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Le caratteristiche della domanda straniera

Nel documento Rapporto 1999 (.pdf 792kb) (pagine 89-96)

5 Composizione dei flussi turistici

5.2 Le caratteristiche della domanda straniera

Verificare il flusso turistico in base anche alle diverse provenienze, nel contesto di questo lavoro, è senz’altro utile per:

• capire quanto queste città siano concorrenziali con altre sul piano nazionale e quanto interesse destano nel panorama internazionale;

• allorquando gli stranieri rappresentino una discreta componente del movimento turistico, attuare politiche più mirate verso questo tipo di domanda;

• inserire l’Emilia-Romagna in specifici circuiti turistici;

• determinare un miglioramento dell’offerta.

Vediamo in proposito le dinamiche in atto nei bacini della domanda straniera e in che direzione sviluppare delle strategiche azioni per ottimizzare l’organizzazione dell’accoglienza.

FRANCIA

Mercato di particolare interesse in quanto la prima motivazione come movente della vacanza è rappresentata dalla visita alle città d’arte (oltre il 75%; rilevazioni Enit) a cui si deve aggiungere l’interessante consuetudine all’effettuazione della vacanza durante l’intero arco annuale.

In considerazione del fatto che la domanda francese è fortemente rappresentata da clientela individuale dovrebbero essere privilegiate le opportune forme di comunicazione.

Il mercato francese da sempre specializzato nella divulgazione delle proprie risorse storico culturali è particolarmente attento alle forme della comunicazione promozionale.

Sono a tal titolo particolarmente richieste:

• brochure e cataloghi tematici con raggruppamenti di città;

• descrizioni particolareggiate delle attrattive artistico/culturali delle singole città;

• caratteristiche e curiosità;

• calendario con presentazione e descrizione di eventi e manifestazioni più interessanti a carattere internazionale;

• possibilità di ricevere proposte turistiche “su misura”.

Azioni necessarie:

• la massima spettacolarizzazione della proposta città d’arte;

• la realizzazione di centri di prenotazione unificati;

• la disposizione di numeri verdi;

• una presenza su internet;

• azioni di tele-marketing;

• la predisposizione di una politica più favorevole alla mobilità turistica con tariffe e proposte promozionali;

• un miglioramento di qualità e organizzazione ricettiva con creazione di nuove tipologie.

Come organizzare l’accoglienza:

• predisposizione di soggiorni presso “hotel di charme”, non necessariamente di categoria superiore, ma ubicati nelle vicinanze del centro o in suggestiva cornice;

• disponibilità agevolata di biglietti per teatri, arene e spettacoli in genere;

• creazione di uffici turistici aperti 7 giorni su 7, festività comprese (come in Francia) con possibilità di prenotazione alberghi, organizzazione di visite guidate, suggerimenti per itinerari, indicazioni di manifestazioni in corso e in programmazione;

• creazione e vendita di card che comprendano il trasporto sui mezzi pubblici, ingresso a musei e luoghi artistico- culturali

• facilitazioni per noleggi auto;

• facilitazioni per i collegamenti ferroviari con le città vicine (indicazione di costi e orari ).

GERMANIA

Da sempre nostro interlocutore privilegiato, anche per il fattore logistico, il mercato tedesco sta attraversando una fase evolutiva caratterizzato da clientela in costante trasformazione, orientata per il 50%

da motivazioni culturali. L’interesse non è più legato genericamente alla sola destinazione Italia, ma si articola in richieste di proposte pluritematiche.

Più della metà dei tedeschi (57,7%, fonte Enit) organizza autonomamente la propria vacanza con una buona percentuale di repeater che denunciano grande propensione ai viaggi e alle vacanze.

Per poter interloquire con i mercati della domanda, intermediata e non, non si può ignorare che l’Italia ha perso il suo vantaggio competitivo che deteneva prima del rafforzamento valutario della lira. Le proposte dovranno essere più che mai competitive sul fronte dei contenuti, chiare nelle formule contrattuali e giuste nel rapporto costi/prestazioni per contenere le azioni di politica di vendita delle destinazioni concorrenti.

Da tenere in grande considerazione l’interesse che il popolo tedesco dimostra nei confronti della nostra storia e delle nostre tradizioni (i ducati, le signorie, le grandi dinastie)

Si richiede un miglioramento nelle attività di pubblicità e promozione e maggior coordinamento tra chi fa promozione e informazione per l’Italia e chi la commercializza. Le azioni strettamente commerciali dovranno essere sostenute da quelle di impronta pubblicitario-divulgativa:

• con campagne che abbiano la stessa direzione tematica;

• selezionando ambiti e segmenti di mercato;

• calibrando in modo adeguato la gamma dei prodotti offerti.

Azioni necessarie:

• superamento del tradizionale binomio con cui di solito sono proposte le

“destinazioni Italia” costituito da viaggio + alloggio, orientandosi verso la formula all inclusive soprattutto nei confronti di un target medio;

• intercettazione delle nuove esigenze emergenti all’interno del turismo a indirizzo culturale, declinando ogni area tematica con proposte ad hoc;

• realizzazione e diffusione di pubblicazioni con indicazioni chiare ed esaurienti in merito a vie di comunicazione, collegamenti, percorsi stradali, prospetti degli itinerari, piantine delle città, calendari di eventi e manifestazioni;

• tempestività nella creazione di proposte e nella programmazione strategica degli incontri con l’intermediazione tenendo in considerazione i tempi necessari per la preparazione e diffusione dei cataloghi.

Come organizzare l’accoglienza:

• presentazione anticipata dei calendari di eventi, mostre ,manifestazioni artistiche, opera lirica;

• attivazione di un effettivo corollario di proposte supplementari che diventino parte integrante del viaggio e lascino al turista la possibilità di caratterizzare la propria esperienza: viaggi-studio a carattere storico-culturale, percorsi enogastronomici, degustazione e acquisto di prodotti tipici, pratica di sport e hobbies, shopping;

• ottimizzazione dei problemi connessi all’organizzazione turistica;

• controllo del rapporto prezzo /qualità anche per i servizi turistici indiretti;

• miglioramento della professionalità di guide e accompagnatori per poter garantire approfondimenti e personalizzazione del servizio.

GRAN BRETAGNA

Conosciuta da secoli come il paese dell’arte e della cultura ancor oggi il pubblico britannico collega l’Italia all’esperienza del Grand Tour appannaggio esclusivo di aristocratici e letterati sin dal XVII secolo.

Pur con i dovuti adattamenti la diffusione del nostro patrimonio culturale e la conoscenza delle città d’arte di oggi affonda le sue radici e trae le sue origini dal fascino che il nostro paese ha da sempre esercitato sul piano storico, culturale e paesaggistico. Su tali premesse gli operatori dell’intermediazione britannici lamentano carenze di comunicazione e informazione sulla destinazione Italia.

Tra gli eventi culturali che suscitano l’interesse del popolo britannico, hanno un ruolo prioritario le Stagioni Operistiche programmate da alcune città italiane. Anche altre manifestazioni storico-folkloristiche molto conosciute quali il Palio di Siena e il Carnevale di Venezia risultano capaci di ingenerare flussi di turismo di alto livello, con elevata capacità di spesa e con richiesta di standard qualitativi elevati a livello di offerta alberghiera ed extralberghiera.

Sono numerosi i cataloghi prodotti dal mondo dell’intermediazione turistica all’interno dei quali trovano spazio le principali città d’arte d’Italia ma, in veloce ascesa, anche le destinazioni minori.

Al fine di promuovere adeguatamente le città d’arte fondamentale sembra essere il ruolo dei media. Attraverso gli articoli sulla stampa, le riviste specializzate, gli special televisivi e i passaggi radiofonici i potenziali visitatori potrebbero avere più opportunità di scoprire nuovi aspetti di città conosciute, di apprezzare proposte verso nuove destinazioni, di poter essere informati su eventi di particolare rilievo.

Azioni necessarie:

Le informazioni che interessano il pubblico britannico riguardano principalmente:

• descrizioni dettagliate delle città, con piantine e itinerari;

• calendari di eventi culturali, festival e stagioni operistiche;

• altre manifestazioni anche a carattere folkloristico;

• informazioni su collegamenti e trasporti internazionali e regionali;

• strumento efficace per diffondere la conoscenza delle nostre proposte a carattere culturale sono gli educational e i workshop rivolti ai rappresentanti dei media e agli operatori turistici cui affiancare in parallelo sapienti e mirate campagne promo-pubblicitarie.

Come organizzare l’accoglienza:

La formulazione di proposte che i britannici dimostrano di gradire maggiormente varia a seconda del periodo dell’anno:

• in estate prevale la tendenza verso formule di offerta integrata (città + campagna + mare );

• in altri periodi si propende per soggiorni in 2-3 città seguendo il filo rosso di una proposta tematica completa e articolata.

E’ presente in ogni periodo dell’anno l’interesse per city-break anche in occasione di Stagioni Operistiche.

Sono buoni in genere i giudizi espressi dall’intermediazione in merito alla qualità delle nostre strutture e prediligono orientare le loro scelte verso la fascia dei quattro stelle che trovano convenienti sotto il profilo del rapporto costo/prestazione. Particolare predilezione verso edifici d’epoca con ambientazione prestigiosa.

Altro elemento da valorizzare è la nostra tradizione gastronomica verso la quale dimostrano attenzione e gradimento.

STATI UNITI

Le città d’arte d’Italia sia quelle principali che quelle minori, trovano spazi sempre più ampi sulla stampa d’informazione e sulle riviste specializzate.

La matrice motivazionale al viaggio in Italia è principalmente a carattere culturale, legata alla consapevolezza dell’eccezionalità e ricchezza del patrimonio artistico-culturale italiano coniugato al fascino della cornice paesaggistico-ambientale.

Il viaggio non è concepito come semplice svago ma soprattutto come possibilità di accrescimento culturale ed estensione delle proprie conoscenze

La percentuale di viaggi a motivazione culturale occupa una quota del 75% del totale dei viaggi, e a tale proposito uno spazio ampio è presidiato dalla ricerca di turismo etnico (interesse per il life-style) e ricreativo (il piacere di nuove esperienze).

Il prodotto richiesto deve essere basato su di un’offerta estesa, ricca, diversificata, mirata alle aspettative della clientela americana che si profila molto interessante in quanto abituata ad effettuare viaggi durante tutto l’arco dell’anno permettendo così ai propri interlocutori di ideare proposte a carattere destagionalizzato

Azioni necessarie:

• sono da intraprendere contatti con il mondo dell’intermediazione che ricopre un ruolo centrale all’interno del mercato turistico ed esercita un grande potere direzionale nell’immissione sul mercato di nuove proposte di viaggio e di nuove destinazioni;

• definizione di un piano di marketing integrato rivolto sia all’intermediazione che al consumatore per divulgare e promuovere il prodotto città d’arte;

• realizzazione di un catalogo ai fini della commercializzazione valevole 12 mesi rivolto sia al consumer che al trade accompagnato da una campagna promozionale e divulgativa;

• veicolazione del catalogo attraverso prestigiose riviste di viaggi e life-style;

• creazione di un sito Web (secondo dati statistici l’uso di Internet è per il 30% rivolto a viaggi e turismo);

• attivazione di un Info-Center;

• impostazione di azioni di direct mailing alle agenzie di viaggio che commercializzano con regolarità le destinazioni italiane;

• organizzazione di incontri con il trade attraverso educational e workshop.

Come organizzare l’accoglienza:

• in considerazione del fatto che il macro segmento di riferimento oscilla fra i 30 e i 60 anni si rende indispensabile far ricorso alle più diversificate tipologie di offerta che si coniughino con le diverse motivazioni al viaggio riferite ad ogni target;

• predisposizione di pacchetti con servizi integrati per enfatizzare la ricca gamma di prodotti disponibili con alto livello di competitività sotto il profilo economico e qualitativo;

• necessario prevedere proposte in merito all’organizzazione di congressi e incentive che potrebbero rappresentare un ulteriore possibilità di estensione delle proposte tematiche a sfondo culturale.

GIAPPONE

L’Europa è diventata la nuova frontiera del turismo giapponese in quanto il nostro continente ha un’immagine fortissima e attrattive innumerevoli.

Nei monumenti e nelle città europee sono visibili e tangibili le testimonianze di storia e cultura del passato, possibilità preclusa in Giappone a causa di sconvolgimenti sismici e bellici, cui si deve aggiungere l’abitudine ad abbattere e ricostruire tutto ciò che denuncia il peso degli anni.

L’Italia, ricca di opere d’arte rilevanti per tutte le epoche storiche, ha un posto preminente nell’immaginario giapponese.

L’atteggiamento dei Giapponesi verso l’Italia e verso gli italiani è di grande ammirazione; rivolta non solo al patrimonio artistico ma alla creatività espressa nella moda, nel design d’arredamento, nelle tradizioni gastronomiche.

In virtù dell’elevato livello economico, un viaggio in Italia ha per i giapponesi un costo marginale, inoltre rappresenta l’occasione per fare acquisti di beni di consumo che in Giappone hanno prezzi proibitivi: capi d’abbigliamento firmati, calzature, borse.

A causa dell’organizzazione del sistema lavorativo i giapponesi godono di un periodo molto limitato di ferie all’anno e in tale ottica si spiega la velocità con cui vengono effettuati i loro tour organizzati su numerose tappe, con visite lampo alle principali città e con pernottamenti inferiori agli arrivi.

Attirato dal vantaggioso costo dei viaggio, con pochi giorni di vacanza e una forte attrazione per le opere del passato, il turista giapponese rientra a pieno titolo nella definizione di fruitore di sguardi, di colpi d’occhio.

Azioni necessarie:

• in considerazione del fatto che in Italia il turismo giapponese é soprattutto di gruppo si deve procedere ad un attenta analisi delle loro esigenze sul fronte dell’accoglienza che non sempre si accomunano alle abitudini europee;

• necessaria la predisposizione di proposte di tour con descrizione minuziosa del programma previsto e con massima trasparenza contrattuale rivolti ai più significativi T.O. che abitualmente propongono le città d’arte d’Italia;

• tenere presente che l’interesse per il nostro passato si lega per il giapponese alla storia di personaggi illustri la cui fama ha superato i confini italiani (Dante, Lucrezia Borgia, Tasso, Giotto, Leonardo da Vinci);

• obiettivo principale dovrà essere quello di poter estendere la visita anche alle città minori che siano sulle direttrici da loro tradizionalmente percorse in considerazione del fatto che molti giapponesi possono definirsi repeat travellers e amano rivedere i luoghi familiari.

Come organizzare l’accoglienza:

• i gruppi dispongono quasi sempre di un accompagnatore che cura tutti gli aspetti organizzativi (transfer, alberghi, ristoranti, biglietterie), ma l’illustrazione dei luoghi sono demandate alle guide turistiche locali cui è richiesta frequentemente la conoscenza della lingua giapponese.

Contrariamente a quanto si pensa l’inglese non è frequentemente usato come lingua veicolare soprattutto dai giapponesi che si spostano in gruppo;

• rivolgere attenzioni particolari per la gestione del check-in e check-out;

• anche in presenza di gruppi numerosi riservare loro un servizio accurato e personalizzato , rispettoso della loro cultura orientale che non conosce i nostri modi troppo diretti;

• predisposizione di segnaletica interna agli alberghi in giapponese

• realizzare materiale cartaceo descrittivo della città in giapponese, comprese accurate mappe dei luoghi deputati allo shopping prestigioso.

Nel documento Rapporto 1999 (.pdf 792kb) (pagine 89-96)