Nell’ultimo decennio sono state approvate diverse norme riguardanti gli organismi a partecipazione pubblica locale, in particolare le società, si è trattato, essenzialmente, di norme volte a limitare la facoltà per gli enti di costituire organismi o di parteciparvi, a contenere il numero e i compensi degli amministratori, ad ampliare il livello di trasparenza della loro organizzazione e gestione e, in generale, ad attrarre progressivamente la disciplina di tali organismi (che prevalentemente hanno natura di diritto privato) verso quella applicabile agli enti locali.
Il quadro normativo ha sofferto di una marcata frammentarietà: la numerosità degli interventi legislativi, l’assenza di un quadro organico e stabile e le conseguenti diffuse incertezze interpretative hanno spesso determinato oggettive difficoltà nel perseguire le finalità dichiarate dal legislatore.
Di fatto, nella realtà degli Enti locali, gli organismi partecipati rappresentano gli strumenti operativi utilizzati per il raggiungimento degli obiettivi di benessere di tutta la collettività e per l’erogazione di servizi di qualità in favore dei cittadini. Per questa ragione, la loro struttura giuridica, in forma di società di capitali, deve perseguire criteri di economicità di gestione e di efficienza ed efficacia sotto ogni profilo, in una visione unitaria del sistema che eviti sprechi di risorse e duplicazioni di attività.
La principale necessità nell’ambito della gestione degli enti partecipati è quella di rendere coerenti i processi di governance esistenti all’interno del “gruppo pubblico locale”, definito con Decreto Presidenziale nr. 60 del 22.10.2020, con le strategie dell’amministrazione, consentendo il concorso degli stessi alle politiche dell’ente.
Razionalizzazione
Per il Gruppo Pubblico Locale, inteso come l’insieme degli enti e delle società controllate, collegate o semplicemente partecipate dal nostro ente, nell’anno 2020, in attuazione dell’art. 20 del D. Lgs.
175/2016, dopo la ricognizione e revisione straordinaria del 2017, si è provveduto ad operare la ricognizione ordinaria annuale di tutte le società partecipate al 31.12.2019 con deliberazione del consiglio provinciale n. 26 del 30.11.2020.
Le nuove disposizioni sono state introdotte per chiarire la disciplina in materia di società a partecipazione pubblica, nonché per tutelare e promuovere la concorrenza. Inoltre, per effetto dell’entrata in vigore del T.U. sono state abrogate numerose disposizioni stratificatesi nel tempo in molteplici provvedimenti normativi.
Gli enti titolari di partecipazioni e le società sono chiamate a nuovi adempimenti, in particolare:
a partire dall’anno 2018, le P.A. effettuano annualmente un’analisi sull’assetto complessivo delle società partecipate e predispongono un eventuale piano di riassetto/razionalizzazione corredato da una relazione tecnica, qualora si rilevassero alcune delle condizioni di cui all’art. 20 TUSP;
per le società, l’adeguamento degli statuti alle norme del TUSP e la predisposizione dell’atto ricognitivo del personale.
Nella parte dedicata al dettaglio delle partecipazioni sono riportate le singole decisioni di mantenimento/dismissione per ogni partecipazione.
53 Area di consolidamento
Con Decreto Presidenziale nr. 60 del 22.10.2020 si è proceduto, in ottemperanza a quanto previsto dal principio contabile 4/4 allegato al D. Lgs. 118/2011, ad individuare due distinti elenchi concernenti:
A) gli enti, le aziende e le società che compongono il gruppo amministrazione pubblica, in applicazione dei principi indicati nel paragrafo 2 del richiamato principio contabile, evidenziando gli enti, le aziende e le società che, a loro volta, sono a capo di un gruppo di amministrazioni pubbliche o di imprese;
B) gli enti, le aziende e le società componenti del gruppo compresi nel bilancio consolidato.
Impartendo agli stessi le seguenti direttive necessarie per rendere possibile la predisposizione del bilancio consolidato:
il bilancio di esercizio e la documentazione integrativa sono trasmessi alla capogruppo entro 10 giorni dall’approvazione e, in ogni caso, entro il 20 agosto dell’anno successivo a quello di riferimento.
L’osservanza di tali termini è particolarmente importante, in considerazione dei tempi tecnici necessari per l’effettuazione delle operazioni di consolidamento, per permettere il rispetto dei tempi previsti per il controllo e l’approvazione del bilancio consolidato. Se alle scadenze previste il bilancio dei componenti del gruppo non è ancora stato approvato, è trasmesso il pre-consuntivo o il bilancio predisposto ai fini dell’approvazione.
i documenti richiesti comprendono lo stato patrimoniale, il conto economico e le informazioni di dettaglio riguardanti le operazioni interne al gruppo (crediti, debiti, proventi e oneri, utili e perdite) che devono essere contenute nella nota integrativa del bilancio consolidato.
Sulla base di tali documentazioni si provvederà ad approvare entro il 30 settembre il bilancio consolidato.
Controlli sulle società partecipate
In materia di controlli sugli organismi partecipati, oltre alla nuova normativa introdotta dal D.Lgs.
175/2016, si richiama l’art.3 del D.L. 10.10.2012, n. 174, convertito in L. 7.12.2012, n. 213, che ha modificato la tipologia dei controlli interni degli enti locali prevedendo, tra l’altro, l’introduzione di un idoneo sistema informativo finalizzato a rilevare rapporti finanziari, la situazione contabile, gestionale e organizzativa della società, i contratti di servizio, la qualità dei servizi, il rispetto delle norme di legge sui vincoli di finanza pubblica; i risultati complessivi della gestione dell’Ente e dei suoi organismi partecipati sono rilevati mediante bilancio consolidato, secondo la competenza economica.
L’esercizio dei controlli è in capo alle strutture dell’Ente che ne sono responsabili.
Con Deliberazione n. 6 del 26 aprile 2016, il Consiglio provinciale ha approvato il “Regolamento sulle modalità dell’esercizio del controllo analogo sulle società partecipate”, finalizzato al controllo delle società che gestiscono servizi in house providing.
Il Controllo analogo si articola in due tipologie:
a) controllo societario: che investe la fase di formazione e gli aggiornamenti dello Statuto, la definizione del sistema di governance nell’ambito delle alternative consentite dal diritto societario, la scrittura dei patti parasociali e dei patti di sindacato, la nomina degli amministratori e la fissazione dei criteri di distribuzione delle deleghe;
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b) controllo economico-finanziario: che tende ad indirizzare l’attività delle società verso il perseguimento dell’interesse pubblico garantendo una gestione trasparente, efficiente, efficace ed economica che rappresenti per l’Ente la soluzione più vantaggiosa rispetto a quella rinvenibile dal libero mercato. Tale controllo è realizzato con modalità ed attività: preventiva; concomitante; consuntiva.
In tale contesto ed in conformità del regolamento è stato insediato il Comitato di Controllo e sono state avviate le attività del Comitato.
Dettaglio delle partecipazioni societarie
Sono di seguito riportate nel dettaglio, unitamente a tabelle di sintesi giuridico-economiche, le singole partecipazioni e lo stato attuale delle stesse.
Con riferimento a ciascuna di esse si riportano le principali informazioni societarie e la situazione economica così come risultante dagli ultimi bilanci approvati.
Si precisa che i relativi bilanci consuntivi sono consultabili nel proprio sito internet fermo restando quanto previsto per gli enti locali dall’articolo 172, comma 1, lettera a) del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267.
Tabella di sintesi Denominazione Tipologia % di
partecipazione
Capitale sociale
Stato attuale
Compagnia dei Lepini Società consortile per
azioni – in sigla Compagnia dei Lepini
S.c.p.a
Società consortile per
azioni 6.18% € 234.000,00
Confermata ai sensi art.4
t.u.s.p.
N.175/2016 Promozione e Sviluppo
Latina S.r.l. in liquidazione (Pro.Svi.)
Società a responsabilità
limitata 32.97% € 119.450,00 In procedura
fallimentare Parco scientifico e
tecnologico del Lazio meridionale – PALMER
Società consortile a responsabilità
limitata
13, 07 % € 685.020,00
Confermata ai sensi art.4
t.u.s.p.
N.175/2016 Terme di Fogliano S.p.a. Società per
azioni 14,08 % € 621.367,00 In procedura
fallimentare Agenzia per i servizi
formativi e per il lavoro della Provincia di Latina –
S.r.l.
Società a responsabilità
limitata 100% € 120.000,00
Confermata ai sensi art.4
t.u.s.p.
N.175/2016
Compagnia dei Lepini Società consortile per azioni
La Compagnia dei Monti Lepini Società Consortile per azioni, in sigla Compagnia dei Lepini S.C.P.A. Società a prevalente partecipazione pubblica che ha la propria sede legale in Via Umberto I 46/48 Sezze (LT), persegue l’oggetto sociale del “Coordinamento concertazione e realizzazione gestione di tutte le attività iniziative e servizi di prevalente interesse pubblico finalizzati a sviluppare il processo di integrazione tra territori contigui e/o similari e tra soggetti pubblici e/o provati in relazione a
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programmi di sviluppo economico/sociali e culturali – contribuzione alla realizzazione del programma esecutivo quinquennale sviluppo dei monti Lepini (S.t.i.l.e.) – promozione e sviluppo delle potenzialità turistiche dei territori”.
Composizione societaria: pubblico – privata nell’ambito dell’associazionismo.
Valutazione: la società ha natura di società costituita per esercizio di singole attività d’interesse generale nell’ambito culturale e di promozione del territorio.
Sulla base delle previsioni del Piano Esecutivo di Gestione 2020-2022, l'oggetto sociale può rientrare tra le materie di cui all'art. 1, comma 86, lettera a) della legge n. 56 del 7.04.2014 e ss. mm. ii.
Possono dunque essere mantenute le quote della società da parte della Provincia di Latina.
Promozione e Sviluppo Latina S.r.l.
La Società a Responsabilità Limitata Promozione e Sviluppo Latina, è società a parziale partecipazione pubblica.
Composizione societaria: Provincia di Latina, Camera di Commercio di Latina, Consorzio Industriale del Sud Pontino, Banca Nazionale del Lavoro, FILAS (ora Lazio Innova), Banca Popolare del Lazio, Confartigianato, Confesercenti, Associazione Industriali della Provincia di Latina (ora Unione Industriali del Lazio), Federlazio.
Valutazione: La società ha per oggetto la promozione di iniziative per il rilancio industriale ed occupazionale, assistenza ad investitori o enti interessati a realizzare iniziative sul territorio pontino.
Al di là della procedura fallimentare, l’oggetto sociale non rientra nell’attività istituzionale dell’Ente. Tutti gli atti adottati nel tempo dal Consiglio Provinciale, confermano la valutazione di non indispensabilità della società per i fini istituzionali dell’ente e la mancanza dei requisiti richiesti all’art 4, comma del T.U.S.P. 19 agosto 2016, n.175 e s.m.i..
Parco scientifico e tecnologico del Lazio meridionale – PALMER
Il Parco scientifico e tecnologico del Lazio meridionale (PALMER) con sede legale in Latina Via Carrara 12 A, è società consortile a responsabilità limitata, avente l’oggetto sociale di “disciplinare coordinare e sviluppare attività mirate alla promozione realizzazione gestione di programmi di ricerca sperimentazione collaudo e diffusione nei campi nell'innovazione scientifica tecnologica ed organizzativa studio e attuazione di azioni per la tutela ambientale formazione specialistica qualificazione di sistemi aziendali di prodotti operando per conto proprio, dello stato e di enti pubblici e di enti in genere - supporto per lo sviluppo economico e culturale di imprese e soggetti pubblici e privati operanti nella Regione Lazio e di ogni altro territorio della comunità economica europea”.
Composizione societaria interamente pubblica: Lazio Innova Spa, le Camere di Commercio di Frosinone e di Latina, l’Università di Cassino e del Lazio Meridionale, la Provincia di Latina e quella di Frosinone.
Valutazione: il Parco Scientifico e Tecnologico del Lazio Meridionale ha natura di società costituita per esercizio di un’attività d’interesse generale nell’ambito della più ampia funzione attinente lo sviluppo economico e le attività produttive. La società, ha infatti come principale finalità l'individuazione di soluzioni per lo sviluppo, l'innovazione ed il trasferimento tecnologico per le imprese del territorio, nonché offre servizi avanzati (laboratori di prova e certificazione accreditati) alle PMI del territorio.
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Stante la riconducibilità di parte dell’attività della società (studio e attuazione di azioni per la tutela ambientale) alle funzioni fondamentali delle Province come individuate nella L. 56/2014, per l’espletamento dei fini istituzionali dell’Ente, è stato disposto il mantenimento della partecipazione.
Terme di Fogliano S.p.a.
La società Terme di Fogliano Spa, è una società a totale partecipazione pubblica.
Composizione societaria: la Provincia di Latina detiene il 14.08% del capitale sociale, per un valore nominale di € 87.488,47, mentre le restanti azioni sono possedute dal Comune di Latina.
Valutazione: la società ha natura di società costituita per esercizio di un’attività d’interesse generale nell’ambito turistico-termale.
Costituita per valorizzare sul piano turistico le sorgenti termali esistenti nel capoluogo, la Società era in liquidazione da tempo.
Al riguardo giusta Determinazione dirigenziale Settore Attività Produttive della Provincia n.1438 del 13.11.2014, così come richiesto, è stato conferito formale mandato al Comune di Latina per l’alienazione della totalità delle quote societarie già da tempo. Lo stesso orientamento è stato ribadito con nota pec prot. 51074 del 10.10.2016.
Il Tribunale di Latina, con sentenza n. 121 del 19.12.2017 ha dichiarato il fallimento della società.
Contro tale decisione è stato proposto reclamo ex art. 18 R.D. n. 267 del 16.03.1942 da parte degli Enti proprietari, Comune e Provincia di Latina, con procedura in itinere.
CONCLUSIONI: Al di là della procedura fallimentare, l’oggetto sociale non rientra nell’attività istituzionale dell’Ente. Ai sensi e per gli effetti delle disposizioni di cui al D.Lgs. 19 agosto 2016, n.175 e s.m.i. si ritiene che la Provincia non possa detenere partecipazioni nella Società in parola.
Latina Formazione e Lavoro S.r.l.
La Latina Formazione e Lavoro S.r.l., è una società senza scopo di lucro, le cui quote sono detenute, nella misura del 100%, dalla Provincia di Latina, retta nella forma della società “in house providing”, ai sensi del Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli EE.LL. D.Lgs. 267/2000 e del Testo Unico in materia di società a partecipazione pubblica D. Lgs. n. 175/2016.
La Società opera prevalentemente quale soggetto attuatore degli indirizzi programmatici della Provincia di Latina, sia in ordine alla costituzione di un sistema formativo territoriale per l’assolvimento del diritto/dovere all’istruzione/formazione che per la sperimentazione di nuovi modelli formativi e per un’offerta di formazione qualificata nonché, sulla base di attività progettuali condivise con la Provincia, quale strumento di politica attiva del lavoro, anche in riferimento alle funzioni conferite alla Provincia con convenzione dalla Regione Lazio in applicazione dei commi 5 e 6, dell’articolo 7 della Legge Regionale n.
17/2015 per assolvimento della funzione della formazione professionale di cui alle Leggi Regionali n. 23 del 25 febbraio 1992 e n. 5 del 20 aprile 2015, nonché dei successivi provvedimenti regionali normativi, programmatici e attuativi.
La Provincia di Latina ha manifestato più volte la volontà di voler mantenere la partecipazione nella società Latina Formazione e Lavoro s.r.l. in ragione dei servizi formativi resi e per l’elevato numero di ragazzi che coinvolge, allo stesso tempo ha comunque espresso la necessità di operare una riorganizzazione della stessa al fine di garantire che la gestione della società, per il futuro, proceda seguendo precisi binari
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tracciati dal socio unico al fine di garantire un’amministrazione trasparente, efficace ed efficiente, con adeguato scambio di informazioni per una corretta partecipazione tra socio e società.
La Provincia di Latina esercita sulla Latina Formazione e Lavoro s.r.l. un controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi. Con Deliberazione n. 6 del 26 aprile 2016 il Consiglio provinciale ha approvato il “Regolamento sulle modalità dell’esercizio del controllo analogo sulle società partecipate”.
La Provincia di Latina e la Latina Formazione e Lavoro s.r.l. sono iscritte, quale ente affidante e organismo in house affidatario, nell’Elenco delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti aggiudicatori che operano mediante affidamenti diretti nei confronti di proprie società in house, ai sensi dell’art. 192 del d.lgs. n. 50/2016, istituito presso l’Autorità Nazionale Anticorruzione.
Obiettivi generali per tutti gli organismi partecipati
Le società partecipate e gli organismi gestionali della provincia di Latina concorrono, quali strumenti operativi di cui l’Ente ha dato dimostrazione di efficacia, efficienza ed economicità, alla realizzazione di tutti gli obiettivi strategici dell’ente stesso, in quanto connessi all’ambito gestionale delle società. Gli indirizzi di seguito formulati specificamente per le società partecipate, rispondono principalmente agli obiettivi di razionalizzazione/contenimento della spesa pubblica e di trasparenza nell’uso delle risorse pubbliche. Per tutti gli organismi partecipati dalla Provincia di Latina valgono i seguenti obiettivi generali e specifici:
poiché l’utilizzo di moduli privatistici da parte dell’Ente pubblico non può prescindere dal canone gestionale minimo – L’ECONOMICITA’ – che impone che l’attività intrapresa sia indirizzata al conseguimento dell’equilibrio economico e finanziario, l’indirizzo che l’Amministrazione intende esprimere è quello del “Mantenimento dell’equilibrio economico”, assicurando, nel contempo, il raggiungimento delle finalità istituzionali e la qualità dei servizi offerti, in modo tale da non determinare effetti pregiudizievoli per gli equilibri finanziari dell’Ente Socio.
assolvimento degli obblighi in materia di prevenzione della corruzione e di trasparenza, con le modalità specifiche previste dalla normativa per ciascuna tipologia di organismo.
razionalizzazione dei criteri pubblicistici per gli acquisti e il reclutamento del personale, per i vincoli alle assunzioni e le politiche retributive, finalizzati al contenimento dei costi, tenendo conto delle distinzioni tra le voci di spesa e introducendo criteri di valutazione oggettivi, rapportati al valore anche economico dei risultati; previsione che i risultati economici positivi o negativi ottenuti assumano rilievo ai fini del compenso economico variabile degli amministratori in considerazione dell'obiettivo di migliorare la qualità del servizio offerto ai cittadini e tenuto conto della congruità della tariffa e del costo del servizio;
promozione della trasparenza e dell'efficienza attraverso l'unificazione, la completezza e la massima intelligibilità dei dati economico-patrimoniali e dei principali indicatori di efficienza, nonché la loro pubblicità e accessibilità;
attuazione dell'articolo 151, comma 8, del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, in materia di consolidamento delle partecipazioni nei bilanci degli enti proprietari.
Per le società soggette a controllo ai sensi del regolamento dei controlli interni, trasmissione di tutte le informazioni necessarie per l’esercizio del controllo nelle sue fasi preventive, concomitanti e successive.
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PARTECIPAZIONI ALTRI ENTI - Tabella di sintesi
Denominazione Tipologia % di partecipazione Onere annuo Stato attuale Consorzio per lo Sviluppo Industriale Roma -
Latina Ente Pubblico Economico 6,80% € 21.280,000 In essere
Fondazione Latina Film Commission Fondazione 100 % - In essere
Consorzio per lo sviluppo industriale Roma - Latina
Il Consorzio Industriale (ASI), nell'ambito delle aree territoriali di competenza, provvede alla redazione dei propri Piani Regolatori Territoriali anche in conformità dei piani territoriali di coordinamento provinciale e svolge una fondamentale funzione per lo sviluppo economico delle aree industriali presenti sul territorio. Il Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia è lo strumento di pianificazione con il quale l’Ente esercita il proprio ruolo di coordinamento delle risorse territoriali attraverso la loro tutela e valorizzazione, e tiene conto anche dei Piani regolatori consortili che trovano il loro inquadramento nella pianificazione generale con dimensione sovra comunale. Da un ulteriore approfondimento circa il nuovo ruolo della Provincia, emerge l’opportunità di proseguire, senza soluzione di continuità a far parte dell’Ente in parola affinché la funzione di coordinamento sia più efficacemente espletata. Pertanto il Consiglio provinciale ha deciso di modificare la Delibera di Consiglio Provinciale n. 24 del 10.10.2014, prevedendo la non dismissione della partecipazione nel Consorzio Industriale Roma - Latina al fine di meglio esercitare il proprio ruolo di coordinamento del governo del territorio ex art. 1 comma 85 lettera a della Legge n. 56 del 07.04.2014.
Fondazione Latina Film Commission
La Fondazione Latina Film Commission nata al fine di “promuovere e sostenere la produzione di opere cinematografiche e altresì di promuovere la cultura e l’arte cinematografica nella Provincia di Latina, a tutto vantaggio dell’immagine e dello sviluppo economico, sociale e commerciale del territorio interessato”, ha come fine, tra l’altro, quello di “attirare produzioni cinematografiche e televisive nazionali ed estere nel territorio provinciale” nonché “fornire agli operatori del settore un servizio di assistenza in loco per il disbrigo di pratiche amministrative volte al rilascio di permessi ed autorizzazioni e altre possibili facilitazioni che assicurino condizioni più favorevoli per le riprese cinematografiche e televisive nel territorio”.
La procedura di scioglimento della Fondazione non è stata formalmente avviata, in quanto la chiusura della stessa, avrebbe determinato ripercussioni negative sul territorio e sui progetti cinematografici in stato avanzato, in itinere ancor prima della Delibera di C.P. n.24/2014, che ne stabiliva la dismissione, determinando, rilevanti danni anche d’immagine soprattutto ai Comuni interessati dalle riprese, nonché danni economici a tutto l’indotto interessato e ai lavoratori coinvolti. Il ruolo svolto dalla Fondazione, caratterizzato da professionalità e dedizione, nonché con un raggio d’azione aperto e attento ad esaltare le peculiarità del bacino territoriale, ha fatto registrare numerose richieste da parte di registi e sceneggiatori di fama internazionale, interessati ad ambientare i propri progetti nella Provincia. Inoltre le istanze provenienti dai territori e la situazione di fatto verificatasi con le nuove iniziative hanno imposto alla Provincia di Latina, anche nella nuova veste, di rivedere le possibili scelte in ordine al mantenimento della Film Commission, ciò in quanto è innegabile che la peculiarità del territorio e le caratteristiche dei beni monumentali e culturali, sono una attrattiva per la
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cinematografia. L’art. 6 dello Statuto dell’Ente testualmente afferma che “La Provincia esercita le sue funzioni di governo di area vasta in stretta collaborazione con i Comuni, anche assumendo forme di esercizio associato di funzioni”, ruolo che può essere svolto anche attraverso lo strumento della Fondazione Film Commission, affinché si prosegua, nei confini dei propri limiti istituzionali e senza soluzione di continuità, a promuovere in stretta sinergia con i comuni, il territorio provinciale esaltandone le indiscutibili bellezze e pertanto con un indubbio ritorno sul piano della promozione
cinematografia. L’art. 6 dello Statuto dell’Ente testualmente afferma che “La Provincia esercita le sue funzioni di governo di area vasta in stretta collaborazione con i Comuni, anche assumendo forme di esercizio associato di funzioni”, ruolo che può essere svolto anche attraverso lo strumento della Fondazione Film Commission, affinché si prosegua, nei confini dei propri limiti istituzionali e senza soluzione di continuità, a promuovere in stretta sinergia con i comuni, il territorio provinciale esaltandone le indiscutibili bellezze e pertanto con un indubbio ritorno sul piano della promozione