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4.3 Vision 2015: la tabella di marcia proposta dal Report 2013

4.3.4 Le opportunità di collaborazione commerciale e partnership

L’attuazione della tabella di marcia creerà nuove possibilità commerciali e nuove opportunità di collaborazione tra le aziende del settore.

Ne beneficeranno:

• I promoter immobiliari che lavoreranno assieme ai progettisti per la costruzione di unità immobiliari su misura per il mercato cinese;

• Gli istituti di progettazione cinesi che collaboreranno con le aziende di design internazionali per sviluppare capacità e competenze specifiche per gli edifici verdi;

• Le aziende del terziario avanzato che potranno collaborare con le università locali contribuendo a sviluppare la formazione di personale specializzato nel settore del green building in cambio delle nuove conoscenze e tecnologie sviluppate negli Istituti Universitari di ricerca;

• Le istituzioni finanziarie estere che potrebbero collaborare con le banche cinesi al fine di sviluppare modelli di finanziamento ad hoc per i progetti di bioedilizia;

• Il Governo e le autorità competenti che, lavorando a stretto contatto con le aziende operanti nel settore e gli istituti finanziari, ne potrebbero beneficiare creando un efficace sistema di amministrazione e gestione dei progetti di bioedilizia.

5. LEED®: Leadership in Energy and Environmental Design

Il sistema LEED® (acronimo di “Leadership in Energy and Environmental Design”) è un sistema di certificazioni volontarie per la progettazione, la costruzione, l’esercizio e la manutenzione per la bioedilizia, sia di singoli edifici o di porzioni di fabbricati, che di interi quartieri. Sviluppato dall’ US Green Building Council (USGBC) [25] a partire dal 1998, gli standard LEED® sono stati applicati ad oggi in più di trenta paesi, oltre che negli USA, per un totale di 7.000 progetti che coprono, complessivamente, più di 140Km [26].

Lo scopo del sistema LEED® è di aiutare i costruttori, gli operatori e i proprietari degli edifici ad attuare una serie di misure per essere ecologicamente sostenibili. I criteri alla base del sistema LEED® iniziano ad essere sviluppati a partire dal 1994 da un team di ricerca, sotto l’egida del NRDC (Natural Resources Defense Council), guidato da Robert K. Watson fondatore e presidente del comitato di coordinamento sino al 2006 [27]. Dal 1994 al 2006 LEED® è passato da un comitato composto da sei volontari a 20 comitati con circa 200 volontari e dal 1998 ad oggi si è evoluto dalla versione pilota per nuove costruzioni “LEED NCv1.0” sino a sviluppare nove protocolli di rating adattabili ad un ampia gamma di destinazioni d’uso di edifici e quartieri. L’impegno di LEED® nel migliorarsi e continuare la sua missione come stimolo per la trasformazione del mercato dei green building è tuttora in evoluzione.

Il 10 luglio 2013 il U.S. Green Building Council ha deciso di adottare, per il nuovo “LEED versione 4” del sistema di rating, che entrerà in vigore a Novembre, il programma Cradle to Cradle CertifiedCM per consolidare il suo impegno per il miglioramento dell’ambiente ponendo ulteriore attenzione ai materiali utilizzati per la costruzione degli edifici [28]. Si tratta di un modello elaborato dall'architetto statunitense William Mc Donough ed dal chimico tedesco Michael Braungart nel volume “Dalla Culla alla Culla. Come conciliare tutela dell'ambiente, equità sociale e sviluppo” [29], modello che non è limitato al disegno industriale e manifatturiero, ma è applicabile a diversi aspetti della civiltà umana, come gli ambienti urbani, gli edifici, l’economia e i sistemi sociali. “Cradle to Cradle”, in italiano “dalla Culla alla Culla”, è un approccio alla progettazione di sistemi che consiste nell’adattare alla natura i modelli dell’industria, ovvero convertire i processi produttivi assimilando i materiali usati a elementi naturali.

Il principio è che l’industria deve preservare e valorizzare gli ecosistemi e i cicli biologici della natura, pur mantenendo i cicli produttivi. Il programma Cradle to Cradle CertifiedCM è stato elaborato da MBDC nel 2005 (McDonough Braungart Design Chemistry ) al fine di catalogare i prodotti secondo cinque criteri: salute materiali, riutilizzo materiali, uso di energie rinnovabili, gestione delle acque ed equità sociale. Dall’incontro tra MBDC e LEED® è nata una collaborazione volta a valutare i materiali utilizzati per la costruzione degli edifici al fine di controllarli e approvarli per essere catalogati in uno dei cinque livelli di certificazione LEED: Base, Bronzo, Argento , Oro e Platino.

Le nove versioni di LEED® esistenti ad oggi, divise secondo gli ambiti di applicazione, sono [27] [30]:

1. Progettazione e costruzione di “green building”:

• LEED® for New Construction: è il protocollo più usato, discende dalla versione pilota originale da cui prende il nome (“LEED NCv3.0 2009”) [31];

• LEED® for Core & Shell: riguarda tutte le migliorie dell’edificio eccetto gli adeguamenti fatti dagli inquilini;

• LEED® for Schools: riconosce la natura speciale della progettazione e della costruzione delle scuole;

• LEED® for Retail: si occupa di edifici ad uso commerciale;

• LEED® for Healthcare: è specifico per aree adibite all’assistenza sanitaria. 2. Progettazione e costruzione di interni “green”:

• LEED® for Commercial Interiors: per interni di edifici commerciali che vengono adeguati dagli affittuari;

• LEED® for Retail: Commercial Interiors: specifico per l’interni ad uso commerciale.

3. Operazioni di manutenzione su edifici esistenti:

4. Costruzione di quartieri “green”:

• LEED® for Neighborhood Development: si occupa dello sviluppo di quartieri ecologici.

5. Costruzione e progettazioni di edifici “green” ad uso residenziale:

• LEED® for Homes: riguarda la costruzione e la riqualificazione di edifici residenziali.

Grazie alla versatilità e alle diverse destinazioni d’uso a cui si rivolge è diventato negli anni il sistema di rating per “green building” più diffuso e utilizzato nel Mondo.

Per seguire la certificazione LEED® si presuppone un differente e più efficiente utilizzo delle risorse rispetto agli edifici convenzionali attraverso l’utilizzo di differenti tecnologie. Per questi motivi, oltre alle spese per i consulenti LEED® e la documentazione USGBC, i costi iniziali sono di circa il 2% (circa 6 USD/m , circa 4,4 Euro/m ) [27] maggiori che per i progetti convenzionali.

Questa non è che una stima approssimativa perché i costi variano da progetto a progetto a seconda del contesto, geografico e nazionale, e della superficie totale dell’edificio in fase di certificazione.

Le spese iniziali vengono ampiamente ammortizzate dai risparmi che si ottengono a lungo termine: il più grande progetto LEED® sviluppato sino ad ora, gli uffici dell’EPA [10] a Sacramento, consente un risparmio annuo di circa 610.000 USD (circa 450.500 Euro) grazie all’ottimizzazione dell’efficienza energetica [32]. I vantaggi ottenibili dalle certificazioni LEED® sono molteplici e cambiano in base al protocollo utilizzato. Ad esempio si consideri l’impatto positivo degli edifici certificati LEED® sugli occupanti può essere riassunto come segue: nelle scuole certificate con il protocollo “LEED for Schools” si registra un numero minore di assenze rispetto agli edifici scolastici convenzionali e negli uffici certificati LEED® il miglioramento del benessere dei dipendenti corrisponde ad un aumento della produttività di circa il 300% [32]. Naturalmente i vantaggi di LEED®, come di tutta la bioedilizia, sono riscontrabili principalmente nel miglioramento delle prestazione degli edifici rispetto all’utilizzo delle risorse idriche ed energetiche, all’aumento del riciclo dei rifiuti o del loro riutilizzo

e all’attenzione dei materiali che andranno a costituire l’edificio, sia nell’ottica della vicinanza geografica che per l’aumento del confort dei futuri occupanti.

Il sistema LEED® è basato su sette aree tematiche a cui è assegnato, nei vari protocolli, un punteggio che viene a sua volta suddiviso nei vari crediti che lo compongono le singole aree tematiche (il punteggio totale è 110).

Le aree tematiche sono le seguenti (i punteggi sono riferiti a: “LEED for New Construction”) [31]:

• Sostenibilità del Sito (26 punti);

• Gestione efficiente delle Acque (10 punti);

• Energia ed Atmosfera (35 punti);

• Materiali e Risorse (14 punti);

• Qualità degli ambienti interni (14 punti);

• Innovazione e Progettazione (6 punti);

• Priorità Regionali (4 punti).

Prima di iniziare l’iter di certificazione, il progetto deve essere sottoposto ad una serie di Requisiti Minimi di Programma, variabili a seconda dei vari protocolli, che ne determinano l’idoneità, o meno, ad essere certificabile LEED®. Le aree tematiche sono composte a loro volta da un numero variabile di prerequisiti e crediti e, ad ogni credito, corrisponde un punteggio massimo che sarebbe ottenibile nel caso ne venissero soddisfatti tutti i requisiti. In base al punteggio ottenuto dal progetto se ne determina la possibilità di certificazione LEED® e, in caso affermativo, il grado di certificazione ottenuto su una scala di quattro livelli da quello base a quello più ambìto (Platino).

• Base (da 40 a 49 punti);

• Argento (da 50 a 59 punti);

• Oro (da 60 a 79 punti);

• Platino (oltre 80).

Per analizzare brevemente i vari crediti (Tab5.1) è stato utilizzato come esempio il protocollo LEED® più utilizzato su scala globale: “LEED for New Construction” (LEED NCv3.0 2009) [31].

Il Green Building Certification Institute (GBCI) del USGBC permette [30] di sostenere gli esami per diventare:

• LEED® Accreditated Professional (AP), massimo livello di competenza nel presente processo di certificazione e richiede esperienza pregressa in almeno un progetto LEED®, e

• LEED® Green Associate: un esperto di sostenibilità con conoscenze più generiche nell’ambito della bioedilizia.

Mentre il USGBC è l’ente che elabora i regolamenti e sviluppa il sistema di rating LEED®, il GBCI è l’organismo responsabile sia per l’approvazione dei progetti che per la formazione dei LEED® AP e dei LEED® GA. Queste due figure sono state introdotte anche il Italia e fanno riferimento solo ai protocolli americani [33]. Per ottenere il titolo di LEED® AP occorre, dal 30 giugno 2009 [33], sostenere due esami: il primo passo è diventare LEED® Green Associate per poi specializzarsi come AP in un secondo momento. La sua funzione non è quella di certificatore, il suo scopo è guidare i team di progetto e di costruzione in modo da conseguire la certificazione USGBC desiderata [33].

Area tematica Crediti Punti

Sostenibilità del sito SS 26

SS PR 1 Prevenzione dell'inquinamento da attività di cantiere

(obbligatorio - prerequisito)

SS CR1 Selezione del sito 1

SS CR 2 Densità edilizia e vicinanza ai servizi 5

SS CR 3 Recupero e riqualificazione dei siti contaminati 1

SS CR 4,1 Trasporti alternativi: accesso ai trasporti pubblici 6

SS CR 4,2 Trasporti alternativi:portabiciclette e spogliatoi 1

SS CR 4,3 Trasporti alternativi:veicoli a bassa emissione e a

carburante alternativo 3

SS CR 4,4 Trasporti alternativi:capacità dell'area di parcheggio 2

SS CR 5,1 Sviluppo del sito: proteggere e ripristinare l'habitat 1

SS CR5,2 Sviluppo del sito:massimizzazione degli spazi aperti 1

SS CR 6,1 Acque meteoriche: controllo della quantità 1

SS CR 7,1 Effetto isola di calore: superfici esterne 1

SS CR 7,2 Effetto isola di calore:coperture 1

SS CR 8 Riduzione dell'inquinamento luminoso 1

Gestione delle Acque WE 10

WE PR 1 Riduzione dell'uso dell'acqua (obbligatorio - prerequisito)

WE CR 1 Gestione efficiente delle acque a scopo irriguo 2-4

WE CR 2 Tecnologie innovative per le acque reflue 2

WE CR 3 Riduzione dell'uso dell'acqua 2-4

Energia e Atmosfera EA 35

EA PR 1 Messa in servizio di base dei sistemi energetici

dell'edificio (obbligatorio - prerequisito)

EA PR 2 Prestazioni energetiche minime (obbligatorio -

prerequisito)

EA PR 3 Gestione di base dei fluidi refrigeranti (obbligatorio -

prerequisito)

EA CR 1 Ottimizzazione delle prestazioni energetiche 1-19

EA CR 2 Produzione in sito di energie rinnovabili 1-7

EA CR 3 Messa in servizio avanzato dei sistemi energetici 2

EA CR 4 Gestione avanzata dei fluidi refrigeranti 2

EA CR 5 Misure e collaudi 3

EA CR 6 Energia verde 2

Materiali e risorse MR 14

MR PR 1 Raccolta e stoccaggio dei materiali riciclabili

(obbligatorio - prerequisito)

MR CR 1,1 Riutilizzo degli edifici: mantenimento delle murature,

solai e coperture esistenti 1-3

MR CR 1,2 Riutilizzo degli edifici: mantenimento del 50% degli

elementi non strutturali interni 1

MR CR 2 Gestione dei rifiuti da costruzione 1-2

MR CR 3 Riutilizzo dei materiali 1-2

MR CR 4 Contenuto di riciclato 1-2

MR CR 5 Materiali estratti, lavorati e prodotti a distanza limitata

(materiali regionali) 1-2

MR CR 6 Materiali rapidamente rinnovabili 1

MR CR 7 Legno certificato 1

Qualità ambientale

interna IEQ 14

IEQ PR 2 Controllo ambientale del fumo di tabacco(obbligatorio -

prerequisito)

IEQ CR 1 Monitoraggio della portata dell'aria di rinnovo 1

IEQ CR 2 Incremento della ventilazione 1

IEQ CR 3,1 Piano di gestione IAQ:fase costruttiva 1

IEQ CR 3,2 Piano di gestione IAQ: prima dell'occupazione 1

IEQ CR 4,1 Materiali basso emissivi:Adesivi, primers, sigillanti, materiali

cementizi e finiture per legno 1

IEQ CR 4,2 Materiali basso emissivi:pitture 1

IEQ CR 4,3 Materiali basso emissivi:pavimentazioni 1

IEQ CR 4,4 Materiali basso emissivi:prodotti in legno composto e fibre

vegetali 1

IEQ CR 5 Controllo delle fonti chimiche ed inquinanti indoor 1

IEQ CR 6,1 Controllo e gestione degli impianti: illuminazione 1

IEQ CR 6,2 Controllo e gestione degli impianti:comfort termico 1

IEQ CR 7,1 Comfort termico: progettazione 1

IEQ CR 7,2 Comfort termico: verifica 1

IEQ CR 8,1 Luce naturale e visione: luce naturale per il 75% degli spazi 1

IEQ CR 8,2 Luce naturale e visione: visuale esterna per il 90% degli spazi 1

Innovazione nella

progettazione ID 6

ID CR 1 Innovazione nella progettazione 1-5

ID CR 2 LEED AP 1

Priorità regionali RP 4

RP CR 1 Priorità regionali 1-4

Tab5.1:Aree tematiche, crediti e punteggi di “LEED NCv3.0 2009” [31]

Dal 2011 è stato introdotto il titolo di LEED® Fellow come livello più alto: possono accedervi i LEED® AP che si sono distinti per i loro contributi al progresso della bioedilizia, con più di dieci anni di esperienza professionale e che dimostrano la conoscenza approfondita di più sistemi di rating del USGBC.

I professionisti con adeguati requisiti possono candidarsi trasmettendo le loro generalità e il materiale necessario sul portale “Fellow LEED®” [34].

Il paese che conta più progetti certificati LEED® è gli USA, dove il mercato delle costruzioni rappresenta il 14% del PIL ed il settore del green building nel 2007 ha generato un volume d’affari di circa 12 miliardi di dollari [33].

Il sistema di rating del USGBC si è sviluppato progressivamente in tutti i paesi occidentali e in buona parte dei paesi in via di sviluppo grazie alla rete internazionale dei Green Building Council presenti nel mondo (World GBC).

Tra questi c’è anche l’Italia: il mercato delle costruzioni nel nostro paese ha perso, dal 2007 al 2012, un terzo del suo fatturato (32,4%) [35] e potrebbe trovare nel green building un nuovo motore per invertire la tendenza.

Il GBC Italia, che ha sede a Rovereto, è un’associazione no-profit nata il 28 gennaio 2008 [33] su iniziativa del “Distretto Tecnologico Trentino S.c.a.r.l. ad opera di 47 soci fondatori. Dal 2008 GBC Italia (membro World GBC [34] e partner USGBC) è cresciuto sino a contare, tra associazioni, università e imprese della filiera dell’edilizia, oltre 500 soci su tutto il territorio nazionale [33].

Lo scopo principale di GBC Italia è adattare i sistemi di rating LEED® alla realtà italiana facendo riferimento alla normativa nazionale e alle norme europee (ad opera del “Comitato Standard” e del “Comitato Tecnico Scientifico”).

Il primo frutto di questo lavoro, approvato dal USGBC, è “LEED 2009 Italia Nuove Costruzioni e Ristrutturazioni” [37], trasposizione italiana di “LEED NCv3.0 2009”. Dopo aver portato a termine questo lavoro, l’impegno di GBC Italia è continuato con la produzione di un nuovo strumento “che si rivolgesse prevalentemente al mercato residenziale” [33]. Da questo presupposto è nato “GBC Home” [36]: prendendo spunto da “LEED for Home” è stato sviluppato un nuovo protocollo a marchio GBC Italia specificatamente per le caratteristiche abitative e i modelli costruttivi della realtà italiana [33].

Il GBC Italia, oltre alla trasposizione delle procedure LEED®, ha lo scopo di “favorire lo sviluppo di una vera e propria “filiera della conoscenza”, un impegno di ampio respiro, per fornire chiavi di interpretazione e strumenti concettuali nuovi, in grado di innovare la cultura del costruire e fare largo ad una sensibilità diffusa attorno al tema della sostenibilità” [33].

L’ultima novità in casa GBC Italia è lo sviluppo del protocollo GBC Historic Building™ [39] applicabile ad edifici storici aventi almeno il 70% degli elementi tecnici esistenti costruiti prima del 1945. Il presente lavoro di tesi è basato prevalentemente sull’applicazione di tale protocollo nella realtà cinese e, in particolare, al Bund di Shanghai e al YuanMingYuan Apartment.