La legge sulla “Buona Scuola” mette al centro l’autonomia scolastica, cercando di fornire gli strumenti finanziari e operativi per poterla attuare.
La parola d’ordine è senza dubbio “investimento”: si parla di uno stanziamento di 3 miliardi in più all’anno sull’istruzione, ci saranno quindi più risorse economiche, ma anche più risorse umane. Viene raddoppiato il Fondo di Funzionamento degli
istituti135, per rendere possibile la copertura di tutte le spese correnti e la
realizzazione dei progetti didattici. Si parla dell’avvio di un piano straordinario di
assunzioni per l’anno scolastico 2015/2016136, per coprire le cattedre vacanti e
creare inoltre il nuovo organico137, in modo da essere in grado di rispondere ai
fabbisogni delle scuole e potenziare e ampliare l’offerta formativa138. Inoltre
saranno nuovamente e regolarmente banditi ogni tre anni i concorsi139, che avranno
lo scopo di valorizzare i titoli dei candidati e il servizio prestato da chi ha già insegnato. Le scuole potranno indicare allo Stato il fabbisogno di docenti e strumenti che serviranno ad attuare i progetti educativi e ciò verrà fatto attraverso i
Piani dell’Offerta Formativa140 (POF), che diventeranno piani triennali, in modo
tale da dare continuità al progetto didattico stesso. Cosa importante è che alla scrittura di tali piani parteciperanno tutte le componenti della comunità scolastica, quindi saranno predisposti dal Collegio docenti, in base agli indirizzi stabiliti dal Dirigente scolastico, e saranno successivamente approvati dal Consiglio di circolo o d’Istituto, dove sono rappresentate anche le famiglie e, alle scuole superiori, perfino gli studenti.
I Dirigenti scolastici diventano dei leader educativi e sono promotori, come si è appena detto, del Piano dell’Offerta Formativa e fautori di un team di docenti che
sia in grado di portare avanti il progetto formativo del loro istituto141, cosicché gli
stessi docenti saranno valutati sulla base del loro operato.
135 Per approfondimenti si veda l’art. 11 della legge 107/2015.
136 Per approfondimenti si vedano gli artt. 95-104 della legge 107/2015. 137 Per approfondimenti si veda l’art. 5 della legge 107/2015.
138 Si parla dell’8% in più di docenti, una media di 7 docenti in più per scuola; nello specifico ci
saranno 55.000 docenti in più, di cui circa 6.400 saranno impiegati sul sostegno, https://labuonascuola.gov.it/documenti/LA_BUONA_SCUOLA_SINTESI_SCHEDE.pdf?v=1859 424.
139 Per approfondimenti si vedano gli artt. 109-114 della legge 107/2015. 140 Per approfondimenti si vedano gli artt. 14-17 della legge 107/2015.
141 Secondo l’art. 79 della legge in questione: «il dirigente scolastico propone gli incarichi ai docenti di ruolo assegnati all'ambito territoriale di riferimento». L’art. 80 continua dicendo: «Il dirigente
55 Inoltre, al fine di sostenere la formazione continua dei docenti e di valorizzarne le competenze professionali, è istituita la Carta elettronica per l'aggiornamento e la formazione del docente di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado. Si tratta sostanzialmente di un importo di 500 euro all’anno da utilizzare per l’acquisto di libri e di testi, anche in formato digitale, di pubblicazioni e riviste, per l’iscrizione a corsi di aggiornamento e di qualificazione, a corsi di laurea o a corsi post-laurea e a master universitari, inerenti al profilo professionale, per ingressi a mostre ed eventi culturali, o a rappresentazioni teatrali e cinematografiche e spettacoli dal vivo, nonché per iniziative coerenti con il Piano dell’Offerta
Formativa e con il Piano nazionale di formazione142.
Inoltre con la legge 107/2015 la formazione in servizio per i docenti di ruolo diventa obbligatoria, permanente e strutturale e deve essere coerente con il Piano triennale dell’Offerta Formativa e con i risultati emersi dai piani di miglioramento delle
istituzioni scolastiche143. Tale formazione verrà finanziata con uno stanziamento di
40 milioni di euro a decorrere dal 2016144.
Per la valorizzazione del merito del personale docente viene istituito un fondo da 200 milioni annui a decorrere dal 2016, che terrà conto dei territori a maggior
rischio educativo145. Ogni anno il Dirigente scolastico assegnerà i fondi al personale
docente, tenendo conto dei criteri stabiliti dal Comitato per la valutazione dei
docenti146, il quale ha il compito di verificare, sia in itinere che ex-post, i risultati
raggiunti e la qualità delle azioni intraprese nell'ambito dei singoli protocolli, in modo da formulare un bilancio complessivo del rapporto tra scuola e impresa; esso valuterà tra l’altro la qualità dell’insegnamento, il contributo al miglioramento della propria scuola, la formazione ricevuta dagli alunni.
L’offerta formativa sarà formulata sulla base delle esigenze degli studenti e della necessità di orientarli al futuro. Quindi è previsto il potenziamento delle
scolastico formula la proposta di incarico in coerenza con il piano triennale dell'offerta formativa».
Dunque, in prima battuta, è lo Stato ad assumere e, solo dopo l’assunzione, il Dirigente scolastico individua i docenti all’interno degli ambiti territoriali predisposti dagli Uffici Scolastici Regionali. Tali operazioni avvengono in modo trasparente, infatti secondo l’art.80, «la trasparenza e la
pubblicità dei criteri adottati, degli incarichi conferiti e dei curricula dei docenti sono assicurate attraverso la pubblicazione nel sito internet dell'istituzione scolastica».
142 Per approfondimenti si vedano gli artt. 121-123 della legge 107/2015. 143 Per approfondimenti si veda l’art. 124 della legge 107/2015.
144 Per approfondimenti si veda l’art. 125 della legge 107/2015. 145 Per approfondimenti si veda l’art. 126 della legge 107/2015
146 Per la composizione, la durata e le funzioni del Comitato di valutazione docenti si veda l’art. 129
56 competenze linguistiche attraverso l’insegnamento dell’italiano per gli stranieri e dell’inglese per tutti, prevedendo inoltre l’inserimento di materie generaliste, insegnate in lingua. Vengono altresì consolidate materie quali arte, musica, diritto, economia, discipline motorie, nonché educazione alla cittadinanza, educazione
ambientale147. Inoltre, al fine di sviluppare e di migliorare le competenze digitali
degli studenti e di rendere la tecnologia digitale uno strumento didattico di costruzione delle competenze in generale, il Ministero dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca adotta il Piano nazionale per la scuola digitale148,
che testimonia la volontà di investimento permanente in favore dell’innovazione149.
Il curriculum degli studenti diventa flessibile oltre che digitale: nelle scuole secondarie di secondo grado saranno attivabili materie opzionali per rispondere alle esigenze di ogni studente e le esperienze e competenze maturate dagli studenti, anche in ambito extrascolastico, verranno raccolte in un curriculum digitale, utile all’orientamento e all’inserimento nel mondo del lavoro, il quale avrà inoltre un
peso all’esame di maturità150.
Altra novità fondamentale della Buona Scuola sono i percorsi di alternanza scuola
– lavoro151, che avranno anch’essi un peso sull’esame di maturità152 e non saranno
più occasionali, ma diventano strutturali grazie ad uno stanziamento di 100 milioni
di euro annui153.
147 Per approfondimenti sull’offerta formativa e gli obiettivi formativi prioritari si veda l’art. 7 della
legge 107/2015.
148 Per approfondimenti si vedano gli artt. 56-57 della legge 107/2015.
149 Come stabilito dall’art.62 della suddetta legge, ai fini dell’innovazione didattica e della creazione
di laboratori territoriali innovativi, si parla di uno stanziamento immediato di 90 milioni e di 30 milioni all’anno a partire dal 2016.
150 Per approfondimenti sugli insegnamenti opzionali si veda l’art. 28 della legge 107/2015, dove si
legge: «Tali insegnamenti, attivati nell'ambito delle risorse finanziarie disponibili a legislazione
vigente e dei posti di organico dell'autonomia assegnati sulla base dei piani triennali dell'offerta formativa, sono parte del percorso dello studente e sono inseriti nel curriculum dello studente, che ne individua il profilo associandolo a un'identità digitale e raccoglie tutti i dati utili anche ai fini dell'orientamento e dell'accesso al mondo del lavoro, relativi al percorso degli studi, alle competenze acquisite, alle eventuali scelte degli insegnamenti opzionali, alle esperienze formative anche in alternanza scuola-lavoro e alle attività culturali, artistiche, di pratiche musicali, sportive e di volontariato, svolte in ambito extrascolastico […]».
151 Di alternanza scuola – lavoro parleremo nel dettaglio nel prossimo paragrafo, facendo riferimento
al testo della legge 107/2015 e in particolare agli articoli 33-43.
152 É previsto che, all’interno dell’esame di Stato, le commissioni predispongano la terza prova
scritta tenendo conto anche delle competenze, conoscenze ed abilità acquisite dagli allievi nell’ambito delle esperienze condotte in alternanza e certificate congiuntamente dalla scuola e dalla struttura ospitante, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Attività di alternanza
scuola lavoro. Guida operativa per la scuola, Roma, ottobre 2015, p. 50.
153 Copertura finanziaria in tema di alternanza scuola – lavoro, definita dall’art. 39 della legge
57
È prevista la creazione di un Portale Unico154 dei dati della scuola, dove saranno
pubblicate tutte le informazioni inerenti al sistema di istruzione in senso lato: bilanci degli istituti, anagrafe dell’edilizia, Piani dell’Offerta formativa, dati dell’Osservatorio tecnologico, curriculum dei docenti e incarichi di docenza. Questo portale fungerà da strumento di trasparenza verso i cittadini e come mezzo tramite cui responsabilizzare gli stessi istituti scolastici e inoltre è garantita la riutilizzabilità dei dati155.
Inoltre al fine di favorire la costruzione di scuole innovative dal punto di vista architettonico, impiantistico, tecnologico, dell'efficienza energetica e della sicurezza strutturale e antisismica, caratterizzate dalla presenza di nuovi ambienti
di apprendimento e dall'apertura al territorio156, ossia scuole green, con nuovi
ambienti di apprendimento digitali, tale legge prevede una copertura finanziaria per
300 milioni nel triennio 2015/2017157.
É altresì previsto un ulteriore investimento per i mutui agevolati, per la costruzione e la ristrutturazione delle scuole e viene inoltre stabilito che le risorse non utilizzate alla data di entrata in vigore della presente legge e relative a precedenti programmazioni in materia di edilizia scolastica, saranno investite per il
finanziamento di ulteriori interventi per la sicurezza degli edifici scolastici158.
Oltre a ciò, chi farà donazioni159 a favore delle scuole per la costruzione di nuovi
edifici, per la manutenzione, per la promozione di progetti dedicati all’occupabilità degli studenti, avrà diritto ad un beneficio fiscale in sede di dichiarazione dei
redditi, noto come school bonus160ovvero un credito d’imposta pari al 65%. È
anche previsto un fondo di perequazione161 e la detraibilità delle spese sostenute
dalle famiglie i cui figli frequentano una scuola paritaria162.
154 Per approfondimenti si veda l’art. 136 della legge 107/2015.
155 Per approfondimenti inerenti l’accesso al Portale Unico si veda l’art. 137 della legge 107/2015. 156 Per approfondimenti si veda il testo dell’art. 153 della legge 107/2015.
157 Per approfondimenti sulla copertura finanziaria prevista si veda l’art. 158 della legge 107/2015. 158 Per approfondimenti si veda il testo dell’art. 161 della legge 107/2015.
159 Per le donazioni è previsto un limite, ovvero un tetto massimo di 100.000 euro, cosi come stabilito
dall’art. 147 della legge 107/2015.
160 Per approfondimenti si veda l’art. 145 della legge 107/2015.
161 Per evitare disparità tra gli istituti, si assegna alle scuole una quota pari al 10% delle somme
complessivamente iscritte annualmente sul predetto fondo. Per approfondimenti si veda l’art. 148 della legge 107/2015.
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Tale legge infine delega il Governo ad adottareuno o più decreti legislativi per la
disciplina di diversi ambiti163, quali:
- Istruzione e formazione;
- Riordino, adeguamento e semplificazione del sistema di formazione iniziale e di accesso nei ruoli di docente nella scuola secondaria;
- Promozione dell’inclusione degli studenti con disabilità e ridefinizione del ruolo del personale docente di sostegno, anche attraverso l’istituzione di appositi percorsi di formazione universitaria;
- Revisione dei percorsi di istruzione professionale;
- Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino ai sei anni e definizione dei livelli essenziali delle prestazioni della scuola dell’infanzia e dei servizi educativi per l’infanzia;
- Garanzia del diritto allo studio e potenziamento della Carta dello studente; - Promozione e diffusione della cultura umanistica e valorizzazione del
patrimonio e della promozione culturali, musicali, teatrali, coreutici e cinematografici;
- Revisione, riordino e adeguamento della normativa in materia di istituzioni e iniziative scolastiche italiane all’estero;
- Adeguamento della normativa in materia di valutazione e certificazione delle competenze degli studenti e degli esami di Stato.
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PUNTI FONDAMENTALI DELLA LEGGE 107/2015
FIGURA 4.PUNTI FONDAMENTALI DELLA LEGGE 107/2015.
INVESTIMENTO
AUTONOMIA SCOLASTICA
PIANO
STRAORDINARIO DI
ASSUNZIONI
SUBITO UN NUOVO
CONCORSO
PRESIDI, LEADER
EDUCATIVI
CARD PER
L'AGGIORNAMENTO
DEI DOCENTI
VALUTAZIONE DEL
MERITO
NUOVA OFFERTA
FORMATIVA
SCUOLA DIGITALE E
LABORATORI
ALTERNANZA
SCUOLA-LAVORO
EDILIZIA
SCOLASTICA
SCHOOL BONUS E
DETRAZIONI
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