CAPITOLO 2 IL QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO
5. La transparency
La previsione di un corpus unico di norme uniformi all’interno della Banking Union pone le basi per una migliore comparabilità dei dati nei vari stati membri.
E’ risaputo che le autorità di vigilanza bancaria devono fornire informazioni tempestive, coerenti e pubblicamente accessibili, aumentando l’efficienza del mercato.
Rispetto al contesto statunitense, in Europa la trasparenza è minore: le autorità di vigilanza degli USA pubblicano trimestralmente i dati e aggiornano dettagliatamente le informazioni sui bilanci delle banche entro una settimana.
Gli attuali requisiti previsti nell’EU in materia di trasparenza bancaria sono insufficienti o facilmente bypassabili. L’EBU dovrà perciò stabilire i requisiti per una maggiore trasparenza225.
Il ruolo dell’ECB come autorità di vigilanza sul settore bancario e sul processo di revisione della qualità dell’attivo (asset quality review) è decisivo per un incremento della fiducia nei mercati226.
Ci si chiede se l’Europa sarà effettivamente in grado di tendere a un maggior livello di trasparenza.
Nel contesto statunitense un ruolo chiave è rivestito dal Federal Financial Institutions Examination Council (FFIEC), organo di mediazione, composto da diverse Agenzie di regolamentazione finanziaria, che prescrive principi uniformi, standard e moduli di relazione per un controllo federale delle istituzioni finanziarie227. Il FFIEC fornisce una banca dati centrale puntuale e coerente per tutte le banche americane che ricevono la copertura del Federal Deposit Insurance Corporation, cioè circa 8.200 banche228. Durante la crisi, la preoccupazione che i dati non fossero abbastanza dettagliati ha portato alla creazione di un nuovo Office of Financial Research (OFR) nel 2010 mediante il Dodd-Frank Act229, migliorando ulteriormente il processo della raccolta dei dati.
225
GANDRUD C. e HALLERBERG M., “Supervisory transparency in the European Banking Union”, tratto da Bruegel policy contribution, issue 2014/01, gennaio 2014, p. 1.
226 STOTHARD M. e FOLEY S., “US Funds Place Big Bets on Euro Bank Recovery”, tratto dal Financial Times, 19 novembre 2013.
227
Definizione tratta dal sito www.ffiec.gov.
228 GANDRUD C. e HALLERBERG M., “Supervisory transparency in the European Banking Union”, tratto da Bruegel policy contribution, issue 2014/01, gennaio 2014, p. 2.
229
Cfr. Dodd-Frank Wall Street Reform and Consumer Protection Act, tratto dal One Hundred Eleventh Congress of USA at the second session, Washington, 5 gennaio 2010, p. 37.
Un recente studio230 ha dimostrato che la trasparenza dei dati di bilancio bancari in Europa non si avvicina nemmeno lontanamente a quella registrata negli USA in questi ultimi anni: solo le autorità di vigilanza in Estonia, Finlandia, Lettonia, Portogallo e Spagna hanno rilasciato dati facilmente accessibili per la valutazione della situazione delle singole banche sottoposte alla loro vigilanza231. La cosa più sorprendente è anche che gli altri regulators non solo non rendono accessibili i dati, ma li trattano come dati confidenziali.
Tabella 3 - Pubblicazione dei dati bancari nell’EU (fino a Dicembre 2013)
Paese Banca Disponibilità
dei dati
Periodo di
disponibilità Frequenza Formato
Austria Finanzmarktaufsicht Confidenziale
Belgio Banque Nationale
de Belgique Confidenziale Bulgaria Bulgarian National
Bank Disponibile Dal 2004 Trimestrale Fogli Excel Croazia Croatian National
Bank Disponibile Dal 2001 Trimestrale
Fogli Excel e PDF
Cipro Central Bank of Cyprus
Non disponibile
Rep. Ceca Czech National
Bank Disponibile Dal 1999 Trimestrale
Fogli Excel e PDF
Danimarca Finanstilsynet Disponibile 2000-2012 Annuale Fogli Excel
Estonia Finantsinspektsioon Disponibile 1999-2007 Annuale Sito Web
Finlandia Finanssivalvonta Disponibile 2002-2012 Annuale Sito Web
Francia Autorité de contrôle prudentiel
Non disponibile
Germania Bundesbank Confidenziale
Grecia Bank of Greece Confidenziale
Ungheria The Central Bank of
Hungary Disponibile 2005-2012 Annuale Fogli Excel Irlanda Central Bank of
Ireland Confidenziale
230
Cfr. Study case of C. Gandrud and M. Hallerberg.
231
GANDRUD C. e HALLERBERG M., “Supervisory transparency in the European Banking Union”, tratto da Bruegel policy contribution, Issue 2014/01, gennaio 2014, p. 2.
Italia Banca d’Italia Non disponibile
Lettonia Finanšu un kapit la
tirgus komisija Disponibile Dal 2012 Trimestrale Fogli Excel Lituania Bank of Lithuania Disponibile Dal 2012 Trimestrale Fogli Excel
Lussemburgo
Commission de Surveillance du Secteur Financier
Confidenziale
Malta Malta Financial
Services Authority Confidenziale Olanda De Nederlandsche Bank Non Disponibile Polonia Polish Financial Supervision Authority Non disponibile
Portogallo Banco de Portugal Disponibile Dal 2006 Trimestrale PDF
Romania National Bank of
Romania Confidenziale Slovacchia Národná banka
Slovenska
Non disponibile
Slovenia Banka Slovenije Non
disponibile
Spagna Banco de España Disponibile Dal 2002 Trimestrale e annuale
Fogli Excel e PDF
Svezia Finansinspektionen Non
disponibile
Regno Unito Bank of England Confidenziale
Fonte: Study case of C. Gandrud and M. Hallerberg.
Il sondaggio è stato condotto sulla base di una lista di regulators nazionali creata dall’EBA232
. Tra i 28 paesi dell’Unione Europea, i dati sono stati resi disponibili in formato elettronico solo in 11233. Dei restanti 17 paesi, nove considerano questi dati confidenziali e non li hanno resi disponibili. Tra gli stessi paesi che hanno reso disponibili i dati elettronicamente la frequenza e la qualità della segnalazione varia: le banche commerciali spagnole aggiornano i dati con una cadenza mensile, mentre in
232 Cfr. Risk Analysis and Data - Credit Institutions, tratto dal sito http://www.eba.europa.eu/risk-analysis-and- data/creditinstitutions-register, novembre 2013.
Finlandia ciò avviene annualmente; la Repubblica Ceca ha reso disponibili i dati che si riferiscono agli anni precedenti al 2000 e la Lettonia ha pubblicato solo quelli del terzo trimestre del 2012234. Da questa indagine si evince che la maggior parte dei paesi non diffonde dati bancari individuali elettronicamente per una consultazione pubblica e anche tra i paesi che li rendono disponibili le modalità con cui ciò avviene varia a seconda dello stato.
Una serie di iniziative sono già in atto per migliorare la trasparenza bancaria, ma si tratta di interventi che richiedono tempi brevi e l’uso di formati coerenti e confrontabili dei dati. Per favorire una migliore market discipline and financial stability, l’EBA nel 2012 e nel 2013 ha condotto una serie di transparency exercises235 che rappresentano il primo passo per la creazione di un database di pubblica consultazione. I dati raccolti rappresentano comunque un sottoinsieme di banche europee: molte banche importanti non sono state incluse nell’exercise, come ad esempio quelle spagnole che hanno ricevuto aiuti pubblici per ricapitalizzarsi durante la crisi finanziaria236.
L’obiettivo della Banking Union in questo ambito è quello di creare un database bancario che permetta un’accessibilità maggiore e una migliore confrontabilità dei risultati, evitando la parcellizzazione delle informazioni.
Il pacchetto CRD IV richiede alle banche una maggiore frequenza nella divulgazione delle informazioni circa l’adeguatezza patrimoniale e il rischio d’esposizione. L’EBA pubblicherà ulteriori orientamenti mediante i quali le banche dovranno divulgare queste informazioni. In particolare le iniziative a livello europeo prevedono la creazione di un Reporting Standards, per l’adeguatezza patrimoniale, e di un Financial Reporting Standards (FINREP), per una frequenza maggiore delle segnalazioni.
Ciò non è sufficiente se si pensa che le banche mantengono comunque un certo margine di manovra sul formato, la frequenza e la tipologia della informazioni da divulgare. L’EBA dovrebbe stabilire delle linee guida più specifiche e tempestive237
.
234
GANDRUD C. e HALLERBERG M., “Supervisory transparency in the European Banking Union”, tratto da Bruegel policy contribution, Issue 2014/01, gennaio 2014, p. 7.
235
Cfr. EBA press tratto dal sito http://andrewgelman.com/2013/12/17/replication-backlash/, Dicembre 2013.
236
EBA, “Transparency exercise of Major EEA Banks Ahead of ECB Asset Quality Review”, tratto da Euro Intelligence News Briefing, 18 Dicembre 2013.
237
I dati a livello aggregato nazionali non sono di per sé sufficienti per stabilire il livello di salute di ogni singola banca e quindi neanche la vigilanza a sua volta può essere efficacie.
Il maggior numero di segnalazioni all’EBA è stato inoltrato dagli stati nel 2009 e nel 2010, registrando una diminuzione nel 2013.
Figura 6 – Andamento delle segnalazioni delle banche all’EBA durante la crisi.
Fonte: Bruegel.
Da quest’ultimo grafico si evince che la transparency è un elemento fortemente sottovalutato a cui si ricorre solo durante i periodi di crisi più acuta. In realtà si tratta una componente che deve essere considerata alla stregua di una costante per una più efficace vigilanza238.
238