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Le strategie di comunicazione dell’Inail Liguria

del settore

2.10 Le strategie di comunicazione dell’Inail Liguria

Lo spessore e la complessità umana dei temi trattati - l’infortunio o la malattia professionale -, il ruolo sociale ed etico dell’Inail, rafforzato dalle recenti evoluzioni normative, chiamano in causa fortemente le strategie con cui esso interagisce e si collega con i pubblici, siano essi i Media locali, i grandi utenti o le altre istituzioni.

Vero è che qualcosa è cambiato nel modo di fare comunicazione nell’Inail e nell’Inail della Liguria.

Nell’ accezione prospettata evoluzione significa:

x maggiore prossimità alle persone

x abbandono di qualsiasi ottica autoreferenziale

x adesione e rispetto delle istanze che provengono dai cittadini/lavoratori

x flessibilità e adeguamento proattivo ai nuovi compiti prospettati dal Testo unico sulla sicurezza

x utilizzo di codici tradizionalmente lontani dalla P.A.

Sono cambiati, innanzitutto, gli obiettivi del comunicare in modo parallelo all’evolversi del suo più ampio mandato istituzionale.

Da ente assicuratore, sia pure di natura pubblicistica, garante del diritto degli infortunati di ricevere, ex post, un risarcimento per la perdita di capacità lavorativa, l’Inail ha assunto la veste di ente incaricato di promuovere, ex ante, la cultura della sicurezza a 360°: a scuola, a casa, al lavoro, per strada.

Si parla, in questo senso, di comunicare la prevenzione, e di promuovere la Behaviour Based Safety, i rischi emergenti e i comportamenti sicuri.

In Liguria, per l’anno 2007, tale compito ha assunto la forma e la consistenza delle iniziative, già compleeisvamente descritte e note sotto il nome di Sicuropoli, Un minuto per te, percorsi formativi agli RSPP e ASPP delle scuole della Liguria, sondaggio sulla percezione del rischio da parte dei lavoratori, Il rischio non è un mestiere, Morire di lavoro, Sepolti vivi, Schiena di vetro ed altre storie.

L’attività comunicativa si è, per conseguenza, plasmata a tutte le iniziative sopra menzionate adottando i codici linguistici necessari a incontrare mondi così tanto diversi:

I bambini delle scuole elementari, nel caso di Sicuropoli, i lavoratori (spesso operai edili o metalmeccanici), nel caso della pellicola documentario Morire di lavoro, gli immigrati che parlano lingue “altre” rispetto alle nostre e apprezzano maggiormente la forza delle immagini, nel caso di un Minuto per te.

Evoluzione, poi, dal punto di vista dei contenuti.

Dalla pubblicizzazione di adempimenti e scadenze, la comunicazione dell’istituto è venuta ad assumere via via aspetti sempre più collegati alle opportunità offerte tanto ai lavoratori quanto ai datori di lavoro.

L’aver pubblicato nel primo semestre del 2007 un opuscolo dal titolo accattivante:

“Sai che all’Inail i datori di lavoro possono risparmiare?? Con l’OT 24” è uno degli esempi della strategia editoriale che l’Inail Liguria persegue nei confronti dei datori di lavoro.

La pubblicazione sui Call Center – Idee per un cambiamento - presentata nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Ducale a novembre 2007 - realizzata sulla base della ricerca nata da un progetto della CGIL, è espressione, invece, della sensibilità dell’Istituto nei confronti di patologie e disturbi connessi a una nuova morfologia di professioni del tutto nuove rispetto al passato e da considerare con attenzione.

Evoluzione, soprattutto, dal punto di vista dei canali usati per diffondere i contenuti.

Da quelli più tradizionali, i canali mediatici come TV e radio locali - solo nel primo trimestre del 2008, la presenza delle iniziative dell’Inail Liguria ha avuto una frequenza pressocchè settimanale sulle emittenti televisive -, all’ acquisto di una pagina (nel 2007) di uno dei più popolari quotidiani della regione per diffondere le iniziative in atto, all’utilizzo di canali alternativi (si pensi a RADIO COOP Liguria che ha diffuso con frequenza oraria le informazioni sulla mostra Il rischio non è un mestiere all’interno di tutti i punti vendita della regione) all’inserimento sul sito web, istituzionale ma anche di network di target giovanili (come Mentelocale.it).

La mutazione genetica, se così si può definire, è avvenuta anche nel codice prescelto per sensibilizzare sui comportamenti sicuri.

Il linguaggio evocativo delle fotografie dell’archivio Alinari ospitate al palazzo Ducale per tre settimane nella mostra Il rischio non è un mestiere, i volti in primo piano dei protagonisti della pellicola documentario Morire di lavoro, la potenza teatrale degli attori del Teatro della Tosse impegnati nel racconto dell’esperienza della Thyssen in Schiena di vetro e altre storie.

Ma il linguaggio della sicurezza parla anche attraverso le vignette delle buste paga che a Imperia sono state inviate ai lavoratori di alcune aziende della provincia e nel prossimo futuro viaggerà sulle vetture dell’Azienda metropolitana dei trasporti (AMT).

L’ attività comunicativa dell’Inail Liguria va oltre il momento che precede l’infortunio.

Il carattere integrato e globale della tutela, trova nella riabilitazione e nel reinserimento sociale un aspetto ineludibile della presa in carico del soggetto vittima di un infortunio.

Oltre alla promozione e al finanziamento dei progetti formativi di riqualificazione professionale degli invalidi del lavoro e quelli per l’abbattimento delle barriere architettoniche, uno degli aspetti che concorrono alla realizzazione della persona infortunata sono le attività del tempo libero e dello sport.

Di qui l’investimento che l’Inail Liguria ha fatto sulla promozione delle iniziative sportive come veicolo di un più generale cambiamento culturale.

Da soggetti tagliati fuori dalla sfera sociale, oggetto di assistenza, considerati sotto forma di percentuale di invalidità (e quindi di capacità perdute), gli infortunati acquistano rilievo per le abilità residue che occorre potenziare con ogni strumento e modalità.

Di questo si è parlato, per esempio, nel convegno promosso a marzo di quest’anno.

Sono Vittorio Podestà (campione mondiale nella specialità hand bike nei campionati 2007), Alessio Marchelli (campione di sci) e Massimiliano Tonon (campione di tiro al piattello) i testimonial privilegiati dell’investimento di risorse (tutti gli atleti dispongono degli ausili protesici del Centro Protesi di Vigorso di Budrio, nonché di contributi economici per la partecipazione ad alcune delle gare) dell’Istituto nella pratica sportiva.

Investimento redditizio, a giudicare dai risultati delle ultime paralimpiadi di Pechino che hanno valso, tra l’altro, a Podestà la medaglia d’argento nella sua specialità.

Il disegno che lega tutte queste azioni comunicative è che alla singolarità delle persone deve corrispondere una singolarità di offerta informativa e formativa sui comportamenti sicuri e che il nostro utente non è più (in realtà non lo è mai stato) il recettore passivo di messaggi pubblicitari o istituzionali e si pone invece come un interlocutore che dialoga.

L’evoluzione prospettata, impostata su una relazione simmetrica con il cliente, si apre, perciò, al feed back, all’ascolto.

E’ questo il caso dell’indagine sulla percezione del rischio di cui si è già parlato in premessa, le cui risultanze saranno la stella polare dei nuovi interventi in programma in campo prevenzionale e comunicativo per il biennio a venire.

Quanto già descritto non ci deve, peraltro, esimere dal ricordare una delle esperienze meglio riuscite dal punto di vista della comunicazione istituzionale del 2007: la conferenza

stampa realizzata simultaneamente a livello nazionale e territoriale dal titolo “Esci dal nero:

conviene”.

Preparato da Inps, Inail e Ministero del Lavoro, l’evento ha acceso i riflettori su un fenomeno, il lavoro irregolare o sommerso, che tante e pesanti ricadute ha sulla cultura delle legalità e dei diritti di un paese civile. E che, dal nostro angolo visuale, fornisce l’humus ideale per gli infortuni sul lavoro e le morti bianche.

In tema di comunicazione orientata alle istanze territoriali vanno annoverate le campagne volte a promuovere l’assicurazione casalinghe (in quanto riconoscimento del lavoro domestico), l’uso dei servizi on line, la settimana Europea 2007 della Salute e Sicurezza sul lavoro.

Da ultimo la concessione del patrocinio a iniziative promosse da altri: un esempio tra tutti il patrocinio concesso al M.I.P.A. (Master per l’innovazione nelle pubbliche amministrazioni) promosso dall’Università di Genova, Facoltà di Scienze Politiche.

E la presenza dell’Istituto, con un proprio stand, alle manifestazioni fieristiche della Liguria, come la “tre giorni per l’orientamento” ospitata all’interno della area fieristica dell’Expo di Genova con l’intento di orientare, per l’appunto, i giovani nel loro percorso formativo superiore.

Vale la pena ricordare, da ultimo, lo sforzo compiuto dal management ligure, di superare la datata distinzione tra attività esterna e interna di comunicazione per sostanziare di contenuti il concetto di comunicazione organizzativa.

Coinvolgimento, partecipazione, circolazione delle informazioni, dunque, per dare supporto organizzativo a tutti gli eventi istituzionali al fine di rendere ciascun componente della comunità Inail il migliore testimonial dell’attività dell’istituto.

Una linea strategica, questa, solo apparentemente priva di conseguenze e in realtà portavoce di un impatto straordinario sulle modalità di relazione di un ente pubblico, come l’Inail, depositario di un così delicato compito istituzionale.

Sezione 3

Studi monografici

3.1 La responsabilità sociale d’impresa e i sistemi di gestione della