CAPITOLO 4 COMPREHENSIVE ASSESSMENT
5. Quality assurance
Una novità introdotta nella fase del comprehensive assessment è la quality assurance (QA), ossia un processo di controverifica delle operazioni svolte durante la valutazione globale dei bilanci bancari. Lo scopo è quello di assicurare una maggiore qualità e puntualità dei risultati ottenuti, dando credibilità all’intero processo di review. La QA viene effettuata in modo standardizzato in tutte le banche ritenute rilevanti.
Si tratta di un processo continuo perseguito mediante la collaborazione delle NCAs e dell’ECB. Sperimentando i propri processi di QA, la stessa ECB fornisce a livello sistemico la garanzia di qualità.
I processi di garanzia della qualità permeano tutta la comprehensive assessment e rappresentano un aspetto fondamentale per l’esercizio di valutazione degli attivi bancari. Nella fase di stress test, la quality assurance comprende un insieme di elementi di analisi provenienti sia dal bottom-up che dal top-down stress test: i risultati della fase bottom-up sono sottoposti ad un’ulteriore analisi approfondita, la quale prevede anche controlli di coerenza dei dati a livello di portafoglio nazionali e qualitativi sulle ipotesi alla base del modello; controlli incrociati sono condotti mediante il top-down stress test399.
Il manuale dell’AQR, presentato a marzo del 2014, non stabilisce né una struttura né un approccio standard che le NCAs devono seguire. Si tratta di una libera scelta lasciata alle autorità nazionali, le quali hanno la facoltà di scegliere la metodologia più idonea. La strutture predisposte sia a livello europeo sia nazionale sono chiamate ad agevolare il processo di certificazione della qualità mediante la creazione di tre teams all’interno del central project management office (CPMO):
project management office (PMO) responsabile del coordinamento delle comunicazioni provenienti dalle NCAs (comprese le richieste di help desk, l’emissione dei registri di quality assurance) e di seguire i progressi del CPMO; quality assurance and technical assistance team (QA e TAT) il quale fornisce
indicazioni sulla metodologia da utilizzare;
CPMO country teams responsabile per le analisi condotte a livello nazionale400 .
399
Cfr. Note Comprehensive Assessment, tratto dal sito dell’European Central Bank, febbraio 2014, p. 9.
400
Le date indicative per il completamento del processo dei QA operato dalle NCAs coincidono con quelle della fine di ogni workblocks e sono le seguenti401:
NCAs tasks nel QA Data
Revisione dei processi, delle politiche,
delle pratiche contabili 28 marzo 2014
Loan Tape Creation 14 marzo 2014
Sampling402 11 aprile 2014
Processo di campionamento 18 aprile 2014
Revisione delle garanzie 18 aprile 2014
Revisione dei crediti 2 maggio 2014
Revisione attività di terzo livello 16 maggio 2014 Revisione delle garanzie (risk based) 6 giugno 2014
Revisione dei crediti (risk based) 20 giugno 2014 Proiezione dell’esito del riesame dei
crediti 27 giugno 2014
Valutazione modelli di pricing per le
esposizioni di terzo livello 4 luglio 2014 Presentazione dell’analisi generale 18 luglio2014
Maggiorazione CET 1% 1 agosto 2014
Preparazione alla terza fase dell’AQR agosto 2014 Fonte: ECB – Manuale 2° fase comprehensive assessment.
Il raggio d’azione della QA è dunque molto ampio e tocca tutti i dieci workblocks che compongono l’AQR.
401
Queste date indicative sono state fornite come guida per assistere le autorità nel processo di pianificazione.
402
Si tratta della fase introduttiva al processo di campionamento il cui scopo è quello di ottimizzare la fattibilità e la credibilità della valutazione degli attivi bancari.
6 . La situazione delle banche italiane
In Italia le banche sottoposte a valutazione sono le seguenti:
1. Banca Carige S.p.A., Cassa di Risparmio di Genova e Imperia; 2. Banca Mps S.p.A.;
3. Banca Piccolo Credito Valtellinese, Società Cooperativa; 4. Banca Popolare Dell’Emilia Romagna, Società Cooperativa;
5. Banca Popolare di Milano, Società Cooperativa A Responsabilità Limitata; 6. Banca Popolare di Sondrio, Società Cooperativa per Azioni;
7. Banca Popolare di Vicenza, Società Cooperativa per Azioni; 8. Banco Popolare, Società Cooperativa;
9. Credito Emiliano S.p.A.; 10. Iccrea Holding S.p.A.; 11. Intesa Sanpaolo S.p.A.;
12. Mediobanca, Banca di Credito Finanziario S.p.A.; 13. UniCredit S.p.A.;
14. Unione di Banche Italiane, Società Cooperativa per Azioni; 15. Veneto Banca S.C.P.A.403
A febbraio del 2014 l’agenzia Reuters Italia ha pubblicato i dati sensibili404
di tali banche. Secondo quanto è stato divulgato da questa agenzia i crediti deteriorati lordi del sistema bancario italiano sono pari a 300 miliardi di euro di cui la metà è rappresentata da sofferenze405.
Di seguito riporto i dati suddetti.
403
Cfr. Note Comprehensive Assessment, tratto dal sito dell’European Central Bank, ottobre 2013, p. 17.
404
I Dati fanno riferimento al periodo di fine settembre 2013.
405
Cfr. “SCHEDA 1-I dati sensibili delle 15 banche italiane sotto esame BCE”, in Reuters Italia www.reuters.com, 21 febbraio 2014.
Tabella 7 – Principali indicatori UniCredit UniCredit Basilea 3 CET 1 (fine settembre) Ratio di copertura dei crediti a rischio Copertura NPL Sofferenze lorde NPL lordi 9,83% (CT1 11,71%) 44,6 pct 55,5 pct 83,9 miliardi 47 miliardi
Fonte: Reuters Italia
Nei primi nove mesi del 2013 gli accantonamenti per perdite su crediti sono stati di 4,4 miliardi di euro (-8,7%). Alla fine del medesimo anno UniCredit ha ceduto 950 milioni di euro di NPL a Cerberus e 700 milioni di euro di NPL a Anacap.
Tabella 8 – Principali indicatori Intesa Sanpaolo
Intesa Sanpaolo Basilea 3 CET 1 (fine settembre) Ratio di copertura dei crediti a rischio Copertura NPL Sofferenze lorde NPL lordi 11,5% (CT1 12,10%) 44,5 pct 61 pct 55,5 miliardi 32,9 miliardi
Fonte: Reuters Italia
L’Intesa sta lavorando a un progetto di bad bank interna e ad un’iniziativa sui crediti ristrutturati in collaborazione con UniCredit e KKR. Nei primi nove mesi gli accantonamenti sono stati di 4 miliardi di euro(+23,9%).
Tabella 9 – Principali indicatori Mps
Mps
CT 1 (fine settembre - inclusi gli aiuti di
stato) Ratio di copertura dei crediti a rischio Copertura NPL Sofferenze lorde NPL lordi 11,1% 40,8 pct 58 pct 33,9 miliardi 19,98 miliardi
Fonte: Reuters Italia
A maggio di quest’anno la MPS si prepara ad un aumento di capitale di 3 miliardi di euro. La banca ha necessità di rimborsare 4,1 miliardi di euro di Monti bond per evitare di essere nazionalizzata.
Tra gennaio e settembre ha accantonato 1,5 miliardi di euro (+18,5%)
Tabella 10 – Principali indicatori Banco Popolare
Banco Popolare
CT 1 (fine dicembre - inclusi gli aiuti di
stato) Ratio di copertura dei crediti a rischio (fine settembre) Copertura NPL Sofferenze lorde NPL lordi 9,3% 36,7 pct 53,8 pct 17,4 miliardi 8,4 miliardi
Fonte: Reuters Italia
La banca ha annunciato un aumento di capitale da 1,5 miliardi di euro che porterà il CET 1 richiesto da Basilea 3 a circa il 10%. Gli accantonamenti su crediti a fine anno saranno 1,7 miliardi.
Tabella 11 – Principali indicatori UBI banca UBI banca Basilea 3 CET 1 (fine settembre) Ratio di copertura dei crediti a rischio Copertura NPL Sofferenze lorde NPL lordi > 10 % (CT1 12,50%) 25,9 pct 41,3 pct 12,4 miliardi 5,7 miliardi
Fonte: Reuters Italia
Nei primi nove mesi del 2013, ha accantonato 577 milioni di euro a fronte di rilevanti perdite su crediti registrate nell’ultimo anno (+17%).
Tabella 12 – Principali indicatori Banca Popolare di Milano
Banca Popolare di Milano
CT 1 (fine settembre) Ratio di copertura dei crediti a rischio Copertura NPL Sofferenze lorde NPL lordi 7,25% 33,5 pct 53,5 pct 4,99 miliardi 2,35 miliardi
Fonte: Reuters Italia
Nei primi nove mesi del 2013 ha effettuato rettifiche per 261 milioni di euro ed entro aprile 2014 intende effettuare un aumento di capitale di 500 milioni di euro.
Tabella 13 – Principali indicatori Mediobanca Mediobanca CT 1 (fine dicembre) Ratio di copertura dei crediti a rischio Copertura NPL Sofferenze lorde NPL lordi 11,9% 46 pct 67 pct 1,81 miliardi 0,68 miliardi
Fonte: Reuters Italia
Nei primi sei mesi dell'esercizio 2013-14, le rettifiche su crediti sono cresciute del 29,7%, per un ammontare pari a 302 milioni di euro.
Tabella 14 – Principali indicatori Banca Popolare Emilia Romagna
Banca Popolare Emilia Romagna
CET 1 (fine 2013) Ratio di copertura dei crediti a rischio (fine settembre) Copertura NPL Sofferenze lorde NPL lordi > 8% (CT1 8,43%) 35,7 pct 54,6 pct 10,2 miliardi 5,3 miliardi
Fonte: Reuters Italia
Nei primi nove mesi del 2013 ha rettificato le perdite su crediti per 591 milioni di euro (+41%).
Tabella 15 – Principali indicatori Credito Emiliano Credito Emiliano CT 1 (fine settembre) Ratio di copertura dei crediti a rischio Copertura NPL Sofferenze lorde NPL lordi 10% 36,1 pct 55,3 pct 1,25 miliardi 0,7 miliardi
Fonte: Reuters Italia
A settembre del 2013, le perdite su crediti sono cresciute del 31 %, per un ammontare di 69 milioni di euro.
Tabella 16 – Principali indicatori Carige
Banca Carige CT 1 (fine settembre) Ratio di copertura dei crediti a rischio Copertura NPL Sofferenze lorde NPL lord 5,8% 30 pct 49,8 pct 5,1 miliardi 2,3 miliardi
Fonte: Reuters Italia
A febbraio di quest’anno la banca ha annunciato di aver avviato le procedure propedeutiche all'aumento di capitale fino a 800 milioni di euro e ha accantonato 394 milioni di euro nei primi nove mesi del 2013.
Tabella 17 – Principali indicatori Creval Credito Valtellinese CT 1 (fine settembre) Ratio di copertura dei crediti a rischio Copertura NPL Sofferenze lorde NPL lordi 8,2% 32,5 pct 57,9 pct 4,1 miliardi 1,9 miliardi
Fonte: Reuters Italia
Gli accantonamenti per perdite su crediti sono stati pari a 183 milioni di euro nei primi mesi del 2013.
Tabella 18 – Principali indicatori Banca Popolare Sondrio
Banca Popolare Sondrio
CT 1 (fine settembre) Ratio di copertura dei crediti a rischio Copertura NPL Sofferenze lorde NPL lordi 7,73% 36,4 pct 59,2 pct 2,8 miliardi 1,1 miliardi
Fonte: Reuters Italia
Tabella 20 – Principali indicatori Banca Popolare Vicenza
Banca Popolare Vicenza
CT 1 Ratio di copertura dei crediti a rischio (fine giugno) Copertura NPL Sofferenze lorde NPL lord 8,99 % 30,2 pct 48 pct 4,75 miliardi 2,24 miliardi
Fonte: Reuters Italia
Intende procedere ad un aumento di capitale da 1 miliardo di euro con l'obiettivo di crescere per linee esterne. L'operazione porterà il CT al 12,5%. Nel 2013 le rettifiche su crediti sono state pari a 370 milioni di euro.
Tabella 21 – Principali indicatori Iccrea Holding
Iccrea Holding CET 1 (fine settembre) Ratio di copertura dei crediti a rischio Copertura NPL Sofferenze lorde NPL lordi 9,58 % (CT1 10,24%) 31,62 pct 52,12 pct 2,2 miliardi 1 miliardo
Fonte: Reuters Italia
Da gennaio a settembre 2013 l’holding ha accantonato 761 milioni di euro a fronte delle perdite su crediti registrate.
Conclusioni
La Banking Union rappresenta una tappa fondamentale per la nascita di un’autentica unione monetaria ed economica in Europa. Se questo progetto fosse stato realizzato prima probabilmente si sarebbe potuta prevenire la crisi nel nostro continente.
L’Europa deve imparare a parlare con una sola voce, ma perché ciò avvenga deve superare l’interna frammentazione della funzione di vigilanza bancaria.
I cinque corpi normativi principali, che costituiranno a regime il nuovo assetto della vigilanza europea integrata, disegnano un’architettura complessa e altrettanto frastagliata, che necessita di un corretto coordinamento delle autorità di vigilanza, evitando sovrapposizioni inutili. Solo l’intervento di un supervisore unico, di un unico sistema di risoluzione delle crisi bancarie e di un’unica assicurazione sui depositi permetterà il superamento del gap strutturale che ha caratterizzato fino ad oggi l’Eurozona.
La previsione di un corpus unico di norme all’interno della Banking Union pone le basi anche per una migliore comparabilità e accessibilità dei dati nei vari stati membri, evitando la parcellizzazione delle informazioni. Una serie di iniziative è già in atto per migliorare anche la trasparenza bancaria, ma si tratta di interventi che richiedono tempi brevi e l’uso di formati coerenti e confrontabili di dati. In virtù di ciò, negli ultimi due anni, l’EBA ha condotto una serie di transparency exercises, che rappresentano il primo passo per la creazione di un database di pubblica consultazione.
Per quanto concerne l’ambito della gestione caratteristica delle banche e della qualità del credito, l’economia europea continua a risentire degli effetti prodotti dalla subprime mortgage financial crisis e della sovereign debt crisis. Queste crisi hanno evidenziato la presenza di elementi di debolezza nei bilanci bancari, i c.d. non performing loans, i quali rappresentano una minaccia per la solvibilità delle banche.
In questo contesto un approccio strategico alla gestione dei crediti problematici, mediante operazioni di cessione, di securitisation e di costituzioni di bad bank, è una
scelta fondamentale per ripristinare la fiducia dei mercati e creare valore per gli azionisti.
Negli ultimi anni il settore bancario europeo ha compiuto significativi progressi sul fronte dell’adeguatezza patrimoniale, ma rimane la necessità di fare chiarezza sulla qualità degli attivi in vista dell’entrata in vigore del SSM, previsto per il 4 novembre 2014. Questa è l’unica via da percorrere affinché gli investitori tornino a destinare risorse alle banche europee e queste possano riprendere a finanziare l’economia reale, attivando un circolo virtuoso tra settore bancario e crescita. Affinché ciò avvenga le banche devono procedere rapidamente all’identificazione e alla soluzione dei problemi rimanenti, al deleveraging e alla razionalizzazione dei modelli di business.
La valutazione della qualità degli attivi è uno snodo importante che deve essere svolto in modo coordinato a livello europeo, anche in previsione del futuro esercizio di stress test europeo. Le autorità competenti devono agire evitando duplicazioni e costi ingiustificati per le banche. Per tale ragione è stato sancito che l’EBA e l’ECB si coordinino definendo congiuntamente tempi e modalità di svolgimento dell’esercizio. Alla base della comparabilità dei dati e della credibilità del processo in corso l’EBA dovrà stabilire una serie di definizioni condivise dei parametri di rischio e di certezza sulle modalità di calcolo dell’attivo ponderato per il rischio. Parallelamente l’ECB continuerà a collaborare con le NCAs per l’individuazione di una metodologia di AQR ad hoc. Il processo di selezione del portafoglio si è concluso a febbraio, ma la fase di esecuzione avrà inizio solo dopo la creazione dei teams di ispezione, di controllo della qualità e di assistenza tecnica. Per quanto riguarda gli scenari di stress test, questi saranno resi disponibili solo dalla fine di aprile.
Molti sono i traguardi da raggiungere per la completa realizzazione dell’EBU, ma non per questo bisogna demordere, perché essa rappresenta l’unica soluzione alla crisi che attanaglia il nostro continente da ormai sette lunghi anni. Il destino dell’Europa dipenderà da quanto gli stati metteranno da parte gli interessi e gli egoismi nazionali e da quanto collaboreranno per il compimento del progetto di ripristino dell’integrazione e della stabilità finanziaria
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