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Lo scenario futuro

Nel documento PUA dei comparti ANS_C1.3 - AUC4 (pagine 147-154)

3 EFFETTI AMBIENTALI SULLE COMPONENTI

3.5 V ERDE ECOSISTEMI E PAESAGGIO

3.5.2 Lo scenario futuro

Sulla base degli elementi evidenziati in fase di analisi si è proceduto nello sviluppo del progetto.

L’esame effettuato nello scenario attuale ha evidenziato un contesto attualmente di scarso valore, sotto il profilo vegetazionale – ecosistemico, anche se abbastanza compensata dal sistema ecologico circostante. Inoltre, si sono evidenziate le ridotte interferenze con le alberature esistenti: si segnala il mantenimento dell’esemplare di Quercus di notevoli dimensioni presente in fregio alla via Tolara di sopra, di cui si riconosce e tutela il ruolo di

“emergenza” anche percettiva nel paesaggio.

Per quanto riguarda le altre alberature presenti nelle pertinenze dell’edificio esistente, di cui si è già descritto lo scarso valore sia vegetazionale che paesaggistico, esse non vengono conservate nel progetto, ma compensate con altre alberature maggiormente coerenti con il contesto rurale e paesaggistico circostante.

Come evidente infatti dalla rappresentazione schematica della figura di progetto, una porzione del comparto viene destinata a verde pubblico. Questo si traduce in un potenziamento dell’equipaggiamento vegetazionale e naturalistico che consente di esaltare i caratteri peculiari delle aree circostanti. Anche in termini paesaggistici, grazie anche al nuovo equipagggiamento vegetazionale previsto, l’intervento non presenta elementi detrattori.

L’intervento in progetto prevede infatti la realizzazione di un’ampia zona di verde pubblico nella zona centrale della zona edificabile al centro che tappresenta un elemento di continuità con il sistema del verde circostante (area a parco verso capoluogo ad ovest e ambito agricolo verso est).

Inoltre è prevista la realizzazione di spazi di verde pubblico ai margini della viabilità interna alla zona edificabile (lungo la pista ciclopedonale) ed a lato nella nuova bretella di collegamento tra la Via Emilia e la Via Tolara di Sopra, opere facenti parte dell’intervento

mediante messa a dimora di alberi, disposti a filare. Le aree di verde pubblico in progetto sono quasi totalmente attraversate dalla pista ciclopedonale e pertanto è prevista la messa a dimora degli alberi di alto fusto del tipo a “filare” e la messa a dimora di arbusti che formeranno delle macchie verdi.

La scelta di posizionare gli arbusti alla base delle piante consente di “riempire” il vuoto al piede delle alberature che di solito è compattato e privo anche del prato, e tale soluzione consente anche lo sviluppo ipogeo delle piante presenti.

Al fine di non interferire con le reti tecnologiche interrate (canalizzazioni energia elettrica, gas, acqua, telefono, illuminazione pubblica), è stata prevista la piantumazione di alberature di III° grandezza. Mentre per gli arbusti in progetto si prevede un altezza pari a minimo 80/100 cm e n° 4 piante al mq. Su tutta la rimanente superficie, giardino pubblico ed aiuole, verrà effettuata la semina a prato stabile in modo da formare radure fruibili.

3.5.2.1 Il progetto del verde

La proposta progettuale in sintesi vede un ridotto utilizzo del territorio (costruito) con un ridotto impatto dei volumi architettonici, potendo contare su un significativo distacco fra edifici e una consistente continuità di fruizione delle dotazioni pubbliche (percorsi ciclopedonali).

Img. 3.5.9 - Planimetria di progetto del PUA con sistemazione a verde (estratto Tav. 18)

Il PUA ha puntato alla valorizzazione delle peculiarità “naturali” fra le quali la vista del profilo collinare a sud, e la continuità delle aree verdi “saldando” il verde pubblico alberato e distribuito sul perimetro dell’area con il verde privato di pertinenza degli edifici. In particolare, per l’ANS_C1.3 l’elevazione degli edifici è volutamente e necessariamente contenuta (4 piani fuori terra) e la collocazione degli stessi ha come obiettivo la permeabilità visiva come elemento caratterizzante dell’insieme edificato e la distanza fra gli immobili offre necessarie “visuali libere”; con esse la continuità fra verde privato e pubblico permette la condivisione di una maggiore superficie fruibile e contribuisce ad ampliare le aree disponibili.

Quanto agli aspetti legati agli impatti paesaggistici, vista la collocazione all’interno del Sistema collinare, si evidenzia che il PUA proposto prevede fasce di verde arboreo ed arbustivo, intorno agli edifici ed alle aree di parcheggio, nonché al confine con il territorio rurale, finalizzate alla ambientazione del progetto ed alla mediazione tra costruito ed ambiente suburbano e collinare. Inoltre, nel PUA proposto sono stati sviluppati approfondimenti specifici tramite fotoinserimenti della proposta progettuale nel contesto di riferimento, dai canali visuali indicati dalla pianificazione come sensibili, al fine di evidenziare come le scelte progettuali consentano di mantenere, negli spazi aperti tra gli edifici, visuali verso lo skyline collinare e la campagna.

Img. 3.5.10 – Esempio di fotoinserimento della proposta di PUA nel contesto paesaggistico attuale (situazione ante e post, vista da via Tolara all’intersezione con via E.

Nardi in direzione nord-est)

La soluzione progettuale proposta negli ambiti residenziale in esame prevede infine la realizzazione di ampi spazi per parcheggi pubblici e pertinenziali in entrambi gli ambiti; tali parcheggi sono stati attrezzati con spazi per biciclette e motocicli, e con infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici.

Img. 3.5.11 –Esempio di fotoinserimento della proposta di PUA nel contesto paesaggistico attuale (situazione ante e post, vista dalla nuova bretella, all’intersezione con la strada di accesso al comparto IMA in direzione sud)

Img. 3.5.12 –Esempio di fotoinserimento della proposta di PUA nel contesto paesaggistico attuale (situazione ante e post, vista da via Tolara verso est),

Img. 3.5.13 –Esempio di fotoinserimento della proposta di PUA nel contesto paesaggistico attuale (situazione ante e post, vista dalla nuova bretella in direzione nord)

Come evidente le prospettive generate dai nuovi moduli edilizi tendono a mantenere, per quanto possibile e rispetto ai punti di vista privilegiati (area parco di Via Tolara, Nuova bretella), la visuale “permeabile “verso la collina che, ovviamente, tenede a schermarsi

sistemazione/mitigazione generata dalle “cortine alberate” che ne rappresentano una mitigazione.

Nelle viste seguenti si è rappresentata la simulazione dell’inserimento della trasformazione nel contesto, riducendo il peso percettivo della vegetazione di progetto (in trasparenza): le viste mostrano dunque i volumi previsti e l’effetto del loro inserimento, senza la

“mediazione” rappresentata dalle cortine verdi previste: si evidenzia, sullo sfondo, il permanere della visibilità dello skyline collinare.

Img. 3.5.14 –Esempio di fotoinserimento della proposta di PUA nel contesto paesaggistico attuale (vist: da rotatoria su SS9 verso sud),

Img. 3.5.15 –Esempio di fotoinserimento della proposta di PUA nel contesto paesaggistico attuale (vist: da rotatoria su SS9 verso sud),

3.5.3 Sintesi e coerenza con gli obiettivi di sostenibilità del PSC

Il presente capitolo ha trattato l’analisi del contesto territoriale interessato dall’area in oggetto dal punto di vista vegetazionale, paesaggistico ed ecosistemico, e le eventuali interferenze conseguenti l’attuazione dell’intervento, al fine di determinare la compatibilità e coerenza dell’intervento.

L'analisi ha evidenziato che il comparto è inserito in nuna zona di margine urbanizzato già esistente posta in fregio a via Tolara e all’ambito agricolo adiacente ad est che si estendono senza interruzioni significative fino alle prime falde collinari.

In termini di coerenza con il PSC riguardo le relazioni percettive fra Via Tolara di Sopra e gli elementi più significativi del paesaggio rurale e collinare, si evince dalla Relazione Tecnica Generale, e dagli elaborati grafici del PUA, che la proposta progettuale in sintesi vede un ridotto utilizzo del territorio (costruito) con un ridotto impatto dei volumi architettonici, potendo contare su un significativo distacco fra edifici e una consistente continuità di fruizione delle dotazioni pubbliche (percorsi ciclopedonali). Il PUA ha puntato alla valorizzazione delle peculiarità “naturali” fra le quali la vista del profilo collinare a sud, e la continuità delle aree verdi “saldando” il verde pubblico alberato e distribuito sul perimetro dell’area con il verde privato di pertinenza degli edifici. In particolare, per l’ANS_C1.3 l’elevazione degli edifici è volutamente e necessariamente contenuta (4 piani fuori terra) e la collocazione degli stessi ha come obiettivo la permeabilità visiva come elemento caratterizzante dell’insieme edificato e la distanza fra gli immobili offre necessarie “visuali libere”; con esse la continuità fra verde privato e pubblico permette la condivisione di una maggiore superficie fruibile e contribuisce ad ampliare le aree disponibili.

Anche per quanto riguarda gli aspetti legati agli impatti paesaggistici, vista la collocazione all’interno del Sistema collinare, si evidenzia che il PUA proposo prevede fasce di verde arboreo ed arbustivo, intorno agli edifici ed alle aree di parcheggio, nonché al confine con il territorio rurale, finalizzate alla ambientazione del progetto ed alla mediazione tra costruito ed ambiente suburbano e collinare. Inoltre, nel PUA proposto sono stati sviluppati approfondimenti specifici tramite fotoinserimenti della proposta progettuale nel contesto di riferimento, dai canali visuali indicati dalla pianificazione come sensibili, al fine di evidenziare come le scelte progettuali consentano di mantenere, negli spazi aperti tra gli edifici, visuali verso lo skyline collinare e la campagna.

Nel documento PUA dei comparti ANS_C1.3 - AUC4 (pagine 147-154)