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La socializzazione delle Scuole Cristiane

Nel documento Jean- Baptiste de La Salle (pagine 81-85)

LA RIVOLUZIONE FRANCESE

2.2 Gli sviluppi dell’Istituto delle Scuole Cristiane

2.2.3 La socializzazione delle Scuole Cristiane

Il Capitolo generale del 1777, ricevute e accettate le dimissioni di Fratel Florence, nominò Superiore Fratel Agathon. Come primo Assistente venne eletto Fratel Paschal e come secondo Fratel Sylvestre. In virtù del permesso di Papa Pio VI di eleggere fino a quattro Assistenti, ne venne eletto un terzo nella persona di Fratel Zachée.

Già professore di matematica, contabilità e idrografia, nonché Direttore di Saint-Yon e del pensionato di Angers, egli si adoperò attivamente su più fronti, dalle scuole, ai pensionati, alle opere.

Il capitolo del 1777 risultò uno dei più importanti in quanto fu dato un nuovo ordinamento all’Istituto nel tentativo di risolvere quei problemi che avevano frenato il cammino dei Fratelli durante gli anni precedenti. Vennero elaborati 91 articoli, pubblicati in un piccolo fascicolo, di cui i primi si riferiscono all’ammissione e alla formazione dei Fratelli; alcuni si rivolgono ai Fratelli Direttori; altri confermano la decisione di creare tre provincie e di tenere dei Capitoli provinciali durante l’intervallo tra un Capitolo generale e l’altro. Infine venne deciso che gli articoli del Capitolo e la Règle du Governement sarebbero stati inviati nei vari Noviziati e Pensionati.

114 CL 25

Fratel Agathon mise subito in pratica sia questa decisione che quella di fissare le date per i Capitoli provinciali.

Ai fini di mantenere viva l’eredità lasciata da Mr de La Salle, si occupò di ripubblicare alcune sue opere e di approfondire alcuni concetti scrivendone personalmente altre, come la Conduite des Pensionnats.

Sicuro che mantenere i contatti tra Fratelli fosse fondamentale, cominciò a fare visita alle varie case dell’Istituto, a inviare circolari di carattere amministrativo, e a spedire lettere in cui dispensava consigli ai Fratelli. In ogni scritto non dimenticava mai di elencare le loro principali qualità: dall’amore, all’obbedienza, al fervore della fede, alla carità fraterna. Le più famose sono le tre Lettres Instructives, fra cui Les douze vertus d’un Bon Maître115.

In più di una circolare pose un’attenzione speciale verso l’ammissione al noviziato e ai voti, in considerazione del fatto che negli anni precedenti vi era stato un netto aumento del numero delle entrate, ma il numero delle uscite era rimasto elevato. Raccomandava di vigilare affinché i novizi fossero meritevoli, possedessero attitudini adeguate e non fossero viziosi, umorali e pigramente indulgenti.

In varie circolari Fratel Agathon tornò sul tema del ruolo dei Direttori, ricordandone i doveri: i Direttori dovevano essere animati dalla carità, dalla regolarità, dallo zelo religioso e dovevano essere i primi a osservare il voto volontario di povertà, argomento trattato nella seconda lettre instructive. Fratel Agathon risolse definitivamente la questione delle lettres patentes. Avendo previsto l’acquisizione della proprietà della Rossignolerie ai fini di trasferirvi i Fratelli di Angers, Fratel Agathon richiese le lettres patentes al re e nel 1774 Luigi XVI le firmò116. Tuttavia il Parlamento di Parigi non era disposto a registrare l’atto perché la Bulle d’approbation e le lettres patentes del 1724 non furono considerate valide117. Ai fini di soddisfare le esigenze del Parlamento, venne stilato un censimento degli stabilimenti presenti nelle province dove si estendeva la sua giurisdizione. Il riconoscimento fu ottenuto da 38 complessi e

115 Jean-Baptiste de La Salle, Oeuvres Complètes de Saint Jean Baptiste de La Salle, a cura di Frère Alain Houry, Ed. des Frères des Ecoles Chrétiennes , Roma, 1993.

116 Rigault Georges, Histoire gènèrale de l’Institut des frères des Ecoles Chrétiennes II, Ed. Libraire Plon, Paris, 1937.

117 Ibidem

un nuovo progetto di lettres patentes venne siglato prima dal re e poi dal Parlamento di Parigi. Numerosi stabilimenti del sud avevano già ottenuto le lettres patentes, mentre quelli facenti capo al Parlamento di Toulouse non erano ancora stati riconosciuti: nel 1778 vennero firmate le lettres patentes dal Tribunale di Toulouse118.

Nel 1780 il centro dell’Istituto venne trasferito a Melun nella casa di Saint- Enfant-Jésus, che i Fratelli avevano già acquistato e per la quale conseguirono il riconoscimento dopo aver ottenuto le lettres patentes.

Nel Capitolo del 1777 si previde di non gravarsi di nuovi stabilimenti per i successivi dieci anni, a meno che non si potesse fare altrimenti. Di conseguenza furono create soltanto sei scuole: tre nella provincia meridionale, a Pont-Saint-Exupery nel 1778, a Chalabre nel 1777, a Aurillac nel 1778 e tre nella provincia orientale, a Commercy nel 1784, a Langres nel 1786, a Montdidier nel 1786. Inoltre, attraverso lo studio di Lucard, si sa che alcuni progetti, come Castelnaudary, Honfleur, Tours, Blois, Lavaur, Nevers, restarono in sospeso e altri, come Perpignan e Mazan, vennero rifiutati119.

Questa scelta fu dettata dal proposito di riorganizzare al meglio le scuole già esistenti, di rimpiazzare più facilmente i Fratelli, di utilizzarne alcuni soltanto per gli studi. Inoltre Fratel Agathon fu molto attento alla questione della gratuità: i Fratelli dovevano poter vivere della pensione accordata loro. Le condizioni erano precisate in un prospetto del 1783, di cui Rigault riporta alcuni passaggi fondamentali: l’ammontare della pensione non doveva essere inferiore a 400 o 500 libbre e i locali dovevano essere di qualità deguata. In qualche caso il progetto conseguì risultati positivi: a St-Germain-en-Laye e a Ste-Menehould i Fratelli ottennero un aumento rispettivamente dal curato e dalla municipalità; a Grenoble, a Dole, a Rennes e a Brest vennero effettuati restauri o allargamenti delle scuole esistenti120.

118 Rigault Georges, Histoire gènèrale de l’Institut des frères des Ecoles Chrétiennes II, Ed. Libraire Plon, Paris, 1937.

119 Lucard, Annales de l’Institut des Frères chrétiennes tome II, Ed. Mame, Tours, 1883.

120 Rigault Georges, Histoire gènèrale de l’Institut des frères des Ecoles Chrétiennes II, Ed. Libraire Plon, Paris, 1937.

Inoltre si risolsero le questioni di Reims, Rouen e Boulogne: a Reims, grazie alle lettres patentes e all’abbandono dell’idea di istallarvi i Superiori, il Consiglio della città, dopo aver ottenuto rifiuti sia alla richiesta di servirsi dei beni dei gesuiti sia a quella di imporre una retribuzione alle famiglie, nel 1780, accettò di mantenere provvisoriamente il pensionato; a Rouen Fratel Agathon minacciò il ritiro dei Fratelli se non fosse stata stanziata una somma sufficiente, così i magistrati della municipalità e l’Hôpital général ricorsero prima al Parlamento, che ordinò ai Fratelli di proseguire come nel passato e poi al Conseil d’Etat du roi, ottenendo la possibilità di abbandonare le scuole se non avessero ricevuto i fondi necessari, assicurati nel 1788 dalla municipalità; a Boulogne la municipalità impose il pagamento di una somma di denaro ai parenti, ma Fratel Agathon si dichiarò contrario e portò la questione di fronte ai dottori della Sorbonne, che lo appoggiarono, obbligando la municipalità a destinare una somma adeguata ai Fratelli121.

La controversia tra la municipalità di Boulogne e il Superiore generale offrì il prêtesto a Fratel Agathon di ribadire, nella prima lettre instructive, l’importanza del concetto di gratuità, prioritario sin dalle origini dell’Istituto. I Fratelli avevano da sempre l’obbligo di insegnare gratuitamente, cioè senza domandare niente ai propri allievi, neppure a coloro che non provenivano necessariamente da famiglie povere. Quest’obbligo valeva anche per i pensionati, alle cui famiglie veniva chiesto un pagamento per altri servizi. Questa pratica della gratuità estesa a tutti gli allievi permetteva di non fare differenze tra loro, di dare alle scuole un carattere pubblico, di non influire sulla relazione educativa e di poter formare cristiani annunciando il vangelo gratuitamente. Il trattamento dei Fratelli poteva essere assicurato da lasciti testamentari o da accordi con gli Hôpital e le municipalità122.

Fratel Agathon favorì la crescita dei pensionati, non soltanto dal punto di vista del numero, ma anche in relazione agli obiettivi pedagogici ed educativi. Alcuni funzionavano indipendentemente dalle scuole e dovevano la loro importanza al fatto che nella stessa casa coabitavano Fratelli anziani o malati e novizi. Il più famoso tra questi era Saint-Yon, creato dallo stesso Mr Jean Baptiste. Altrettanto importanti e antichi erano i pensionati di Marseille e

121 Rigault Georges, Histoire gènèrale de l’Institut des frères des Ecoles Chrétiennes II, Ed. Libraire Plon, Paris, 1937.

122 Ibidem

Maréville. Dopo l’acquisto della Rossignolerie anche il pensionato di Angers acquisì rilevanza. I locali di Fort-Royal erano tanti e vasti ma poco utilizzati: secondo Lucard la comunità venne accresciuta da Fratel Dosithée, raggiungendo 138 allievi nel 1790. Nel 1786 nacque un nuovo pensionato a Carcassonne. Altri, più piccoli, dipendevano dalle scuole gratuite.

Fratel Agathon, nella Conduite des Pensionnats, destinata a completare la Conduite des écoles chrétiennes, si curò di stendere i programmi di insegnamento e il tipo di educazione. I programmi miravano a perfezionare le conoscenze di base in lettura, scrittura, calcolo, approfondendo alcuni ambiti, quali l’ortografia, la grammatica, l’aritmetica, la geometria, la storia e il disegno. Tuttavia, come afferma Rigault, vennero apportate diversificazioni a seconda del luogo in cui si trovava il pensionato. Per esempio, a Marseille vennero insegnate anche materie che riguardavano il commercio, la geografia e l’idrografia, mentre in altre zone questo adattamento alle condizioni locali portò a introdurre architettura. Per quanto riguarda l’educazione, l’obiettivo era quello di dare una formazione cristiana, perciò restavano fondamentali il catechismo e gli esercizi quotidiani di pietà123

Nel documento Jean- Baptiste de La Salle (pagine 81-85)