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SOGGETTI PRINCIPAL

4. L’enoturismo in Sicilia

4.2. Le Associazioni di settore

In Sicilia sono presenti due associazioni di settore: l’IRVOS, Istituto Regionale Vini e Oli e Assovini Sicilia. Associazioni nate tra la metà e la fine

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Ibidem.

20 La coltivazione di Zibibbo a Pantelleria per l’Unesco è patrimonio dell’umanità, 26 Novembre 2014 in

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2014/26-novembre-2014/coltivazione- zibibbo-pantelleriaper-l-unesco-patrimonio-dell-umanita--230619070490.shtml (consultato il 2/09/2015)

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degli anni ’90 con lo scopo di affrontare e gestire le sfide del settore vitivinicolo.

4.2.1. L’IRVOS 21

L’Istituto Regionale Vini e Oli nasce nel 1950, come ente pubblico al servizio della vitivinicoltura siciliana, preposto

alla tutela,all’evoluzione e alla promozione della produzione vitivinicola siciliana. Con la legge regionale n. 2 del 2007, l’IRVV è riconosciuto Ente di ricerca della Regione Siciliana. L’Ente ha sede centrale a Palermo e uffici periferici ad Alcamo, Marsala, Milazzo e Noto. Ha due sportelli tecnici a Canicattì e Castiglione di Sicilia. E’ dotato, inoltre, della cantina sperimentale “G. Dalmasso” a Marsala e di una sede di rappresentanza a Catania, inaugurata a gennaio del 2011.

Il campo di intervento dell’Istituto è molto vasto e segue tutte le fasi della produzione vitivinicola: dal momento iniziale dell’impianto e della coltivazione della vite, fino alla promozione del prodotto finito.

Lo scopo dell’ente è rappresentato, da sempre, dalla valorizzazione delle peculiarità culturali del vino, inteso non come un semplice prodotto di consumo, ma come un bene culturale, fortemente legato con il territorio, con la cultura, la storia e le tradizioni locali.

L’Istituto svolge:

- sperimentazione e ricerca applicata viticola, enologica e microbiologica finalizzata all’individuazione di modelli viticoli e protocolli enologici da trasferire alle aziende;

- supporto alla aziende vinicole siciliane sui mercati nazionali ed internazionali, sostenendole attraverso opportune azioni promozionali; - partecipazione e organizzazione di manifestazioni fieristiche, degustazioni

guidate, coordinamento di attività promozionali mirate a pubblicizzare la qualità dei “Vini di Sicilia” e a diffonderne l’immagine positiva, cura dei

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rapporti con gli uffici promozionali di organismi regionali, nazionali ed esteri;

- controlli e certificazioni delle produzioni vitivinicole siciliane a denominazione di origine;

- analisi enochimiche per la certificazione di parametri enologici, svolgendo attività sia di ricerca applicata con Università siciliane che di servizio alle aziende;

- formazione ed aggiornamento professionale degli addetti al settore; - consulenza legislativa alle aziende;

- raccolta, elaborazione e diffusione dei dati del settore vitivinicolo. Riconoscendo l’importanza del settore tecnologico in campo editoriale, vuole anche perseguire una politica di incremento di utilizzo del web; - offerta di borse di studio per la specializzazione professionale per studenti

o neolaureati in Enologia, Viticoltura, Biologia o Biotecnologie.

L’Istituto, inoltre, ha da sempre portato avanti una politica di cooperazione culturale con altri Enti, volta ad una promozione congiunta del vino, del territorio e della cultura siciliana.

Nel 2011 con la legge regionale n° 25 del 24 novembre 2011 sono state attribuite diverse competenze in materia di olio, tra cui la valorizzazione e la promozione dell’olio extravergine di oliva e dell’oliva prodotto e confezionato in Sicilia e la certificazione, la ricerca e l’innovazione nella filiera olivicolo- olearia.

Tra gli organi di direzione, l’Ente è dotato dell’Unità Operativa Enoturismo, che si occupa di individuare a livello regionale un campione dell'offerta rappresentativo che coinvolga nel sistema della ricettività cantine, ospitalità alberghiera ed extralberghiera, ristoranti, trattorie, locande, prodotti IGP e DOP, enoteche ed artigianato, dell’integrazione e del rilevamento delle strade del vino e il coordinamento delle stesse con le attività istituzionali di competenza; della verifica delle indagini conoscitive e della loro integrazione con i dati dei beni culturali e del territorio, per essere resi fruibili alla

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promozione turistica del sistema dell'offerta, azioni promo pubblicitarie per far conoscere il prodotto e metterlo in relazione con la domanda.

4.2.2. L’Associazione Assovini Sicilia

Assovini Sicilia nasce nel 1998 da un’idea di tre fra più importanti attori dell’enologia di quest’isola, Diego Planeta,

Giacomo Rallo e Lucio Tasca d’Almerita con l’obiettivo di informare e sensibilizzare le istituzioni sull’importante ruolo svolto dal comparto vitivinicolo e sulle difficoltà incontrate dal settore.

L'Associazione ha lo scopo di:

- rappresentare il settore vitivinicolo organizzato nell'ambito dell'Associazione nei confronti delle istituzioni pubbliche e private;

- promuovere la formazione e l'aggiornamento professionale dei collaboratori delle aziende associate;

- favorire lo sviluppo delle strutture attraverso forme di collaborazione fra le imprese;

- organizzare e\o collaborare all’organizzazione di mostre, convegni, fiere, eventi, workshop ed incoming; promuovere la costituzione di consorzi e\o comitati per la tutela e la valorizzazione del vino, pubblicare libri e riviste; - proporre strumenti, provvedimenti e politiche che sostengano la

vitivinicoltura, ed in particolare, la produzione di vino di qualità e l'attività agricola a basso impatto ambientale nel territorio siciliano;

- promuovere la salvaguardia, la conoscenza e la valorizzazione del paesaggio agrario siciliano e degli insediamenti vitivinicoli;

- promuovere la ricerca, la conoscenza e la diffusione delle produzioni agricole tipiche locali, con particolare riguardo ai vitigni autoctoni mediterranei;

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- raccogliere, elaborare e sistematizzare i dati, gli articoli, i documenti e le testimonianze inerenti gli scopi dell’Associazione per la realizzazione di un centro di documentazione a disposizione degli associati e dei terzi.

Assovini oggi conta circa 70 aziende vitivinicole di grandi, medie e piccole dimensioni, decise ad affrontare in modo efficace le tante sfide del settore vitivinicolo e di rafforzare la voce del mondo produttivo nei confronti delle istituzioni.

Nel 2000, grazie allo stimolo di Assovini Sicilia, la Regione Sicilia si presenta a Vinitaly con un proprio padiglione, ed è la prima regione d’Italia a fare questa scelta, anteponendo i singoli brand all’immagine collettiva. Nel 2004 viene organizzata a Palermo la prima edizione di “Sicilia en Primeur” (che dal 2007 diviene un evento itinerante). La manifestazione nasce dalla volontà di comunicare alla stampa la qualità dell’annata di quell’anno, che fu ottima per la Sicilia, ma soprattutto dalla consapevolezza che per raccontare bene il territorio è necessario conoscerlo da vicino. L’associazione è in continuo fermento tanto che nel 2009 inizia ad organizzare e partecipare ad eventi di promozione all’estero e nel 2012, grazie al suo contributo, nasce il Consorzio di Tutela Sicilia Doc con l’obiettivo di valorizzare l’immagine del marchio Sicilia ed aumentare la conoscenza da parte del mercato della produzione. Oggi, Assovini Sicilia partecipa a Expo 2015 come partner principale della Regione Sicilia, all’interno del Padiglione Vino e Custer Bio Mediterraneo. Obiettivo è promuovere la regione come vero e proprio “continente vitivinicolo” che produce eticamente, valorizzando un patrimonio straordinario, composto da innumerevoli varietà autoctone.

Oggi dalle 70 aziende associate si genera l’80% del valore del vino siciliano imbottigliato. Tre sono gli obiettivi che accomunano le aziende socie di Assovini: il controllo totale della filiera vitivinicola, dal vigneto alla bottiglia, la produzione di vino di qualità imbottigliato e la visione internazionale del mercato. Le aziende sono unite da un’idea comune di qualità e convinti dell’importanza di valorizzare il proprio territorio, preservare l’ambiente,

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custodire le proprie radici e consegnare questo straordinario patrimonio alle generazioni future22.