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ANALOGIE E DIFFERENZE DELLE STRATEGIE PROVINCIAL

3.1 Linee guida contenute nel Piano di rientro tra Stato e Regione

In uno scenario nazionale e regionale caratterizzato da una razionalizzazione dei costi, gli impulsi normativi per il contenimento della spesa sanitaria sono stati numerosi ed hanno comportato la riorganizzazione dei servizi sanitari con la costituzione delle Aziende Sanitarie Provinciali. Il baricentro del Sitema Sanitario si va spostando sempre di più dall’ospedale al territorio, per fornire una risposta adeguata a un bisogno di salute in fase di profonda trasformazione. Il quadro epidemologico, sta infatti cambiando in modo decisivo,dato il crescente aumento delle patologie cronico-stabilizzate, di quelle cronico-degenerative (soprattutto legate all’invecchiamento della popolazione) e delle patologie di origine sociale dovute all’aumento delle differenze sociali. Alla luce di ciò risulta evidente la centralità del ruolo delle ASP.

Le ASP (o ASL), come abbiamo visto in precedenza, fanno parte del Servizio Sanitario Nazionale; sono aziende con personalità giuridica pubblica e sono centri di imputazione di autonomia imprenditoriale. Sono dotate di autonomia organizzativa, gestionale, tecnica, amministrativa, patrimoniale e contabile e assolvono ai compiti del sistema sanitario nazionale italiano in un determinato ambito territoriale.

Una volta definiti quelli che sono gli obiettivi, le performance, gli indicatori e i target che la regione Calabria intende raggiungere nel triennio 2013-2015 nell’ambito del settore della sanità, andremo a vedere più nel dettaglio, come le ASP delle cinque province calabresi hanno adempiuto alle disposizioni contenute nel Piano delle performance dell’Ente. L’intento è quello di capire, attraverso i

piani delle perfomence delle singole ASP, il grado di contribuzione di ognuna al perseguimento degli obiettivi regionali, in relazione alla coerenza degli obiettivi che vengono stabiliti a livello provinciale e alle azioni che esse intendono porre in essere per il perseguimento degli stessi.

Prima di procedere occorre però aprire una parentesi sul Piano di rientro siglato dalla Regione Calabria il 27 dicembre 2009, in quanto è lo strumento che maggiormente ha influenzato la definizione degli obiettivi regionali e provinciali.

il Piano di rientro è parte integrante di un accordo fra lo Stato e la Regione e si configura come un vero e proprio programma di ristrutturazione che incide sui fattori di spesa sfuggiti al controllo delle Regioni. Un Piano di Rientro della spesa sanitaria, siglato da una Regione in disavanzo, è finalizzato a ristabilire l’equilibrio economico-finanziario della Regione interessata.

Vengono previste delle forme di affiancamento, da parte del Governo centrale, alle Regioni che hanno sottoscritto gli accordi contenenti i Piani di Rientro (PdR).

L’affiancamento, da parte del Governo centrale, intende rispondere alle esigenze di supporto alle attività di programmazione, gestione e valutazione dei relativi Servizi Sanitari Regionali.

L’affiancamento si espleta attraverso attività relative a:

 La preventiva approvazione dei provvedimenti predisposti dalle singole Regioni in attuazione di quanto previsto nei rispettivi Piani di Rientro;  Il coordinamento dei Nuclei da realizzarsi nelle singole Regioni con

funzioni di supporto tecnico;

 Il monitoraggio dell’attuazione dei provvedimenti e dell’impatto delle azioni poste in essere dalla Regione nel rispetto degli impegni da PdR, a livello regionale ed interregionale.

Particolare rilevanza ha assunto nella programmazione sanitaria regionale e provinciale della Regione Calabria il suddetto piano, infatti esso costituisce il fondamento normativo e regolamentare per rinnovare in modo incisivo le modalità con cui la sanità è articolata, gestita ed erogata nella Regione.

Il PdR incide sull'assetto organizzativo del sistema, sulla sua modalità di programmazione, sul riequilibrio dell' offerta tra la rete ospedaliera ed il territorio ed introduce chiari meccanismi operativi di governo e controllo delle attività sanitarie e delle relative risorse.

Le linee di intervento che il Piano di Rientro ha delineato possono essere cosi sintetizzate:

- progressivo spostamento dell' offerta sanitaria dall'ospedale al territorio al fine di un più corretto ed efficace bilanciamento delle prestazioni in funzione dei fabbisogni;

- riordino della rete ospedaliera pubblica e privata realizzata attraverso l'accorpamento e la riconversione di presidi ospedalieri sotto-utilizzati; il superamento della frammentazione e/o duplicazione di strutture, attraverso processi di aggregazione e integrazione operativa e funzionale; il potenziamento dei servizi e dei posti letto destinati alle attività di riabilitazione, lungodegenza e post-acuzie;

- riduzione della mobilità sanitaria passiva extra-regionale;

- progressivo contenimento dei ricoveri inappropriati sia sotto il profilo clinico, sia organizzativo; l'introduzione di un sistema di assegnazione delle risorse commisurato alla erogazione delle attività programmate, alla qualità e alla efficienza dell'operato delle aziendale; l'attuazione del principio della responsabilità attraverso un sistema di controlli e verifiche, che trovi fondamento in ben definiti processi tecnico-gestionali e nell'informatizzazione dei flussi; - l'istituzione e la sperimentazione di nuovi modelli organizzativi territoriali, razionalizzazione dei costi, aumento delle competenze cliniche, miglioramento dei servizi territoriali, miglioramento della qualità, comunicazione.

Come vedremo in relazione a queste disposizioni imposte dall’accordo stipulato tra il Governo e la Regione verranno delineati gli obiettivi strategici e operativi di ciascuna A.S.P. prensente sul territorio.

3.2 A.S.P. CATANZARO

L'A.S.P. di Catanzaro è un'azienda non profìt, dotata di personalità giuridica pubblica con autonomia organizzativa, tecnica, patrimoniale, contabile e gestionale. La tutela della salute dei cittadini della propria area di competenza attraverso l'erogazione delle prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione ed il conseguimento degli obiettivi, come definiti a livello nazionale e regionale, costituiscono lo scopo istituzionale dell’azienda che viene attuato in relazione alla realtà territoriale, in termini di bisogni assistibili.

La "missione" è la tutela e il miglioramento della salute dei cittadini come diritto fondamentale dell'individuo attraverso la garanzia di prestazioni sanitarie appropriate, migliorando la qualità della vita e la qualità dell'assistenza socio- sanitaria attraverso l'orientamento alla persona e l'integrazione tra i servizi.

Ed è proprio per questo che linee strategiche perseguite dall’azienda sanitaria sono orientate verso un miglioramento della situazione economico finanziaria ed un aumento della qualità delle prestazioni erogate e delle attività svolte.

La strategia aziendale viene quindi indirizzata verso una razionalizzazione dei costi e un aumento della qualità delle attività specialistiche erogate. Il limite più significativo al perseguimento dell’obiettivo e sul quale l’ A.S.P. può intervenire solo in maniera marginale, è rappresentato dall'elevato numero e costo dei ricoveri e delle prestazioni specialistiche dei propri assistiti presso le Aziende Ospedaliere di Catanzaro. L'azienda ha già avviato un processo di riconversione e razionalizzazione dei presidi nell'ottica della riduzione dei costi per il livello essenziale di assistenza e in relazione agli adempimenti alle disposizioni di legge in merito all'utilizzo dei posti letto ospedalieri. Pertanto la riduzione complessiva dei costi dei ricoveri e delle prestazioni specialistiche ed il loro contenimento nell'ambito della percentuale di spesa definita in sede nazionale e regionale, può essere ottenuta solo mediante un sistematico controllo dell'appropriatezza degli stessi e la riduzione del tasso di ospedalizzazione attraverso la definizione dei

contratti con i soggetti privati accreditati ma, soprattutto, attraverso la definizione di volumi, tipologie, tariffe e qualità delle prestazioni di ricovero e specialistiche delle aziende ospedaliere situate nel territorio dell'azienda.

È prevista inoltre una riduzione della mobilità per le prestazioni di ricovero e specialistiche, in modo tale da rendere possibile la saturazione della propria capacità produttiva, attraverso anche la ridefinizione dei piani degli acquisti. Le leve di costo su cui l'Azienda potrà più liberamente agire, saranno invece la spesa farmaceutica e la riduzione dei costi del personale.

Tutto ciò comporta inevitabilmente una più stretta integrazione con i MMG ed una modifica dell'assetto organizzativo e della dotazione organica con conseguente riduzione degli oneri e dei fondi per far fronte ai problemi creati da una organizzazione inadeguata e non correlata alle esigenze.

Gli obiettivi strategici vengono definiti dal Presidente della Giunta Regionale nella qualità di Commissario al Piano di Rientro con appositi decreti, insieme agli obiettivi di funzionamento, e vengono poi declinati alle macrostrutture ed alle strutture complesse dell'ASP. Quest’ultime assumeranno, insieme al comitato budget, il compito di definire nel proprio ambito di intervento gli obiettivi operativi coerenti con le strategie aziendali

Gli obiettivi strategici aziendali sono altresì declinati insieme ad opportuni obiettivi operativi sia nell'ambito dell'area territoriale, governata dai Distretti Sanitari, sia nell'ambito dell'area ospedaliera, organizzata in 3 Presidi Ospedalieri per i quali sono stati definiti specifici obiettivi con riferimento alle singole Strutture complesse in essa operanti.

Non potendo l'Azienda potenziarsi sul piano ospedaliero incrementando i ricoveri e dovendo altresì ridurre i costi derivanti dai ricoveri stessi, questa dovrà agire sul piano della appropriatezza, della prevenzione, della diagnostica, dell'informazione e dell'orientamento dell'utenza, del miglioramento dell'efficienza organizzativa.

Nella individuazione degli obiettivi l’azienda ha selezionato, in particolare, quelli con una ricaduta più diretta sui cittadini/clienti che si rivolgono alle strutture sanitarie, in modo tale da avere da questi stakeholders esterni un contributo

fondamentale nell'attività di monitoraggio sul miglioramento della qualità dei servizi, in riferimento alle dimensioni dell'efficacia, della trasparenza, della accessibilità e della tempestività .

Nella tabella che segue sono rappresentati gli obiettivi strategici e i relativi obiettivi operativi definiti nel Piano delle performance 2013-2015 dell’A.S.P. di Catanzaro. Le Schede in cui sono riportati i pesi riferiti agli obiettivi i relativi Indicatori determinati per le Macroarticolazioni e per le Strutture Complesse e Semplici Dipartimentali dell'A.S.P sono “oggetto di un apposito e dettagliato documento”28 non presenti sul sito web dell’azienda nella sezione

“Amministrazione Trasperente” al contrario di quanto previsto previsto dal D.Lgs 14.03.2013 n.33 : “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” entrato in vigore il 20/04/2013.