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La ricchezza degli Stati Uniti

» 1888 51 12310 531.751 Nel 1891 più di 1500 Società cooperative di consumo

VII. La ricchezza degli Stati Uniti

Le condizioni degli Stati Uniti si presentano eccezionali, sia perchè si tratta di un vasto territorio non ancora tutto occupato dalla civiltà, sia perchè essi offrono uno straor-dinario aumento ascendente di popolazione ed insieme, un rapido formarsi ed accumularsi di ricchezze quale in nessun altro Stato del mondo.

Gli Stati Uniti avevano: (1)

nel 1850 . . . 23.191.876 di abitanti » 1860 . . . 31 443.321 » » 1870 . . . 38.558.371 » » 1880 . . . 50.155.783 » » 1890 . . . 62.982.243 »

Nel decennio 1851-1860 si constatò che la popolazione era cresciuta del 35,59 p. 100, la ricchezza dei 126,04 p. 100. Tuttavia ad onta dei rialzo sensibile delle mercedi tra il 60 e il 61, i salari non crescevano in conveniente rapporto col prezzo dei generi di consumo (2).

Nel 1870 la popolazione addetta all'industria dei campi era di 5.922.471 (3).

Il censo del 1880 su 50.000.000 di abitanti dava 7.670.000 all'agricoltura, 52.000 intraprenditori e 2.580.000 operai.

(1) lahrbücher für Nationalökonomie, Jena 1898, 4° Heft.

(2) COÖNBTTI DE MARTHS, Introduzione all'Walker, v o i I, p . 71. (3) « The Économist. », 14 nov. 1874.

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George ne' Problemi sociali avverte che secondo i dati del Censo (1) nel decennio 1870-1880 vi era una diminu-zione nelle piccole proprietà ed un costante aumento delle maggiori in questo decennio. Crescevano però le mercedi, come lo ha dimostrato il sig. Atkinson, con abbondanza di dati, ma in senso apologetico e troppo ottimista (2).

Il decennio 1880-90 sarebbe stato anche più favorevole al condensamento della proprietà terriera.

Ecco intanto il numero dei possedimenti secondo la loro estensione. A C R I acro = ,2/s di ha Meno di 3 Da 3 a » 10 a n 20 a ,, 50 a » 100 a n 500 a 1000 Oltre 1000 acri 10 acri 20 » 50 » 100 » 500 » Totale 1870 1880 1890 6.875 4.352 ( 150.194 172.021 134.889 ( 150.194 294.607 254.749 265.550 847.614 781.574 902.777 754.221 1.032.810 1.121.485 565.054 1.695.983 2.008.694 15.873 75.972 84.395 3.720 28.570 31.546 2.659.985 4.008.907 4.564.641

I proletari, secondo la statistica del 1896, costituivano il 77 p. 100 della popolazione, circa 40 milioni, compresi 12 milioni di negri, su 70, calcolo socialista e proporzione alla quale non arriva nessun Stato d'Europa.

Ed è anche un fatto positivo il concentramento delle grandi sostanze, l'accrescimento del numero di milionari di

pro-porzioni colossali. C. de Yarigny (3) avverte che mentre nel 1847 vi era un solo privato la cui fortuna s'elevasse a 25 mi-lioni, nel 1892, 250 famiglie ne possedevano più di 100 e qualcuna arrivava al miliardo; forse 30,000 miliardari e

(1) System of land tenures in various Countries, 1876, Cobden-Club. (2) The distribution of products, 1885, New York.

(3) Les coulisses de la vie polit, aux États-Unis, u Revue des Deux Mondes ».

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milionari possedevano i tre quinti (?) della proprietà mobi-liare ed immobilare (1).

Nel 1866, fu ordinata un'imposta progressiva sul reddito del 5 p. 100 sui redditi da 600 a 5000 doli.; del 7 '/2 e del 10 p. 100 sui redditi superiori a 5000 doli. (25.000 fr.) e il prodotto fu di 72.982.000 doli. (365 milioni di fr.) sui quali 34.501.000 doli. (171.500.000 fr.) erano forniti dai redditi al di là di 5000 doli.

Nello stesso anno, secondo i dati di Daniel Wels (2), su una popolazione di 35 milioni di abitanti pagavano 1 ' I n

-come-tax sopra a 600, doli. 460.170 persone. Nel 1867

es-sendo stata accordata l'esenzione fino a 1000 doli. (5000 fr.) 11 numero dei paganti fu di 259.385.

Le valutazioni del patrimonio dedotte dalte imposte sono queste : 1860 1870 1880 Milioni di dollari Real property 6.970 9.914 13.036 Personal property 5.111 4.264 3.862 Totale 12.084 14.178 16.906 F o u r n i e r del Flaix (3) però le ritiene inferiori al ca-pitale reale stimato

nel 1860 a 16.159.616.068 dollari » 1870 a 30.068.518.507 » » 1880 a 43.643.000.000 » la quale ultima massa si decompone così:

Anno 1880. Terreni

Case e fabbricati

Ferrovie e materiale annesso

Milioni in dollari

. 10.197 . 9.881 . 5.536

A riportarsi 25.614

(1) MOLINARI, Les Bourses du travail.

(2) A curious chapter in politic.-econ.-history. Cobden-Club, essai, 1871-72.

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Milioni in dollari

Riporto 25.614

Telegrafi, marina e canali

Bestiame, strumenti agricoli e macchine . . . . Mobiglia casalinga, quadri, libri, vesti, gioielli, provviste domestiche, viveri, combustibile . . Miniere, sorgenti di petrolio, e cave, con una metà

del prodotto annuo stimato nel suo ammontare a contanti

Tre quarti del prodotto annuo dell'agricoltura e dell'industria e dell'importo delle merci straniere stimate . . .

Tutte le proprietà reali esenti da tributi . . . . Altre ricchezze

Miscellanea, inclusi gli strumenti meccanici . .

Totale dollari . . . 43.642 (per 1 dollaro = 5 fr.) franchi 218.212. Da questi 43.642 milioni di dollari, nota giustamente R. G-iffen (1), bisogna sottrarre l'ammontare del capitale corrispondente alla somma annuale ch'è passata dagli Stati Uniti al capitale straniero investito in quella nazione. Questo capitale, che bisogna togliere dalla somma totale, è stimato da Giffen a poco meno 1000 milioni di L. st., ossia di 5000 milioni di doli.; per cui il patrimonio nazionale degli Stati Uniti si doveva calcolare nel 1880

m i l i o n i

Dollari 43.642 » 5.000 Residuo dollari . . 38.642

= a franchi 193.210.000.000.

È anche opportuno notare che nel 1890 30 famiglie tene-vano 5554 milioni di fr., cioè 185 milioni per famiglia. Gli Stati Uniti, si sa, sono il paese dei milionari.

Il Census stima a sua volta con l'Assured valuation gli elementi dell'economia nazionale dal punto di vista

del-(1) R. GIFFEN, op. cit., pagg. 115, 116, 117, 123.

419 2.406 5.000 781 6.160 2.000 612 650

tt

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l'imposta sul capitale attenuandolo, e con la true valuation soltanto nei riguardi statistici più vicini a verità, e con tali criteri il Census dà questo specchietto:

Anni Somma fiscale Valore assoluto Quota per in milioni di fr. in milioni di fr. abitante

1850 35.680 1540

1860 60.425 80.800 , 2570

1870 70.395 150.345 3900 1880 84.515 218.210 4350 1890 121.250 313.000 5000 11 censo del 1890 dava i seguenti risultati (1) :

Anno 1890.

Dollari

Proprietà fondiaria, con i suoi

migliora-menti 39.544.544.333 Bestiame, strumenti agricoli e macchine . 2.703.015.040

Miniere e sorgenti 1.291.291.579 Oro e argento in monete e in verghe . . 1.158.774.948

Macchine e prodotti industriali, greggi e

manufatti 3.058.593.441 Ferrovie e materiale annesso, compresi

dol-lari 283.898.519 di rotaie 8.685.407.323 Telegrafi, telefoni, marina e canali . . . 701.755.712

Miscellanea 7.893.708,821 Totale . . 65.037.091.197

« I debiti pubblici di ogni specie, nazionali, di Stato, mu-nicipali, delle contee e dei distretti scolastici, sono diminuiti nel decennio 1880-1890 e in cifre tonde noi ne vediamo una riduzione di lire 20.000.000.

« Per quanto questo risultato ci possa render lieti, il male si rileva nella concentrazione di quest'aumentata l'icchezza in relativamente poche mani. Qui noi abbiamo uno dei pericoli della Repubblica cui i più ottimisti fra noi », scrive I'on. Porter, « non possono riguardare senza allarme. Le manifatture, le strade ferrate, il commercio

(1) Journal of the R. Statistical Society, London 1894, pag. 647 e segg. The eleventh United States Census by. Hon. ROBERT P. PORTER.

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interno hanno quasi raddoppiato durante il decennio, mentre l'agricoltura ha tenuto egregiamente il suo posto per quanto si riferisce all'aumento del prodotto, ma non in quanto, naturalmente, all'aumento dei profitti.

« L'analfabetismo, siamo contenti di apprenderlo, è dimi-nuito e le statistiche dell'istruzione dimostrano che la popolazione di colore mostra un notevole fervore di ap-profittare di quelle occasioni di istruzione che le si of-frono. In questo essa supera la popolazione bianca. Io non posso immaginare nulla di più soddisfacente che il pro-gresso dell'educazione durante la decade finita nel 1890. Mentre il sistema delle affittanze sembra crescere, il nu-mero delle abitazioni è cresciuto in una proporzione rela-tivamente più grande che la popolazione. Il primo tenta-tivo di mostrare i progressi delle corporazioni religiose nel paese ci dà un aumento del sestuplo dal 1850, dal punto vista del valore della proprietà, mentre il numero delle chiese è aumentato del triplo. È bello il poter desu-mere che, a dispetto di molti pericoli, noi non siamo troppo ottimisti nello sperare che la scuola, la chiesa, la famiglia, siano ancora forze potenti per il bene. Mentre vi sono molte cose nell'aria, le quali disturbano, scoraggiano e in qualche direzione anche spaventano, questi elementi della nostra civiltà cristiana continuano ancora ad esercitare una influenza direttiva, la quale deve essere la salvaguardia di un governo del popolo per il popolo ».

Ho riportato queste osservazioni dell'on. sig. Porter, sia per il grande interesse che offrono in sè stesse, sia perchè confermano quanto ho detto sopra che negli Stati Uniti la dinamica della ricchezza presenta un carattere al tutto ac-cezionale e il cui studio non può servire d'esempio per le nazioni della vecchia Europa.

E per completare il quadro sta bene far seguire queste altre constatazioni di fatti.

L'elemento che si traeva dai depositi delle Casse di ri-sparmio nel 1884-85 dava i seguenti risultati :

depositanti 3,071.495 per doli. 1.095.172.147 (1)

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Quantunque vi siano speciali leggi sui poveri, non sono pubblicate le statistiche del pauperismo, eccetto che per la beneficenza spedaliera (in door paupers).

Il numero totale dei poveri ricoverati era

Il numero dei poveri non ricoverati in istituti (out door

paupers) indicato pel 1890 e r a di 24.220, probabilmente

molto inferiore al vero. Le spese per le case di ricovero

(almshouses) erano di 2.409.445 doli.

Le ferrovie, nel 1876, essendo di miglia 71.564 e costando in media doli. 52.099 per miglia, erano stimate del valore di doli. 3.728.416.958. Ma fin d'allora le Compagnie tene-vano tariffe elevate, specie sui grani, e quando gli Stati dell'Ovest ne chiesero il ribasso, le Compagnie avevano, riempito di gente a loro devota le assemblee legislative, i tribunali, le amministrazioni; una plutocrazia senza vi-sceri sfruttava cosi a suo piacimento ed arbitrio le istitu-zioni della democrazia. Nelle ferrovie, quasi sempre, la lotta t r a le Compagnie, o con l'accordo di una compagnia con un'altra o con l'accordo di più, in tutti i capi, finisce con un monopolio. Ed è attestato da uomini temperati, che per affermare il loro potere e consolidarlo da niun mezzo quei capitalisti abborrivano, non dalla più sfrontata corru-zione, non dalla frode sottile, non dalle collisioni violenti, come quella t r a Ramsey e Fisk, per la fusione della linea Susquehammah con quella dell'Eriè (1). Ecco, conclude Girolamo Boccardo, dove i socialisti h a n n o ragione.

« Il petrolio, una delle più forti produzioni del g r a n d e Stato, raccolto nei pozzi della Pensilvania, s'imbatte ben presto nel monopolio della Limited Pipe Line Company che possiede oltre 4000 miglia di condutture e 500 serbatoi, ciascuno contenente da 20 a 35.000 barili del liquido, 10

(1) Introduzione generale della Biblioteca degli Econ., p. 69.

nel 1880 di . nel 1890 di . 66.283 73.045 Di quest'ultimi erano bianchi di colore 66.578 6.467

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miglia di filo telegrafico per comunicare coi varii serbatoi e centri di produzione, e può trasmettere 30.000 barili al giorno, ed ha stazioni di carico lungo la linea ferroviaria della Pensilvania.

Mentre questa compagnia trasporta quasi tutto il petrolio grezzo prodotto in Pensilvania, un'altra, la Standard Bill

Company, ne compra, raffina e vende la maggior parte.

La Standard Oil Company con un capitale di 7 milioni di sterline compra da 30 a 40 000 barili di petrolio al giorno e fa contratto per il trasporto di 13.014 milioni di barili all'anno.

A Chicago l'eccedenza del prezzo sul prezzo giusto (?) secondo i calcoli fatti, ammonta ad 8 soldi 3/t per gallone (4 litri e 15), in Pensilvania a 14 soldi. Moltiplicando queste cifre per il numero dei galloni venduti (nel 1880 se ne consumarono nei soli Stati Uniti 220 milioni, e nel 1879 se ne esportarono 417.648.544), si ha la somma degli enormi guadagni delle Compagnie (1), le quali inoltre col mezzo di convenzioni ferroviarie pubbliche o segrete, ottengono dalle Compagnie ferroviarie prezzi speciali di trasporto e raddoppiamento di tariffe a carico degli altri cavatori d'olio, riducendoli all'ira potenza. « In verità », dice non a torto un socialista, « noi viviamo nel presente organismo sociale come in una città assediata dove ogni cosa si vende al doppio, al triplo, al decuplo del suo costo. Noi portiamo sulle nostre spalle una piramide di monopoli, di tutte le specie e dimensioni, sotto la quale se non siamo monopo-listi noi medesimi, le nostre forze rimangono schiacciate, la nostra attività si prostra, il nostro ingegno si logora e la nostra vita boccheggia lungamente e poi si estingue. Il monopolio sottrae al prodotto del nostro lavoro, lesina sui nostri salari, ruba sulle nostre compere, viene fìnanco al nostro desco a strapparci dalla bocca il pane quotidiano, ci accompagna in ogni luogo, ci perseguita tutta la vita, facendo guerra spietata alla nostra esistenza, all'educa-zione dei nostri figli, alla castità delle nostre donne. I monopolisti formano fra loro una catena e si passano di

(1) MERLINO, Socialismo e Monopolismo, o p . eit., p p . 75-76. 10 — J. TIVARONI.

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mano in mano le nostre sostanze addentandole, uno dopo l'altro ».

Quanto al reddito nazionale Francis Walker (1 ) stimava la produzione annua di circa 4 '/2 miliardi di dollari, ma d'allora in poi essa deve essere immensamente aumentata. Invece il debito pubblico che nel 1870 raggiungeva dol-lari 2.046.455.722 con gli interessi di doldol-lari 118.784.900, e che nel 1886 era già disceso ad 1.292.990.000 dollari, nel 1896 era solo di 847.363.890 dollari, con interessi di 35.021.378 dollari sopra una popolazione di 71.900.000 (2).

Però nel 1890 si censivano ipoteche per più di 9 mi-lioni di doli., gravanti soltanto alcuni degli Stati dell'Unione, e si presumeva un debito totale ipotecario di 2 miliardi e di dollari.

In ogni modo le condizioni di questo nuovo Stato, nel quale ogni iniziativa febbrilmente si svolge, sono cosi ec-cezionali che la dinamica della sua ricchezza non può ser-vire di esempio per il resto del mondo.

(1) Scienza della ricchezza, « Bibliot. dell'Eeon. », 3a serie, voi. r. Torino, 1876.

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