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CORINE Superficie

3.7 Lineamenti del paesaggio

Il territorio dell’ambito costiero del Golfo di Oristano si caratterizza per la morfologia tipicamente sub-pianeggiante e basso collinare e comprende al suo interno i sistemi di zone umide e le pianure di colmata alluvionale. Il settore è interessato da un paesaggio agrario con colture estensive ed intensive (sia erbacee che legnose) e per le attività zootecniche Il territorio della penisola del Sinis si presenta debolmente ondulato, con forme dolci molto regolari modellate sui sedimenti detritici quaternari che coprono con continuità i sedimenti calcarei e calcareo-evaporitici del Messiniano. Gli affioramenti basaltici plio-quaternari formano le ondulazioni più elevate del distretto con quote sempre inferiori agli 80 m slm. Lungo il perimetro costiero si ritrovano importanti formazioni dunali fossili di origine eolica, depositatesi durante l’Olocene. Ad est dell’area collinare si estende il dominio degli stagni di Cabras, Mistras, Sale ‘e Porcus e di Is Benas, importanti aree umide che rappresentano importanti siti per l’avifauna.

L’inconfondibile assetto geometrico del territorio rurale legato alla bonifica caratterizza il settore meridionale del distretto, ad ovest dei depositi pedemontani che raccordano i versanti dell’Arci e del Grighini alla piana alluvionale sottostante. L’area agricola si spinge fino al limite costiero del Golfo di Oristano e circonda le zone umide lagunari e gli stagni di Santa Giusta, S’Ena Arrubia e Marceddì.

Il tavolato basaltico di Capo Frasca, a sud, attualmente sotto servitù militare, è traccia di un’antica paleovalle colmata da una colata e successivamente interessata da intensi processi di erosione dei fianchi vallivi che hanno indotto la totale inversione del rilievo. Di seguito vengono indicati gli elementi che il PPR ritiene importanti ai fini della tutela paesaggistica dell’Ambito di Paesaggio n. 9 “Golfo di Orsitano”, suddivisi in tre categorie principali: ambiente naturale, territorio agricolo, paesaggio storico-culturale e insediamento.

L’ambiente naturale

Tra gli elementi ambientali del sistema paesaggistico dell’ambito, il PPR evidenzia il sistema dunale e litoraneo del golfo che si estende con un ampio arco ellittico dai promontori basaltici di Capo San Marco a Nord e Capo Frasca a Sud. Il litorale è caratterizzato con una costa bassa e prevalentemente sabbiosa nella quale si sviluppano le

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spiagge di La Caletta, del Mare Morto, di Torre Grande, di Abba Rossa, del litorale di Arborea, di Corru Mannu e del litorale di Marceddì, il sistema di spiaggia e dei campi dunari di Is Arenas e la penisola del Sinis. La continuità del cordone litoraneo è interrotta dalla presenza di diverse foci fluviali, in gran parte canalizzate, del Fiume Tirso, del Rio Mogoro e del Rio Flumini Mannu, che si alternano ai numerosi canali lagunari attraverso cui le acque marine del golfo si connettono con i sistemi umidi di Mistras, di Cabras, di Santa Giusta, di S’Ena Arrubia, di Corru Mannu, di Corru S’Ittiri, di San Giovanni- Marceddì e sistemi minori. Oltre questi sistemi umidi attualmente presenti, se ne devono aggiungere altri trasformati dalle bonifiche storiche e dalle sistemazioni idrauliche, ed altri piccoli stagni facenti parte di compendi umidi principali. Il PPR indica la copertura vegetale delle aree non agricole, che è rappresentata da formazioni boschive, arbustive, a gariga, e in aree circoscritte, da biotopi naturali, riscontrabili anche negli ambienti acquatici dei rii, degli stagni, delle lagune che ospitano vegetazione riparia.

Infine, i siti di importanza comunitaria: Is Arenas S’Acqua e S’Ollastu, Stagno di Corru S’ Ittiri, Stagno di S’ena Arrubia e territori limitrofi, Sassu-Cirras, Stagno di Santa Giusta, Stagno di Pauli Maiori di Oristano, Catalano, Isola di Mal di Ventre, Stagno di Mistras di Oristano, Stagno di Cabras, Stagno di Putzu Idu (Salina Manna e Pauli Marigosa), Stagno di Sale ‘e Porcus, Is Arenas.

Il territorio agricolo

Gli elementi principali del sistema paesaggistico agricolo sono suddivisi nei seguenti ambiti omogenei: il sistema insediativo agricolo della bonifica integrale e città di fondazione di Arborea, che raggiunge elevati valori economici e di integrazione di filiera e costituisce uno sviluppo agricolo di eccellenza in ambito regionale; la rete di frangivento costituita da specie arboree dei territori oggetto di bonifica; l’estesa coltivazione di agrumi, viti, olivo e mandorlo e l’arboricoltura specializzata finalizzata alla produzione di legna da ardere (Eucalyptus).

Il paesaggio storico-culturale

Gli elementi principali del paesaggio storico-culturale del Golfo sono i seguenti: - il sistema territoriale della portualità fenicia;

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di Oristano con le strutture, legate alla divisione fondiaria ed alle attività agricole, dei portali barocchi e delle mura perimetrali dell’agro;

- il sistema unitario l’insediamento religioso della chiesa di San Giovanni di Sinis e del villaggio cumbessias di San Salvatore di Cabras con le testimonianze archeologiche connesse quali l’ipogeo della chiesa di San Salvatore ed i resti di impianto termale situati nel perimetro del villaggio, compresi i percorsi che collegano i due poli e che costituiscono l’itinerario processionale della “Corsa degli Scalzi” che da Cabras conduce a San Salvatore di Cabras;

- il sistema le trame degli orti, dei perimetri murati e di irrigazione degli aranceti dell’agro di San Vero Milis;

- il paesaggio delle aree umide l’insieme di capanne, pontili, luoghi di lavorazione dei prodotti alimentari tipici, laboratori per la realizzazione delle imbarcazioni lagunari in giunco dette “Is Fassonis” e degli altri prodotti derivanti dalla lavorazione delle specie vegetali autoctone di ambito lagunare quali il falasco detto “su sessini” o “su cruccuri” e l’erba detta “s’anedda”;

- il carattere paesaggistico dell’insieme della città di fondazione di Arborea, dei borghi ed il sistema delle case coloniche, nonché l’assetto territoriale della bonifica;

- il territorio perilagunare l’emergenza fisica e culturale della cattedrale di Santa Giusta. In questo Ambito l’insediamento stabilisce rapporti diversificati con le matrici ambientali su cui si è strutturato. Si riconoscono, in particolare, alcuni sistemi insediativi lungo le direttrici fluviali (Rio di Mare Foghe e del Riu Mannu, del Rio Tanui, del Tirso, nel Campidano di Milis, Campidano Maggiore e Campidano di Simaxis), sistemi insediativi tendenzialmente compatti che si rapportano morfologicamente alla direzione prevalente dei corsi d’acqua. Profondamente diverso il rapporto stabilito con la matrice ambientale dai sistemi insediativi nelle bonifiche integrali. Il sistema della bonifica di Arborea è caratterizzato da un principio di organizzazione del territorio sostanzialmente estraneo al contesto storico, ai metodi tradizionali di produzione agricola ed alle forme insediative tradizionali. I lavori grandiosi che sono stati condotti in aree umide integre hanno dato luogo ad esiti insediativi significativi che costituiscono il frutto di pochi decenni di attività. Il paesaggio naturale ha subito qui una totale riconfigurazione che ha conferito al paesaggio i suoi caratteri di ruralità e lo ha connotato come vasta zona di occupazione di ricche agricolture. Arborea rappresenta il principale centro urbano, ma l’intera piana è

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urbanizzata e insediata a partire da piccoli nuclei produttivi, i poderi, e diversi centri di servizio e manufatti infrastrutturali.

3.7.1 Unità di paesaggio

In accordo con quanto previsto nella Carta dei Suoli della Sardegna (Aru et al., 1991), nell'area di studio sono state riconosciute 11 Unità di paesaggio (figura 3.14).

Per Unità di paesaggio si intende una porzione di territorio sufficientemente omogenea nelle sue caratteristiche geologiche, morfologiche, climatiche e quindi presumibilmente omogenea anche nei suoi aspetti pedologici.

1. Paesaggi su metamorfiti (scisti, scisti arenacei, argilloscisti, ecc.) del Paleozoico e relativi depositi di versante.

2. Paesaggi su rocce intrusive (graniti, granodioriti, leucograniti, ecc.) del Paleozoico e relativi depositi di versante.

3. Paesaggi su rocce effusive acide (andesiti, rioliti, riodaciti, ecc.) e intermedie (fonoliti) del Cenozoico e loro depositi di versante, colluvi.

4. Paesaggi su rocce effusive basiche (basalti) del Pliocene superiore e del Pleistocene e relativi depositi di versante e colluviali.

5. Paesaggi su calcari organogeni, calcareniti, arenarie e conglomerati del Miocene. 6. Paesaggi su marne, arenarie e calcari marnosi del Miocene e relativi depositi

colluviali.

7. Paesaggi su alluvioni e su arenarie eoliche cementate del Pleistocene.

8. Paesaggi su alluvioni e su conglomerati, arenarie eoliche e crostoni calcarei dell'Olocene.

9. Paesaggi su sabbie eoliche dell'Olocene.

10. Paesaggi su sedimenti litoranei (paludi, lagune costiere, etc.) dell'Olocene. 11. Paesaggi urbanizzati.

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Figura 3.14. Carta delle Unità di paesaggio (nostra elaborazione su fonte Aru

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