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LABORATORIO GAME OVER (LUDOPATIA)

Nel documento PER LA SCUOLA CE.SE.DI. (pagine 176-180)

A cura della SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ORSO

DESTINATARI

Allievi/e delle istituzioni scolastiche (primo grado) e biennio scuola superiore, con l’uti-lizzo di metodologie differenti, adeguate all’età.

FINALITÀ E OBIETTIVI

La finalità di GAME OVER è quella di diffondere conoscenze sul funzionamento dei gio-chi d’azzardo e sulle conseguenze in termini di dipendenza, al fine di acquisire comporta-menti corretti ed equilibrati nei confronti della grande offerta di gioco pubblico d’azzardo che ci circonda. Agire sulla conoscenza, sulla consapevolezza e sulla responsabilità indi-viduale è l’obiettivo più ambizioso del progetto. Gli obiettivi degli incontri sono seguenti: • favorire la conoscenza (e la distinzione) dei seguenti “fenomeni”: gioco, gioco

d’azzar-do, gioco d’azzardo patologico

• stimolare la curiosità sui temi favorendo il confronto tra i partecipanti e partendo dalle esperienze personali dei singoli

• supportare la costruzione di un senso critico

• approfondire le tematiche della Ludopatia e dei rischi ad essa connessi

• favorire la conoscenza dei servizi presenti sul territorio e promuoverne l’utilizzo

ARTICOLAZIONE DEI LABORATORI

Sono previsti 2 laboratori differenti, uno per le classi secondarie di di primo grado e uno per le secondarie di secondo grado. Ogni laboratorio costituito da 2 incontri di 2 ore, sarà condotto da formatori che hanno frequentato corsi specifici per la progettazione e gestio-ne di percorsi educativi sul tema.

Negli incontri si approfondirà il fenomeno della ludopatia, ragionando insieme agli stu-denti (con una metodologia di tipo non frontale ma attraverso attività partecipate) sulla dimensione sociale del problema, sugli errori di percezione, sul perché non si vinca mai e su come, un “semplice gioco”, possa condurre sulla strada della patologia. Verranno date inoltre informazioni sui servizi del territorio a cui rivolgersi nel caso in cui il gioco diventi un problema, per i giovani oppure per conoscenti o parenti.

Per entrambi i laboratori i formatori utilizzeranno slides interattive, video, foto, coinvol-geranno gli studenti attraverso giochi e lavori di gruppo, attraverso una metodologia ani-mativa e coinvolgente.

LABORATORIO SCUOLE SECONDARIE PRIMO GRADO

Il primo incontro, dopo un breve momento introduttivo e di presentazione del percorso e del formatore, finalizzato a creare un clima positivo di ascolto e rispetto, verterà sul si-gnificato del “gioco”, sul perché gli uomini (e gli animali) giochino, sulla distinzione tra gioco “sociale” e gioco d’azzardo. Si arriverà (attraverso giochi, video e lavori di gruppo) insieme agli studenti alla definizione condivisa di gioco d’azzardo, verranno descritte ed esemplificate le diverse tipologie di gioco focalizzando l’attenzione su quelle più vicine alla vita quotidiana di ragazzi/e così giovani (internet, giochi a pagamento su cellulari, …). Il concetto di GAP verrà introdotto attraverso un lavoro di gruppo finalizzato a capire quan-do un comportamento normale (ricreativo) si trasforma in problematico (o patologico). Il secondo incontro è finalizzato a sensibilizzare i ragazzi sui rischi del gioco d’azzardo. Dapprima si riprende e approfondisce il tema del GAP e il suo impatto sulla vita quotidia-na. Si affrontano poi le false credenze e gli errori di percezione, le leggende e i luoghi co-muni sul gioco d’azzardo, e attraverso giochi/video ed esempi si rendono note le effettive probabilità di vincere dei giochi più conosciuti. La visione di immagini e video pubblici-tari fornirà lo spunto per una discussione sugli stili di vita/consumo proposti da chi vuole convincere che giocare d’azzardo sia davvero un modo per vivere meglio, per sentirsi “vin-centi”, e per impostare la propria vita sulla fortuna invece che sull’impegno e sul merito.

LABORATORIO SCUOLE SECONDARIE SECONDO GRADO

Il primo incontro, dopo un breve momento introduttivo e di presentazione del percorso e del formatore, finalizzato a creare un clima positivo di ascolto e rispetto, verte sulle carat-teristiche del “gioco d’azzardo”. Il formatore, attraverso momenti di formazione frontale,

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visione di video, giochi e lavori di gruppo, conduce gli studenti a una definizione condi-visa del gioco d’azzardo; vengono descritte ed esemplificate le diverse tipologie di gioco d’azzardo (accennando anche alla distinzione tra gioco legale e illegale) e si introduce il concetto di GAP, ragionando su quando e perchè il gioco può diventare problematico e accennando ai meccanismi cognitivi delle dipendenze.

Il secondo incontro è finalizzato a sensibilizzare i ragazzi sui rischi del gioco d’azzardo. Dapprima si riprende e approfondisce il tema del GAP, l’impatto sulla vita quotidiana, la dimensione sociale e politica del problema,si stimola la discussione per delineare possi-bili azioni di prevenzione e cura della ludopatia, di presentazione i servizi del territorio (SERT). Si affrontano poi le false credenze, gli errori di percezione, le leggende e i luoghi comuni sul gioco d’azzardo, e attraverso giochi ed esempi si rendono note le effettive pro-babilità di vincere dei giochi più diffusi. La riflessione verte anche sulle pubblicità (video/ foto, slogan) proposte senza limiti dai mezzi di comunicazione, sui messaggi che veicola-no (denaro facile, cambiare “senza merito e fatica” il proprio destiveicola-no, il gioco da “brivido”, esaltazione del rischio, illusione di vivere emozioni della socialità anche nella solitudine di una camera, ecc) e sugli stili di vita/consumo che propongono (da vincere facile a vivere facile...).

METODOLOGIA

L’attività didattica è preceduta da un breve scambio con gli insegnanti volto a definire il percorso più adeguato al gruppo classe, in relazione ai prerequisiti degli allievi e delle al-lieve e al programma svolto nel corso dell’anno.

Il percorso integra lezioni attive (giochi di ruolo, racconto autobiografico e scrittura crea-tiva, problem solving, lavoro di gruppo) con attività di laboratorio informatico multime-diale (navigazione in Internet, visione di filmati).

Al termine di ogni percorso è prevista la rilevazione della qualità percepita dei partecipan-ti (allievi e insegnanpartecipan-ti) tramite discussione finale in plenaria e quespartecipan-tionari di gradimento individuale.

COSTO (per ciascuna classe)

200,00 € ESENTE IVA ai sensi art. 10 DPR 633/72

ADESIONI

I docenti interessati sono pregati di far pervenire al CE.SE.DI. l’apposita scheda entro il

22 ottobre 2018.

Per ulteriori informazioni: dott.ssa QUADRELLI Marta - COOPERATIVA ORSO - via Bobbio 21/a- TORINO Tel. 011/38.53.400 mail: quadrelli@cooperativaorso.it

REFERENTE

Emanuela CELEGHIN

tel. 011.861.3691 - fax 011.861.4494

CIBO E AFFETTI... ATTORNO AI PASTI: PERCORSO DI PREVENZIONE DEI

DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE

a cura de “La Sana Terra: Centro per l’Educazione Alimentare” Cooperativa Terra Mia onlus

Il Centro per l’Educazione Alimentare della Cooperativa Sociale Terra Mia è un servizio che nasce sollecitato dalla nuova legge sull’agricoltura sociale. Esso nasce come naturale conseguenza dell’agricoltura biologica perseguita dal 1986, dei percorsi di educazione alla salute proposti da oltre vent’anni nelle scuole, dei corsi di cucina proposti nella “Bottega dei Mestieri” il negozio dei prodotti agricoli e trasformati di Terra Mia in Torino, dei per-corsi riabilitativi proposti nelle comunità terapeutiche.

Il Centro “La Sana Terra” ha preso origine dalla ricerca-azione “Cibo e affetti, gesti e pa-role attorno ai pasti” raccontata nel volume di Domenico Cravero “Alimentare il Corpo, nutrire l’anima” ricerca proseguita nel testo “Cantare la Terra. Come appassionare i giova-ni a un’agricoltura di qualità” (Effata, 2015).

Il Centro si specializza in particolare per la prevenzione dei disturbi del comportamento alimentare e l’educazione alimentare in età evolutiva.

FINALITÀ

La pre-adolescenza e l’adolescenza si caratterizzano come fase di passaggio e cambiamen-to per molti aspetti della persona: dalla trasformazione del corpo, ai cambiamenti nelle relazioni sociali e famigliari. L’adolescente è attore di un processo di crescita in cui il corpo è protagonista assoluto. Si tratta, quindi, di una fase della vita in cui i precedenti equilibri, a volte precari e sotto il segno della compiacenza, si spezzano quasi improvvisamente, e lasciano all’adolescente il compito di ritrovare sé stesso recuperando i pezzi della propria identità e mettendoli insieme in un modo nuovo e diverso. Nel tentativo di differenziarsi e gestire autonomamente sé stesso e il suo corpo, può accadere che l’adolescente si trovi a operare, proprio attraverso il corpo, un serrato controllo su quei bisogni e quelle emo-zioni, sentiti come eccessivi, caotici e disorganizzanti. In questo periodo della crescita, nel quale l’adolescente si misura con la propria storia e con le sue nuove potenzialità, può esserci un deragliamento dal processo evolutivo, che si esprime attraverso un’alterazione della condotta alimentare.

Il percorso ha finalità sia di prevenzione che di individuazione delle problematiche già esi-stenti in modo da indirizzare il giovane alunno ad un percorso di sostegno più strutturato. I laboratori sono costruiti avendo come riferimento il costrutto di empowerment, che sintetizza perfettamente le finalità generali del nostro intervento nell’ambito scolastico. Esso viene definito in generale come accrescimento delle possibilità che l’individuo ha di controllare la propria vita (Rappaport, 1981) e indica l’atto di acquisizione di potere, cioé di conoscenze, competenze, modalità relazionali, che permette all’individuo di affrontare con fiducia, creatività, progettualità gli eventi che gli si presentano. Per il giovane in fase pre-adolescenziale/adolescenziale è estremamente importante individuare le proprie ri-sorse e capacità, accrescendo il proprio”potere” in modo costruttivo per poter affrontare le molte sfide del cambiamento e del divenire adulto.

DESTINATARI

• allievi delle scuole secondarie di secondo grado

• insegnanti della classe in fase di presentazione del pacchetto formativo e di restituzione del lavoro svolto

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OBIETTIVI

• Esplorare il rapporto dell’adolescente con il cibo e con il corpo

• Sviluppare una capacità critica volta ad identificare i messaggi negativi e le distorsioni sul valore del corpo lanciato dai mass-media

• Indagare la percezione del vissuto corporeo e dei collegamenti con l’autostima

• Offrire spunti di riflessione su alcuni fattori di rischio e di mantenimento dei disturbi alimentari

• Stimolare una buona accettazione di sé, del proprio corpo e della propria immagine corporea

• Apprendere i principi di un corretto stile alimentare (anche attraverso una sana ge-stione della “dieta”) e di vita, anche con un confronto medico

• Creare un ponte possibile, tra salute, prevenzione, cura delle problematiche e dei di-sturbi alimentari.

METODOLOGIA

Negli incontri si prevede l’utilizzo di una metodologia esperienziale, che alterna l’utilizzo di giochi e di attività pratiche a riflessioni e individuazione dei contenuti, calibrate secon-do le diverse esigenze e in base all’età o a specifici bisogni che emergono nei gruppi classe, con l’obiettivo di agevolare l’apprendimento e l’interiorizzazione delle conoscenze appor-tate dagli esperti, oltre che l’ascolto della ricchezza apportata da ogni allievo.

Gli insegnanti vengono coinvolti nell’ottica dell’attiva educazione alimentare dei propri allievi, attraverso una formazione volta a fornire informazioni sui comportamenti di disa-gio nell’area dell’alimentazione, il significato del corpo e del legame con il nutrimento in adolescenza, la conoscenza dei bisogni evolutivi nella fase della pre-adolescenza e adole-scenza.

La particolarità del percorso consiste nel prezioso collegamento diretto con il Centro per l’educazione alimentare sia per attività laboratoriali da includere su richiesta nel percorso, sia per l’attivazione di un percorso di sostegno individuale e/o famigliare qualora emer-gessero situazioni di particolare disagio o difficoltà.

Il percorso si sviluppa attraverso 3 incontri della durata di 2 ore a classe (totale 6 ore), gestiti dall’esperto, con l’integrazione di due momenti di formazione per i genitori e per gli insegnanti (totale 4 ore).

Inoltre può essere scelto in aggiunta o in alternativa l’incontro esperienziale presso il Cen-tro per l’Educazione Alimentare la Sana Terra, Corso Allamano 141, Grugliasco della du-rata di 3 ore

ADESIONI

I docenti interessati sono pregati di fare pervenire al CE.SE.DI. l’apposita scheda entro il

22 ottobre 2018.

COSTI

Il percorso ha un costo complessivo pari a 260 € (iva esclusa) a classe, possono essere con-cordati prezzi differenti se la richiesta è per più classi.

Le attività possono essere svolte presso le scuole in tutta la Città metropolitana di Torino, per il restante territorio va previsto un rimborso spese trasporto ed un orario accorpato in un unica giornata. Le attività possono inoltre essere svolte tutte presso la sede di C.so Allamano 141 Grugliasco, ospitando fino a due gruppi classe contemporaneamente.

REFERENTI CENTRO “LA SANA TERRA” c.so Allamano 141, Grugliasco (TO) - La responsabile del Centro di educazione alimentare “La Sana Terra”: dott.ssa Giulia De Ferrari (medico e psicoterapeuta)

-Coordinatore Ufficio Territorio dott.ssa Francesca Pavan 3480847148 (educatrice profes-sionale) territorio@terramiaonlus.org

REFERENTE CESEDI

Emanuela CELEGHIN Tel. 011.861.3691 - fax 011.861.4494 e.mail: emanuela.celeghin@cittametropolitana.torino.it

Nel documento PER LA SCUOLA CE.SE.DI. (pagine 176-180)