Capitolo 1: Lo Stato dell'arte dei principali mercati europei
1.2 I principali mercati europei per la quotazione delle PMI: caratteristiche
1.2.6 La situazione del FSE e dell’ Entry Standard
Tra i principali mercati europei, dopo essersi soffermati abbastanza su quelli gestiti da Euronext e dal LSE, occorre analizzare la struttura del Frankfurt Stock Exchange (FSE)98. La sua struttura è simile a quella di LSE; è controllata completamente da Deutsche Boerse AG. Anche nell’FSE è possibile attuare un processo di quotazione sul mercato regolamentato che si suddivide in 2 parti:
General Standard: dove ai fini di ammissione IPO vengono richiesti un
prospetto informativo valido e approvato dall’Autorità finanziaria di competenza, un flottante pari almeno al 25%, un valore di mercato di almeno 1.25 mln di euro, bilanci di esercizio revisionati degli ultimi 3 anni. La procedura di ammissione inizia con una richiesta scritta che deve essere presentata insieme ad una banca o un financial servicer provider, autorizzati ad effettuare operazioni di trading sul mercato. Solo dopo che il prospetto informativo sugli strumenti finanziari della società viene approvato dalla BaFin (Federal Financial Supervisory Authority), essa può avere il via libera per l’on going. Ma dopo tale fase bisogna in ogni caso mantenere i seguenti requisiti: relazione finanziaria annuale da pubblicare prima dei 4 mesi che concludono sulla redazione dei prospetti.
98 Proprio tra LSE e FSE è stato dato di recente l’annuncio di una fusione che dovrebbe portare a una chiusura del deal tra la fine del 2016 e i primi mesi del 2017, anche se molto dipenderà dallo spettro del referendum sulla Brexit! Ipotizzando uno scenario positivo si andrebbe a formare un gruppo che sarebbe, per capitalizzazione di mercato, alle spalle solamente dei colossi americani Ice e Cme! Non a caso è stato annunciato che il voto, giudizio da parte di Deutsche Borse avverrà probabilmente solamente dopo l’esito del referendum, mentre quello di LSE avverrà prima della consultazione
popolare che si terrà il 23 giugno. La capitalizzazione sarà di circa 26 mld di euro con quartier
generale sia a Londra che Francoforte ma sede fiscale solamente nella City! Il Presidente sarà l’attuale di LSE, Donald Brydon mentre il Ceo di Deutsche Boerse Carsten Kengeter. Un occhio di riguardo deve averlo anche il destino dei mercati di Borsa Italiana che fanno parte come già più volte ribadito del Gruppo LSE. L’attuale ceo londinese Xavier Rolet, in una del 17 marzo rilasciata al sole 24 ore ha usato queste parole rassicuranti «Nessuno spin off di asset italiani. In realtà non abbiamo considerato nessuno spin off, anche se non posso immaginare quale sarà la posizione dei regolatori» (Si veda:
http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2016-03-17/deutsche-boerse-lse-fusione-26- miliardi-073457.shtml?uuid=ACUomkpC).
l’anno di riferimento99(mentre quella semestrale prima dei 2 mesi che concludono il relativo periodo di riferimento), relazioni intermedie da parte del management, rapporti degli amministratori e altri obblighi di disclosure, da presentare a scelta o in lingua inglese o in tedesco.
Prime Standard: mentre i prerequisiti per essere ammessi nei 2 mercati
regolamentati sono gli stessi, mentre per quanto riguarda alcuni report da presentare al mercato in una fase successiva alla quotazione (c.d. follow-up
duties), se nel Prime standard alcuni documenti redatti dalle imprese devono
anche essere necessariamente in lingua inglese e ciò lo rende sicuramente più attraente per gli investitori internazionali.
Figura 2: Processo di quotazione sul Frankfurt Stock Exchange
Fonte: Frankfurt Stock Exchange(2016)
Mentre per quanto riguarda il mercato Open Market, a differenza dei 2 segmenti di mercato sopracitati, esso non viene sottoposto a normative di diritto pubblico (public law), ma a differenza dai mercati regolamentati, bensì sottoposta a "private law"100; addirittura un requisito essenziale per poter negoziare i propri strumenti finanziari dentro questo segmento, è proprio quello che codesti non devono risultare già ammessi o scambiati su mercati regolamentati. Esso è caratterizzato da requisiti minori in termini di trasparenza che lo rende più dei 2 segmenti principali, maggiormente attraente rispetto ai 2 segmenti di mercato principali per le piccole e medie imprese. Tuttavia rispetto ai requisiti di altri segmenti europei quali l’AIM UK, che per esempio non 99 Mentre quella semestrale prima dei 2 mesi che concludono il relativo periodo di riferimento.
100Delle condizioni generali di entrata e degli obblighi successivi da mantenere post fase di on going nel
Freiverkehr (regulated Open Market) , se ne occupa proprio la Deutsche Börse AG nella borsa di Francoforte (Frankfurter Wertpapierbörse -FWB®).
prevede spesso delle soglie per indicatori legati all’ammontare di capitale, di azionisti, flottante, in Germania vengono previsti invece alcuni requisiti leggermente più stringenti. Le quotande dovranno nominare non soltanto un listing partner per facilitare la pubblicazione delle proprie informazioni ma anche un trading participant che sarà responsabile specialmente nel monitoraggio delle obbligazioni adempiute o meno dalla quotanda.
Figura 3: Differenze requisiti mercati FSE
Tabella 1: Comparazione requisiti di accesso 3 MTF principali europei
Figura 4: Comparazione requisiti mercati FSE
Grafico 5: Comparazione AIM UK e Entry Standard vs Eurostoxx 50
FONTE: Frankfurt Stock Exchange, 2016 (elaborazione personale)
Come è abbastanza intuitivo capire dal grafico estratto dal sito di della Borsa di Francoforte, prima dello scoppio della bolla dei sub prime (2007) sia i 2 principali mercati delle PMI (AIM UK e Entry Standard) avevano raggiunto dei valori percentuali molto positivi. La crisi oltre a ripercuotersi sui listini principali (come si può vedere dall’andamento dell’indice EuroStoxx 50), tuttavia se dopo l’ inizio delle prime politiche di allentamento monetario della BCE (QE) quest’ultimo ha ripreso un andamento discreto (seppur ancora lontano dal livello pre crisi), tali politiche non sembrano ancora rassicuranti per la ripresa dei mercati minori dedicati alle PMI (che non sono mercati regolamentati). Probabilmente gli investitori hanno bisogno di maggiori tutele dal punto di vista degli obblighi informativi e di disclosure dei vari emittenti. La Commissione Europea come più volte evidenziato nel Libro verde sulla Capital Markets Union punta a sciogliere questo nodo tramite il ricorso allo sviluppo degli SMEs Growth Markets, che come vedremo successivaemente rientran nell’ambito delle MiFID II/ MiFIR, direttive e regolamenti che entreranno a regime però solo dal gennaio 2018.
Capitolo 2
Il ricorso ai nuovi principali canali alternativi per
l'approvvigionamento del capitale di rischio (un confronto col
sistema americano).
2.1. Il fenomeno della Special Purpose Acquisition Company (SPAC), nascita