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La scuola piemontese e l’integrazione delle seconde generazion

Anna Alessandra Massa – Ufficio scolastico regionale per il Piemonte

5.3 La scuola piemontese e l’integrazione delle seconde generazion

Come già detto, anche in Piemonte, l’inserimento degli alunni con cittadinanza non italiana è divenuto ormai un elemento strutturale che, di anno in anno si consolida in tutti i gradi e gli ordini di scuola. All’interno delle proprie attività di monitoraggio e analisi statistica della realtà scolastica, il MIURrealizza una rilevazione, la ri- levazione integrativa, con la quale annualmente raccoglie informazioni riferite alla popolazione scolastica e al- le attività svolte all’interno delle scuole.

I dati ottenuti con la rilevazione integrativa fanno riferimento alla situazione reale presente nelle istituzioni sco- lastiche alla data del 30 ottobre di ogni anno, acquisendoli direttamente da tutte le scuole statali e paritarie av- valendosi del Sistema Informativo dell’Istruzione – SIDI(Massa, 2003).

Considerata la crescita e l’irrobustimento delle seconde generazioni nelle scuole dell’infanzia e nella primaria, e tenuto conto dell’aumento dei ricongiungimenti familiari, il ministero nei tre anni successivi all’anno scolasti- co 2007/2008, insieme alle altre informazioni già presenti nel questionario della rilevazione integrativa, eviden- zia anche la loro consistenza e il numero di alunni stranieri entrati nel sistema scolastico nell’anno di acquisi- zione. Si considerano alunni con cittadinanza non italiana tutti quelli che hanno una cittadinanza diversa da quella italiana, sia quelli nati in Italia, sia quelli arrivati dopo un periodo di socializzazione nel proprio paese di origine, mentre non sono considerati tali gli alunni che hanno la doppia cittadinanza. Il ministero rileva gli alun- ni di seconda generazione considerando il fenomeno strictu sensu, contando, cioè, solo quelli nati in Italia, ed escludendo tutti gli alunni definiti di generazione 1,75 (ragazzi nati all’estero e immigrati in Italia in età presco- lare ovvero 0-5 anni), di generazione 1,5 (ragazzi stranieri immigrati in età comprese nella fascia 6-12 anni), e di generazione 1,25 (giovani stranieri immigrati in età compresa tra i 13 e i 17 anni, considerati genericamen- te come alunni con cittadinanza non italiana).

Dal 2003 al 2009 gli alunni con cittadinanza non italiana iscritti nelle scuole del Piemonte sono numericamen- te aumentati da 29.546 a 60.503, con un incremento medio annuo pari a circa il 21%, come si evince dalla fi- gura 5.1 nella quale si riporta l’andamento degli alunni stranieri frequentanti le scuole del Piemonte negli ulti- mi sei anni, suddivisi per ordine di scuola.

Nell’A.S. 2007/2008 i bambini con cittadinanza non italiana nati in Italia e iscritti alla scuola dell’infanzia sono 8.216, mentre nell’anno scolastico successivo risultano 9.565 con un incremento percentuale del 16,4% (Tab.

5.1). Nella scuola primaria l’incremento è stato ancora maggiore, passando da 8.712 nell’A.S. 2007/2008 a 10.395 nell’anno scolastico successivo, con un aumento di circa il 20%.

Nel grafico di figura 5.2 è rappresentata la distribuzione degli alunni stranieri nati in Italia negli anni scolastici 2007/2008 e 2008/2009, raggruppati per ordine di scuola. Gli alunni con cittadinanza non italiana nati in Italia popolano maggiormente le scuole dell’infanzia e le classi della scuola primaria; infatti, per esempio, nell’anno scolastico 2008/2009 ogni 100 studenti, 42 risultano iscritti alla scuola dell’infanzia, 45 alla primaria, 11 alla scuola secondaria di primo grado e 3 alla scuola secondaria di secondo grado.

Gli alunni con cittadinanza non italiana costituiscono oltre il 10% degli studenti iscritti nelle scuole del Pie- monte; la loro incidenza varia secondo il grado e l’ordine di scuola frequentato: si passa da un’incidenza per- centuale di oltre il 10% nella scuola primaria a una di circa il 7% nelle scuole secondarie di secondo grado (Tab. 5.2). La situazione provinciale appare considerevolmente variegata: le province di Biella e del V.C.O. pre- sentano una minore incidenza percentuale rispetto ad Alessandria, Asti, Cuneo, Novara; infine, Torino e Ver- celli, in tutti gli ordini di scuola, hanno l’incidenza percentuale maggiore. Analizzando i dati per provincia si può osservare che le scuole della provincia di Alessandria, Asti e Cuneo, soprattutto quelle del primo ciclo di istru-

Scuola dell’infanzia Scuola primaria Scuola secondaria di I grado Scuola secondaria di II grado

Figura 5.1 Trend degli alunni con cittadinanza non italiana per ordine e grado di scuola (valori percentuali, AA.SS. dal 2003/2004 al 2008/2009) 42,5 40,0 37,5 35,0 32,5 30,0 27,5 25,0 22,5 20,0 17,5 15,0 12,5 10,0 7,5 2,5 5,0 0,0 2003/2004 2004/2005 2005/2006 2006/2007 2007/2008 2008/2009 Per

Scuola dell’infanzia Scuola primaria Scuola secondaria di I grado Scuola secondaria di II grado Figura 5.2 Trend degli alunni con cittadinanza non italiana nati in Italia (valori percentuali, AA.SS. 2007/2008 e 2008/2009)

47,5 42,5 45,0 40,0 37,5 35,0 32,5 30,0 27,5 25,0 22,5 20,0 17,5 15,0 12,5 10,0 7,5 2,5 5,0 0,0 2007/2008 2008/2009 Per

centuale alunni con cittadinanza non italiana

Tabella 5.1 Alunni con cittadinanza non italiana nati in Italia, alunni con cittadinanza non italiana entrati nel sistema scola- stico nell’anno osservato

A.S. 2007/2008 A.S. 2008/2009

Nati in Italia Arrivati Totale Nati in Italia Arrivati Totale

in Italia nell’anno stranieri in Italia nell’anno stranieri

scolastico scolastico Infanzia 8.216 n.d. 11.127 9.565 n.d. 12.547 Primaria 8.712 1.809 21.346 10.395 1.632 22.487 Scuola secondaria di I grado 1.830 1.023 12.064 2.386 1.046 13.491 Scuola secondaria di II grado 559 706 10.900 661 558 11.978 19.317 3.538 55.437 23.007 3.236 60.503

zione, presentano valori superiori alla media regionale, mentre le province di Biella e del V.C.O. sempre infe- riori. Infatti, se si prende in considerazione la scuola primaria, Alessandria ha una percentuale media del 15,3%, il V.C.O. del 5,9%, con una media regionale dell’11,4%.

Gli alunni iscritti nelle scuole primarie di Alessandria sono bambini arrivati in Italia in età prescolare (genera- zione 1,75) e in età 6-12 (generazione 1,5), infatti su 100 alunni con cittadinanza in età scolare tra i 6 e i 12 an- ni in media circa 35 sono nati in Italia, mentre quelli della fascia di età superiore (secondaria di primo grado) il 12% (Tab. 5.3). Al contrario le province di Biella e del V.C.O. si distinguono per la presenza di alunni con cit- tadinanza non italiana nati in Italia, per esempio nella provincia di Biella su 100 alunni con cittadinanza in età scolare tra i 6 e i 12 anni in media circa 58 bambini sono nati in Italia, mentre appartenenti alla fascia di età su- periore (secondarie di primo grado) il 28%.

Le province del Piemonte Orientale – Biella, Vercelli, Novara – vivono di più la presenza delle seconde gene- razioni rispetto alle altre. In generale si può osservare che il fenomeno delle seconde generazioni ha subito un incremento regionale positivo in tutti gli ordini di scuola (primaria 19,32%, media 30,38%, superiore 18,25%), mentre analizzando gli arrivi in corso d’anno le variazioni sono meno consistenti e per alcune province anche in diminuzione (Tab. 5.4).

Dall’analisi dei dati emerge dunque una diversa specificità territoriale provinciale che sollecita la necessità di interventi specifici a livello locale. È proprio in questo contesto che devono attuarsi le progettualità della scuo- la dell’autonomia in relazione all’immigrazione. Allora, è necessario individuare le migliori pratiche e dissemi- narle nel rispetto del Piano dell’offerta formativa (POF) e dell’autonomia scolastica, d’intesa con gli enti locali e

gli altri soggetti che sul territorio interagiscono per l’integrazione.

Oltre a una diffusione di buone pratiche e delle singole iniziative di accoglienza e di integrazione, sono essen- ziali anche un impegno organico e un’azione strutturale capaci di sostenere l’intero sistema formativo ed edu- cativo. L’educazione interculturale, quindi, costituisce il fondamento per la realizzazione di percorsi formativi rivolti ad alunni stranieri, in un contesto sinergico che deve necessariamente connotare l’azione educativa nei confronti di tutti i soggetti coinvolti. La scuola, infatti, è un luogo centrale per la costruzione e condivisione di regole comuni, in quanto può agire attivando una pratica di vita quotidiana che si richiami al rispetto delle for-

Tabella 5.2 Alunni con cittadinanza non italiana sul totale della popolazione scolastica (valori percentuali, AA.SS. 2007/2008- 2008/2009)

Scuola dell’infanzia Scuola primaria Scuola secondaria Scuola secondaria Totale

I grado II grado

A.S. 07/08 A.S. 08/09 A.S. 07/08 A.S. 08/09 A.S. 07/08 A.S. 08/09 A.S. 07/08 A.S. 08/09 A.S. 07/08 A.S. 08/09

Alessandria 13,1 14,1 15,3 15,8 14,8 16,0 7,9 9,0 12,7 13,6 Asti 13,2 13,9 14,8 16,0 14,1 15,5 8,5 10,1 12,8 14,0 Biella 9,3 10,7 9,7 10,0 7,5 8,1 5,2 6,2 7,8 8,6 Cuneo 12,0 13,6 12,1 13,0 11,1 12,2 5,5 6,1 10,1 11,0 Novara 10,6 11,8 11,1 11,8 10, 10,9 5,0 6,0 9,1 10,1 Torino 9,1 10,3 10,8 11,3 10,4 11,3 7,2 7,7 9,4 10,1 V.C.O. 4,7 5,3 5,9 6,1 6,2 6,5 3,4 3,9 5,0 5,4 Vercelli 11,2 12,9 11,1 11,8 10,5 11,1 6,3 7,2 9,5 10,4 Piemonte 10,1 11,3 11,4 12,0 10,7 11,7 6,6 7,3 9,7 10,5

me democratiche di convivenza e, soprattutto, può trasmettere le conoscenze storiche, sociali, giuridiche ed economiche indispensabili per la formazione della cittadinanza. L’educazione interculturale rifiuta sia la logica dell’assimilazione, sia la costruzione e il rafforzamento di comunità etniche chiuse ed è orientata a favorire il confronto, il dialogo, il reciproco arricchimento entro la convivenza delle differenze. In presenza di fenomeni di concentrazione di studenti con cittadinanza straniera, il legislatore ha ritenuto proficuo richiedere un’equilibra- ta distribuzione delle iscrizioni attraverso un’intesa tra scuole e reti di scuole e una mirata collaborazione con gli enti locali, come espresso dalla circolare ministeriale n. 2 del 2010. La costruzione di reti e coordinamenti è rilevante non solo ai fini della distribuzione, ma più in generale per la costruzione di un’offerta formativa che riduca le disuguaglianze e i rischi di esclusione sociale per tutti.

Nell’ambito delle singole scuole, l’orientamento più diffuso è di favorire il confronto e lo scambio culturale e quindi di fondare sull’eterogeneità delle cittadinanze la composizione delle classi.

Tabella 5.3 Alunni con cittadinanza non italiana nati in Italia rispetto al totale degli alunni stranieri (valori percentuali, AA.SS. 2007/2008-2008/2009)

Scuola dell’infanzia Scuola primaria Scuola secondaria Scuola secondaria Totale

I grado II grado

A.S. 07/08 A.S. 08/09 A.S. 07/08 A.S. 08/09 A.S. 07/08 A.S. 08/09 A.S. 07/08 A.S. 08/09 A.S. 07/08 A.S. 08/09

Alessandria 72,3 69,7 34,0 40,3 11,1 14,0 2,7 4,1 30,8 33,2 Asti 73,5 76,2 42,5 45,8 10,3 14,4 2,9 3,5 35,0 37,2 Biella 79,5 82,8 58,1 58,9 23,7 32,2 8,6 13,3 46,4 49,5 Cuneo 82,3 81,4 47,2 52,3 16,8 19,5 8,0 4,9 42,5 44,6 Novara 76,5 77,9 46,7 50,2 19,4 20,4 6,6 9,5 41,4 43,5 Torino 70,2 74,4 37,4 43,4 14,1 16,6 4,6 4,9 31,2 35,1 V.C.O. 68,3 74,5 40,8 42,6 10,7 12,4 5,7 3,9 30,8 32,5 Vercelli 77,6 84,2 49,7 57,8 30,5 27,9 7,7 9,8 43,2 47,1 Piemonte 73,8 76,2 40,8 46,2 15,2 17,7 5,1 5,5 34,8 38,0

Fonte: rilevazione integrativa, MIUR

Tabella 5.4 Alunni con cittadinanza non italiana arrivati nel sistema scolastico nell’anno scolastico rispetto al totale degli alunni stranieri (valori percentuali, AA.SS. 2007/2008-2008/2009)

Scuola primaria Scuola secondaria Scuola secondaria Totale

Igrado II grado

A.S. 07/08 A.S. 08/09 A.S. 07/08 A.S. 08/09 A.S. 07/08 A.S. 08/09 A.S. 07/08 A.S. 08/09

Alessandria 8,2 5,4 8,0 6,8 4,9 3,3 7,4 5,3 Asti 6,6 6,8 10,3 7,6 5,4 4,7 7,4 6,6 Biella 2,8 3,9 7,4 5,5 6,2 5,0 4,8 4,6 Cuneo 5,4 5,6 6,2 6,9 4,6 4,9 5,5 5,8 Novara 5,3 10,3 8,3 8,0 3,2 3,8 5,7 8,3 Torino 10,8 8,5 9,4 8,6 7,4 4,9 9,5 7,5 V.C.O. 14,9 5,9 9,9 8,4 8,7 5,8 11,9 6,6 Vercelli 3,4 1,7 4,0 4,7 7,3 4,6 4,6 3,3 Piemonte 8,5 7,3 8,5 7,7 6,5 4,7 8,0 6,7

È importante che in ciascuna fase ci sia il coinvolgimento dei genitori e delle famiglie, sia italiane che straniere, anche in forma associata, al fine di promuovere scelte consapevoli e responsabili. Infatti, i genitori sono la ri- sorsa fondamentale per il raggiungimento del successo scolastico proprio perché le diverse culture di apparte- nenza richiedono alla scuola l’individuazione di strumenti che agevolino di dialogo tra le persone. Di particola- re importanza risulta la capacità della scuola di facilitare la comunicazione con la famiglia dell’alunno, prestan- do attenzione anche agli aspetti non verbali, facendo ricorso, ove possibile a mediatori culturali o a interpreti, per superare le difficoltà linguistiche e anche per facilitare la comprensione delle scelte educative della scuola.

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