Sembra che non soltanto lo statuto e il sodalizio avessero bisogno di uno svecchiamento, ma anche la sala di lettura avesse bisogno di un intervento di manutenzione e il materiale librario di un riordinamento generale. Probabilmente l’accrescimento tumultuoso del patrimonio librario, avvenuto con la soppressione dei conventi e i vari lasciti, aveva scompaginato gli equilibri originari della biblioteca del Gabinetto di Lettura inducendo la Presidenza ad avviare un piano di riordino generale.
Nonostante fino agli anni Venti del Novecento il Gabinetto di Lettura visse un periodo di stagnazione, che comportò, tra le altre cose, anche la sospensione per quasi quattro anni delle riunioni di assemblea e delle sedute di Presidenza (riprese solo nel 1920), già prima della grande guerra si cominciò a pensare a una serie di cambiamenti che ne segnarono lo sviluppo successivo. Già nella seduta di presidenza del Gabinetto tenutasi il 24 luglio 1914152 il presidente Steiner avv. Gilberto pone in evidenza le cattive condizioni in cui versa la sala di lettura del Gabinetto e suggerisce di intervenire urgentemente sulla tappezzeria delle pareti, di rinfrescare l’intonaco bianco del soffitto e sostituire le vecchie tendine con delle nuove; singolare è la precisazione fatta dal consigliere Angelo Temporin, il quale raccomanda che, date la cattive condizioni finanziarie della Società e lo stato umido delle pareti, venga scelto un tipo di carta decente ma soprattutto economico. Da questa seduta emergono chiaramente anche le condizioni dei cimeli custoditi dal Gabinetto, in particolare gli antifonari, le bolle pontificie, le decretali dei Dogi, i testi pergamenacei e i manoscritti «deturpati dalla polvere e dagli agenti atmosferici e dai topi». Il presidente Steiner chiede al Municipio di intervenire, in quanto suo compito, sul deplorevole abbondano in cui versano
150 F. SELMIN, Storia del Gabinetto di Lettura di Este 1847-1997, Este, 1997, p. 39 151 Ibid., pp. 38-39
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Vd. Appendice, Seduta di Presidenza del Gabinetto di Lettura 24 luglio 1914, ACM, Fondo senza numerazione, provvisoriamente Busta Gabinetto 1
i suddetti cimeli, racchiudendoli in una custodia, appositamente disegnata dal consigliere Dunner Gio Batta, da collocare al centro della sala della biblioteca.
Nella seduta del 6 marzo 1922 viene deliberato l’acquisto di 12 sedie per la sala di lettura, e la costruzione di un mobiletto «che viene a rendersi necessario per lo schedario che si va affrontando per i lavori di riordino della biblioteca»153. Lo schedario fu il progetto più ambizioso che riguardò i lavori di riordino della biblioteca del Gabinetto di Lettura; sappiamo infatti dall’allora bibliotecario Giuseppe Carleschi che alla fine dell’anno 1922154 era stata effettuata l’elencazione e la relativa classificazione di tutti volumi, e che la copiatura dei cartellini nel duplice ordine per materia e per autore, per lo schedario dei volumi della biblioteca «moderna», effettuata grazie al gentile intervento di alcune signorine (sorelle Vergani, Malipiero e Mari) e alcuni signori (fratelli Zenoni), stava per essere ultimata. Un lavoro più lungo e attento fu invece la trascrizione dei cartellini della «vecchia» biblioteca che venne affidata ai frati del convento di San Giacomo, evidentemente più esperti. Finalmente, il primo gennaio 1924155, la schedatura raccolse la completa serie dei cartellini, sia nella disposizione per autore che per materia, cosi che potesse essere messa a disposizione l’intera biblioteca, ora completamente riordinata e quindi più efficiente. Oltre al catalogo per materia e per autore si provvide poi alla «rilegatura» di un centinaio di opere e riviste e fu questa una decisione che non rimase isolata nel tempo, tant’è che da quel momento tutti i nuovi acquisti non furono messi in circolazione se prima non fossero stati adeguatamente rilegati, assicurando così una vita più duratura alle opere. Infine, si pensò al restauro completo della sala grande della biblioteca per sistemarci la sala di lettura. L’esistente sala di lettura invece avrebbe assunto il nuovo ruolo di sala di conversazione, di scrittura del Consiglio di presidenza, ed eventualmente messa a disposizione delle signore in determinati giorni e ore.
Tutti questi cambiamenti ebbero un’importante conseguenza sull’incremento dei soci iscritti, documentato dai resoconti di fine anno presentati nelle sedute di presidenza del Gabinetto di Lettura. Tanto per dare qualche esempio, il 27 gennaio 1922 i soci superano i 120 e a fine anno se ne contarono 162156. L’anno successivo157 vide 71 nuovi iscritti e 47 uscite, per un totale di 183 soci
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Vd. Appendice, Seduta di Presidenza del Gabinetto di Lettura 6 marzo 1922, ACM, Fondo senza numerazione, provvisoriamente Busta Gabinetto 1
154 Vd. Appendice, Seduta di Presidenza del Gabinetto di Lettura 26 dicembre 1922, ACM, Fondo senza numerazione,
provvisoriamente Busta Gabinetto 1
155
Vd. Appendice, Seduta di Presidenza del Gabinetto di Lettura 7 gennaio 1924, ACM, Fondo senza numerazione, provvisoriamente Busta Gabinetto 1
156 Vd. Appendice, Seduta di Presidenza del Gabinetto di Lettura 27 gennaio 1922 e 26 dicembre 1922, ACM, Fondo
senza numerazione, provvisoriamente Busta Gabinetto 1
157
Vd. Appendice, Seduta di Presidenza del Gabinetto di Lettura 7 gennaio 1924, ACM, Fondo senza numerazione, provvisoriamente Busta Gabinetto 1
a fine anno. Il 1924158 si caratterizzò per le oltre 100 nuove iscrizioni e 30 uscite, e si chiuse con oltre 250 iscritti.
Tessera di Giacomo Mainardi, socio iscritto al Gabinetto di lettura il 1 marzo 1924
Fu grazie alle loro quote associative e agli aumenti annui del contributo del comune, che la società riuscì a destreggiarsi piuttosto bene nei conti e a raddoppiare così lo stanziamento per l’acquisto e la rilegatura dei libri e ad aumentare la voce di spesa per i periodici e per le riviste. Furono abolite perché poco lette «La Gazzetta di Venezia» e «la Tribuna», mentre furono acquistati ex novo «La Gazzetta di Padova», «Il popolo veneto», «Il mondo», «La voce dei campi», «Il Travaso» e «Il Gazzettino agricolo»; le nuove riviste invece furono: «La donna», «L’ouvrage des dames», «Commedia», «Novella», «Mari e il mondo», «Secolo XX», «Romanzo mensile», «I libri del giorno» e «Vita e pensiero»159. E ancora, nel 1924160, ci si associa a quotidiani, quali« Il Gazzettino di Venezia» e «La Gazzetta ufficiale del Regno», e alle riviste «Il buon consigliere» e «L’igiene e la vita». Si acquistò un rilevante numero di opere, anche di qualche valore, come ad esempio L’Alto Ricordo della guerra 1915-191, del costo di lire 1000, o l’intera raccolta delle «Cento città d’Italia»161; si integrarono le collezioni con le opere mancanti per renderle di apprezzato interesse, si inviarono circolari a uffici di importanza nazionale per ottenere l’invio delle loro pubblicazioni volte a fornire elementi di studio: di particolare rilievo furono quelle inviate dalla Cassa di Risparmio di Milano, dal Magistrato delle Acque di Venezia, dal Ministro dei lavori
158 Vd. Appendice, Seduta di Presidenza del Gabinetto di Lettura 23 dicembre 1924, ACM, Fondo senza numerazione,
provvisoriamente Busta Gabinetto 1
159
Vd. Appendice, Seduta di Presidenza del Gabinetto di Lettura 26 dicembre 1922, ACM, Fondo senza numerazione, provvisoriamente Busta Gabinetto 1
160 Vd. Appendice, Seduta di Presidenza del Gabinetto di Lettura 7 gennaio 1924, ACM, Fondo senza numerazione,
provvisoriamente Busta Gabinetto 1
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Vd. Appendice, Seduta di Presidenza del Gabinetto di Lettura 23 dicembre 1924, ACM, Fondo senza numerazione, provvisoriamente Busta Gabinetto 1
pubblici, dall’Acquedotto pugliese, dall’Ente per l’Acquedotto del Veneto centrale, e dalla Società delle Nazioni di Ginevra162. Si diede avvio a puntuali e attente pratiche di disinfezione non soltanto dei locali della sede, ma soprattutto dei libri prestati a domicilio, per i quali si chiese di deliberare in merito all’acquisto di un macchinario economico e efficiente in grado di svolgere tali azioni163.
Si organizzarono nuovi cicli di conferenze e nuovi concerti, come la commemorazione Pucciniana del 12 maggio 1925 o serate musicali in onore di valenti cittadini monselicensi, prof. Luigi Billoro, Prof. Canossa Umberto, Prof. Cav. Travaglia Silvio. Si proseguì poi nel lavoro di riordino generale della biblioteca pianificando un riordino dell’archivio, un nuovo schedario e un registro statistico dei soci, un registro di protocollo, un registro dei contribuenti sociali, un nuovo registro contabile, un registro di carico e statistica, un inventario completo dei mobili di proprietà del Gabinetto, un nuovo registro di carico della biblioteca con ogni dato statistico per volumi, opere, materie ecc…, completato nell’aprile del 1926, che pose in evidenza la seguente situazione164:
Antichità e belle arti
Avventure, geografia, viaggi Dizionari, giornali, riviste Educazione, istruzione
Letteratura greco-latina e straniera
Miscellanee Poesia
Religione, teologia, filosofia Romanzi, novelle, racconti Scienze giuridico sociali
Scienze, fisica, matematica, storia naturale e medicina Teatro TOTALE OPERE 96 221 27 128 575 391 111 1489 1278 379 896 358 5949 VOLUMI 124 345 27 172 819 618 120 2403 1590 573 2010 542 9343 162
Vd. Appendice, Seduta di Presidenza del Gabinetto di Lettura 5 giugno 1925, ACM, Fondo senza numerazione, provvisoriamente Busta Gabinetto 1
163 Vd. Appendice, Seduta di Presidenza del Gabinetto di Lettura 23 dicembre 1924, ACM, Fondo senza numerazione,
provvisoriamente Busta Gabinetto 1
164
Vd. Appendice, Seduta di Presidenza del Gabinetto di Lettura 14 aprile 1926, ACM, Fondo senza numerazione, provvisoriamente Busta Gabinetto 1
e, infine, un registro in cui annotare giornali e riviste distintamente per pubblicazioni giornaliere, settimanali, decadali, quindicinali, mensili, trimestrali e straordinarie165. È in questo modo infatti che si concordarono gli abbonamenti per l’anno 1925: quotidiani: «Avanti», «Corriere della Sera», «Gazzetta Ufficiale», «Il Gazzettino», «Il Mondo», «Il Popolo d’Italia», «Il Popolo Veneto», «Il Resto del Carlino», «Il Sole», «Il Veneto», «La Gazzetta dello sport», «La [?] di Padova», «L’Osservatore Romano»; settimanali: «Il Gazzettino agricolo», «Il mattino illustrato», «Il Travaso delle idee», «La domenica del Corriere», «La festa», «La voce», «L’illustrazione italiana», «Le Cento Città d’Italia», «Monitore dei prestiti», «Tutti gli sport»; decadali: «Echi e commenti»; quindicinali: «Comoedia», «La scienza per tutti con relative domande e risposte» (poi sostituita, perché considerata un po’ troppo elevata e non rispondente ai requisiti pratici richiesti dai soci, con «I Giornali dei chimici, dei maccanici, degli elettricisti»166), «Nuova antologia», «Le comunicazioni ferroviarie; mensili: «I libri del giorno, «Il romanzo mensile», «Journal des ouvrages des dames», «La lettura», «L’igiene e la vita», «Le vie d’Italia», «Le vie d’Italia e dell’America latina», «Novella», «Orario ferroviario», «Scena illustrata», «Vite e pensiero», «Vogue»; trimestrali: «Archivio veneto-tridentino»; straordinari: «Calendario atlante De Agostini»167.
In conformità a quanto appena esposto, venne approvato il 25 aprile 1925 il nuovo Statuto e Regolamento. Esso assicurava, all’art. 2, il carattere apolitico della Società e stabiliva il periodo di apertura del Gabinetto (aperto tutti i giorni: dal 1 ottobre al 31 marzo dalle ore 9 alle ore 22 e dal 1 aprile al 30 settembre dalle ore 9 alle ore 23), le modalità di accesso al servizio («saranno esposti i tre più recenti numeri di giornali e riviste che dopo usati dovranno essere riposti con proprietà. I giornali, riviste, pubblicazioni e libri non esposti vengono concessi, dietro richieste e ricevute, scritte su moduli appositi, a cura dei preposti alla biblioteca e sempre pel tramite del custode o di chi ne fa le veci»), e le condizioni dei prestiti («ogni socio non potrà chiedere né tenere presso di sé più di due libri o due semestri di riviste, per quindici giorni se di recente pubblicazione, per giorni trenta gli altri. Rimangono escluse [dal prestito] le opere di valore»)168.
Non mancarono infine iniziative rivolte anche ai soci; il Gabinetto ottenne infatti particolari agevolazioni dall’Università popolare di Padova al fine di concedere ai soci del Gabinetto di Lettura di Monselice la possibilità di partecipare a visite, gite e viaggi di istruzione organizzati da
165 Vd. Appendice, Seduta di Presidenza del Gabinetto di Lettura 23 dicembre 1924, ACM, Fondo senza numerazione,
provvisoriamente Busta Gabinetto 1
166 Vd. Appendice, Seduta di Presidenza del Gabinetto di Lettura del 17 settembre 1925, ACM, Fondo senza
numerazione, provvisoriamente Busta Gabinetto 1
167 Vd. Appendice, Seduta di Presidenza del Gabinetto di Lettura 23 dicembre 1924, ACM, Fondo senza numerazione,
provvisoriamente Busta Gabinetto 1
quell’associazione169. Sempre per i soci la presidenza dotò il Gabinetto di Lettura di un apparecchio radiotelefonico, considerato, per il suo carattere di propaganda scientifico, uno strumento che ben si addiceva a integrare le attività del Gabinetto, e in grado di fornire un «dilettevole istruttivo passatempo [… e] fonte rapidissima, immediata di ogni più importante quotidiana notizia su avvenimenti di carattere regionale e internazionale»170.
Programma musicale tenuto in Sala Garibaldi il 24 settembre 1925