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La ricchezza dell'Impero d'Austria Ungheria

» 1888 51 12310 531.751 Nel 1891 più di 1500 Società cooperative di consumo

IV. La ricchezza dell'Impero d'Austria Ungheria

Narra il socialista Teifen (1) che nel 1883 non v'erano in Austria senonchè 4391 grandi proprietari votanti come tali, nel 1885 erano già 5119 e nel 1891 5402, 16 °/0 di au-mento, 29 % in Slesia. I contadini spossessati sono co-stretti a lavorare le t e r r e per 40 kreutzer al giorno.

La Slesia sopra 514.000 ettari di t e r r e n o ne ha 134.000 appartenti a 36 grandi proprietari (25 "/„), il Clero ne pos-siede un 10 7„ (totale 36 %).

La Boemia ha 5.196.000 ettari, dei quali 1.500.000 appar-tiene. a 362 privati (28%), dei quali 33 pagano più di 20.000 fiorini d'imposta fondiaria e posseggono circa 850.000 ettari. Il principe Schwartzemberg ha una proprietà che oltrapassa i 174.000 ettari, Colloredo-Mansfeld i 58.000, il principe F u r s t e m b e r g i 40.000 ettari. Schwartzemberg pos-siede egli solo 13 fabbriche di tessuti, 12 panetterie, 9 mo-lini di grano, 4 miniere di argento e di grafite. In Boemia nell'anno 1889 il 53 °/0 della piccola proprietà andò ven-duta ai pubblici bandi. La Chiesa vi possiede più di 106.000 jugeri, la proprietà feudale abbraccia 1269 possessi con 3 058.038 jugeri di terreno, un terzo di tutto il paese. Più della metà della proprietà dei fondi signorili appar-tiene a sole 150 famiglie (2).

(1) Deutsche Worte di Vienna 1894.

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Nel 1883 v'erano in Austria 292 maggioraschi, c o m p o s i di 880 grandi proprietà fondiarie con un terreno oltrepas-sante 1.250.000 ettari, l'ottavo di tutta la distesa della Boemia e della Moravia. 11 65 % della g r a n d e proprietà si raccoglie nella aristocrazia, il 20.72 % nella borghesia, il 4.49 nel clero, il che, dimostra come l'Austria si trova piuttosto nella profonda sproporziono della distribuzione della ricchezza dell'Inghilterra di quello che nella meno notevole della Francia.

Il valore della t e r r a n e l l ' E t n o g r a f ì a ufficiali* è stimato per tutta la monarchia in 10 miliardi di fiorini, quello degli animali domestici in 1.106 milioni, quello degli edi-fici e degli strumenti 127 milioni.

Nella monarchia austriaca le spese di coltivazione secondo rilievi ufficiali assorbono il 33 % della rendita lorda (1).

Quanto alla ricchezza mobiliare le Casse di risparmio austriache le quali nel 1862-65 avevano 503.012 depositanti con 113.079.871 fiorini di depositi — 216 fiorini per testa — nel 1894 avevano 2.786.448 depositanti per 1.530 713.348 fiorini di depositi — 549 fiorini per testa (2).

I valori mobiliari dell'Austria-Ungheria secondo l'Istituto internazionale di Statistica (3) sarebbero stati nel 1896 sopra una popolazione di 44.500.000 abitanti:

Rendite dello Stato fior. 4.231.000.000 Rendite Ungheresi » 2.053.900.000

Altri fondi pubblici » 792.000.000 Lettere di pegno » 1.773.550.000 Priorità » 1.463.700.000 Obbligazioni » 53.840.000 Azioni di banche » 385.344.000 Azioni di Compagnie di trasporto . . » 682.847.000 Valori industriali » 263.740.000 Oro ed argento » 800.000.000

Totale fior. 12.499.921.000 pari a 25 miliardi di franchi.

(1) ROSCHER. Economia dell'agricoltura e delle materie prime. (2) Statistische Monatschrift, Il fascio, del 1896.

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Anche il Bollettino dell'Istituto Internazionale di Stati-stica (1), relatore Neymarck, calcola il patrimonio mobiliare dell'Austria in 11.880.800.006 fiorini, m e n t r e Czorning sti-mava nel 1859 la ricchezza totale dell'Austria-Ungheria in 8 miliardi e1/ , di reddito, Neumann Spallart nel 1874 in 14 a 15 miliardi, Beer nel 1880 ne valutava la ricchezza totale capitale in 40 miliardi di fiorini, e

Roschmann-Hoerburg nel 1884 le attribuiva un reddito di 15 miliardi di fiorini.

Per ¡'Austria sola.

La ricchezza immobiliare dell'Austria sola è stata sti-mata nel 1858 a 5 908 milioni di fiorini, pari a quasi 15 mi-liardi di franchi da una Statistica amministrativa, nel 1868 da Filltinger a 8.572 milioni di fiorini pari a 21 mi-liardi di franchi.

Nel 1891 il dott. Schiff la valutava a 10 miliardi di fio-rini (pari a 25 miliardi di f r a n c h i ) ; dei quali, senza la Dalmazia, 6.5 per t e r r e n i , 3.2 per fabbricati, con avvertenza che il fiorino è in tutti questi conti valutato a fr. . 5 0 m e n t r e il suo vero valore commerciale non può ora rite-nersi a più di 2 fr. e 26 cent.

K T h V Inama S t e r n e g g (Le successioni e la ricchezza

pubblica in Austria - « Statistische M o n a t s c h r i f t >> 1°

fa-scicolo 1893) ha di r e c e n t e applicato il metodo delle suc-sessioni allo studio della ricchezza austriaca.

Con questo metodo, fissando a 35 '/, anni la d u r a t a media di u n a g e n e r a z i o n e in A u s t r i a , tenendo anche conto del valore delle donazioni inter vivos, n o n c h é di altri necessari elementi (quali il valore venale degli immobili, e l ' a m m o n t a r e delle ipoteche), egli calcola a circa 11 mi-liardi di fiorini il valore totale netto della proprietà immo-biliare austriaca (pag. 249).

In quanto al patrimonio netto mobiliare che secondo i dati delle successioni, delle imposte, r a p p r e s e n t a t i v e e dell'ammontare presumibile delle donazioni, sarebbe di

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6.266.010.044 fiorini, egli lo fa salire a circa 11 miliardi di fiorini, perchè il valore totale della ricchezza mobiliare si deve per varii motivi considerare come eguale a quello della ricchezza immobiliare.

Il valore totale dei capitali esistenti, esclusa ogni dupli-cazione, sarebbe di 22 miliardi di fiorini (di circa cioè 920 fiorini a testa) e questi 22 miliardi al saggio del 4 °/0

darebbero un reddito nazionale di 880 milioni di fiorini sopra una popolazione di 23.895,413 abitanti.

E poiché — continua l'Inama Sternegg — il reddito che non proviene da capitali è presso a poco altrettanto ele-vato che il reddito proveniente da capitali, il reddito nazionale sarebbe di circa 1760 milioni di fiorini, ossia l'8 % del capitale nazionale — sarebbe dunque di circa 74 fiorini per testa.

Ma questa cifra — scrive l'Inama Sternegg — è ancora troppo debole. Per convincersene basta gettare un colpo d'occhio sopra le condizioni d'esistenza giornaliera dei 24 milioni di uomini, che costituiscono la popolazione dello Stato. Siccome occorrono, in media, per vivere du-rante un anno 100 fiorini a testa (27.4 kreutzer al giorno) si viene alla conclusione che il reddito nazionale deve essere di 2400 milioni di fior., di cui metà può essere con-siderata come proveniente dal capitale nazionale.

Queste che vengono qui riferite sono le conclusioni a cui è pervenuto il sig. Inama Sternegg, ma esse devono essere ricevute con ogni possibile riserva, perchè si ba-sano su calcoli e deduzioni molto incerti e controvertibili, mentre nessuno ignora che alcune provincie dell'Austria versano nelle più squallide condizioni economiche.

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Per l'Ungheria.

Federico Fallner dà questo riassunto di valutazione del reddito dell'Ungheria, approvato dall'Università di Buda-Pest:

T e r r e n i e miniere . . . . milioni di fior. 6.500

Fabbricati » » 1 1 0 0

Vie e mezzi di t r a s p o r t o . » » 700 Valori mobili diversi . . . » » 2000

Totale milioni di fior. 10.300 che (a 1 fior. = fr. 2,20) darebbero 22 miliardi di fr. (1).

Occorre poi tener conto per la detrazione delle spese, che il bilancio austriaco del 1898 dava 715.920.827 fio-rini di uscita, secondo il progetto del ministro delle finanze, e quello dell'Ungheria, per lo stesso anno, era di 498.316.291 di spesa, e infine quello comune dell'Austria-U n g h e r i a di 158.385.748 fior. (2).

E pel conto del lavoro devesi p r e n d e r nota che non nella sola Gal li zia la giornata delle contadine è pagata da 45 a 35 centesimi.

(1) DB FOVILLE, La ricchezza in Francia ed in altri paesi. « Gior-nale degli Econ. di Roma », luglio 1893.

(2) « Bulletin de statist. et legislat. comparée, 1897 », voi. 42, pag. 62.

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