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Le principali considerazioni

Nel documento Rapporto 1999 (.pdf 792kb) (pagine 7-11)

Il quadro complessivo del turismo regionale, rispetto al 1998, pure leggermente ridimensionato in termini di presenze e di consumi extralberghieri, si conclude con un movimento turistico maggiore (volumi di arrivi superiori all’anno precedente). C’è domanda ed aumenta, bisogna imparare a “trattenerla”.

Una sequenza di stagioni positive per la sezione balneare del turismo regionale e un’estate che, nonostante le caratteristiche meteo negative, si conclude in modo soddisfacente per gran parte delle aziende che forniscono servizi ai turisti negli altri ambiti esaminati (Appennino, Terme, Città).

La situazione meteo sfavorevole (doveva essere la stagione più calda, è risultata la più bagnata) ha però ridotto molti consumi tra i quali quelli di gelati, bevande e prodotti serviti sulle spiagge.

Continua l’effetto della frammentazione dei periodi di soggiorno, che, osservati attentamente i flussi, l’età dei turisti, le modalità di vacanza, dovrebbe stabilizzare i suoi effetti nel giro dei prossimi 3 anni.

In buona sostanza, il turismo balneare, nonostante le paure e le minacce dell’estate, si trova ora su livelli soddisfacenti e porta agli albergatori fatturati superiori al 1998.

Il turismo dell’Appennino (quello vero, che esclude i soliti traslocanti), sconfitto il fantasma degli inverni senza neve, si confronta con un’estate tra le più fredde e piovose degli ultimi 10 anni ed ottiene risultati stagionali inferiori a quelli del 1998, con qualche incrinatura in agosto.

Si conferma anche il trend positivo della componente turistica nelle città d’arte e d’affari e la crescita del movimento individuale nelle località termali. Anch’esse in linea con le previsioni, offrono uno scenario di solida continuità.

In sostanza il 1999, se non è un anno record, può considerarsi un anno positivo, di media performance per il sistema turistico dell’Emilia

Romagna. E’ necessario, però, analizzare meglio questo dato riassuntivo per ottenere un’interpretazione ponderata della situazione. Soprattutto alla luce delle crisi vere o apparenti del mese di luglio.

Il movimento regionale 1999

Ambito Turistico Arrivi Var % sul 1998 Presenze Var % sul 1998

Riviera 4.086.000 +2,2% 38.606.000 -0’9%

Città d’arte 1.905.000 +0,8% 3.238.000 +0,5%

Appennino 319.000 +0.9% 2.873.000 -1,2%

Terme 328.000 +3.1% 1.943.000 +2,4%

Totale Regione 6.638.000 +1,8% 46.660.000 -0,7%

Fonte: proiezioni di Trademark Italia per l’Osservatorio Turistico Congiunturale Emilia-Romagna

1.1 I mercati internazionali

I viaggi degli italiani all’estero sono apparentemente in crescita, ma ora le destinazioni che fanno volume sono quelle più “vicine”: Tunisia, Spagna (Canarie), l’Egitto balneare, Cuba, i Caraibi più economici, poi le crociere. Sono in calo i viaggi degli europei verso i Paesi lontani e verso le mete esclusive. La frammentazione delle vacanze europee indebolisce i Tour Operators i quali devono adattare la programmazione dei charter per continuare a trasportare i medesimi volumi di turisti. Ormai il pacchetto azionario di controllo dei maggiori Tour Operators europei è nelle mani di gruppi finanziari, compagnie aeree, banche, gruppi industriali e manifatturieri che stanno differenziando l’attività e acquistando alberghi. La Tui, il gigante del tour operating, può contare ormai su 25 mila camere in gestione diretta in diversi paesi. Probabilmente l’instabilità del mercato non piace ai Tour Operators che ogni anno devono fronteggiare emergenze, turbolenze, guerre e terrorismo.

Nel 1999 il mercato vede la vittoria delle destinazioni classiche dei Tour operators (Spagna, Canarie, Portogallo, Tunisia, Marocco) le quali spesso risultano “esaurite”. Anno difficile invece per Grecia e Turchia mentre continua la curva negativa dei Paesi dell’est (Polonia esclusa) penalizzati dalle ripercussioni del conflitto balcanico. Perdono colpi gli Stati Uniti e il Sud america.

Si conferma il travaso di clienti dagli altri Paesi europei verso le spiagge italiane, la prova viene dalle auto-denunce degli albergatori emiliano romagnoli. Ad esempio, i dati sul traffico tedesco offrono punte di

crescita esaltanti sul mese di maggio e numeri positivi anche nei mesi successivi. Dati che peraltro vanno presi con prudenza, perché l’impennata è congiunturale, non strutturale, dovuta in particolare a:

•l’anticipo temporale della vacanza di Pentecoste;

•riflussi tedeschi diretti precedentemente in Croazia, Turchia, Grecia;

•ritorno di interesse per l’Italia dopo la caduta delle presenze russe;

•spot televisivi messi in onda in Germania per la prima volta.

Per stimare la percentuale di aumento della clientela tedesca, si deve calcolare la quota di ciascuna destinazione sulla capacità ricettiva “totale”

disponibile. La tavola che segue serve per stabilire quanto pesa il turismo tedesco e infine quale è stata la percentuale d’aumento nella stagione.

Posti letto e presenze tedesche nella costa emiliano-romagnola

LOCALITA’ Posti letto Quota Pres. 98 Germania

Mag-Set

Quota Pres. 99 Germania

Mag-Set

Var. % 98/99

Lidi di Comacchio 126.000 24,7% 513.000 15,8% 539.000 +5,1%

Lidi di Ravenna 33.000 6,5% 356.000 11,0% 390.000 +9,6%

Cervia-Milano Marit. 32.000 6,3% 350.000 10,8% 374.000 +6,9%

Riviera di Ravenna 65.000 12,7% 706.000 21,7% 764.000 +8,2%

Cesenatico 32.000 6,3% 438.000 13,5% 459.000 +4,8%

Gatteo a Mare 7.000 1,4% 144.000 4,4% 152.000 +5,6%

San Mauro Mare 4.000 0,8% 46.000 1,4% 50.000 +8,7%

Savignano Mare 2.000 0,4% 45.000 1,4% 47.000 +4,4%

Riviera di Forlì 45.000 8,8% 673.000 20,7% 708.000 +5,2%

Bellaria-Igea Marina 35.000 6,8% 286.000 8,8% 297.000 +3,8%

Rimini 140.000 27,4% 414.000 12,7% 428.000 +3,4%

Riccione 63.000 12,3% 322.000 9,9% 330.000 +2,5%

Misano Adriatico 14.000 2,7% 105.000 3,2% 110.000 +4,8%

Cattolica 23.000 4,5% 231.000 7,1% 243.000 +5,2%

Riviera di Rimini 275.000 53,8% 1.358.000 41,8% 1.408.000 +3,7%

TOTALE RIVIERA 511.000 100,0% 3.250.000 100,0% 3.419.000 +5,2%

L’analisi, grazie alle interviste in profondità ad una serie di albergatori specializzati sul mercato tedesco, evidenzia che:

• gli arrivi tedeschi sono in aumento in tutte le località;

• le presenze registrano una crescita media del 5,2%;

• il traffico dei Bus Unternehmer tedeschi e austriaci aumenta del 4%.

Bagliori internazionali: presenze tedesche in maggio

Cesenatico +41,6%

Gatteo Mare +52,3%

San Mauro Mare +69,2%

Cervia +87,3%

Riviera di Rimini +101,0%

1.2 Le tendenze nazionali

Non è l’anno d’oro dei luoghi tradizionali, delle spiagge più note e famose, di lidi veneti, toscani e romagnoli, che comunque “tengono” e restano i rappresentanti di circa la metà del turismo balneare nazionale.

In Italia vincono le isole, i mari azzurri dell’Elba, dell’arcipelago Pontino e della Sardegna, dove crescono gli arrivi. Da notare che si registrano più arrivi anche in Toscana, Veneto, Garda e Sicilia, con percentuali di aumento superiori al 3%, ma le presenze non aumentano, colpa della frammentazione e del continuo accorciamento delle vacanze.

Stagioni positive per Marche, Lazio, Umbria, Abruzzo. Qualche indicazione negativa per la Puglia che comunque a fine stagione ottiene risultati simili a quelli dello scorso anno. Insignificanti le variazioni per Basilicata e Calabria. Anno di pausa per la Liguria (dopo un 1998 molto positivo) e la costa friulana.

Come si evince da queste affermazioni, il turismo italiano non mostra segnali di cedimento. La prosperità continua, le vacanze si sviluppano, i viaggi si moltiplicano, i week-end sono affollati in tutte le località nonostante il maltempo. Un’Italia che non vuole rinunciare ai piaceri estivi e che continua a nutrire l’industria dell’ospitalità, un’industria che, mai come nel 1999, si riqualifica e si aggiorna. I 472 operatori interpellati, con le loro proiezioni, permettono di tracciare il seguente quadro.

L’estate 1999 nelle principali destinazioni turistiche italiane (confronto Maggio-Settembre

Fonte: Panel nazionale Trademark Italia composto da 472 operatori del settore

Nel documento Rapporto 1999 (.pdf 792kb) (pagine 7-11)