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LE MISURE PER LA PERMANENZA IN FORMAZIONE

Nel documento Liberare la domanda di formazione (pagine 85-87)

per la liberazione della domanda di formazione

LE MISURE PER LA PERMANENZA IN FORMAZIONE

Le misure per la permanenza dei soggetti all’interno della formazione operano su coloro che già partecipano ad atti- vità formative e, pertanto, hanno efficacia solo rispetto ai ri- sultati raggiunti dalle precedenti misure a carattere distributi- vo da cui dipendono. Con tali misure si definiscono le con- dizioni che regolano i rapporti di comunicazione tra gli agenti dell’evento formativo e tra loro e le sedi sovraordinate (Ministeri, aziende, sistemi formativi, etc.). La distribuzione di ruoli e poteri determina le regole in base alle quali un sog- getto da partecipante diviene drop out, un progetto ed un percorso formativo deve essere concepito e gestito, un for- matore deve scegliere e trattare i contenuti, le regole valuta- tive cui tutti sono sottoposti. Le misure per la permanenza continuano a svolgere un ruolo distributivo – nel senso che determinano chi prosegue e chi è espulso, ma esse determi- nano allo stesso tempo la qualità della formazione.

quisite durante un percorso formativo offre la possibilità di interruzione dei percorsi formativi e di reingresso senza la perdita dei riconoscimenti acquisiti.

Ma ancor più significative sono le misure che favoriscono la mobilità dei soggetti in formazione all’interno dei diversi sistemi formativi. Ciò è reso possibile dalla adozione di tutti gli organismi formativi di un sistema unico di descrizione e riconoscimento delle competenze. All’interno di questo si- stema vengono definite le diverse unità di competenza che corrispondono al conseguimento di una qualifica professio- nale. Il soggetto in formazione può acquisire le certificazioni parziali che testimoniano il possesso delle diverse unità di competenza sia attraverso la partecipazione ad attività for- mative che grazie alle sue esperienze di lavoro o di vita. Tali certificazioni possono essere ottenute, quindi, all’interno di diversi organismi formativi che possono essere scelti libera- mente dal soggetto.

Un preciso esempio di questa misura è costituito dalla Banca dei crediti istituita dal Governo della Corea del Sud nel 1998. Questo sistema permette agli studenti di ricevere una certificazione, anche di livello universitario, a seguito della quantità e qualità dei crediti accumulati nel proprio conto. Tali crediti possono essere conseguiti all’interno di di- verse istituzioni che adottano gli standard ministeriali. Tra le attività sono comprese anche quelle di tipo non formale (Ocde, 2005:38).

Misure simili sono adottate anche dalle aziende e servono per monitorare l’accumulazione delle competenze del pro- prio personale.

INCENTIVI ECONOMICI ALL’OFFERTA DI FORMAZIONE SUBORDINATI AI RISULTATI FORMATIVI

Le misure finanziarie che interessano l’offerta di formazione, ovvero i providers e cui può essere attribuita la funzione di accrescere nelle diverse organizzazioni l’attenzione verso la

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delle attività didattiche. L’adozione di questa misura do- vrebbe poi essere combinata con altre misure che incen- tivino l’offerta formativa al costante miglioramento dei ri- sultati. Come l’indagine PISA ha dimostrato, questo tipo di strumenti consente anche il benchmarking a livello in- ternazionale (Ocde, 2003);

• l’adozione di modelli di monitoraggio interno, esterno e partecipato che coinvolge i soggetti in formazione nella verifica dell’andamento delle attività. In alcuni paesi le autorità di controllo svolgono un ruolo di protezione de- gli interessi individuali dei partecipanti e dei loro diritti ri- spetto all’offerta;

• l’adozione di procedure che rendono obbligatoria la va- lutazione esterna, scientifica e sistematica di ogni piano di attività annuale e di ogni progetto sperimentale, assicu- randone la pubblicità dei risultati;

• l’adozione di software di monitoraggio della qualità che assicurino la costante disponibilità on line dei dati relativi ad alcuni indicatori significativi quali i livelli di soddisfa- zione dei partecipanti, l’andamento delle presenze, la realizzazione dei piani annuali etc. e la loro comparazio- ne con i risultati di altri organismi formativi dello stesso ti- po nella stessa città e altrove (abbiamo già accennato ai modelli di balanced scorecard on line istituiti in Svezia a livello comunale).

CERTIFICAZIONI E SUPPORTO ALLA MOBILITÀ FORMATIVA

La certificazione delle competenze in chiave di politica della domanda ha la funzione di consentire, in un percorso for- mativo che dà trasparenza alle competenze – senza imbri- gliarle nelle unità formative capitalizzabili – il bilancio conti- nuo e finale delle acquisizioni capitalizzabili e la mobilità formativa orizzontale tra diversi percorsi formativi. Un chia- ro sistema di certificazioni dà trasparenza ai risultati interme- di e finali. Un sistema di certificazione delle competenze ac-

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school) anche di tipo regolamentare, sottoposta solamen-

te al raggiungimento di obiettivi formativi stabiliti a livello nazionale, ha dato risultati altamente positivi anche in ter- mini di migliori performance sul terreno degli apprendi- menti indipendentemente dallo strato sociale di apparte- nenza degli studenti;

• finanziamento basato sui risultati, che prevede il passag- gio da forme di finanziamento rapportate al numero di al- lievi o di docenti, a forme basate sui risultati conseguiti in termini di apprendimenti o di numero di persone che ha trovato un lavoro adeguato, etc. In questo caso il proble- ma maggiore è costituito dalla individuazione di indicato- ri appropriati che non producano distorsioni nel compor- tamento dei providers cui vengono applicati.

Tale misura, detta anche Pay-for-performance relation-

ship può essere applicata sia agli organismi formativi che

ai formatori. In questo caso, i loro stipendi sono correlati attraverso incentivi alle performances dei soggetti in for- mazione e, in particolare, non ai risultati in assoluto, ma ai miglioramenti ottenuti. Tuttavia, un simile sistema pre- senta difficoltà applicative anche sul piano della valuta- zione dei risultati conseguiti a livello individuale e collet- tivo (European Commission, 2005:18).

LE MISURE PER LA GARANZIA DEI BENEFICI

Nel documento Liberare la domanda di formazione (pagine 85-87)