione tra proprietà e gestione, e per lo sviluppo manageriale dell'azienda.

Ma Icon per i motivi appenda visti non può portare a questa netta distinzione.

Spesso in situazioni di questo tipo la soluzione che si delinea è quella di una Holding di famiglia, o comunque una capogruppo, nella quale vengono conferiti gli asset immobiliari.

Questo consente una vera separazione tra proprietà e gestione, favorendo un controllo unitario della complessiva struttura aziendale e una gestione dei contrasti familiari solamente a livello di holding.

Quindi se l'azienda intende muoversi in questa direzione ed arrivare in futuro a questa separazione dei due ruoli, di gestione e di controllo, un'opzione da poter prendere in considerazione potrebbe essere la costituzione di una sorta di immobiliare di famiglia, nella quale vengono conferiti tutte le proprietà immobiliari del Park Hotel Marinetta e del The Sense Experience Resort, le due principali aziende della famiglia.

Le rispettive società a questo punto configurerebbero come una sorta di società di gestione, consentendo alla famiglia una vera separazione tra la proprietà e la gestione, con Icon che nell'organigramma societario rimarrebbe allo stesso livello delle due, continuando ad erogare i servizi previsti in maniera accentrata e in un'ottica futura, anche un'eventuale attività di consulenza per aziende terze alla compagine familiare.

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Ciò che potrebbe portare a delle difficoltà nell'attuazione di tale operazione è che le diverse aziende sono si appartenenti alla stessa famiglia, ma presentano al loro interno delle compagini sociali differenti.

Questa situazione dunque potrebbe profilarsi nel caso in cui si verificassero in azienda delle modifiche nella compagine sociale, come quella da poco avvenuta, portando ad una maggiore concentrazione della proprietà.

A questo punto per la famiglia costituire una società nella quale conferire i valori patrimoniali delle aziende potrebbe essere una valida soluzione per realizzare la separazione tra proprietà e gestione, che in ottica futura è quello che l'azienda si auspica di poter riuscire a realizzare.

Di fatto se guardiamo ai grandi gruppi alberghieri, notiamo come la quasi totalità di questi abbia una struttura societaria di questo tipo.

La costituzione di Holding o di società capogruppo molto spesso vengono costituite al fine di ridurre il carico fiscale, portando la residenza all'estero. Tuttavia questa non è la sola ragione, in quanto in previsione di un passaggio generazionale, come visto tra gli strumenti affrontati in letteratura in tema di successione aziendale, tale scelta potrebbe portare ad una maggiore propensione all'apertura verso soggetti esterni, favorendo di conseguenza una professionalizzazione ed una managerializzazione dell'azienda attraverso l'apporto di competenze specifiche, senza portare però ad una perdita di controllo dell'impresa di famiglia.

Questo consentirebbe attraverso la formazione di una volontà unitaria all'interno delle assemblee, di definire le linee strategiche per il governo ed il controllo delle imprese controllate.

Così facendo la gestione operativa delle aziende verrebbe affidata a coro che, in qualità di managers e imprenditori, possono focalizzare l'attenzione sull'attuazione degli indirizzi strategici.

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Fig.12 - Organigramma societario in ottica di gruppo (fonte: elaborazione propria)

Il fine imprescindibile dell'azienda deve rimanere comunque la creazione continua di valore, nel perseguimento di un equilibrio economico a valere nel tempo.

Avere un'azienda in salute, che riesce a crescere, consente di gestisce meglio eventuali problematiche legate al passaggio generazionale.

Anche la diversificazione in questa ottica può essere un valido strumento di risoluzione di conflitti, in quanto può consentire una diversa collocazione dei futuri eredi in più aziende del gruppo.

Tuttavia per chi intende entrare nell'azienda di famiglia è necessario avere la consapevolezza delle responsabilità che derivano dallo svolgere attività di impresa. L'imprenditore è colui che esercita professionalmente un'attività economica organizzata ai fini della produzione e dello scambio di beni o di servizi.

Essere imprenditore tuttavia ha un accezione più ampia. Fare impresa significa creare valore. Ma non valore inteso come utile o reddito di esercizio che l'azienda realizza. Riuscire ad incrementare i ricavi e il volume d'affari della propria azienda significa lavorare di più con i propri fornitori, con gli istituti bancari. Significa dover assumere più personale, investire nel capitale e nelle persone.

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Significa creare lavoro non solo per sé ma anche per gli altri. Perché se un impresa fornitrice lavora di più grazie alla nostra maggior produzione, magari necessiterà di un maggior numero di lavoratori.

Quindi fare impresa non ha un'implicazione soltanto circoscritta al perimetro aziendale, ma si riflette sull'intera comunità del territorio in cui l'azienda opera.

Per un'azienda che cresce, vi è un intero indotto che ne beneficia.

Più persone saranno necessarie per le imprese e meno resteranno a casa.

Se consideriamo piaghe sociali come quella della disoccupazione, che nel nostro Paese si fa sempre più pesante e in particolare quella giovanile, vediamo come le imprese ricoprono un ruolo di primaria importanza.

Tutto questo testimonia l'impatto non solo economico ma soprattutto sociale che deriva dallo svolgere attività di impresa.

Quindi i giovani che decidono di entrare in azienda e che hanno l'ambizione di diventare un giorno imprenditori e di succedere ai propri padri, devono avere presente questa realtà ed essere consapevoli delle responsabilità che un giorno si dovranno assumere. Questo non deve né spaventare i giovani e né deve essere un deterrente per il loro ingresso in azienda, ma avere questa consapevolezza potrà costituire un aiuto nella gestione di eventuali problematiche, e potrà aiutarli ad assumere decisioni più responsabili e a mettere da parte eventuali rancori o risentimenti personali.

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